Libri di Giovanni Leghissa
Filosofie del mito nel Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 348
Che cos'è il mito? Che cos'è la mitologia? Come nascono e a che cosa servono i miti? Nello sviluppo storico novecentesco, tra gli estremi cronologici segnati da Freud e Sloterdijk, sul mito si intersecano gli studi di filosofi, psicologi, antropologi, sociologi, storici delle religioni e delle idee. Nello stesso tempo specifici rapporti con il mito caratterizzano le religioni monoteiste - ebraismo, cristianesimo e islam - mentre analoghe forme di mitologia innervano la politica, dai totalitarismi alle democrazie contemporanee e alla società dei consumi e delle comunicazioni. Il volume si propone come strumento di sintesi e confronto delle principali linee di studio emerse nel Novecento e mostra quale nesso leghi il mito agli ambiti delle pratiche sociali in virtù delle quali i vincoli collettivi trovano stabilità e fondamento. In questo quadro la miticità è parte integrante del modo in cui i moderni narrano sé stessi e definiscono portata e limiti del luogo, supposto altro, abitato dal mito.
L'inconscio e il trascendentale. Saggi tra filosofia e psicoanalisi
Giovanni Leghissa
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2023
pagine: 152
In un gioco di attrazione e repulsione, la filosofia, nel corso del Novecento, ha variamente dialogato con la psicoanalisi, sia freudiana che lacaniana. Più che dialogare, o ipotizzare delle ibridazioni più o meno feconde, si tratterebbe però di accogliere la psicoanalisi in seno alla filosofia riconoscendone l’assoluta estraneità, prendendo cioè sul serio il fatto che la psicoanalisi è una “scienza senza sapere”. In virtù di tale rispecchiamento nel suo altro, il sapere filosofico acquista la possibilità di vedere la macchia cieca che lo abita quando esso articola la questione della fondazione. In questo libro la posta in gioco è data proprio dalla necessità di un rilancio della fondazione trascendentale che mostri, nel suo farsi, il carattere infondato del gesto che interroga le condizioni di possibilità del pensabile.
Come non essere postmoderni. A proposito di neologismi, nuovismi, postismi, parassitismi e altri minori sismismi
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: MC
anno edizione: 2019
pagine: 99
Mai come in questo saggio Derrida ha affermato con tanta chiarezza che la sua maniera di praticare la filosofia non è assimilabile in nessun modo a ciò che di solito si intende con "filosofia postmoderna". Non solo. Derrida spiega in che senso assimilare la decostruzione al postmodernismo sarebbe un errore e, quasi a rincarare la dose, smonta – o, se si preferisce, decostruisce – gli stessi assunti di base della critical theory che ha fatto proprie le tesi di fondo del postmoderno filosofico. Presentare al pubblico italiano questo saggio frutto di una conferenza ha un duplice interesse. Da un lato, si tratta di un ottimo esempio del modo di praticare la filosofia come decostruzione: ridurre un discorso alla sua genesi istituzionale per mostrare la labilità del confine fra teoria e prassi. Dall'altro, siccome si tende a confondere Derrida con i sostenitori del postmoderno (nell'accezione negativa del termine) non è affatto male ascoltare dalla voce del filosofo la sua posizione, evitando di farsi intrappolare nel gioco degli "ismi", prendendo atto di un pensiero nel quale rigore del concetto e invenzione si mescolano nel costante corpo a corpo della scrittura.
Per la critica della ragione europea. Riflessioni sulla spiritualità illuminista
Giovanni Leghissa
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 160
In un momento in cui il progetto di unificazione europea sembra sparire non solo dall’agenda dei politici, ma anche dall’immaginario collettivo dei cittadini dell’Unione, si tratta di chiedersi di quali valori comuni può e deve dotarsi l’Europa per ridare vita a un futuro condiviso. Ne va della sopravvivenza dei singoli stati europei. Per fondare un futuro comune, è indispensabile costruire una mitologia politica comune. È necessaria una forma di spiritualità che unisca non solo le menti, ma anche i cuori degli europei. Tale spiritualità può essere ritrovata in una certa eredità illuminista, più precisamente in quella declinazione radicale dell’Illuminismo che ha saputo fondare i valori della tolleranza, dell’eguaglianza e, soprattutto, della libertà individuale su una concezione del mondo di tipo materialistico. L’Illuminismo sta alla base del progetto comune europeo, ciò accade perché con esso non si intende solo un’astratta filosofia, ma anche un modo di stare al mondo, che fa della finitezza e della vulnerabilità dei viventi (si pensi alla Ginestra leopardiana) il punto di partenza di quella pratica di accoglienza dell’altro che deve stare alla base di ogni autentica democrazia.
Prometheus unbound. Ediz. tedesca e inglese
H. Bohme, Luigi Fassi, J. Hickman, Giovanni Leghissa
Libro: Libro in brossura
editore: Mousse Magazine & Publishing
anno edizione: 2017
pagine: 192
Postumani per scelta. Verso un'ecosofia dei collettivi
Giovanni Leghissa
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 68
Il discorso contemporaneo sul postumano ormai si declina in molti modi. Da un lato, si articola a partire dalla domanda seguente: cosa significa considerare l'uomo un animale tra altri animali? Si è sviluppata in tal modo un'esperienza non solo densa di significati esistenziali, ma anche intrisa di una forte componente spirituale, che ruota attorno a una profonda fratellanza con gli animali di altre specie. D'altro lato, i transumanisti si chiedono invece - e in maniera opposta - come superare la finitezza e la precarietà che caratterizza i viventi e aspirano, grazie all'impiego della bioingegneria e delle scienze dell'artificiale, a produrre un uomo totalmente ibridato con gli artefatti tecnologici. In entrambi i casi, la posta in gioco consiste nel ridefinire i confini dell'umano e il senso della convivenza tra viventi e artefatti entro la nicchia ecologica da tutti condivisa.
