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Libri di Giorgio Pestelli

Storia della musica. Volume Vol. 7

Giorgio Pestelli

Libro: Libro in brossura

editore: EDT

anno edizione: 2016

pagine: 368

La storia della musica da Mozart a Beethoven.
9,90 9,41

Il genio di Beethoven. Viaggio attraverso le nove Sinfonie

Giorgio Pestelli

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2016

pagine: 210

Le nove Sinfonie di Beethoven sono forse il patrimonio musicale più conosciuto al mondo; ovunque esista una vita musicale, ovunque si faccia musica, le Sinfonie sono la colonna portante del repertorio sinfonico e da circa due secoli sono presenti nella mente e nel cuore degli ascoltatori. Tutte e nove possono essere considerate un unico corpo creativo, in cui si delinea un percorso evolutivo e anche il racconto di una storia. Prese insieme, infatti, possono far pensare a un romanzo di formazione: un giovane parte per il vasto mondo, si scontra con ostacoli che riesce a superare grazie a un'eroica volontà d'azione finché, uscendo dalla sfera degli interessi personali, allarga lo sguardo a una dimensione sociale, celebrando ideali di portata universale. Il libro ripercorre questa storia, considerando i nove capolavori nella loro genesi e nelle loro fisionomie, cercando di "far parlare" le Sinfonie stesse, come vere e proprie «azioni» che si realizzano nell'ascolto. "Alla fine della Nona si resta frastornati - scrive Giorgio Pestelli -, si ha l'impressione di essere stati in un luogo dove si è pronunciato un importante giuramento; ci sembra di avere la forza e il coraggio per essere fedeli alle promesse. E penseremo alle nove Sinfonie come a un baluardo di forme intelligibili e fraterne per aiutarci a vivere senza temere la vita". Sintesi del passato, fra Illuminismo e romanticismo, le sinfonie di Beethoven hanno determinato la vita musicale dell'Ottocento: l'evoluzione dell'orchestra sinfonica, la nascita del direttore d'orchestra, l'istituzione del concerto pubblico. E al tempo stesso hanno rappresentato il centro di irradiazione della musica futura, anche attraverso gli esiti non voluti di musiche che sono modelli di autorità classica e allo stesso tempo simboli di rottura liberatoria delle forme tradizionali. Un mondo, quello delle Sinfonie, che brilla ancora oggi di una forza straordinaria, di fronte alla quale non è possibile tirarsi indietro: meglio assecondare quell'impeto, meglio accogliere quel caloroso invito a frequentare e ad abitare un patrimonio di cultura, civiltà e bellezza fra i più alti della storia moderna.
19,00 18,05

Vita di Chopin attraverso le lettere

Vita di Chopin attraverso le lettere

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2017

pagine: 342

Dalla natia Polonia come da Vienna, da Parigi come da Londra, Chopin ci offre attraverso queste lettere un dettagliato racconto della sua vita e delle sue frequentazioni, disegnando anche un prezioso profilo della società europea della prima metà dell‘Ottocento. Ciò che però più rileva e sorprende è l’involontario ritratto che dà di sé stesso, assai lontano dallo stereotipo del musicista romantico e appassionato. Chopin si rivela piuttosto, in queste pagine, come un uomo equilibrato e malinconico, segnato da un virile pessimismo, ma capace anche di un’ironia corrosiva. Fryderyk Chopin nacque il 22 febbraio 1810, in un piccolo centro nei pressi di Varsavia, Zelazowa Wola. A poco più di vent’anni lasciò la Polonia per Vienna, prima tappa di un inquieto peregrinare per l’Europa. Il 17 ottobre 1849 morì a Parigi, dove riposa nel cimitero del Père Lachaise.
26,00

Il genio di Beethoven. Viaggio attraverso le nove Sinfonie

Giorgio Pestelli

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 288

Le nove Sinfonie di Beethoven sono forse il patrimonio musicale più conosciuto al mondo; ovunque esista una vita musicale, ovunque si faccia musica, le Sinfonie sono la colonna portante del repertorio sinfonico e da circa due secoli sono presenti nella mente e nel cuore degli ascoltatori. Tutte e nove possono essere considerate un unico corpo creativo, in cui si delinea un percorso evolutivo e anche il racconto di una storia. Prese insieme, infatti, fanno pensare a un romanzo di formazione: un giovane parte per il vasto mondo, si scontra con ostacoli che supera grazie a un'eroica volontà d'azione finché, uscendo dalla sfera degli interessi personali, allarga lo sguardo a una dimensione sociale, celebrando ideali universali. Il libro ripercorre questa storia, considerando i nove capolavori nella loro genesi e nelle loro fisionomie, cercando di «far parlare» le Sinfonie stesse, come vere e proprie «azioni» che si realizzano nell'ascolto.
19,00 18,05

