Libri di Gabriele Dadati
L'ultima notte di Antonio Canova
Gabriele Dadati
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2018
pagine: 341
Venezia, ottobre 1822. Al secondo piano di Palazzo Francesconi, un uomo è steso nel suo letto di morte. Si chiama Antonio Canova ed è il più grande artista del mondo. Al suo fianco è seduto il fratellastro Giovan Battista Sartori, che prova per lui un immenso amore. Ma ora ad Antonio non importa più essere confortato. Vuole rendere un'ultima confessione prima di andarsene. È così che torniamo al 1810, quando lo scultore è a corte dell'altro uomo del secolo, Napoleone Bonaparte. Diversissimi, eppure accomunati dal destino di essere rimasti ben presto orfani di padre e di non aver saputo essere padri a loro volta. Tra di loro, nucleo incandescente, Maria Luisa: imperatrice poco più che bambina, pendolo segreto in movimento tra la seduzione del potere e la difesa di una purezza impossibile. Nel suo lungo e appassionato racconto, Canova rivela al fratello la miccia che ha incendiato e distrutto le loro vite. E trova, nella compassione dell'ascolto e nel conforto del sogno, il vero seme della sua discendenza.
Nella pietra e nel sangue
Gabriele Dadati
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2020
pagine: 287
Pisa, primavera 1249. Un uomo cammina per le strade della città condotto per mano da un ragazzino. È cieco. Quando capisce di essere di fronte alla chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno, inizia a correre a testa bassa. Se la fracassa contro la facciata, sotto lo sguardo atterrito del suo accompagnatore. Muore così, in maniera atroce, Pier delle Vigne, che fino a poche settimane prima era l'uomo più potente della corte di Federico II. Ma l'imperatore ha scoperto il suo tradimento, l'ha spogliato di ogni ricchezza e l'ha condannato. Roma, oggi. Dario Arata, giovane dantista, si mette sulle tracce di quella vicenda. Perché Pier delle Vigne tradì il suo signore? E soprattutto: se una volta accecato fu lasciato libero, perché si uccise? Forse voleva scappare da qualcosa di ancora peggiore. Anche se è difficile immaginare cosa. Dario ci prova a partire dagli antichi commenti al XIII Canto dell'Inferno, dove Pier delle Vigne sconta la sua pena tra i suicidi. Inizia così un viaggio attraverso i secoli, con la sensazione che ci sia un segreto spaventoso da svelare. "Nella pietra e nel sangue" è insieme romanzo storico e giallo letterario, in cui passato e presente si intrecciano fino al gran finale. Ma è anche una scanzonata storia d'amore dei nostri tempi. Quella tra Dario e Lucia, che sanno starsi accanto di fronte agli orrori della storia.
La modella di Klimt. La vera storia del capolavoro ritrovato
Gabriele Dadati
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2020
pagine: 224
Piacenza, dicembre 2019. Sono trascorsi dieci anni da quando si è spento Stefano Fugazza, l’indimenticato direttore della Galleria d’arte moderna Ricci Oddi, e fervono i preparativi per la mostra che lo celebrerà. A curarla è stato chiamato Gabriele Dadati, che era il più stretto collaboratore dello studioso nell’ultimo periodo della sua vita. Quando l’allestimento è ormai concluso, avviene un fatto clamoroso: a distanza di ventitré anni dal furto, fa la sua ricomparsa in città "Ritratto di signora" di Gustav Klimt. Un capolavoro divenuto celebre nella primavera del 1996, quando si scoprì che il maestro viennese aveva inspiegabilmente dipinto due volte la stessa tela, e che fu sottratto al museo pochi mesi dopo in maniera rocambolesca. La notizia fa il giro del mondo. Dal «New York Times» alla BBC, da «Le Figaro» allo «Spiegel»: tutti ne parlano. Sembra quasi un risarcimento ideale per la memoria dello storico dell’arte, che a lungo aveva convissuto con il dolore e l’umiliazione per quella vicenda. Ma chi rubò l’opera? Chi l’ha restituita ora, infilandola in un sacco della spazzatura e nascondendola in una nicchia sporca e umida? E prima ancora: chi è la donna ritratta in due momenti diversi da Klimt? Qualcuno è depositario delle risposte a tutte queste domande. Con lui, all’indomani dell’inaugurazione, Dadati trascorrerà una lunghissima giornata. Scoprendo nelle sue parole una vicenda incredibile e struggente che inizia a Vienna nel 1910, attraversa tutto il Novecento e arriva fino a noi. Tra verità e menzogne.
