Libri di Giovanni Cesare Pagazzi
La vita a colori. Storie da un insolito blog
Marco Zanoncelli
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2018
pagine: 176
«Questo libro nasce dalla raccolta di esperienze, incontri, storie, pensieri e riflessioni, che sono la “materia prima” del piccolo blog personale che curo quotidianamente. Con l’aiuto di alcuni amici ho selezionato i materiali di carattere più personale e li ho raccolti attorno ad alcune dimensioni che “disegnano” i miei legami: sentimenti, parole, gesti, figli, addii, persone, interiorità, luoghi e vita quotidiana. Questo libro parla di umanità, con leggerezza e profondità; vuole aiutare a scorgere, nelle piccole e banali cose che ci accadono, quel senso bello che apre lo sguardo e dona colore alla vita». Prefazione di Giovanni Cesare Pagazzi.
Tua è la potenza. Fidarsi della forza di Cristo
Giovanni Cesare Pagazzi
Libro: Libro in brossura
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 160
Tutti siamo alla ricerca del potere. Ma esiste un giusto desiderio di potere? Scansando la retorica che lo descrive sempre e solo con contorni sinistri e malvagi, l’autore mostra come la fede nel Dio di Gesù Cristo sia il compimento dell’irrinunciabile desiderio di potere. Non per nulla, ogni domenica la Chiesa confessa: «Credo in un solo Dio, Padre onnipotente». Ben lontana dall’essere alternativa alla misericordia o all’amore, la potenza di Dio è presentata dalle Sacre Scritture come la radice della sua bontà, compassione e carità. Attingendo alla Bibbia fino ad arrivare alla riflessione teologica e filosofica contemporanea, il saggio ripensa al legame fra fede e potere/poteri: crediamo davvero alla potenza della fede? A che cosa crediamo, se la fede non ci dona anche il potere di resistere nelle fatiche d’ogni giorno, sperando e amando? Prefazione del Cardinale José Tolentino.
La cucina del Risorto. Gesù «cuoco» per l'umanità affamata
Giovanni Cesare Pagazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Paoline Editoriale Libri
anno edizione: 2025
pagine: 56
I gesti sono il luogo in cui affiora l’identità, e leggere i Vangeli è accostarsi al mistero di Gesù che traspare dai suoi gesti. Tra questi ce ne sono due che riguardano un ambito specifico della vita: la cucina. Il primo mostra il Cristo nell’atto di sfamarsi, vivere la convivialità a tavola, ma anche nutrire chi ha fame, indicando il modo unico con cui egli ha considerato il cibo. Il secondo, quasi mai considerato, lo presenta nell’azione di cucinare. Sulle rive del lago di Tiberiade rivela come preparare da mangiare sia atto umanissimo che raccoglie con attenzione cose e persone, esaltando il sapore del mondo. E dice che tale arte presuppone la cura, la memoria del passato, la creatività e il rispetto.
Questo è il mio corpo. La grazia del Signore Gesù
Giovanni Cesare Pagazzi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2016
pagine: 136
La teologia cristiana riconosce alla «grazia» di Dio quasi esclusivamente il senso di «dono» e «perdono», trovandosi non di rado in seria difficoltà nell'articolare la generosità di Dio e l'effettivo contributo della libertà umana. Il libro segue un'altra corrente della teologia biblica della grazia, per nulla alternativa ma diversa e complementare a quella che confluisce nell'epistolario paolino. Essa passa per il Libro di Giosuè, l'Esodo, la Genesi, i libri storici, profetici e sapienziali, attraversa i quattro Vangeli, la Lettera agli Ebrei (e molti altri testi), per sfociare nell'ultima riga della Bibbia: «La grazia del Signore Gesù sia con tutti». Tale «corrente» del grande fiume biblico scorge nel «potere di muoversi» e nel «senso pratico», il primo dono dato da Dio all'uomo; la grazia non si compirebbe dunque nel dono poiché trattandosi del «dono di un potere» provoca ed esige l'effettivo esercizio. Solo se tale potere viene praticato in maniera congruente alla realtà uscita dalle mani del Creatore diviene savoir-faire, portamento e comportamento garbato, sapiente, giusto, ag-graziato, cioè grazia. Non per nulla l’ebraico biblico adotta le espressioni «goffo» e «maldestro» per definire l'empio, l'insipiente e l'ingiusto. Prefazione di Gianfranco Ravasi.
