Libri di Gëzim Hajdari
I canti dei nizàm
Gëzim Hajdari
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2012
pagine: 209
La lirica popolare albanese - appartenente a una cultura prealfabetica - è riuscita a conservare fino a oggi i valori etici e morali del passato, tramandandoli da una generazione all'altra attraverso bardi e rapsodi. Essi rispecchiano l'anima, lo spinto e gli ideali del popolo albanese, dentro e fuori dai suoi territori geografici. Sono stati proprio i canti popolari che hanno mantenuto viva la memoria collettiva delta nazione nei momenti bui e tragici della storia, arricchendo così la tradizione culturale e l'identità stessa degli shqiptar. Per la prima volta si propone al lettore italiano il ciclo dei canti lirici popolari dei nizàm (così venivano chiamati in turco i soldati albanesi che combattevano per conto della Sublime Porta di Istanbul), parte del patrimonio culturale del paese delle aquile e finora sconosciuti al di fuori dei confini nazionali. Sono di una bellezza rara e unica. Vengono cantati dagli uomini nelle cerimonie e nei matrimoni e tramandati di padre in figlio.
San Pedro Cutud. Viaggio negli inferi del Tropico
Gëzim Hajdari
Libro: Libro rilegato
editore: Fara
anno edizione: 2004
pagine: 60
Una cronaca di viaggio nelle Filippine che ha l'intensità di una prosa poetica, pur nella scorrevolezza del testo pieno di curiosità e di attenzione all'incontro con l'altro. Come scrive l'autore: "Lo scopo del nostro viaggio nel paese del sud-est asiatico era quello di fare un servizio fotografico a San Pedro Cutud...". In questa località ogni 9 aprile ha luogo una crocifissione che alcuni "volontari" si autoinfliggono. Ma in questo libro troverete tante altre notizie e informazioni meno cruente: l'occhio del poeta Hajdari ci offre uno spaccato della società filippina di oggi che ogni cittadino attento a ciò che accade nel mondo saprà apprezzare.
Spine nere-Gjemba te zinj
Gëzim Hajdari
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2005
pagine: 105
"Essendo stato compagno di scuola e amico di Hajdari fin dalla giovinezza, ho avuto il privilegio di seguire, fin dall'inizio, il suo percorso poetico, unico e straordinario. Ho potuto così partecipare con l'angoscia e con lo stesso tremore dei lettori all'impatto dei suoi versi indelebili. "Spine nere" sono parte di due mondi della vita dell'autore: di un mondo in apparenza latente in lui, ma in realtà assolutamente vivo, e dell'altro, quello della quotidianità, di un non luogo che narra di esilio e di sfida. Due mondi che diventano soggetto di una raccolta strappata alla profondità del suo io centrale. Appunto, spine nere che trafiggono silenzi, vertigini, solitudini, ferite, lingue, diventando la cifra di una nuova etica. (Jozef Radi)
Poema dell'esilio-Poema e mërgimit
Gëzim Hajdari
Libro: Libro in brossura
editore: Fara
anno edizione: 2005
pagine: 90
"L'Albania fa nascere i suoi cantori, poi li umilia, li manda in campagna per essere "rieducati", li mettte in prigione, violenta le loro anime, li condanna all'esilio, alla povertà, li fa fucilare, li impicca, li tortura, li lascia senza tomba, per salvare in seguito il loro ricordo. L'Albania è una Medea: divora i propri figli" (Gezim Hajdari).
Muzungu. Diario in nero
Gëzim Hajdari
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2006
pagine: 143
«"Ho perso il filo, la storia che volevo raccontarvi è un'altra": quella annotata a margine degli appunti di un viaggio in Africa, una storia che va dritta all'origine - le sorgenti del Nilo bianco richiamano alla memoria del poeta/reporter la natale Darsia - attraverso digressioni che straniano il paesaggio equatoriale su sfondi balcanici. Un viaggio fatto di incontri, voci, "miriadi di lingue", omaggio di uno scrittore migrante alla biodiversità di un universo culturale minacciato di estinzione.» (Ugo Fracassa).
Poema dell'esilio
Gëzim Hajdari
Libro: Libro in brossura
editore: Fara
anno edizione: 2007
pagine: 228
Nûr. Eresia e besa
Gëzim Hajdari
Libro: Copertina rigida
editore: Ensemble
anno edizione: 2012
pagine: 140
Erbamara Barihidmët
Gëzim Hajdari
Libro
editore: Cosmo Iannone Editore
anno edizione: 2013
pagine: 83
Evviva il canto del gallo nel villaggio comunista. Testo albanese a fronte
Gëzim Hajdari
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2013
pagine: 157
Questi slogan agghiaccianti, proposti per la prima volta al lettore occidentale, appartengono al regime stalinista di Enver Hoxha, una delle dittature comuniste più spietate del XX secolo. Accanto alle persecuzioni, alle condanne, alle prigionie, alle torture, ai lager, alle fucilazioni, alle impiccagioni, ai lavori forzati, gli slogan enveristi hanno esercitato, per mezzo secolo, un terrore psicologico impressionante sulla mente dei cittadini albanesi, un vero e proprio lavaggio del cervello, tale da condurre alla pazzia uomini e donne, giovani e anziani. Gli slogan enveristi inneggiavano al Partito, alla dittatura del proletariato e al dittatore Enver Hoxha, al fine di inculcare nelle masse la coscienza rivoluzionaria e il fervore ideologico, come nella Cina maoista. Ma lo scopo principale di questa allucinazione collettiva era quello di poter diffondere le massime e le direttive del tiranno e quello di tenere viva la famigerata lotta di classe, che causò decine di migliaia di morti nel "Paese delle aquile", sia tra i civili che tra i detenuti nelle prigioni o nei campi di internamento sparsi in tutta l'Albania.