Torniamo a resistere. Ottant’anni dopo, cosa ci raccontano i luoghi della guerra di liberazione
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni LOW
anno edizione: 2025
pagine: 288
La Resistenza si svolse in luoghi appartati, lontani dalle città. Furono per lo più le comunità contadine o montane ad aiutare i giovani che avevano imbracciato il fucile mettendosi al servizio della democrazia. Anche per questo il racconto delle loro azioni ha il sapore del mito. Ma i miti sono pericolosi, perché sbiadiscono nel tempo, soprattutto quando ne passa molto e i testimoni vengono a mancare. Si rischia di perdere di vista quelle che furono scelte estreme ed esistenze reali, valori e ideali su cui si fonda la nostra Costituzione. Così, in occasione dell’80esimo della Liberazione, 13 autori sono tornati in quei luoghi con l’idea di raccontarne le vicende e di contribuire a un’opera instancabile di manutenzione di una memoria attiva, eccezionale antidoto ai pericoli che sembrano oggi incombere di nuovo sull’Occidente. Gli autori: P. Massari (Fosse Ardeatine), S. Marcuzzi (Risiera di San Sabba), M. Barban (Torino), D. Paolin (Langhe) M. Pedriali (Prignano sulla Secchia), A. Trabacchi (Peli), D. Rossi (Sant’Anna di Stazzema), G. Morozzi (Marzabotto), D. Di Schüler (Dongo), C. Vetrano (Alberobello), E. Paraboschi (Casa Cervi), P. Menzani (Casa Matteotti), V. Varesi (Parma).
Guida ai luoghi fantastici del piacentino
Gabriele Dadati, Giovanni Battista Menzani
Libro
editore: Officine Gutenberg
anno edizione: 2015
pagine: 253
Sorvegliato dai fantasmi
Gabriele Dadati
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2005
pagine: 133
In questo libro si incontrano scenari di vita quotidiana: una madre e il suo delicato rapporto di amore e gelosia con il figlio, il ricordo amaro e sarcastico di un amico scomparso, la lenta agonia di un vecchio narrata da un giovane medico, la struggente elegia dell'amore materno di una giovane donna con l'illusione di una vita migliore. Ma ci si imbatte anche nel lucido delirio di una dottoressa italiana su un'isola greca, nelle disarmanti dissertazioni teologiche di un carcerato, nella vera arringa di difesa di Charles Manson dopo il massacro di Cielo Drive.
Piccolo testamento
Gabriele Dadati
Libro: Copertina morbida
editore: Laurana Editore
anno edizione: 2011
pagine: 117
In un'afosa notte di giugno un giovane di neanche trentanni si sveglia, si alza dal letto nel quale giace una ragazza che non ama ed esce sul terrazzino a fumare. Ripensa a Vittorio, intellettuale cinquantenne, uomo curioso e rigoroso, amabile e solitario, morto un mese prima: un tumore al cervello gli ha mangiato il corpo, la libertà, la parola. Il giovane era diventato, non per obbligo scolastico ma per elezione, il suo allievo. Quasi il figlio adottivo. E la morte del padre adottivo ha fatto coagulare in lui le sostanze più preziose dell'insegnamento ricevuto: la passione argomentativa, la disponibilità, il sentimento di essere custode di un bene. Questo si racconta in Piccolo testamento, romanzo intessuto di esperienza vera. La storia di un'educazione, di una perdita e di un'eredità. Una storia molto personale, certo, ma anche un capitolo di storia di questa Italia che va in disfacimento, e forse morirà, senza lasciare ai propri figli un'eredità precisa: un'educazione al lavoro del pensiero, un gusto per la bellezza, un desiderio di nitidezza, una capacità di dire sì e di dire no. Il giovane è uno di quei figli d'Italia che, grazie al gioco del caso e al proprio merito, quell'eredità è riuscito a conquistarsela, accettando insieme la responsabilità che ne consegue.
Dai malati ho imparato il coraggio. Intervista a Luigi Cavanna
Gabriele Dadati
Libro
editore: Officine Gutenberg
anno edizione: 2014
Primo numero della collana "Le graffette", breve pubblicazioni tascabili supplemento di Piacenzasera: una serie di interviste ai personaggi della vita piacentina. Il numero zero è dedicato al professor Cavanna, primario di oncologia dell'ospedale di Piacenza: i proventi della vendita del libro saranno devoluti al reparto di oncoematologia dell'ospedale di Piacenza.
Divorare Milano. Un romanzo ai tempi dell'Expo
Gabriele Dadati, Pierfrancesco Majorino, Lucia Tilde Ingrosso, Marco Drago
Libro: Copertina morbida
editore: Laurana Editore
anno edizione: 2015
pagine: 151
I potenti del mondo, per reggerne le sorti, hanno bisogno di tanto in tanto di vedersi tutti insieme in gran segreto. Mentre sulla scena pubblica si scontrano senza sosta, sotto sotto sono tutti d'accordo per indirizzare il nostro futuro. Ma come fanno Obama e papa Francesco, Zuckerberg e Bono Vox, la Merkel, Putin e gli altri a incontrarsi lontano da occhi indiscreti? Semplice, usano come paravento i grandi eventi a cui sono costretti a presenziare. È così che il 2 maggio 2015, dopo l'inaugurazione dell'Expo, i potenti del mondo sono a Milano e si infilano nella stazione Repubblica della metro per confabulare. E andrebbe tutto bene, se non fosse che l'impianto di condizionamento della stanzetta segreta va a pallino e si trovano costretti a risalire in superficie. Inizia così una lunghissima giornata che intreccia i destini di gente comune ai potenti del mondo in libera uscita.
