Libri di Giuliano Zanchi
Francesco Parimbelli. Dalle acque profonde
Giuliano Zanchi
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2014
pagine: 16
Un amore inquieto. Potere delle immagini e storia cristiana
Giuliano Zanchi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2020
pagine: 264
La lunga vicenda del legame tra storia cristiana e il potere delle immagini non si lascia facilmente rinchiudere dentro la comoda definizione di «arte sacra». Essa riguarda quel segmento di produzione artistica a soggetto religioso che ha trovato la sua più compatta codificazione dottrinale nei secoli della controriforma cattolica. Un diffuso riflesso mentale della cultura credente ha elevato questo specifico momento storico a forma permanente e quasi immutabile del secolare legame tra arte e fede. Per questo il suo declino moderno viene vissuto come un lutto che ha qualcosa di irreparabile. Nella storia cristiana il rapporto fra la vita credente e il potere delle immagini non si è dato in un modo univoco e secondo modalità immutabili, ma sempre in modo dinamico e secondo modelli diversi. A lungo il cristianesimo si è tenuto lontano dalla seduzione idolatrica delle immagini per poi assegnare loro un potere molto vicino a quello del sacramento. In altre stagioni esse sono state separate da un potere che appariva eccessivo per essere ricondotte a un compito di rappresentazione del sacro. Nel nostro tempo le immagini sono a servizio di una potente cultura visiva che rende difficile il loro rapporto coi tradizionali bisogni dell’esperienza credente. Insomma, quella tra il potere delle immagini e la vita cristiana è da sempre un’amicizia inquieta. Una reciproca attrazione fatale che deve continuamente trovare i suoi punti di equilibrio.
Qualcosa ci parla. Sussurri e grida tra una tempesta e l’altra
Giuliano Zanchi
Libro: Libro in brossura
editore: EMP - Edizioni Messaggero Padova
anno edizione: 2021
pagine: 138
È molto difficile per ora capire veramente cosa significa per noi una pandemia che ancora ci tiene prigionieri. Ci vorrà ancora molto tempo. Per adesso si può solo raccontare. Quando questo libro sarà nelle mani di qualche gentile lettore, sapremo se e con chi avremo celebrato il natale, festeggiato il capodanno, condiviso gli eventi. Tutte queste parole, che ora metto in fila una dietro l’altra, avranno una luce diversa da quella che le ha viste nascere. Vi arriveranno già coperte di molta polvere. Io stesso incontrerò l’altro me stesso che è stato qui, in questo tempo indecifrabile, a scrivere sulla sabbia di cose che mutano in continuazione. Per quanto evanescenti, queste parole avranno provato lo stesso a tracciare un ricordo, parziale e soggettivo, della strada compiuta per arrivare a quel prossimo presente. Le avrò con imbarazzo messe alla prova di un trascorrere del tempo che come sempre ci avrà di nuovo sorpreso.
La bellezza complice. Cosmesi come forma del mondo
Giuliano Zanchi
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 248
Arte, cucina, moda, design, spettacolo, fiction, arredamento, grafica, comunicazione, insomma tutto quanto coinvolge la nostra vita viene confezionato con attenzioni estetiche persino ossessive. La seduzione è diventata un comandamento sociale. La bellezza ha riempito il mondo e plasmato i nostri occhi. Ma che sia anche in grado di salvarlo è tutto da vedere. Sembra piuttosto che, negli automatismi che regolano il nostro inconscio culturale, essa svolga una sorta di funzione riparatrice. Dove non sembra più possibile, per conclamata mancanza di esistenza, affidarsi a qualcosa di vero e reale, restano le strategie della simulazione estetica, dove tutto quello che conta - Dio, il senso, l'identità e i legami - diventa oggetto di una costruzione artificiale. La bellezza ha così preso il posto lasciato vuoto dalla verità. Una strabiliante industria dello spettacolo ci intrattiene con quelle mitologie, favole e narrazioni che secoli di paziente decostruzione hanno dichiarato defunte. La cultura artistica si è tramutata in una spiritualità laica e le religioni sopravvivono come offerta estetica. La congiunzione tra mercato e tecnica fornisce con prodigiosa efficienza quegli strumenti magici, soprattutto digitali, che sono indispensabili agli individui di questo tempo per modellare identità dove regnano incertezze. La cosmesi è così diventata la forma del nostro mondo. Ma si tratta solo di apparenza?
