Libri di G. Cospito
Politica e storia in Vico
Libro: Copertina morbida
editore: Ibis
anno edizione: 2019
pagine: 154
I contributi, raccolti in questo volume (presentati e discussi nel convegno internazionale «Politica e storia in Vico», Pavia 30-31 maggio 2018) si collocano nel "nuovo corso" di studi vichiani inaugurato nella seconda metà del Novecento, che ha favorito indagini accurate e innovative sulle tematiche storiche e politiche del filosofo napoletano, documentando le articolate e varie dimensioni del suo impegno, certo indifferente a dirette o estrinseche implicazioni in schieramenti ideologici ma non avulso da quei condizionamenti e da quelle scelte ispirate alla politicità della sua meditazione sulla vita civile dal punto di vista filosofico e giuridico. Il convegno pavese ha voluto richiamarsi fin dal titolo a questa corrente interpretativa, che ha oggi una notevole fioritura grazie anche a una miglior conoscenza delle opere di Vico - finalmente disponibili in edizioni criticamente avvertite - e dei contesti che consentono di intenderle in tutta la loro ricchezza e complessità, a partire dalla cultura napoletana di tardo Seicento-inizio Settecento e dai suoi legami con il grande pensiero europeo moderno. Saggi di Andrea Battisitini, Giuseppe Cospito, Renate Holub, Fabrizio Lomonaco, Enrico Nuzzo, Marco Vanzulli.
Crisi e rivoluzione passiva. Gramsci interprete del Novecento
Libro: Copertina morbida
editore: Ibis
anno edizione: 2021
pagine: 442
I contributi raccolti in questo volume ruotano attorno al nesso tra "crisi" e "rivoluzione passiva" come categorie fondamentali dei Quaderni del carcere. Della prima Gramsci si serve per analizzare diversi eventi che scuotono il Novecento (dalla crisi della cultura positivistica a quella di egemonia seguita alla prima guerra mondiale, dalla crisi del socialismo a quella dello Stato liberale con la nascita e l'avvento del fascismo, alla crisi, infine, del modello di accumulazione "individualistico" con il crollo della borsa nel 1929), evidenziando come siano tutti legati all'emergere delle organizzazioni delle forze popolari quali nuove protagoniste della vita politica. Con "rivoluzione passiva" egli indica un processo di rivolgimento e trasformazione "progressivi", che però assorbono politicamente le spinte alla frattura innescate dalle crisi e impediscono derive di tipo "giacobino". Nell'intreccio di "crisi" e "rivoluzione passiva" si disegna un complesso dispositivo che la borghesia forgia nel secolo XIX per conquistare il potere e che ripropone nel presente per poterlo mantenere, facendo proprie alcune delle rivendicazioni del suo avversario e privandolo così della capacità di iniziativa politica.
Annibale
Gisbert Haefs
Libro: Copertina morbida
editore: BEAT
anno edizione: 2021
pagine: 720
In viaggio verso Alessandria, e ormai giunto alla fine della sua vita, l'anziano mercante elleno Antigonos di Carcedonia, figlio di Aristide e signore del Banco della Sabbia, affida alla pergamena la sua storia. Una storia di cui, tuttavia, non è protagonista, giacché Antigonos nel corso della sua lunga esistenza è stato testimone dei momenti disperati e delle scelte estreme di tanti uomini di valore, uomini che ora sono tutti scomparsi nel nulla. Come l'ostinato Regolo, sfortunato ma degno di rispetto, l'imponente stratega Amilcare, e naturalmente il granitico Scipione, che chiamavano Scipione l'Africano. Erano grandi uomini, eppure anche loro null'altro che rotelle di un ingranaggio: avevano la capacità di farlo accelerare o rallentare, ma non potevano arrestarlo e tantomeno sottrarvisi. Uno solo è stato davvero lungimirante e in un'epoca di grandi disordini ebbe fra le mani il potere di impedire la fine di un mondo e di costringere la storia a seguire un altro corso. È stato il fuoco prepotente che ha consumato il vecchio mondo, era più grande di Achille, di Ciro e di Alessandro Magno, nelle taverne se ne sente ancora parlare e a Roma non scenderà mai il silenzio su di lui: Annibale Barca, un uomo leggendario. Gisbert Haefs ci offre uno spaccato di vita del III secolo a.C., tratteggiando le gesta dell'unico uomo che i Romani temettero davvero.
Gramsci tra filologia e storiografia. Scritti per Gianni Francioni
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2011
pagine: 238
Ventisei anni fa, con L'officina gramsciana. Ipotesi sulla struttura dei "Quaderni del carcere" (Bibliopolis), Gianni Francioni apriva una via i cui ultimi frutti sono l'avvio di una nuova edizione critica, nell'ambito del l'Edizione Nazionale degli scritti di Antonio Gramsci. La messa in opera di una rigorosa "filologia gramsciana", ha inaugurato una nuova stagione di studi, contraddistinti da quella che viene usualmente definita "lettura diacronica" dei quaderni carcerari: un'analisi attenta a restituire "il ritmo del pensiero in isviluppo" delle pagine gramsciane, a cogliere cioè il "movimento in avanti" che le sostanzia, l'emergere progressivo dei problemi e dei concetti, l'intreccio dei fili della ricerca svolta, in condizioni drammatiche, dal maggior pensatore italiano del Novecento.
