Libri di Giuliano Campioni
Sulle tracce di una mitografia italiana della razza nella rincorsa coloniale
Salvatore Rigione
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 304
Questo libro affronta le distinte narrazioni del lemma razza dalla formazione risorgimentale dello Stato agli albori del nazionalismo, includendo le istanze della politica italiana di potenza. Dalla puntuale rilettura di testi fondamentali emergono le posizioni di figure rilevanti del Risorgimento e della fase postunitaria: Mancini e Mazzini, Gioberti, Balbo e Campo Fregoso, Bovio e Marselli, poi gli antropologi Mantegazza, Lombroso e Sergi fino a Morselli. Si mettono inoltre in risalto i protagonisti della lotta per la seconda emancipazione ebraica e valdese e, sul fronte dell'antirazzismo, Ghisleri e il suo gruppo, Colajanni e il dreyfusardo Paulucci di Calboli fino a Mondaini. Attraverso queste diverse prospettive Rigione delinea così i tratti diversificati di una «mitografia italiana della razza», rappresentando il lascito teorico più gravido di conseguenze del laboratorio politico italiano tra la fine dell'Ottocento e il primo decennio del Novecento, che confluirà nel nazionalismo imperialistico e nel razzismo fascista. Prefazione di Isa Ciani e Giuliano Campioni.
Borges lettore di Nietzsche e Carlyle
Sergio Sánchez
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 100
Le pagine di questo volume intendono esplorare gli aspetti dell'opera dello scrittore legati alla lettura di Nietzsche e Carlyle. In diversa misura e con un diverso atteggiamento, lo scrittore scozzese e quello tedesco, sono parte importante del suo mondo di letture e delle sue creazioni. Borges li giudica per 1'«intonazione» dei loro lavori, in cui il suo sensibile orecchio critico scopre la chiave di un atteggiamento fondamentale di fronte al mondo e alla vita: uno stile. Lo scrittore non apprezza quello stile, anzi lo deplora: la sua lettura delle maggiori opere di Carlyle ha in sé una reale critica dello stile enfatico che le caratterizza. Questo vale anche - e solo - per lo Zarathustra di Nietzsche. L'ombra del nazismo ha avuto la sua parte in questa valutazione. Ed anche, agli opposti, nel giudizio su Nietzsche, l'immagine di una cultura capace di salvare i valori della ragionevolezza; di una ragione in grado di accettare la propria contingenza umana e di non eludere le responsabilità di una vita senza garanzie, assumendo la sfida di non sostituire le perplessità e incertezze della finitudine con i dogmi disumanizzanti che la nascondono. In questo, lo scettico Borges avrebbe visto le alternative tra cui l'uomo deve decidersi.
Nietzsche e lo spirito latino
Giuliano Campioni
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 322
Questo studio mette in crisi l'immagine di Nietzsche quale rappresentante dello spirito germanico mostrando la trama celata dei suoi testi. Nei suoi soggiorni a Nizza, Nietzsche incontra le novità parigine, dagli psicologi più raffinati ai romanciers dei boulevard. Il suo interesse per la Francia si era già manifestato sotto il segno della ragione classica in opposizione all'ideologia germanica di Wagner. Con Descartes, Nietzsche scopre il senso profondo della "passione della conoscenza" e il valore del metodo contro l'intuizione del genio romantico. È vasto l'universo di autori e di grandi maîtres de l'heure, come Taine e Renan, con cui Nietzsche si confronta nell'esplorazione di movimenti e contraddizioni dell'anima moderna. Distanti dall'analitica dissezione di Stendhal si trovano le nature tropicali di Parigi, "serra surriscaldata": mostri, eroi, malati della volontà e grandi criminali, bestie e idealisti. Da questo caos incandescente potrà uscire l'uomo nuovo, europeo e sovraeuropeo, lontano dalle ristrettezze dell'Europa dei nazionalismi e delle improbabili razze.