Filosofie del mito nel Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 347
Che cos'è il mito? Che cos'è la mitologia? Come nascono e a che cosa servono i miti? Nello sviluppo storico novecentesco, tra gli estremi cronologici segnati da Freud e Sloterdijk, sul mito si intersecano gli studi di filosofi, psicologi, antropologi, sociologi, storici delle religioni e delle idee. Nello stesso tempo specifici rapporti con il mito caratterizzano le religioni monoteiste - ebraismo, cristianesimo e islam - mentre analoghe forme di mitologia innervano la politica, dai totalitarismi alle democrazie contemporanee e alla società dei consumi e delle comunicazioni. Il volume si propone come strumento di sintesi e confronto delle principali linee di studio emerse nel Novecento e mostra quale nesso leghi il mito agli ambiti delle pratiche sociali in virtù delle quali i vincoli collettivi trovano stabilità e fondamento. In questo quadro la miticità è parte integrante del modo in cui i moderni narrano sé stessi e definiscono portata e limiti del luogo, supposto altro, abitato dal mito.
Neoliberalismo. Un'introduzione critica
Giovanni Leghissa
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 166
Spesso il neoliberalismo viene considerato un'acutizzazione del capitalismo o la semplice estremizzazione del liberalismo. In questo libro si cerca invece di evidenziare come il progetto di dominio neoliberale costituisca un modo inedito di intendere il governo delle vite. Quale antropotecnica di tipo biopolitico, il neoliberalismo sussume ogni aspetto dell'umano sotto le categorie dell'efficienza economica - ma ciò non semplicemente per estendere il dominio del capitale, bensì al fine di costruire una nuova polis paradossalmente priva di ogni mediazione politica. A partire dalle analisi di Foucault sulla biopolitica, l'obiettivo che qui si persegue consiste dunque nel cercare di decostruire le categorie portanti del discorso neoliberale, sia entro la teoria economica sia nel contesto della teoria delle organizzazioni. Alla fine del percorso, la tematica del desiderio - in primis desiderio di giustizia - viene attivata quale possibile punto di partenza per ripensare il senso e gli scopi dell'azione politica.
L'evidenza impossibile. Saggio sulla fondazione trascendentale di Husserl
Giovanni Leghissa
Libro
editore: Lint Editoriale
anno edizione: 2008
pagine: 224
Incorporare l'antico. Filologia classica e invenzione della modernità
Giovanni Leghissa
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 262
Tema di questo saggio è la costruzione dell'alterità greca nell'ambito degli studi classici, da Winckelmann a Nietzsche. Ma l'attenzione maggiore viene rivolta a Friedrich August Wolf, l'amico di Wilhelm von Humboldt, al quale si deve la fondazione più rigorosa e consapevole della filologia classica in quanto ambito disciplinare la cui funzione è quella di rendere accessibile la conoscenza del mondo antico. Attraverso una disamina dei testi in cui Wolf enuncia le basi del sapere filologico, viene decostruita l'immagine dell'antico di cui la filologia si è fatta promotrice. Si tratta di un'immagine di estrema importanza per la genesi del soggetto moderno: è infatti specchiandosi in essa che i moderni hanno creduto di trovare il luogo della propria origine. Pur consapevoli della distanza temporale che ci separa dal mondo classico, i moderni hanno infatti attribuito a se stessi la capacità di far rivivere, attraverso una comunanza spirituale con i greci, quell'ideale di umanità compiuta e perfetta che i greci per primi avrebbero saputo incarnare. Scopo del saggio è mostrare come una sapiente modulazione del concetto di cultura - nella sua doppia declinazione di "Bildung" e "Kultur" abbia permesso alla filologia di divenire il luogo disciplinare attraverso il quale la modernità europea ha appreso a gestire, a proprio vantaggio, ogni altro ambito discorsivo in cui è in gioco la differenza tra il medesimo e l'altro.
Il gioco dell'identità. Differenza, alterità, rappresentazione
Giovanni Leghissa
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2005
pagine: 152
Il dio mortale. Ipotesi sulla religosità moderna
Giovanni Leghissa
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2004
pagine: 310
Nella tarda modernità, in cui alcuni vedono la fase terminale del nichilismo, è ancora possibile vivere una qualche forma di esperienza religiosa? Attorno a questa domanda forse paradossale ruotano le considerazioni contenute in questo libro. Una prima risposta potrebbe essere quella che ci viene suggerita da Nietzsche: gli uomini che hanno sperimentato la morte di Dio e che non si sono ritratti dinanzi all'esperienza abissale che tale morte determina possono divenire dèi, non perché desiderosi di sostituirsi a Dio, ma perché capaci di custodire la finitezza che li fissa alla terrestrità. La posizione di Nietzsche comporta tuttavia un rischio che forse rimane ancora inassumibile. Di fronte a questa difficoltà vale allora la pena esplorare altri percorsi.