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Libri di Gianni Bertocchini

Alessandro. Romanzo dell'utopia

Klaus Mann

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2021

pagine: 184

Scritto negli anni che seguirono la Prima Guerra Mondiale e pubblicato in Germania nel 1929 – lo stesso anno in cui il padre di Klaus, Thomas Mann, vinse il Nobel per la letteratura –, “Alessandro” è un romanzo storico che ripercorre in chiave narrativa la storia di uno degli eroi più amati di tutta l’antichità classica: Alessandro Magno. Nella versione di Klaus Mann, Alessandro è soprattutto il semidio che nutre lo smisurato sogno di unificare il mondo. «Ciò che mi attirava nel mio nuovo eroe» scriverà «era l’esigenza quasi criminosa del suo sogno, la dismisura della sua avventura». Il lettore è così trascinato in un meraviglioso mondo di gesta eroiche e grandezza d’animo, ma anche di umanissimi contrasti e delusioni d’amore, trattati con grande finezza di scrittura. Particolare attenzione è dedicata al legame che unisce Alessandro e Clito e all’attrazione di Aristotele per il suo allievo, in cui si ravvisa una sublimazione della omosessualità che Klaus aveva reso pubblica nel romanzo “La pia danza”.
17,50 16,63

Il flauto magico. Un'opera dai due volti

Jan Assmann

Libro

editore: Ariele

anno edizione: 2020

L’inizio e la fine dell’opera più nota di Mozart sembrano non andare d’accordo: nel bel mezzo del lavoro al Flauto magico, Mozart e il suo librettista Schikaneder ne sconvolsero la trama – come molti credono ancora oggi – perché nel giugno del 1791 era apparsa sulle scene un’opera basata sulla stessa fiaba? Jan Assmann, vincitore nel 2018 del Premio internazionale per la pace degli editori tedeschi, propone una nuova interpretazione dell’opera, inserita nel contesto della massoneria e della teoria del dramma: Il Flauto Magico come viaggio tra i riti misterici, un viaggio che conduce Tamino dal mondo superficiale delle illusioni, attraverso diverse prove affrontate negli inferi, fino alla sfera degli iniziati, ossia degli Illuminati.
13,00 12,35

Il compimento dell'amore-Due amori-L'ultimo addio

Il compimento dell'amore-Due amori-L'ultimo addio

Robert Musil, Arthur Schnitzler, Stefan Zweig

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Passigli

anno edizione: 2019

pagine: 308

"Il compimento dell'amore": Apparso nel 1911, insieme a "La tentazione della silenziosa Veronika" in un volume dal titolo "Unioni", "Il compimento dell'amore" è forse il racconto che più di ogni altro permette al lettore di avvicinarsi al complesso mondo espressivo di Robert Musil. Apparentemente, vi si narra la vicenda di un adulterio, ma a Musil non interessa tanto ripercorrere per l'ennesima volta un tema così caratteristico della letteratura borghese, quanto penetrare l'origine di quella infedeltà, dimostrare narrativamente come le motivazioni dei nostri atti non siano determinate da quei princìpi di causalità che regolano il cosiddetto mondo reale - come pretendeva l'estetica naturalista ma siano anche e soprattutto il frutto di un allontanamento dalla realtà di cui l'amore rappresenta uno degli esiti estremi. Questo è il destino in certo qual modo ironico di questo racconto di Musil, per il quale l'adulterio si rivela niente meno che una sorta di compimento dell'amore. "Due amori": Dall'infelice passione di una giovane musicista nella Vienna del primissimo Novecento (L'amore di Erika Ewald) a quella impossibile di un cameriere per la propria padrona (La stella sul bosco), questi due racconti, pubblicati nel 1904 da uno Stefan Zweig appena ventitreenne, dimostrano la già grande capacità di osservazione psicologica dello scrittore viennese (1881-1942), tanto che fin dal loro apparire vennero elogiati da un lettore d'eccezione come Hermann Hesse per la loro finezza estrema di "studi di anime". E se l'Erika Ewald del primo racconto ha molti tratti in comune con quelle che saranno le successive, indimenticabili eroine dei racconti di Zweig - da Bruciante segreto a Paura, da Ventiquattr'ore nella vita di una donna a Lettera di una sconosciuta - La stella sul bosco ne costituisce già una delle possibili chiavi interpretative; scrisse infatti lo stesso Zweig diversi anni dopo di aver voluto illustrare con quel racconto l'idea che "la nostra vita sia guidata da correnti più profonde degli avvenimenti esteriori, e che un'intensa magia della vita, accessibile solo alla nostra emozione e non ai nostri sensi, governi i nostri destini, anche quando siamo noi a credere di dirigerli". "L'ultimo addio": Due racconti inediti del grande scrittore austriaco Arthur Schnitzler (Vienna, 1862-1931), uno dei protagonisti della letteratura mitteleuropea del Novecento. Nel primo di questi, "La donna dopo", un uomo ancor giovane in preda al dolore per la scomparsa improvvisa della moglie tenta disperatamente di ritrovare i ritmi di una vita sociale che sembra non più appartenergli; in un girovagare a vuoto alla ricerca di nuove occasioni di vita, si troverà spinto verso il rapporto con un'estranea che non farà però che acuire il suo stato fino al parossismo finale in cui l'amante sconosciuta e l'amata defunta gli appariranno riunite in un estremo lampo di follia. Tematicamente affine è il secondo racconto, "L'ultimo addio": anche qui amore, morte e senso di colpa si trovano a coesistere nel protagonista, il quale di fronte all'amante defunta si sente incapace di rivelare al marito il rapporto clandestino che li aveva uniti.
26,90

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