Il genio e i Lumi. Estetica teologica e umanesimo europeo in François-René de Chateaubriand
Giuliano Zanchi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: XIX-356
Di ritorno dall'esilio londinese e determinato a scrivere un'opera utile alla fede cristiana, Francois-René de Chateaubriand immaginava una grande sintesi cattolica, in cui una nuova esposizione delle ricchezze dogmatiche della dottrina della fede non potesse essere prodotta se non in risonanza diretta con i grandi temi della cultura civile, facendo così del principio teologale del cristianesimo la chiave di lettura della realtà nella sua interezza. Il "Genio del Cristianesimo" è un'opera che per definire l'essenza della fede cristiana sente il bisogno di attraversare gli spazi umani della storia e della cultura, e che d'altra parte non immagina possibile comprendere la ragione ultima di questi spazi, il loro intrinseco valore, la loro specifica natura, se non sotto la luce radente del fondamento cristiano. La chiave ermeneutica di questa audace reinvenzione di una sistematica cristiana era oltretutto quella di un'estetica della fede che rimetteva al centro della cultura antropologica il tema della sensibilità. Avrebbe dovuto essere una preziosa lezione per la teologia dell'epoca. Allora quella lezione non fu raccolta. Essa può tuttavia essere ripresa a conforto delle contemporanee ricerche di un'estetica teologica, dal cui punto di vista è possibile oggi riconoscere gli oggetti concettuali custoditi nell'opera di Chateaubriand in tutta la loro preveggente attualità. Prefazione di PierAngelo Sequeri.
Il neopelagianesimo
Giuliano Zanchi
Libro: Copertina morbida
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 128
Nelle omelie di Santa Marta, divenute ormai il luogo di un magistero umile e feriale, ma anche nell'Evangelii gaudium e nella Gaudete et exsultate, papa Francesco spesso ci mette in guardia dalla tentazione di essere oggi un po' "pelagiani" o meglio "neopelagiani". Cosa vuole dire il Papa con il richiamo a questa antica eresia? Pelagio, monaco cristiano vissuto tra il IV e il V secolo, riteneva l'uomo capace di meritare la salvezza con le sue sole forze, senza l'ausilio della grazia. Rapportata al vivere ecclesiale odierno, questa concezione dell'uomo e del suo rapporto con Dio potrebbe portare la Chiesa a confidare più nelle sue strutture che nel primato della grazia, a cui Francesco ha dato il nome di «misericordia». A questa riduzione del cristianesimo antica, ma sempre nuova, il Papa, come ben dimostra il presente volume, contrappone la centralità del compito «pastorale», con una Chiesa chiamata a favorire in tutti i modi possibili l'incontro fra Cristo e l'uomo e non semplicemente a «regolarlo» con delle norme.
Le migrazioni del cuore. Variazioni di un'immagine tra devozione e «street art»
Giuliano Zanchi
Libro
editore: EDB
anno edizione: 2017
pagine: 96
Le avventure di un’immagine religiosa che sconfina nella pubblicità, nell’arte contemporanea, nel cinema e nei graffiti. Dopo accesi dibattiti, verso la fine del Settecento si afferma una particolare devozione al Sacro Cuore di Gesù. Accolta con vigilante perplessità dal rigore delle teologie e dai timori delle gerarchie, essa diviene in poco tempo l'emblema di un sentire cattolico alquanto ferito dall'avanzare della cultura illuministica e sempre più distante dall'intellettualismo teologico. La devozione si diffonde attraverso una fortunata pianificazione di immagini che diventano presto icone stesse di una religiosità affettiva e popolare. La rappresentazione del Sacro Cuore finisce così per identificare il cattolicesimo come tale, ma il tema che essa custodisce supera i confini religiosi entrando nell'immaginario di insospettabili perimetri espressivi, dalla comunicazione pubblicitaria all'arte contemporanea, dal cinema all'arte di strada. Ogni volta per difendere le ragioni del cuore in un mondo che senza cuore perde anche la ragione.
L'arte di accendere la luce. Ripensare la Chiesa pensando al mondo
Giuliano Zanchi
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2015
pagine: 141
La Chiesa di oggi sembra in cerca di un varco per il futuro. Mossa dal potente impulso riformatore di papa Francesco, diventa sempre più consapevole della necessità di un cambiamento al proprio interno per essere all'altezza di quanto richiestole dal vangelo di Gesù. Ma quali priorità deve assumere? Quali nodi deve sciogliere? Che forma dare all'istituzione ecclesiastica perché non finisca con l'oscurare il volto del Dio di Gesù, ma riprenda quell'arte di tenere accesa la luce della fiamma evangelica che sa attirare moltitudini? Sono le domande a cui la riflessione di Giuliano Zanchi offre una risposta lucida e persuasiva. Molto va ripensato delle figure che popolano la Chiesa: quella del laico, ancora in posizione subordinata rispetto al clero; quella della donna, marginale nei processi decisionali; quella del prete stesso, il cui profilo è diventato precario e incerto. Ma perché il vangelo possa parlare alla storia è necessaria anzitutto l'esistenza di una comunità. La testimonianza credente può darsi nel mondo solo grazie a una comunità di uomini e di donne che danno alla loro vita la forma del vangelo, solo attraverso il loro laborioso esercizio di quotidiana fraternità che si fa largo nei gesti di costruzione della città, della storia, della convivenza umana. Questa è la posta in gioco della presenza dei cristiani nel mondo. A questo essi servono.