Tutti i santi del paradiso piacentino. (La Divina Commedia arriva anche in riva al Po)
Libro: Libro in brossura
editore: Officine Gutenberg
anno edizione: 2016
pagine: 224
San Torini è nato da qualche parte in Grecia, e proprio non se ne sta staccare: fa soffiare il grecale sulla città di Piacenza e comparire greche in antichi affreschi. Per non parlare di tutto quello yogurt sugli scaffali dei supermercati... . C’è una santa invocata e venerata in tutta Italia, Santa Pazienza, di cui solo grazie a questo libro si scoprono le origini. E forse avrà pure qualche parentela con Beata Rassegnazione e Beata Sopportazione. Ci sono poi San Tino, inventore dei santini, Santi Belindo e Gimmi, detti Spic e Span, protettori degli amanti dell’ordine e degli incompresi, Veronica Sposini martire, che dall'alto guarda con benevolenza i wedding planner, San Jacques Le Stracc, patrono dei pendolari piacentini. Loro, e decine di altri. Perché non esiste quartiere del Paradiso che sia così affollato e amichevole come quello dedicato ai piacentini.
Le ali del Piccolo Principe. La vera storia di Antoine de Saint-Exupéry, che precipitò nel deserto e incontrò il suo eroe
Gabriele Dadati
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2024
pagine: 288
Parigi, dicembre 1935. Antoine de Saint-Exupéry è una celebrità: come pilota è stato un pioniere che ha compiuto audaci trasvolate oceaniche, mentre come scrittore ha firmato un paio di romanzi molto amati dai lettori. Eppure le cose non vanno bene. Lui e la moglie Consuelo vivono come non dovrebbero, continuando ad accumulare debiti. Per risolvere il problema, Tonio intende tentare il record di velocità nel raid Parigi-Saigon. C’è in palio una grossa somma di denaro e così, all’alba di domenica 29, decolla con il suo biposto dall’aeroporto di Le Bourget insieme al meccanico André Prévot. Mentre sorvolano il Sahara, però, i due precipitano. L’aereo è distrutto, ma loro sono vivi. Con poco da mangiare e quasi niente da bere. Come faranno a salvarsi, visto che nessuno sa dove sono? Nel frattempo l’Hotel Pont Royal, in cui i Saint-Exupéry si sono trasferiti dopo l’ultimo sfratto, viene preso d’assalto dai giornalisti. Consuelo e Marie, la madre di Tonio che ha raggiunto la nuora perché possano farsi forza a vicenda, hanno come unica difesa gli amici di lui. Tra questi ci sono l’editore Gaston Gallimard, l’intellettuale ebreo Léon Werth, il pilota Jean Lucas, che è in contatto diretto con l’Air France, e il diplomatico Henry de Ségogne, che scopre dai piani alti del ministero degli Esteri che sono già pronte le bare. Mentre al Pont Royal cresce l’angoscia, per le strade i parigini si preparano a festeggiare il Capodanno…
Piacenza criminale. Dal Cinquecento ai nostri giorni, furti, omicidi e intrighi tingono la città di nero
Libro: Libro in brossura
editore: Officine Gutenberg
anno edizione: 2017
pagine: 224
Esistono delitti che potremmo definire domestici: un uomo sragiona e uccide la donna che ha sempre amato, come è accaduto a Castelvetro nel 2013. Esistono delitti impunibili perché chi li commissiona è signore e padrone delle terre in cui vive: è il caso Ranuccio Farnese nel 1614. Esistono delitti che attendono anni perché il colpevole venga assicurato alla giustizia: così avviene con chi ha ucciso sulle rive del Po nel 2000 Betty Yadira Ponce Ramirez, lucciola ecuadoriana, mentre per fortuna basta poco ad arrestare chi ha fatto lo stesso con il pittore Ludovico Mosconi nel 1987. Ed è senz’altro un delitto il furto del Ritratto di signora di Gustav Klimt scomparso dalla Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi” nel 1997. Queste e altre storie sono comprese in Piacenza criminale. Raccontate con attenzione ai documenti, e allo stesso tempo co pietà e rispetto per coloro che sono stati coinvolti nei fatti. La città che emerge (dalle nebbie) è tutt’altro che la sonnecchiosa provincia italiana di cui si parla spesso...