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Libri di Hans-Ulrich Obrist

Gerhard Richter. La pratica quotidiana della pittura

Libro

editore: Postmedia Books

anno edizione: 2005

pagine: 300

"La pratica quotidiana della pittura" è uno dei più bei libri mai scritti da un artista, un'importante testimonianza sull'arte degli ultimi 40 anni da parte di uno dei suoi più grandi interpreti. In sette anni di lavoro l'artista e il curatore hanno raccolto in questo libro documenti che abbracciano tutta la carriera di Richter, dalle lettere personali alle riflessioni inviate ad altri artisti, dalle risposte ai critici ai brani apparsi in varie riviste nel corso del tempo.
26,00 24,70

Adrián Villar Rojas

Hans Ulrich Obrist, Carolyn Christov-Bakargiev, Eungie Joo

Libro: Libro in brossura

editore: Phaidon

anno edizione: 2020

pagine: 160

45,00 42,75

Fare una mostra

Fare una mostra

Hans Ulrich Obrist

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2020

pagine: 251

Come nasce una mostra? Qual è il ruolo del curatore? Perché possiamo considerarci tutti curatori? Intrecciando ricordi personali e professionali legati alla sua poliedrica attività in ambito artistico, Hans Ulrich Obrist spiega che curare, in fondo, è "un tentativo d'impollinazione fra culture, o un modo di disegnare mappe, che schiude percorsi nuovi attraverso una città, un popolo o un mondo". Magneticamente sospeso tra la narrazione autobiografica e la riflessione sulla curatela come pratica culturale nient'affatto limitata ai musei, l'impresario teatrale Sergej Djagilev, fondatore dei Ballets Russes ed eroe personale di Obrist, fu un curatore eccezionale per il suo talento nel coinvolgere sensibilità artistiche differenti, "Fare una mostra" è un libero viaggio tra incontri e conversazioni, illuminanti e mai convenzionali, con gli artisti, gli scrittori e gli intellettuali che più hanno ispirato Obrist. Rimbalzando vivacemente tra mostre, festival internazionali, continenti e secoli, ci restituisce il profilo di una professione tutt'altro che chiusa in se stessa, fino a suggerirci che la proliferazione di idee, informazioni e oggetti che qualifica il mondo contemporaneo non lascia alternativa: selezionare al meglio, curare i nostri contenuti è un esercizio irrinunciabile della quotidianità, un gesto di sopravvivenza che ci riguarda tutti. Scritto con Asad Raza. Con un "Ritratto di Hans Ulrich Obrist" di Gianluigi Ricuperati.
14,00

Ai Weiwei parla

Hans Ulrich Obrist

Libro: Copertina rigida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2012

pagine: 124

Nell'aprile 2011, senza alcuna accusa formale, la polizia cinese arresta Ai Weiwei e lo tiene recluso per 81 giorni in una località segreta. Il mondo dell'arte si indigna e organizza mostre, petizioni, coinvolgendo i governi per fare pressione per il suo rilascio. Il nome di Ai Weiwei oltrepassa la cerchia degli appassionati di arte e architettura, l'onda del web lo diffonde su scala mondiale: Ai Weiwei diventa il simbolo della lotta per la libertà di espressione in Cina. In "Ai Weiwei parla", attraverso una serie di interviste raccolte tra il 2006 e il 2009, l'artista racconta ad Hans Ulrich Obrist l'infanzia segnata dall'esilio del padre, il poeta Ai Qing, accusato di anticomunismo. L'adolescenza, passata a disegnare nelle stazioni ferroviarie; gli anni ottanta a New York, l'incontro con Alien Ginsberg; il ritorno a Pechino nel 1993 e la determinazione a lottare per la libertà nel suo paese. Artista, fotografo, architetto, curatore, con facilità sorprendente Ai Weiwei passa da un medium espressivo all'altro. Scatta fotografie in continuazione e le pubblica su quel blog che conta centomila contatti al giorno. Il suo blog scatena la reazione del governo, che lo chiude nel 2009. Nonostante i bavagli, Ai Weiwei continua a essere attivo su internet. E all'intrusione della polizia nella sua vita risponde con l'ironia del gesto artistico: quattro webcam che lo riprendono ventiquattr'ore su ventiquattro. Sono state messe off-line il giorno dopo.
15,00 14,25

Breve storia della curatela

Breve storia della curatela

Hans Ulrich Obrist

Libro

editore: Postmedia Books

anno edizione: 2011

pagine: 208

Come riscrivere la storia dell'arte? Ascoltando i registi delle mostre che l'hanno promossa al grande pubblico: i curatori. Hans Ulrich Obrist con queste interviste si conferma grande intervistatore andando oltre la semplice "conversazione" e raccogliendo con precisione le preziose testimonianze dei primi grandi curatori del '900: Walter Hopps, Anne d'Harnoncourt, Werner Hofman, Jean Leering, Franz Meyer, Seth Siegelaub, Walter Zanini, Johannes Cladders, Lucy Lippard, Pontus Hultén, e naturalmente Harald Szeemann. Le loro storie contribuiscono a creare una mappa degli sviluppi della pratica curatoriale, dai primi curatori indipendenti degli anni Sessanta e Settanta ai programmi istituzionali sperimentali nelle istituzioni americane ed europee o in alcune Biennali.
21,00

