Libri di Giovanni Chiaramonte
Nadar. Il tempo della fotografia
Giovanni Chiaramonte
Libro: Copertina morbida
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 96
Settanta opere da due collezioni private italiane per celebrare il bicentenario della nascita di uno dei padri della fotografia, Gaspard Félix Tournachon detto Nadar. Da Baudelaire a Rossini, da Victor Hugo a Sarah Bernhardt passando per Delacroix, molti sono i soggetti immortalati dalla sua macchina fotografica. Nato come caricaturista, amico di tanti artisti, scrittori, attori, personaggi della Parigi più radicale e all'avanguardia, nel 1874 Nadar mette a disposizione dei futuri impressionisti il suo studio in boulevard des Capucines per presentare la loro prima mostra. Da quel momento la storia dell'arte assumerà un'altra piega. Il suo atteggiamento nei confronti del nuovo strumento si è posto decisamente in anticipo sui tempi, sottolineando quanto l'aspetto meramente tecnico sia marginale rispetto alla valutazione estetica e all'intelligenza morale di fronte al soggetto fotografato. Si propone qui una nuova lettura della fotografia di ritratto, alla luce del nostro tempo storico e tecnologico. Con testi di Angela Madesani e Giovanni Chiaramonte.
Città e destino
Joel Meyerowitz
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni della Meridiana
anno edizione: 2023
pagine: 60
«Nella fotografia, sospesa tra la gloria della natura e la rappresentazione della città, Joel Meyerowitz è testimone dell'evento che ha segnato l'inizio del terzo Millennio. Dall'alto del suo studio, per anni, il suo sguardo ha reso intellegibile la grandezza del cielo che si rispecchiava su Manhattan nell'altezza delle Twin Towers. Così, dopo l' I I settembre 2001, Meyerowitz è stato chiamato a portare alla luce nella desolazione di Ground Zero l'immagine della vita che anima New York e i suoi abitanti. Nato nel Bronx nel 1938, Meyerowitz incontra la fotografia nelle immagini di Robert Frank e, nell'eco degli scrittori della Beat Generation, fa diventare Manhattan il fulcro della sua opera, lavorando sulla strada tra gli eventi straordinari e imprevedibili della vita. "Non si può averne mai abbastanza della commedia umana", dichiara Meyerowitz, protagonista della street photography di quegli anni con Garry Winogrand,"perché ogni giorno essa ti si propone con un diverso aspetto: le sue tragedie, le sue ironie, le sue spiegazioni spontanee e i suoi risvegli.Tutto questo succede in modo simile al jazz, quando si lavora con una macchina fotografica piccola si è immediatamente coscienti di quello che sta succedendo in strada".» (Giovanni Chiaramonte)
Ultima Sicilia
Giovanni Chiaramonte
Libro
editore: Postcart Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 162
Abitare il mondo. Europe
Giovanni Chiaramonte
Libro: Copertina rigida
editore: Soter Editrice
anno edizione: 2004
pagine: 56
Realismo infinito. Ediz. inglese
Giovanni Chiaramonte
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2022
pagine: 132
Una grande monografia pubblicata in occasione della mostra di Giovanni Chiaramonte Realismo infinito, promossa da Fondazione MIA di Bergamo e allestita presso il Complesso Monumentale di Astino dal 10 giugno al 30 settembre 2022. Il libro, che raccoglie 99 + 1 fotografie, molte delle quali inedite, è una sintesi organica del complesso lavoro di Giovanni Chiaramonte intorno alla rappresentazione del paesaggio e della veduta urbana, maturata dopo un lungo periodo di riflessione teoretica. In questa esplorazione, l'Italia è il punto di osservazione privilegiato: il suo territorio, che si presenta come una stratificazione di culture e civiltà, racconta la storia dell'intero Occidente: nello sguardo del fotografo il paesaggio italiano è la lente attraverso la quale mostrare i tanti luoghi che esplora. La seconda parte del volume raccoglie un vero e proprio pellegrinaggio dalla memoria di Atene e Roma attraverso l'Europa fino al Bosforo e a Gerusalemme, tappa carica di significato nel suo viaggio in profondità nella storia. L'ultima sezione, con testi di Corrado Benigni e Teju Cole, invece, è dedicata al paesaggio americano: gli Stati Uniti e l'America Centrale, dove l'autore rintraccia il cammino dell'Occidente, le ragioni per costruire una nuova città europea, secondo una visione dell'uomo corrispondente alla sua natura. Il 'realismo infinito' di Chiaramonte non è solo uno stile fotografico, è un modo di pensare-immaginare il mondo nella sua durata e continuità. Edizione in inglese.