I concerti di Beethoven. Il genio da pianista a compositore

Giorgio Pestelli

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 176

I concerti di Beethoven occupano nella carriera creativa del compositore un periodo breve ma segnato da profondi cambiamenti: fra i primi due concerti per pianoforte e l'ultimo passa appena una decina d'anni, ma sembrano opere di due generazioni diverse. Tra i due estremi, la rivoluzione: un nuovo modo di concepire la forma concerto, quel particolare dialogo che si instaura tra un solista e l'orchestra, quel confronto tecnico, spirituale e anche «fisico», che con Beethoven acquista una ricchezza espressiva prima sconosciuta. È proprio al concerto - in particolare a quello per pianoforte - che Beethoven fin dall'inizio del suo percorso affida sé stesso: è questa la forma musicale con cui si presenta, la carta d'identità con cui irrompe sulla scena del tempo. Il «pianista» ai primi dell'Ottocento è anche compositore, e Beethoven comincia una carriera da «virtuoso» itinerante, portando i suoi Concerti in tournée, da Berlino a Praga. A poco a poco, però, sul pianista prende il sopravvento il compositore: balza fuori dai panni troppo stretti dell'esecutore di successo e scombina il mondo della musica.
16,00 15,20

L'anello di Wagner. Musica e racconto nella tetralogia dei Nibelunghi

L'anello di Wagner. Musica e racconto nella tetralogia dei Nibelunghi

Giorgio Pestelli

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2018

pagine: 220

È l'opera della vita per Wagner. I quattro drammi che compongono "L'anello del Nibelungo" impegnano il compositore tedesco per quasi trent'anni (1848-1876). Una lunga gestazione, durante la quale la riscrittura del mito germanico e la messa in musica si trasformano in un diario spirituale. Wagner intraprende questa impresa in uno dei momenti più inquieti della storia europea: «Il suo temperamento — scrive Giorgio Pestelli — era di quelli che creano meglio sotto la pressione degli eventi, se non degli affanni. Ma che Wagner abbia avuto la costanza di completare il monumento dopo tanti anni, fra ostacoli di ogni sorta, malattie, dubbi, crisi, inimicizie, tracolli finanziari, è uno spettacolo di forza e determinazione che ancora lascia meravigliati». I fermenti rivoluzionari dell'epoca ispirano l'allontanamento dalla realtà al mito: così Wagner può osservare l'uomo in assoluto, affrancato dalla storia, penetrandone le passioni, prima fra tutte quella per l'«oro», il potere, che conduce solo a morte e rovina. E proprio dalla fine, dalla caduta degli dei che Wagner aveva iniziato il racconto. Presto però si rende conto che l'argomento che ha sottomano, la morte dell'eroe, per essere compreso appieno ha bisogno dell'antefatto. Da qui prende avvio una lievitazione della materia fino alle origini della vicenda: nasce così "L'oro del Reno", e via via le altre opere dell'Anello. In questo andare a ritroso nella composizione Wagner inventa una dimensione del tempo narrativo che dal passato fluisce nel presente e viceversa, esercitando un influsso incalcolabile sulla narrativa di fine secolo. Ma in questo cammino a ritroso il grande impianto che aveva ideato, nemico al divino e celebrativo della libertà dell'uomo e delle leggi del cuore, entra in crisi: le inquietudini di Wotan, il padre degli dei, la sua lacerazione interiore, sono il segnale più evidente che qualcosa si è rotto nelle certezze dell'esistenza. È vero, L'anello esprime al massimo grado la concezione wagneriana di «dramma musicale», simbiosi assoluta tra testo e musica, in cui tutto si tiene, tutto è necessario; anche i dialoghi e i monologhi sono cruciali; e nel volume, in cui Pestelli segue passo passo narrazione e sviluppo musicale, anche quei dialoghi e monologhi vengono aperti e spiegati, svelando un meccanismo teatrale dalla logica serrata. Qua e là, tuttavia, nel grandioso edificio dell'Anello, si scorgono crepe, fratture, cose non rifinite, dovute soprattutto a quella creatività impaziente di perfezioni formali con cui Wagner getta un ponte fra tardo romanticismo e decadentismo.
20,00