Il pastore dell'essere. Fenomenologia dello sguardo del Figlio
Franco Manzi, Giovanni Cesare Pagazzi
Libro
editore: Cittadella
anno edizione: 2001
pagine: 168
I due autori inseguono l'intuizione di una fenomenologia di Gesù. Il saggio si caratterizza per il profilo teologico che unifica in profonda simbiosi il momento biblico e l'approfondimento antropologico, per trovare in modo singolare nella cristologia il tratto dell'esperienza filiale del Cristo.
Il polso della verità. Memoria e dimenticanza per dire Gesù
Giovanni Cesare Pagazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Cittadella
anno edizione: 2006
pagine: 136
"Sentire il polso." Questo il gesto più immediato e diffuso di saggiare la vitalità di qualcuno. Ad esso ricorre perfino il medico, come se nessun apparecchio, per quanto preciso, sia in grado di rendere la risonanza vitale del cuore. Al ritmo fedele e discreto del cuore vibrano le note della vita; ascoltarle significa aprirsi la strada per conoscerne il mistero. La vita scorre nelle vene quando suono e silenzio ricevono l'uno il messaggio dell'altro e trasmettono l'uno all'altro la propria notizia (cf. Sal 19,2). Se uno prevalesse sull'altro, la vita sarebbe in pericolo.
C'è posto per tutti. Legami fraterni, paura, fede
Giovanni Cesare Pagazzi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: XIV-122
Avvalendosi anche di alcune recenti prospettive delle scienze umane, Cesare Pagazzi si propone di restituire il modo con cui le Sacre Scritture descrivono il legame fraterno. Ben lontana dall'enfasi illuministica (unità, uguaglianza, fraternità) e da una certa retorica ecclesiale, la Bibbia riconosce alla fraternità innanzitutto la caratteristica della prova (Caino e Abele, Giuseppe e i fratelli...) che porta alla luce la paura della morte e i suoi malcelati sintomi. La fratellanza diventa quindi pro-vocazione alla coscienza, chiamata a decidere se vedere nel fratello il rivale che minaccia il primo/unico posto a disposizione nell'affetto dei genitori e nella vita, oppure l'occasione di professare la fede in Colui che, provato in ogni cosa, non si vergogna di chiamarci fratelli e, liberando dalla paura della morte, apre la via alla casa dove sono "i posti" per ciascuno.
Il prete oggi. Tracce di spiritualità
Giovanni Cesare Pagazzi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2010
pagine: 88
«Cercherò di stilare, di modulare alcuni tratti essenziali nella vita del prete, una piccola costellazione di tratti che ritengo indispensabili». Attraverso sei meditazioni dedicate alla figura del presbitero, il lettore è accompagnato a riflettere su un terreno concreto e di confronto: la spiritualità, la relazione con la Parola e l'eucaristia, i rapporti fraterni. Il testo è frutto di interventi tenuti dall'autore alla settimana di formazione permanente dei padri dehoniani (Albino, 24-26 agosto 2009).