L'altro. Nei volti nei luoghi. Catalogo della mostra
Giovanni Chiaramonte
Libro: Libro rilegato
editore: Grafiche Aurora
anno edizione: 2010
pagine: 248
L'altro nei volti nei luoghi
Giovanni Chiaramonte
Libro: Copertina rigida
editore: Itaca (Castel Bolognese)
anno edizione: 2011
pagine: 224
Una dimensione assolutamente nuova dell'abitare sta emergendo nelle città europee: oggi nei più importanti quartieri che hanno costruito nei secoli l'identità delle principali città abitano e vivono il loro destino numerose etnie non europee che formano ormai una parte importante della popolazione. L'altro nasce dallo stupore di fronte ai profili architettonici costituenti l'identità delle città, animati da attori antropologicamente e culturalmente stranieri e destinati a costruire comunque la nuova identità urbana. Le immagini de L'altro si pongono come contemplazione della dignità e della grandezza del fenomeno umano e sono in grado di prefigurare la condizione presente e futura della civiltà europea. Il libro contiene 36 personaggi, basati su una struttura primaria formata da 4 immagini: la prima, singola, dedicata alla veduta urbana esterna, seguita da un trittico dedicato al volto e alla figura della persona immigrata e al suo ambiente. Le immagini singole si propongono di comunicare una nuova percezione della città. I trittici si propongono di dare forma e voce ai personaggi della storia che sta iniziando adesso, secondo una rappresentazione epica, con la centralità del volto e con il drammatico contrappunto laterale tra le memorie etniche delle figure umane fotografate e le memorie architettoniche interne ed esterne della loro nuova città.
Jerusalem
Giovanni Chiaramonte
Libro
editore: Libreria Editrice Vaticana
anno edizione: 2014
pagine: 96
Il presente libro fotografico raccoglie una serie di suggestivi scatti della città di Gerusalemme: dalle tavole della legge alla tomba di Davide, dal Muro del Pianto al cenacolo di Gesù, dalla cripta del Santo Sepolcro alla Moschea. Immagini che testimoniano il pellegrinaggio professionale e spirituale del fotografo Giovanni Chiaramente. Gli scatti sono inoltre accompagnati dalle descrizione del poeta Umberto Fiori.
La misura dell'Occidente. Viaggio nella rappresentazione
Giovanni Chiaramonte, Alvaro Siza
Libro: Libro in brossura
editore: Postcart Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 216
Il volume e la mostra da cui è stato tratto, presentano una scelta di 60 disegni di Siza e 40 scatti di Chiaramonte eseguiti in diverse città del mondo, due itinerari paralleli che ci conducono a scoprire, nel permanere della memoria, la figura della città contemporanea, sempre drammaticamente in bilico tra la misura in cui la civiltà può crescere e la dismisura in cui la civiltà si può smarrire. L’inserzione di brevi testi (riflessioni, pensieri sull’architettura, sulla città, sulla natura, sulla rappresentazione, sulla fotografia) arricchisce quello che potremmo chiamare un poema del cambiamento in atto nell’epoca della globalizzazione.