Macchiavelli. Testo tedesco a fronte
Carl Schmitt
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2014
pagine: 56
"Ogni volta che una nuova idea politica ha fornito nuove energie alla vita statale e che l'indistruttibile forza del politico è tornata a mostrasi, è ricomparsa anche l'immagine di questo fiorentino." (Carl Schmitt)
L'uomo dei ghiacci
Konrad Spindler
Libro: Libro in brossura
editore: Net
anno edizione: 2006
pagine: 348
Nel 1991 fu scoperto per caso da un gruppo di turisti il corpo di un uomo intrappolato nel ghiacciaio di Similaun, sulle Alpi del confine italo-austriaco. Qualche anno dopo fu fatto lo sconvolgente annuncio che il cadavere apparteneva a un uomo vissuto dell'era neolitica. L'autore, a capo di un team internazionale di scienziati, ha raccolto in questo libro i risultati delle sue lunghe ricerche. Un cadavere mummificato è un'immensa risorsa d'informazioni: che cosa ci dicono la miriade di microrganismi e parassiti, i capelli, i denti, i frammenti d'osso? Che cosa si può dedurre sull'habitat del cacciatore preistorico? Come erano stati fabbricati le frecce, il pugnale, l'ascia, l'arco che recava con sé? Come è morto?
Zelda & Francis Scott Fitzgerald
Kyra Stromberg
Libro
editore: Pratiche
anno edizione: 1998
pagine: 168
L'uomo dei ghiacci
Konrad Spindler
Libro
editore: Pratiche
anno edizione: 1998
pagine: 376
Nel 1991 fu scoperto per caso da un gruppo di turisti il corpo di un uomo intrappolato nel ghiacciaio di Similaun, sulle Alpi del confine italo-austriaco. Qualche anno dopo fu fatto lo sconvolgente annuncio che il cadavere apparteneva a un uomo vissuto dell'era neolitica. L'autore, a capo di un team internazionale di scienziati, ha raccolto in questo libro i risultati delle sue lunghe ricerche. Un cadavere mummificato è un'immensa risorsa d'informazioni: che cosa ci dicono la miriade di microrganismi e parassiti, i capelli, i denti, i frammenti d'osso? Che cosa si può dedurre sull'habitat del cacciatore preistorico? Come erano stati fabbricati le frecce, il pugnale, l'ascia, l'arco che recava con sé? Come è morto?
L'infiltrata. Viaggio clandestino tra le donne neonaziste
Franziska Tenner
Libro
editore: Pratiche
anno edizione: 1999
pagine: 256
Dietro le mentite spoglie di una studentessa di psicologia, la giornalista Tenner si infiltra negli ambienti dell'estrema destra in Germania, conquista la fiducia accordata ai simpatizzanti e "strappa" interviste a cinque donne neonaziste. Orrore misto a curiosità è ciò che spinge la giornalista ad avvicinarsi e a conoscere il "nemico". "Dal momento che esistono, ignorarli non aiuta". Così, l'infiltrata raccoglie i monologhi-interviste che aprono uno squarcio nell'universo ideologico femminile del neonazismo.
Annibale. Il romanzo di Cartagine
Gisbert Haefs
Libro
editore: Tropea
anno edizione: 1999
pagine: 672
Il druido di Cesare
Claude Cueni
Libro
editore: Tropea
anno edizione: 2002
pagine: 448
Siamo nell'anno 695 dalla fondazione di Roma, il 58 a.C. Senza il permesso del Senato romano, un proconsole pieno di debiti intraprende una brutale guerra di rapina in Gallia per salvare la propria carriera politica. Il suo nome è Caio Giulio Cesare. In quello stesso momento Korisios, un giovane apprendista druido della tribù dei rauraci, fugge insieme al suo popolo dalla sua terra, minacciata dall'invasione romana. Insieme a Korisios ci sono Wanda, una bella schiava germana, capricciosa e tutt'altro che obbediente, e l'inseparabile cane Lucia. Diretti verso le sponde dell'oceano Atlantico, i rauraci attraversano la Gallia, dove Korisios incontra Cesare e riesce a farsi ammettere al suo servizio come scrivano.
Alessandro
Gisbert Haefs
Libro
editore: Tropea
anno edizione: 2002
pagine: 502
Il romanzo si apre con la visita del macedone Peukestas ad Aristotele moribondo. Peukestas ha in progetto di scrivere la vita di Alessandro e vuole conoscere dall'illustre precettore dell'eroe ogni dettaglio sul suo ex allievo, sul padre Filippo, sulla madre Olympias e su tutti coloro che sono partiti alla conquista del mondo insieme a lui. Il sommo filosofo, ormai vicino alla morte, acconsente alla richiesta con qualche esitazione, ammettendo che una menzogna ben costruita è l'unica verità possibile. Prende vita così un grande racconto epico, che parte dal regno di Filippo il Macedone e dall'infanzia di Alessandro.