Libri di Giovanni Crocioni

Il volume riporta la casistica di una serie di medie città impegnate in complesse operazioni di pianificazione urbana. Si tratta di un campione significativo di quella rete urbana che caratterizza storicamente il territorio italiano: città come Lanciano, Ortona, Vignola, San Benedetto del Tronto, Caserta, Forlì, Cesena e Ravenna. L'occasione è fornita da una serie di gare di pianificazione, a cui l'autore ha partecipato, per l'intero arco del 2005, come capogruppo di associazioni temporanee tra professionisti. Uno spaccato interessante, una chiave di lettura non banale, capace di attualizzare criticamente i problemi emergenti per la pianificazione nella rete delle medie città italiane, a partire dalla duplice lettura criticità/opportunità e dalle difficoltà oggi presenti nell'azione di governo delle trasformazioni urbane.

Il caso di Bologna, e delle politiche urbane sviluppate a Bologna, nella imprevista parentesi dei cinque anni dell'Amministrazione Guazzaloca, fra il 1999 e il 2004, non si presenta come un caso banale. Il Comune di Bologna si è trovato ad affrontare in quegli anni, ancora così recenti, grandi questioni di riassetto della città, e lo ha dovuto fare riprendendo criticamente i modelli di decisione, le pratiche di governo la stessa prassi amministrativa, ereditate dalla lunga tradizione precedente. Questo volume propone una testimonianza diretta ed una prima riflessione critica su un esperienza di pianificazione urbana rapida ed intensa.

Il piano urbanistico è il governo dei suoli, con tutto quello che ne discende, e rappresenta un momento essenziale della democrazia rappresentativa, quasi una sua configurazione esemplare. Sono le chiavi interpretative, tutt'altro che scontate, di un racconto che attraversa l'intera esperienza urbanistica del lungo dopoguerra italiano. A partire dalla metà degli anni Sessanta, in particolare, è un racconto basato sull'esperienza; sull'esperienza e sulla fatica di chi i piani li ha fatti, li ha vissuti e li ha visti fare. È anche il racconto delle città guardate da vicino, se non dal di dentro; degli incontri, dei confronti, delle sconfitte ed anche delle fatiche, appunto, che qualche risultato hanno consentito di raggiungere. Per chiudere con poche riflessioni su quello di utile che oggi ancora si può fare. Il libro si rivolge agli urbanisti, agli amministratori, ai politici, ma anche a tutti quelli che hanno voglia di capire come sono andate davvero le cose nelle nostre città.