Nietzsche e la solitudine. Il destino di un inattuale
Michele Bracco
Libro: Libro in brossura
editore: Stilo Editrice
anno edizione: 2017
pagine: 92
Prendendo in considerazione gli scritti e le lettere del filosofo tedesco, nonché alcune suggestive testimonianze – soprattutto femminili – fornite da coloro che ebbero modo di frequentarlo, l’autore mostra come la solitudine costituì per Nietzsche la condizione e la conseguenza del suo essere un pensatore inattuale, al punto che egli finì col tempo per assumere un’aria misteriosa e inquietante. Il volume si apre con la prefazione di Giuliano Campioni (già ordinario di Storia della filosofi a all’Università di Pisa e curatore dell’edizione italiana Colli-Montinari delle Opere e dell’Epistolario di Nietzsche) e si conclude con un dialogo con il pittore Valerio Adami, uno degli esponenti più prestigiosi del panorama artistico contemporaneo.
Tra la torre e i cammelli. Nietzsche a Pisa
Stefano Busellato, Giuliano Campioni
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 30
"Proprio così pensai, quando in un bosco presso Pisa vidi prima due e poi cinque cammelli": in queste parole di Friedrich Nietzsche sta il ricordo di una giornata trascorsa a Pisa, in compagnia femminile, visitando, oltre all'immancabile Piazza dei Miracoli e il Camposanto, le "Cascine" di San Rossore. Orme dei cammelli che qui incontrò sono conservate anche in "Così parlò Zarathustra".
Epistolario. Volume Vol. 5
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro rilegato
editore: Adelphi
anno edizione: 2011
pagine: 1358
Con questo quinto volume si conclude l'edizione italiana dell'Epistolario di Friedrich Nietzsche, e si può a buon diritto parlare di avvenimento editoriale. Mai come in questo caso, infatti, i testi offerti al lettore si rivelano preziosi per sfatare i pregiudizi, tanto radicati quanto infondati, e le manipolazioni più o meno dolose di cui Nietzsche è sempre stato, ed è tuttora, oggetto. Ed è impressionante notare, nelle lettere dell'ultimo periodo, come lo stesso filosofo sia consapevole del suo destino di pensatore frainteso: "... godo di una strana e quasi misteriosa considerazione da parte di tutti i partiti radicali (socialisti, nichilisti, antisemiti, cristiani ortodossi, wagneriani)". L'atto finale dell'Epistolario si apre a Nizza, città cosmopolita che Nietzsche elegge a suo "quartiere d'inverno". Sono i giorni in cui è costretto a far stampare la quarta parte di "Così parlò Zarathustra" privatamente, perché la ricerca di un nuovo editore si è rivelata assai problematica. Nietzsche oscilla tra un'amarezza che può tradursi in toni di sconforto e l'esaltazione per il "nuovo compito": quel pensiero dell'eterno ritorno che sente gravare su di lui "con il peso di cento quintali". Intanto la Germania gli si mostra sempre più lontana e ostile, climaticamente e culturalmente, e diventa pressoché totale la solitudine, prostrante ma indispensabile per adempiere al proprio fatum...
Epistolario. Volume Vol. 4
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro rilegato
editore: Adelphi
anno edizione: 2004
pagine: XIV-844
Le lettere comprese in questo volume dell'"Epistolario" di Nietzsche illuminano un periodo della sua vita tanto fecondo quanto drammatico. Dopo le dimissioni dall'Università di Basilea per motivi di salute, il filosofo inizia la sua inquieta esistenza di "fugitivus errans" verso il Sud, nella ricerca ossessiva della "luminosità di un cielo sereno", la sola condizione climatica in cui egli sembra poter vivere e lavorare. Ma tra il 1880 e il 1881 domina un'atroce sofferenza fisica: Nietzsche si sente "come un animale alla tortura", sottoposto a una tensione quasi insostenibile.
Scritti giovanili 1865-1869. Volume Vol. 1/2
Friedrich Nietzsche
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2001
pagine: XVI-780
Se il primo tomo comprendeva un'ampia selezione degli scritti dal 1856 al 1864, questo secondo documenta il passaggio all'Università di Lipsia e, soprattutto, un nuovo orientamento culturale: l'abbandono della teologia, abbracciata per compiacere la madre, a favore della filologia classica. Di questa decisiva transizione offrono ampia testimonianza gli scritti qui raccolti.
