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Libri di Gelsomina Spione

Galleria Sabauda. Il Seicento a Bologna

Galleria Sabauda. Il Seicento a Bologna

Libro

editore: Editris 2000

anno edizione: 2025

pagine: 64

15,00

Presenze caravaggesche in Piemonte e una sorprendente riscoperta nell'Archivio di Stato di Biella
22,00

Antoon van Dyck tra Italia ed Europa. Quaderno di studi

Libro: Libro in brossura

editore: SAGEP

anno edizione: 2024

pagine: 184

Il volume nasce dalle considerazioni condivise in occasione della giornata di studi Intorno a Van Dyck organizzata dai Musei Reali e dall’Università degli Studi di Torino a margine della mostra Van Dyck pittore di corte allestita nelle Sale Palatine della Galleria Sabauda, nel 2018. I 12 saggi affrontano con letture di metodo differenti alcuni temi di approfondimento (il viaggio in Italia, l’organizzazione dell’atelier, la moda, la fortuna collezionistica), attraverso cui è delineata l’attività del pittore anversano. È soprattutto l’itinerario italiano di Antoon van Dyck, tra il 1621 e il 1627, a costituire ancora un problema aperto. I nuovi ritrovamenti documentari suscitano analisi, smottamenti e precisazioni, determinando anche un ripensamento delle cronologie che inevitabilmente si riversa sulla scansione delle opere. Lo stesso Taccuino italiano, sul quale ancora le ricerche non cessano di interrogarsi, è un puntello imprescindibile ma anche un enigma per gli studi, sia per il montaggio a posteriori dei fogli, sia perché si tratta di una testimonianza non esaustiva delle tappe e delle opere sulle quali si sofferma lo sguardo del pittore...
28,00 26,60

Guercino. Il mestiere del pittore

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 240

Inserito nel contesto di grande attenzione e di rinnovati studi sull'opera e la figura di Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino (1591-1666), il volume ripercorre l'attività e l'arte di questo grande protagonista del panorama artistico italiano della prima metà del Seicento e, parallelamente, approfondisce quella che fu la professione del pittore a quel tempo, le sfide del mestiere, i sistemi di produzione, le dinamiche del mercato e delle committenze, i soggetti più richiesti. Guercino, grazie a una strutturata bottega e alla ricchissima documentazione lasciata, alla rete di mentori e intermediari, ai rapporti con tanti e diversi committenti - richiesto come fu da borghesi, nobili, pontefici e prelati, ma anche dalle più prestigiose corti europee - diventa l'exemplum perfetto della vita, dell'iter creativo e del mestiere di ogni pittore. A partire dal significativo nucleo di dipinti e disegni appartenenti alle collezioni della Galleria Sabauda e della Biblioteca Reale, oltre cento opere del maestro emiliano e di artisti coevi come i Carracci, Guido Reni e Domenichino (provenienti dai più importanti musei e collezioni di tutta Europa) danno vita a un affascinante affresco del sistema dell'arte nel Seicento, guidati dal talento di quel "gran disegnatore e felicissimo coloritore; un mostro di natura e miracolo da far stupire chi vede le sue opere" che fu Guercino, secondo la definizione che ne diede Ludovico Carracci, annoverandolo fin dai suoi esordi entro la cerchia esclusiva degli artisti dotati di qualità fuori dal comune. Un racconto, articolato in dieci sezioni tematiche - tra confronti, parallelismi, testimonianze - che ripercorrono l'attività e l'arte di Guercino, dalla sua formazione alla piena maturità grazie a capolavori di primo piano, a dipinti inediti e alle tele che permettono lo straordinario ricongiungimento, dopo quattrocento anni, del celebre ciclo di dipinti commissionati a Bologna da Alessandro Ludovisi, futuro papa Gregorio XV.
36,00 34,20

Il barocco a Genova «un misto di più maniere»

Gelsomina Spione

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2023

pagine: 160

Genova ad avvio del Seicento è teatro di un fiorire di esperienze artistiche «forestiere». Soggiomano in città o vi inviano opere artisti toscani e senesi vi approdano i pittori lombardi, è presente una colonia di fiamminghi raccolta intorno a Cornelio de Wael, a cui si aggiungono Rubens, di passaggio nella Superba nel 1605 e, negli anni venti, Anton Van Dyck Sono queste alcune delle molteplici componenti alla radice della maturazione di una autonoma scuola locale, che già nel Settecento il pittore e scrittore d'arte Carlo Giuseppe Ratti identificò come «un misto di più maniere, perché ha del Veneziano, del Lombardo, del Fiammingo e del Toscano». La chiave di lettura proposta da Ratti e approfondita da Luigi Lanzi nella sua Storia pittorica della Italia, sarà fatta propria e rielaborata nel Novecento da Roberto Longhi, le cui riflessioni e i cui scritti, punto di avvio del volume, sono uno strumento importante per riflettere sull'identità della scuola pittorica del Seicento a Genova. Il complesso carattere della cultura figurativa della città è analizzato attraverso affondi dedicati ad alcuni protagonisti. Giovanni Benedetto Castiglione, la cui attività si divide tra Genova e Roma, crea un composto tutto personale che mescola agli insegnamenti di Van Dyck, le esperienze del movimento neo-veneziano, le suggestioni di Poussin e Bernini; Gregorio De Ferrari studia e copia Correggio e traduce in chiave decorativa coloristica il barocco beminiano; Bartolomeo Guidobono, artista eccentrico diviso tra Genova e Torino, esporta i delicati e festosi caratteri della pittura genovese nel contesto figurativo della capitale sabauda allo scadere del Seicento.
20,00 19,00