Beethoven. La vita, l'opera, il romanzo familiare

Maynard Solomon

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 1996

pagine: 420

"La prima buona ragione per leggere questo libro è elementare: quasi non esistono in lingua italiana altri testi biografici dedicati a Beethoven. Ma questa non è semplicemente una biografia utile, esauriente, autorevole. È una biografia anomala, sì che al lettore l'indagine condotta da Solomon sembra a ogni passo custodire in filigrana una più generale riflessione sull'atto stesso dell'indagare, e su certe sue interessanti variabili. Una biografia che è in nuce un saggio sull'arte della biografia." (Alessandro Baricco, L'Indice)
12,00 11,40

L'anello di Wagner. Musica e racconto nella tetralogia dei Nibelunghi

Giorgio Pestelli

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2024

pagine: 288

«Wagner riscrive il mito in chiave moderna: pone al centro della vicenda la potenza del denaro e la lotta per il potere come antitesi alla libera volontà dell’uomo e alle leggi del cuore. Non celebra l’antica mitologia germanica, non restaura il mito, ma ne illustra la fine; non glorifica, smantella: fin dal principio c’è luce di crepuscolo, gli dei hanno fatto il loro tempo, L’anello del Nibelungo è la storia della loro fine». È l’opera della vita per Wagner. I quattro drammi che compongono L’anello del Nibelungo impegnano il compositore tedesco per quasi trent’anni (1848-76). Una lunga gestazione, durante la quale la riscrittura del mito germanico e la messa in musica si trasformano in un diario spirituale. Wagner intraprende questa impresa in uno dei momenti più inquieti della storia europea: «Il suo temperamento – scrive Giorgio Pestelli – era di quelli che creano meglio sotto la pressione degli eventi, se non degli affanni. Ma che Wagner abbia avuto la costanza di completare il monumento dopo tanti anni, fra ostacoli di ogni sorta, malattie, dubbi, crisi, inimicizie, tracolli finanziari, è uno spettacolo di forza e determinazione che ancora lascia meravigliati». Uno degli «ostacoli» è la scrittura del Tristano e Isotta (a cui questa nuova edizione dedica un capitolo specifico): un’«urgenza» personale, che induce Wagner a sospendere per dodici anni il lavoro sull’Anello. I fermenti rivoluzionari dell’epoca ispirano l’allontanamento dalla realtà al mito: così Wagner può osservare l’uomo in assoluto, affrancato dalla storia, penetrandone le passioni, prima fra tutte quella per l’«oro», il potere, che conduce solo a morte e rovina. È proprio dalla fine, dalla caduta degli dei che Wagner aveva iniziato il racconto. Presto però si rende conto che l’argomento che ha sottomano, la morte dell’eroe, per essere compreso appieno ha bisogno dell’antefatto. Da qui prende avvio una lievitazione della materia fino alle origini della vicenda: nasce così L’oro del Reno, e via via le altre opere dell’Anello. In questo andare a ritroso nella composizione Wagner inventa una dimensione del tempo narrativo che dal passato fluisce nel presente e viceversa, esercitando un influsso incalcolabile sulla narrativa di fine secolo. Ma in questo cammino a ritroso il grande impianto che aveva ideato, nemico al divino e celebrativo della libertà dell’uomo e delle leggi del cuore, entra in crisi: le inquietudini di Wotan, il padre degli dei, la sua lacerazione interiore sono il segnale più evidente che qualcosa si è rotto nelle certezze dell’esistenza. È vero, L’anello esprime al massimo grado la concezione wagneriana di «dramma musicale», simbiosi assoluta tra testo e musica, in cui tutto si tiene, tutto è necessario; anche i dialoghi e i monologhi sono cruciali; e nel volume, in cui Pestelli segue passo passo narrazione e sviluppo musicale, anche quei dialoghi e monologhi vengono aperti e spiegati, svelando un meccanismo teatrale dalla logica serrata. Qua e là, tuttavia, nel grandioso edificio dell’Anello, si scorgono crepe, fratture, cose non rifinite, dovute soprattutto a quella creatività impaziente di perfezioni formali con cui Wagner getta un ponte fra tardo romanticismo e decadentismo.
20,00 19,00