L'ira degli imbecilli e la collera dei giusti. L'hommage a Bernanos di Jean Marie Pirot detto Arcabas
Giuliano Zanchi
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Gruppo AEPER
anno edizione: 2015
Nella sua piena giovinezza troviamo Jean Marie Pirot saldamente inserito in una rete di relazioni composta di intellettuali, uomini di teatro, teologi, filosofi, letterati, tutti legati alla visione di un cattolicesimo in vario modo dissenziente, deciso a svincolarsi dalla cupa convenzione di un dottrinalismo ormai imposto con le sole ragioni dell'autorità, pietra di inciampo di una vita cristiana bisognosa invece di confrontarsi con le istanze del pensiero moderno. È nel clima di questo ambiente, destinato a lasciare tracce profonde nella storia del pensiero e della teologia, che Jean Marie Pirot detto Arcabas, esercita il suo ministero di intellettuale impegnato, e concepisce Hommage à Bernanos, un monumentale polittico, ispirato al pamphlet "I grandi cimiteri sotto la luna", potente requisitoria dello scrittore francese di fronte al carnaio della guerra civile spagnola.
Ferroni. Il dipinto in dono
Maria Cristina Rodeschini, M. Grazia Recanati, Giuliano Zanchi
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2013
pagine: 16
Prove tecniche di manutenzione umana. Sul futuro del Cristianesimo
Giuliano Zanchi
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2012
pagine: 106
Che ci troviamo di fronte a una svolta epocale nella civiltà umana, tutti lo avvertiamo, più o meno lucidamente. Una sorta di mutazione antropologica sta cambiando le strutture profonde dell'umano, esito sempre più appariscente della postmodernità. Di fronte a questo sogno estremo di emancipazione, la coscienza cristiana si sente profondamente turbata. Essa oscilla tra un rifiuto arroccato sulle vestigia di un passato glorioso e una resa spesso inconsapevole allo spirito del tempo. La grande bussola del Concilio Vaticano II, che negli anni Sessanta aveva restituito slancio e idealità a un cattolicesimo alle prese con le sfide moderne, sembra aver perso le sue capacità magnetiche. Eppure il credente sa di non poter restare umano separandosi dalla storia. Semplicemente perché il Dio di Gesù Cristo ad essa si è legato per sempre. I discepoli pertanto accompagneranno queste "prove tecniche di manutenzione umana" con una cordialità non acritica, mettendo in gioco la propria antica sapienza a proposito dell'umano: "La presenza cristiana", ci ricorda Zanchi, "è chiamata, proprio mentre la civiltà sembra impegnata in un lungo esodo verso mete ancora incerte, a riaffermare la sua irrinunciabile affezione per una forma comunitaria della vita evangelica impiantata nel cuore dell'esistenza comune, umilmente a fianco della costruzione umana collettiva, decisa a scegliere sempre per propria dimora il luogo dove gli umani hanno le loro case, la loro vita, le loro speranze".
Trasmissione inter-generazionale della ricchezza d'impresa e autonomia privata
Giuliano Zanchi
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2011
pagine: 140
Il lavoro affronta un tema ricorrente negli studi giuridici (e non solo), cioè il passaggio generazionale nell'impresa, fase sempre critica nella vita dell'impresa, nella quale si incontrano e scontrano interessi personali/familiari e interessi alla continuità e crescita dell'attività economica. La prospettiva tradizionale ha prestato attenzione prevalentemente ai primi, quelli propri dell'imprenditore della cui successione si tratta; obiettivo di questo lavoro è di privilegiare invece il punto di vista dell'impresa, intesa come entità separata e diversa dai suoi singoli componenti, che esprime esigenze e interessi autonomi nella fase del subentro generazionale, mettendo a fuoco strumenti e soggetti che possono contribuire a dar voce alle diverse esigenze riconducibili all'interesse dell'impresa.