Libri di Giulio Barazzetta
Fernand Pouillon. Costruzione, città, paesaggio. Viaggio in Italia
Renato Capozzi, Giulio Barazzetta
Libro
editore: Aion
anno edizione: 2019
Pier Luigi Nervi. Il modello come strumento di progetto
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 112
L’utilizzo del modello quale strumento di rappresentazione dell’architettura nell’opera di Pier Luigi Nervi è l’oggetto d’indagine di questo volume e dell’omonima mostra presso il Politecnico di Milano. Entrambe le iniziative riuniscono i frutti delle più recenti ricerche in materia e s’inseriscono nel contesto di una sostanziale revisione dei rapporti fra ingegneria e architettura nel campo degli studi su strumenti e tecniche di progetto e costruzione. Docenti e ricercatori di ingegneria e architettura del Politecnico di Milano, dell'Università di Bologna (dove lo stesso Nervi si è laureato) e dell'Università di Roma "Tor Vergata" si misurano qui sulle lezione di Pier Luigi Nervi, importante per l'esplicitazione degli stretti rapporti tra le due discipline, tanto netta da costituire un punto di svolta nelle pratiche concrete del progetto di architettura. Come rileva il curatore Giulio Barazzetta, tale indagine è utile vista l’attualità del tema della modellazione strutturale: le questioni qui affrontate, infatti, riguardano «le tecniche convenzionali del progetto di architettura e una sua possibile cartografia che si vede sorgere nelle tecniche contemporanee di modellazione informatica della costruzione». Introduzione di Ilaria Valente e Giulio Barazzetta.
Pietre mediterranee
Giulio Barazzetta, Giuseppe Dato, Renzo Dubbini
Libro
editore: Lybra Immagine
anno edizione: 1999
pagine: 176
All'ombra di Pouillon
Giulio Barazzetta
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2016
pagine: 80
L'opera di Fernand Pouillon s'impone all'attenzione perché mostra una via per il nostro mestiere chiara nella sua semplice evidenza: la cura per un'architettura concepita come fatto urbano già nel suo farsi costruzione nel progetto non disgiungendo gli aspetti operativi dai risultati. Ma come può verificarsi questo legame così concretamente materiale? Come si raggiunge quella straordinaria unità con la città esistente di architetture in continuità fra nuovo e antico? Come si realizza quella sensazione di bellezza che si coglie al variare della luce e dei colori?