Libri di Giuseppe Mosconi
La sfida della giustizia riparativa. Normativa, questioni aperte e prospettive
Giacomo Franzoso
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2025
pagine: 218
Con il d.lgs. n. 150 del 2022, noto anche come "riforma Cartabia", il legislatore italiano ha fornito uno statuto giuridico-formale alla Giustizia Riparativa – paradigma di gestione dei conflitti in costante diffusione e crescita dagli anni '80 del secolo scorso arrivato ormai a costituire un fenomeno globale – attraverso una "disciplina organica" contenuta in una normativa processualpenalistica di più ampio respiro. Non si tratta di una normativa formulata e calata dall'alto, quanto piuttosto il prodotto di decenni di elaborazione teoretica e di sperimentazione pratica – in Italia in corso già dagli anni '90, con l'inaugurazione del primo Ufficio di Mediazione Penale a Milano – già tradottisi in varie normative internazionali e sovranazionali. La disciplina organica ha non soltanto accolto alcune di queste evoluzioni, operando rilevanti scelte di posizionamento, ma ha anche predisposto una struttura organizzativa per l'erogazione di servizi per la GR su tutto il territorio nazionale – che tuttavia manifestano difficoltà di avviamento –, promuovendone così la piena istituzionalizzazione. Lungi dal rappresentare un punto d'arrivo, la disciplina organica sembra invece costituire un orizzonte implementativo da perseguire. Sulla linea di partenza rimangono però aperte diverse questioni: quale idea di GR si intende istituzionalizzare? Cosa significa attribuire “pari dignità” alle parti del programma riparativo, al contempo coinvolgendo la “comunità”? Quale estensione si deve attribuire al concetto di “riparazione”? La GR è davvero praticabile “in ogni stato e grado del procedimento penale”? Questo libro indaga le possibili risposte, e alla loro luce svolge un'analisi critica delle disposizioni della disciplina organica e delle sue ulteriori norme attuative, testandone fondamenti e solidità teoretici, nell'intento di evidenziarne gli aspetti più problematici. Un passaggio imprescindibile nella costruzione di una “cultura riparativa” sulla quale fondare un sistema coerente e rispettoso dei principi del paradigma ristorativo.
Decostruire la pena. Per una proposta abolizionista
Giuseppe Mosconi
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 242
Casa circondariale “F. Uccella” di Santa Maria Capua Vetere, aprile 2020: le immagini del pestaggio di alcuni detenuti da parte degli agenti della polizia penitenziaria fanno ormai parte dell’immaginario comune e sono da tempo cronaca giudiziaria al vaglio della magistratura. Ma questo è stato solo uno dei tanti casi che testimoniano un grave problema del nostro Paese: la realtà critica del carcere italiano. Il sovraffollamento, l’aumento delle morti, dell’autolesionismo, soprattutto dei suicidi, i frequenti episodi di repressione violenta, la gestione restrittiva e afflittiva dell’emergenza pandemica, l’affermarsi di tendenze controriformatrici (nella sorveglianza dinamica, sul 41bis e sull’ergastolo ostativo), la stasi e lo svuotamento dei progetti riformatori, l’avviarsi di progetti in controtendenza, a partire dall’introduzione di una serie di nuovi reati e di aggravamento delle pene, e il deterioramento delle condizioni detentive sono solo alcune conseguenze di una grave crisi che affonda le radici in filosofie e ideologie ormai inadeguate e desuete. Il saggio di Giuseppe Mosconi analizza in maniera dettagliata la complessa rete di paradossi e contraddizioni di cui il nostro sistema penale-penitenziario è permeato: il carcere non rieduca, non è riformabile; i diritti dei reclusi non sono facilmente tutelabili. I motivi sono profondi e strutturali: la scarsità e l’inadeguatezza delle risorse trattamentali, l’artificialità forzata dell’ambiente carcerario, l’ambiguità del rapporto pedagogico con gli operatori e l’assenza di risorse adeguate al reinserimento post-detentivo sono solo alcuni dei segni emergenti di una lettura schematica, superficiale e aprioristica dei reati e dei soggetti che li pongono in essere. Si impone un “salto di paradigma” nell’analisi di questi fenomeni, nella loro oggettività, in vista di soluzioni alternative all’afflittività della pena, a partire da una Giustizia Riparativa come reale alternativa al sistema penale.
Perché abolire il carcere. Le ragioni di «No Prison»
Livio Ferrari, Giuseppe Mosconi
Libro: Libro in brossura
editore: Apogeo Editore
anno edizione: 2021
La povertà, per chi è ristretto nelle carceri italiane, è l’elemento caratterizzante della distanza che li separa dal resto della società, del disinteresse o peggio odio nei loro confronti da parte dei liberi che non hanno nessuna voglia di approfondire la questione. La prigione umilia, annulla, stigmatizza e impone il dolore, la sofferenza, è crudeltà, crea la mancanza di responsabilità verso il proprio comportamento e aumenta la pericolosità di tutti coloro che vi transitano, che diventano a loro volta moltiplicatori irreversibili e potenziali della violenza ricevuta. Continuare a sostenere il sistema carcerario significa in fondo autorizzare la pratica della vendetta di Stato e della sua violenza, con l’imposizione del dolore e della sofferenza ai ristretti. Non vi è alcun motivo di credere che lo spettro della prigione ridurrà la criminalità, è pertanto assurdo ritardare la ricerca di soluzioni di non carcere.
Processo penale, cultura giuridica e ricerca empirica
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 338
Questo volume propone un ventaglio di saggi espressivo della riflessione e della ricerca della sociologia del diritto sul sistema penale oggi in Italia volto a delineare un quadro degli approcci attuali, accomunati dal riferimento alla dimensione processuale, utile ad evidenziarne la rilevanza rispetto al quadro internazionale della letteratura, a marcare la specificità disciplinare rispetto ad approcci affini e a indagare le rispettive capacità di interlocuzione e, infine, a esporre lo «stato dell'arte» in un testo, con il quale si inaugura la Sezione “Ricerche” della collana Sociologia e politiche del diritto. L'intento perseguito è di mostrare in che cosa consista di fatto la sociologia del diritto, almeno in parte ed in questo momento in Italia, quando si occupa del sistema penale, precisando che il confronto con altre forme di conoscenza del diritto e del sistema penale è il tema prescelto per l'approfondimento in occasione dell'avvio di questo nuovo progetto scientifico, nella consapevolezza che la disciplina, impegnata su molti fronti delle dimensioni normative dei sistemi sociali, intercetta un variegato scenario di interessi di ricerca che nel prosieguo costituirà oggetto di riflessione comune.