Gli immortali. Come comporre una discoteca di musica classica

Gli immortali. Come comporre una discoteca di musica classica

Giorgio Pestelli

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2007

pagine: VII-260

Si tratta di una microstoria della musica divisa in dieci categorie che includono, oltre alla musica sinfonica, solistica e operistica, anche forme meno frequentate, ma che riservano grandi capolavori di rilievo assoluto: sono molte le sorprese nascoste nella lideristica, nella musica da camera o nella musica antica. Un percorso fra scuole, affinità e cesure stilistiche, ordinato in duecentotrenta schede critiche, che permette di colmare eventuali lacune, ma anche di guidare all'ascolto non casuale di opere imprescindibili dell'intera storia della musica occidentale.
13,00

Canti sul destino. Studi su Brahms

Canti sul destino. Studi su Brahms

Giorgio Pestelli

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2007

pagine: 203

Giorgio Pestelli indaga quattro tra le composizioni più difficili di Brahms 'Rapsodia per contralto' op. 53; 'Canto del destino' op. 54; 'Nenia' op. 82; 'Canto delle Parche' op. 89 - basate su testi poetici complessi quali quelli dei maggiori esponenti del Romanticismo tedesco. Quattro opere dotate di una tensione spirituale tanto forte da non avere ancora perso nulla della loro intensità, pur a distanza di quasi due secoli.
17,00

Le sinfonie di Brahms. Un cammino oltre la classicità

Giorgio Pestelli

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2024

pagine: 224

Le quattro Sinfonie di Johannes Brahms, fra le opere più eseguite del repertorio sinfonico mondiale, hanno alle spalle una storia molto particolare, segnata da un rapporto non semplice con il grande modello di Beethoven, su cui Giorgio Pestelli si sofferma, prima di procedere nell’analisi delle opere. Brahms si accosta al genere con circospezione: i primi tentativi non gli riescono, quindi si ritrae, esplora la musica da camera nelle sue varie combinazioni, si confida con lo strumento prediletto, il pianoforte, afferma che mai scriverà sinfonie, che dopo Beethoven la cosa non è più possibile. Passano gli anni, e mentre Brahms prosegue per la sua strada, la sinfonia è diventata un genere talmente maturo da avvicinarsi al tramonto; e lui ci torna sopra a quarant’anni suonati, quando ha già raggiunto la celebrità: sembra quasi che si rivolga alla sinfonia per un dovere obbligante, per una responsabilità dovuta al suo nome già illustre. Eppure Brahms riesce a tagliare il nodo che lo lega a Beethoven e a creare qualcosa di unico: accogliendo i fermenti e le inquietudini di un tempo che ormai porta i segni della crisi, ma lavorando dall’interno, restando dentro la forma «storica», la rinnova; rifiuta il mondo moderno nella finta salute della sua opulenza, nelle sinfonie rigonfie e interminabili, nella circolazione dei luoghi comuni: di fronte a una società sempre più credula e vociferante, l’artefice si ritira nel cerchio della propria perfezione.Con l’ultima sinfonia è chiara la sensazione di un percorso creativo concluso; il sogno giovanile di scrivere una sinfonia drammatica come Beethoven non si era realizzato quando forse l’avrebbe voluto di più; e lui si era portato dentro l’idea della sinfonia come una bella addormentata, che si sarebbe risvegliata, dopo faticose esperienze, nelle quattro Sinfonie del decennio 1876-85. Nel frattempo quelle Sinfonie, più romanzesche che drammatiche, non avevano più molto di beethoveniano: troppe cose si erano interposte in una sensibilità corazzata di storia e di rigore, ma in realtà piena di tensioni verso le novità spirituali e aperta ai più impercettibili mutamenti dell’animo.
19,00 18,05

I «Trois poèmes de Stéphane Mallarmé» di Maurice Ravel. Poesia e musica alle origini della modernità

I «Trois poèmes de Stéphane Mallarmé» di Maurice Ravel. Poesia e musica alle origini della modernità

Giorgio Pestelli

Libro: Copertina rigida

editore: Trauben

anno edizione: 2008

pagine: 64

Analisi dei rapporti tra testo poetico e musica nel lavoro di Ravel per mostrare come la modernità della poesia abbia suscitato la particolare modernità della musica.
14,00

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