Koolhaas/Obrist. Project Japan. Metabolism talks. Ediz. inglese

Rem Koolhaas, Hans Ulrich Obrist

Libro: Libro rilegato

editore: Taschen

anno edizione: 2011

pagine: 720

L'architetto Rem Koolhaas e il curatore Hans Ulrich Obrist elaborano una storia del Metabolismo: la prima architettura d'avanguardia non occidentale, nata nella Tokyo del dopoguerra. Ampie interviste e rare fotografie introducono il movimento e fanno luce sulla visione futuristica del gruppo: il sogno di città che crescono, si riproducono e si trasformano in risposta al loro ambiente.
50,00 47,50

... Dontstopdontstopdontstopdontstop

Hans Ulrich Obrist

Libro

editore: Postmedia Books

anno edizione: 2010

pagine: 160

"Le mostre d'arte non dovrebbero occuparsi di riempire spazi, ma di necessità e urgenze". Questo è il principio di base che ha fatto dello svizzero Hans Ulrich Obrist il più popolare curatore di arte contemporanea. Obrist ha reinventato il museo sperimentando nuovi modelli curatoriali distinguendosi dai generici "organizzatori di eventi". Questo libro raccoglie una selezione di testi dal 1990 al 2006 con i quali il curatore presenta i saggi scritti in occasione di conferenze, mostre collettive e personali, che hanno arricchito il nostro bagaglio culturale e creato mostre ormai leggendarie (Hotel Carlton Palace, Cloaca Maxima, Cities on the Move, Do It, Utopia Station). Il libro contiene l'introduzione di Rem Koolhaas e due postfazioni di Daniel Birnbaum (direttore dell'ultima Biennale di Venezia) e Stefano Boeri (direttore della rivista Abitare). Hans Ulrich Obrist nasce a Zurigo nel 1968. Questo è il suo secondo libro in lingua italiana dopo "Interviste" (Charta 2003). Attualmente è co-direttore con Julia Peyton-Jones dell'exhibition program della Serpentine Gallery a Londra.
19,00 18,05

Arte e artefatti

Tomás Maldonado, Hans Ulrich Obrist

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2009

pagine: 77

"La ricerca della trasversalità è stata sicuramente una costante in tutto il mio ormai lungo percorso intellettuale. Ogni volta che sono stato impegnato (praticamente o teoricamente) in un determinato campo di attività, mi sono sempre chiesto quali siano (o potrebbero essere) le possibili convergenze di questo campo con altri vicini o lontani. Il che mi ha portato spesso, nella mia riflessione, ad andare oltre l'attività che stavo svolgendo. Benché la mia formazione sia stata prevalentemente artistica, devo dire che fin dagli inizi i miei interessi sono andati ben oltre il campo specifico dell'arte. Quanto più forte era il mio impegno nella pratica artistica, tanto più si allargavano i miei interessi verso temi che avevano implicazioni filosofìche, scientifiche e sociologiche. E anche, e non per ultimo, politiche. Infatti, già da molto giovane, la mia preoccupazione (io direi quasi la mia ossessione) era quella di poter contribuire a una visione totale della cultura. Certo, visto con il senno di poi, un simile progetto era allora troppo ambizioso, ma esso di sicuro anticipava, in una certa misura, il mio sempre vivo interesse per ciò che Lei ha chiamato transdisciplinarietà. E che io preferirei chiamare, adottando un'espressione che ha cominciato da poco a circolare, 'terza cultura'. E cioè il tentativo di superare (o almeno rendere meno drastica) la famosa dicotomia tra le scienze 'hard' e quelle 'soft'." (T. Maldonado)
8,00 7,60

Maurizio Nannucci something happened

Katalin Mollek Burmeister, Hans-Ulrich Obrist

Libro: Copertina rigida

editore: Gli Ori

anno edizione: 2009

pagine: 270

50,00 47,50

Ai Weiwei. Ediz. inglese

Karen Smith, Hans Ulrich Obrist, Bernhard Fibicher

Libro: Libro in brossura

editore: Phaidon

anno edizione: 2009

pagine: 158

39,95 37,95

Velocità & lentezza. Catalogo della mostra (S. Gimignano)

Chris Dercon, Hans-Ulrich Obrist

Libro: Copertina morbida

editore: Gli Ori

anno edizione: 2003

pagine: 64

12,00 11,40

Ettore Sottsass. Tornano sempre le primavere, no?. Ediz. italiana e inglese

Marco Belpoliti, Michele De Lucchi, Hans-Ulrich Obrist

Libro: Copertina rigida

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2013

pagine: 118

Felicità e malinconia sono gli estremi entro cui si colloca tutta l'avventura umana e artistica di Ettore Sottsass: felicità di essere appartenuto a un Eden perduto eppure sempre presente, che è l'infanzia, e insieme malinconia per non poterlo rivivere, non poter fermare il tempo. Giuseppe Varchetta, psicologo dell'organizzazione e fotografo, comincia a fotografare Ettore Sottsass nel 1978, quando il designer ha già sessant'anni, e lo segue sino agli ultimi giorni. In un racconto discreto, attento, a tratti intimo, Varchetta scruta per trent'anni il viso dell'amico e lo accompagna nel suo mutamento progressivo, cogliendo con acutezza le sfumature della sua malinconia e, al di là della tristezza, il suo sorriso così simile a un'esplosione di empatica energia.
30,00 28,50

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