Fatte a mano. L'affetto di Cristo per le cose
Giovanni Cesare Pagazzi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2013
pagine: 128
Il libro richiama l'attenzione su un aspetto spesso dimenticato della fede cristiana, cioè la relazione di Dio con tutte le cose. Di tale vincolo si parla nel Credo, fin dal suo inizio e per ben due volte, non solo in riferimento al Padre Creatore, ma anche al Figlio. Senza le cose la vita feriale e festiva dell'uomo non sarebbe nemmeno immaginabile e senza il patto (e l'impatto) tra mano e cose non si darebbe nessuna presa, ripresa, apprendimento, comprensione, impresa. In breve: non si darebbe l'uomo e il suo agire. Se risulta impossibile agire senza cose, parafrasando la tagliente espressione dell'apostolo Giacomo si potrebbe affermare che "la fede senza le cose è morta". Presentazione di Pierangelo Sequeri.
C'è posto per tutti. Legami fraterni, paura, fede
Giovanni Cesare Pagazzi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2013
pagine: XIV-122
"Anima neppure troppo sotterranea di queste pagine è la convinzione che la vita cristiana ordinaria dà da pensare alla fede, provocandola a nuove attenzioni, destinate a loro volta a rifluire sulla vita e a riconfigurarla. Vita "ordinaria", appunto, ma non per questo scontata, semmai gravida di un senso che attende di venire alla luce. Il libro di Cesare Pagazzi si concentra su un aspetto a tal punto ordinario e abituale della vita cristiana da apparire quasi ovvio: il legame fraterno. L'ovvietà è favorita dal carattere universale del fenomeno e dal fatto che, almeno per i cristiani, la fraternità spesso appare a tal punto scontata da provocare scandalo quando mostra il proprio volto affaticato e, per certi versi, perfino oscuro. Appropriandosi dello sguardo che le Sacre Scritture gli rivolgono fin dall'inizio, il vincolo fraterno è presentato qui nella sua "non-ovvietà", anzi nel suo aspetto drammatico che mette in gioco l'immagine della vita, di Dio e quindi la fede. Ben lontana dall'enfasi illuministica (unità, uguaglianza, fraternità) e da una certa retorica "intraecclesiale", la Bibbia riconosce alla fraternità innanzitutto la caratteristica della prova (Caino e Abele, Giuseppe e i fratelli...) che porta alla luce la paura della morte e i suoi malcelati sintomi. Prima di essere questione di buona educazione o generica carità, il legame fraterno è una prova della fede."
La cucina del Risorto. Gesù «cuoco» per l'umanità affamata
Giovanni Cesare Pagazzi
Libro
editore: EMI
anno edizione: 2014
pagine: 64
Secondo il Vangelo, Gesù amava stare a tavola con la gente. Era anche capace di far da mangiare: infatti si presentava come il "buon pastore", colui che dà il "pasto buono". Cosa ci insegna questa caratteristica (quasi ignorata) del Figlio di Dio? Un fatto molto concreto: cucinare non significa soltanto dare del cibo, ma soprattutto prendersi cura di ciascuno secondo i suoi bisogni. Ecco una "chef-teologia" dal sapore delicato, che nutre in profondità quanti hanno fame di senso e di vita. "Lievito e farina, ortaggi e agnello, pesce alla brace, il sale nella pasta...? Gesù sapeva cucinare. Anche in questo era (il) Maestro."
In principio era il legame. Sensi e bisogni per dire Gesù
Giovanni Cesare Pagazzi
Libro
editore: Cittadella
anno edizione: 2015
pagine: 168
Un saggio per farci 'gustare' il Mistero di Cristo. Un invito a pervenire al 'senso' facendo parlare i propri 'sensi'. L'antica letteratura cristiana sapeva che la conoscenza di Cristo e legata alla sensibilità spirituale. L'autore ci invita ad un'esperienza del genere, ma nel contesto della nostra modernità. Proprio dai bisogni della fame e della sete e dai sensi - dei quali fa parte anche il gusto - prende avvio la sua proposta. La novità e il pregio del saggio stanno in una duplice sfida: per il lettore che deve mobilitare, oltre alla sua intelligenza, anche la propria sensibilità umana e spirituale, mettendo all'opera tutta la sua umanità.