Epistolario. Volume Vol. 3
Friedrich Nietzsche
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1995
pagine: 500
Questo volume dell'Epistolario copre un quinquennio fondamentale nella vita di Nietzsche. Dopo la stesura della Nascita della tragedia e delle Considerazioni inattuali, egli comincia ad avvertire il peso della filologia come mestiere e avvia quel processo di emancipazione della metafisica e di ricerca della "libertà di pensiero" che lo allontanerà definitivamente da Schopenhauser e da Wagner.
Appunti filosofici (1867-1869)-Omero e la filologia classica
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1993
pagine: 290
Questi testi appartengono al periodo anteriore alla Nascita della tragedia, situandosi così fra il servizio militare e l'ultimo inverno trascorso a Lipsia. Periodo decisivo per la formazione filosofica di Nietzsche. Particolarmente importanti sono i frammenti relativi ai progettati studi su Democrito e sulla "storia degli studi letterari". Infine nella prolusione di Basilea su Omero e la filologia classica Nietzsche vuol dare un esempio di come la ricerca filologica non sia condannata a un triste isolamento ma abbia il compito specifico di porsi problemi decisivi per la vita complessiva della scienza e della cultura.
Quattro passi con Nietzsche
Giuliano Campioni
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 184
Lungo il Po a Torino oppure tra i colli della riviera ligure, Nietzsche camminava almeno otto ore al giorno. Pur non apparendo come la persona più facile con cui passeggiare, fare quattro passi insieme a lui può rivelare molto di un autore frainteso e svilito, marchiato di “ultragermanismo”, e ridotto ai concetti di superuomo e volontà di potenza. Il Nietzsche raccontato da Giuliano Campioni perde i tratti del filosofo isolato per assumere quelli del vivace e originale interlocutore della discussione europea, che critica e supera i nazionalismi della sua epoca e si interessa delle novità parigine, dagli psicologi più raffinati ai romanciers dei boulevard, a cominciare da Paul Bourget. Sempre sotto il segno della ragione classica francese, in forte opposizione all’ideologia germanica di Wagner e al diffuso antisemitismo. “Quattro passi con Nietzsche” è un’approssimazione a un pensatore di straordinaria ricchezza, per cercare di rivelarne appieno la singolarità.
Il genio tiranno. Ragione e dominio nell'ideologia dell'Ottocento: Wagner, Nietzsche, Renan
Sandro Barbera, Giuliano Campioni
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2010
pagine: 220
La filosofia di Nietzsche si colloca, nell.analisi proposta in questo volume, in un contesto di discussione che coinvolge Schopenhauer e Burckhardt, e, soprattutto, Wagner e Renan. Il tragitto di Nietzsche viene seguito in relazione, innanzi tutto, all'evoluzione teorica di Wagner e, in particolare, alla svolta da "Opera e dramma" alla metafisica della musica assoluta, intesa come "sogno vero" e possibilità di mitizzazione totale della realtà. Inoltre si vede come, insieme al mito wagneriano, incentrato intorno alla magia tirannica del genio, Nietzsche smonti il mito renaniano di un'aristocrazia scientifica, élite che sostiene un rigoroso progetto signorile, costringendo i linguaggi sociali entro un.oppressiva teleologia laica, segnata da una forte commistione di positivismo e romanticismo. La filosofia nietzscheana acquisisce, nel confronto, il valore di una radicale demitizzazione, che lavora a sottrarre all.ideologia romantica il suo fondamento metafisico. Liberato dalle risoluzioni mitiche, il moderno si apre in essa al riconoscimento di una pluralità di forze che richiedono forma e senso e che giungono ad esprimersi in una forma non costrittiva. Essa raccoglie i vari sensi parziali e diviene una relazione di contrari i quali, pur non tendendo alla conciliazione, non hanno valore reciprocamente distruttivo. La "volontà di potenza" è attraversata nel profondo da un'intenzione liberatoria.