Santa Maria Nuova e i Canonici Lateranensi ad Asti

Libro: Libro in brossura

editore: SAGEP

anno edizione: 2021

pagine: 144

Il libro propone un affondo sul cantiere di Santa Maria Nuova e sul ruolo esercitato nell’Italia di antico regime, e particolarmente nei confini amministrativi dell’odierno Piemonte, dai canonici lateranensi. L’antica presenza in Santa Maria Nuova di un celebre capolavoro di Pierre Subleyras oggi al Louvre, l’unico quadro conservato negli edifici sacri del Piemonte che i francesi abbiano scelto di portare a Parigi durante l’occupazione di età napoleonica, restituisce la centralità di un cantiere che è oggi un poco l’ombra di quello che è stato, per la dispersione dell’arredo a partire dalla soppressione dell’ordine durante il dominio francese, per le continue manutenzioni che si sono stratificate sulle decorazioni, fino alla mortificante pellicola di intonaco grigio steso nel corso della prima metà del Novecento sulla pelle interna della chiesa. A questo si aggiunge la condizione di abbandono in cui versa l’isolato dell’antico convento, adibito in ospedale dal 1805 e i cui spazi sono stati trasformati e rimodernati nel corso del Novecento, fino al trasferimento dei servizi, nel 2003, nella nuova struttura ospedaliera. È una ferita nel cuore della città e del quartiere, uno spazio vuoto, sicuramente di non facile gestione e che richiede un impegno, prima che economico, di progettazione e di prospettiva per il futuro della città.
25,00 23,75

Napoli, Genova e Milano. Scambi artistici e culturali tra città legate alla Spagna (1610-1640)

Libro: Libro in brossura

editore: Scalpendi

anno edizione: 2021

pagine: 416

Il volume raccoglie le riflessioni di circa 20 studiosi in margine ai temi della mostra L'ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri. Napoli, Genova e Milano a confronto (1610-1640), vista nelle sale delle Gallerie d'Italia a Milano (29 novembre 2017 – 8 aprile 2018) e prova a restituire i rapporti culturali e artistici tra tre grandi città italiane legate alla Spagna, particolarmente attraverso le scelte collezionistiche dei due fratelli Doria, Giovan Carlo e Marcantonio, genovesi con interessi economici, affettivi e artistici distinti: in un caso a Milano, nell'altro a Napoli. Si assiste così, in anni di rivolgimento del gusto, a una sfida tra la rivoluzione tutta devota al naturale di Caravaggio e dei suoi seguaci napoletani, e la nuova colorata e festosa stagione barocca che matura piuttosto a Genova, in un asse privilegiato con Milano, la Toscana e le Fiandre. Caravaggio da una parte, Procaccini e Strozzi dall'altra, in una partita radicalmente alternativa dal punto di vista delle scelte linguistiche.
30,00 28,50

Galleria Sabauda. Un'altra armonia: maestri del Rinascimento in Piemonte. Guida breve
19,50

Scambi artistici tra Torino e Milano. 1580-1714. Cantiere di studio

Libro: Libro in brossura

editore: Scalpendi

anno edizione: 2018

pagine: 416

Volume dedicato a studiare i rapporti tra Torino e Milano in un momento cruciale della storia del ducato sabaudo. Questo volume raccoglie le ricerche condotte dai curatori con i loro studenti e con alcuni studiosi già maturi formatisi all'Università di Torino. L’architettura è sotto traccia ma è chiaro che è l’arte guida negli anni presi in considerazione. La crescita febbrile della città, affidata agli architetti e ingegneri di corte, precede certo gli interventi di decorazione dei palazzi e l’allestimento degli altari. Ed è piuttosto su questi aspetti di arredo decorativo che si concentra il libro, indagando residenze di corte, palazzi nobiliari e chiese, a Torino, e nel territorio dell’antico ducato.
25,00 23,75

Scambi artistici tra Torino e Milano 1580-1714

Libro: Libro in brossura

editore: Scalpendi

anno edizione: 2016

pagine: 320

25,00 23,75

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