Libri di Giuliana Prato
Il castello in mezzo al lago
Constance Fenimore Woolson
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 128
Al centro del Lago Michigan, nella selvaggia e vastissima regione dei Grandi Laghi, vive un oscuro individuo. Nessuno sa chi sia, né da dove arrivi. Nessuno conosce il suo passato. Abita in una sorta di castello nel nulla, dove il misterioso personaggio ha ricreato un mondo primordiale al riparo dai mali della civilizzazione, insieme a una ragazza, allevata come una figlia, e a un'anziana domestica di colore. Ma chi è realmente quest'uomo? Cosa si nasconde dietro questa strana utopia galleggiante? Opera chiave nell'evoluzione letteraria di Constance Woolson, "Il castello in mezzo al lago", pubblicato nel 1875, fu il suo primo tentativo di staccarsi dal naturalismo americano del secondo Ottocento. La Woolson, che fino a quel momento si era fatta notare come autrice di appunti di viaggio e di racconti apprezzati proprio per le tinte di crudo realismo, scrisse una favola estraniante, allegorica, fantastica, che sfidava non solo il realismo ma la realtà stessa, e che fece di lei - a detta dei biografi - "la più anticonvenzionale delle scrittrici americane".
Ecomusei in Piemonte. Per scoprire 52 comunità e il loro territorio
Giuliana Prato, Claudio Rolando
Libro: Libro in brossura
editore: Susalibri
anno edizione: 2012
L’Ecomuseo è uno specchio nel quale la popolazione si guarda, si riconosce e in cui ritrova, orgogliosamente, le proprie radici e porge ai visitatori raccontando loro il lavoro, i comportamenti e la propria intimità. Perché quel prefisso, “Eco”, significa casa, ambiente, territorio di vita e, naturalmente, le genti che ancora lo abitano. Un elemento vivo creato dalla moltitudine di ricchezze materiali, raccolte con pazienza e gelosamente custodite, e da tutti gli elementi immateriali che danno loro vita: tradizioni, dialetti, canzoni, gastronomia e capacità. Perciò l’Ecomuseo non si visita: si vive.
Innaffiate i gerani
Henry Lawson
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 63
Solo chi si è spinto a cercare fortuna in quel territorio immenso, selvaggio e sconfinato di praterie e boscaglie che è il bush australiano può conoscere fino in fondo quel particolare tipo di solitudine che schiaccia i suoi abitanti. E in particolare le donne, che hanno abbandonato agi e disagi della civiltà moderna per seguire i loro uomini. Come la signora Spicer, eroica figura di donna forse un po' pazza e talvolta bisbetica, come chiunque sia costretto a vivere in quel paesaggio alienante e cerchi di conservare, con coraggiosa ostinazione, un filo di gentilezza e femminilità in una vita che appare ogni giorno più disumana. Ricordarsi di innaffiare i gerani che crescono a stento è il simbolo della resistenza, del rifiuto ad arrendersi. La forza annichilente del bush, vero protagonista dei racconti di Henry Lawson e soprattutto di questo che, per la modernità e l'insolita attenzione per la psicologia femminile, viene considerato il suo capolavoro, è l'antagonista nella lotta della signora Spicer per mantenere un qualche significato in un'esistenza che ne pare ormai priva.