Mario Carrieri. Amata bellezza. Fiori e visioni a Villa Carlotta. Ediz. italiana e inglese
Paolo Vanoli, Giovanni Chiaramonte, M. Angela Previtera
Libro: Libro in brossura
editore: Nexo
anno edizione: 2018
pagine: 64
Con la mostra "Mario Carrieri. Amata bellezza. Fiori e visioni a Villa Carlotta", il Museo di Villa Carlotta ospita un protagonista della fotografia italiana, Mario Carrieri. Una serie di opere di grande formato presenta gli esiti dell'incessante lavoro di ricerca a cui si dedica da molti decenni, concentrandosi su un soggetto che rispecchia una delle anime di Villa Carlotta: i fiori. Nello sguardo di Carrieri, un tema all'apparenza tradizionale come quello dei fiori si trasforma in una riflessione sul nodo inestricabile che lega la bellezza alla coscienza della sua caducità. Su grandi palcoscenici i fiori-attori interpretano una visionaria tragedia di Shakespeare sull'eterna fragilità della bellezza e sul suo dolore senza fine, inondati da una luce spietata che ne scolpisce le forme con muta partecipazione e le proietta in una dimensione di pathos universale.
Salvare l'ora
Giovanni Chiaramonte
Libro: Libro rilegato
editore: Postcart Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 236
Gli haiku e le immagini di "Salvare l’ora" nascono da due periodi di malattie apparentemente senza speranza: si pongono come tracce leggere della presenza divina nascosta all’interno di ogni forma e figura che splende nel mondo. «Con la loro misura metrica, le poesie di Salvare l’ora rinviano alla forma giapponese dell’haiku. In questi brevissimi componimenti di Chiaramonte, a prevalere è la riflessione, la meditazione in forma di aforisma. I termini ricorrenti sono tempo, spazio, universo, abisso, nulla, Dio, infinito, silenzio. E poi ancora cuore, anima, ombra, pensiero, respiro, luce. E, naturalmente, sguardo. Qui si ha l’impressione di avere di fronte un’esposizione lampante della poetica del fotografo. Lo sguardo non è passiva ricezione dei dati del mondo, loro fredda registrazione: lo sguardo chiama, è una voce. A poco a poco, nella raccolta, affiorano (come nell’haiku giapponese) le parvenze del mondo. È come se Chiaramonte ci rivelasse la parola che tace al fondo delle sue immagini. Una parola che chiama, che invoca, che si sporge oltre se stessa, cercando il proprio limite. Cosa c’è, oltre quel limite?» (dal testo di Umberto Fiori).
Verso Gerusalemme
Giovanni Chiaramonte
Libro: Libro in brossura
editore: Postcart Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 80
«Il breve testo sull’opera e sul pensiero di Giovanni Chiaramonte che segue fa parte di un più ampio studio sul tema della luce pubblicato nel 2004. In questo studio ho cercato di mostrare come, all’interno dell’esperienza umana, nessuna riflessione sulla luce può evitare di confrontarsi con le questioni relative alla natura dello sguardo e allo statuto dell’immagine: ogni seria interrogazione sulla luce è costretta a riflettere al tempo stesso anche sullo sguardo e sull’immagine. È proprio in rapporto a questo intreccio antropologicamente essenziale che l’opera di Chiaramonte mi sembrò particolarmente significativa, imboccando una strada che in questi ultimi quindici anni si è fatta sempre più chiara e matura. Nelle poche pagine del 2004 mi soffermavo soprattutto su due aspetti delle fotografie dell’artista: il loro continuo richiamo all’uomo, all’esperienza umana della luce all’interno dello sguardo, e in secondo luogo il loro evidente rinvio all’infinito, da intendere soprattutto, anche se non solo, "evitando la trappola di facili spiritualismi","in riferimento all’obiettivo e all’apertura di campo della macchina fotografica".» (dal testo di Silvano Petrosino)

