Libri di L. Allodi
Pregare nella nebbia. La fede ha un futuro?
Heinrich Spaemann, Hans Joas
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 128
La religione, nella modernità, è divenuta superflua ed è quindi destinata a scomparire? Nella storia del cristianesimo europeo mai la vita religiosa cristiana si è eclissata come negli ultimi vent'anni. Scopo di questo libro è cercare di comprendere a fondo tale evoluzione. Robert Spaemann e Hans Joas, entrambi pensatori cattolici, dialogano sul futuro della religione toccando temi quali il ruolo del Concilio Vaticano II in questo processo di decadenza, la figura di Benedetto XVI e il fenomeno Francesco, la morale sessuale cattolica e il sacerdozio femminile. Le concordanze e le differenze fra loro rispecchiano l'ampiezza e la pluralità del mondo cattolico, restituendo fiducia nella fecondità del dialogo intellettuale capace di diradare la nebbia del nostro tempo.
La rivoluzione sessuale americana
Alexandrovitch Sorokin Pitirim
Libro: Copertina morbida
editore: Cantagalli
anno edizione: 2021
pagine: 264
«Non è segnata da eventi drammatici su larga scala, non è accompagnata da una guerra civile, da lotta di classe e spargimento di sangue. Non possiede un esercito rivoluzionario per attaccare i suoi nemici. Essa non tenta di rovesciare governi. Non ha grandi leader, nessun eroe la pianifica, nessun "politburo" la guida. Senza un piano né una organizzazione, essa è condotta da milioni di individui, ciascuno agendo per conto suo. Non è stata annunciata in quanto rivoluzione, sulle prime pagine della stampa, o per radio o televisione. Il suo nome è rivoluzione sessuale». Pitirim A. Sorokin è uno dei massimi esponenti della sociologia culturale del XX secolo. Per la prima volta tradotto in italiano, La rivoluzione sessuale americana s'inserisce nel quadro di un'autentica riscoperta della sua ampia produzione. La vastità e la concretezza della sua analisi storico-sociologica e, in pari tempo, la portata critica, filosofico-antropologica della sua riflessione fondata sul concetto di "amore creativo altruistico" sono alla base di questo nuovo interesse. Accade oggi, di nuovo, quello che avvenne nel 1969, l'anno dopo la sua morte, quando i giovani sociologi, al Congresso dell'American Sociological Association, esponevano sul bavero della giacca una spilla con la scritta: Sorokin Lives!
Saggi sociologici. Saggio introduttivo e traduzione di Leonardo Allodi
Werner Sombart
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 356
L'attuale crisi "tecno-nichilista" del capitalismo occidentale insieme a quell'"abolizione dell'uomo" che oggi segna non pochi paradigmi sociologici, imprimono una sorprendente attualità ai "Saggi sociologici" di Werner Sombart, qui proposti insieme a una lunga introduzione generale al suo pensiero. Radicata in un'antropologia filosofica di matrice fenomenologica, la sociologia storica di Sombart costituisce l'"architrave" di un'efficace risposta all'"emergenza antropologica" del nostro tempo. Il magistrale affresco sul "Cattolicesimo medievale", che chiude il volume, è testimonianza di una concezione che, come ha detto Nicolaus Sombart, si è posta come "resa dei conti senza compromessi col razzismo [...] e come bastione scientifico in cui l'umanesimo occidentale ha ricercato un estremo esilio".
Dove va la sociologia oggi? Studi in onore di Gianfranco Morra
Libro: Libro in brossura
editore: Cantagalli
anno edizione: 2010
pagine: 187
Presentiamo qui un volume che colleghi, amici e allievi, tutti studiosi di sociologia, offrono con senso di gratitudine a Gianfranco Morra, a sessant'anni dalla sua prima pubblicazione, e a ottanta dall'inizio della sua fertile avventura umana, persuasi che egli sia stato per la cultura italiana un autentico "educatore liberale". Da una parte l'intento è quello di chiarire il senso complessivo di una eredità che emerge da una laboriosissima e originale ricerca scientifica e intellettuale, dall'altra è quello di riflettere sullo stato di avanzamento della ricerca scientifica intorno ai due temi che più hanno caratterizzato la riflessione sociologica di Gianfranco Morra.
Rousseau. Cittadino senza patria. Dalla «polis» alla natura
Robert Spaemann
Libro: Libro in brossura
editore: Ares
anno edizione: 2010
pagine: 160
Con la consueta chiarezza, Robert Spaemann ha indagato le istanze educative di Rousseau relazionandole con i segni del nostro tempo, in cui il significato e la possibilità dell'educazione sono sempre più vacillanti. L'autore dimostra come gli esperimenti totalitari del XX secolo, come pure le derive erotico-estetiche della Scuola di Francoforte e di tanto pensiero postmoderno, abbiano trovano nel laboratorio intellettuale di Rousseau uno dei loro riferimenti più significativi. Come scrive Sergio Berardinelli nell'introduzione: "Nel primo Discours di Rousseau sono già fissati tutti i motivi essenziali della critica della civiltà borghese europea, che appariranno nei decenni successivi. Vi troviamo l'idea che la civiltà moderna è fondata sul progressivo aumento dei bisogni, quindi della nostra dipendenza; vi troviamo la denuncia della disuguaglianza nociva che viene introdotta tra gli uomini dalla differenza dei talenti e dalla degradazione della virtù, nonché la denuncia dell'uomo "borghese", vi troviamo infine l'esaltazione di una soggettività che afferma se stessa negando semplicemente il conformismo borghese, sulla base di una sorta di "totalmente altro"". Secondo Spaemann Rousseau è la fonte di ogni tentazione di fuga dalla polis e in questo senso la negazione di ogni socialità.
Verso una società post-secolare?
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 323
La congiuntura attuale è caratterizzata da una serie di fenomeni, come la globalizzazione culturale, l'ascesa del fondamentalismo religioso, la disputa sulla presenza dei simboli religiosi nella sfera pubblica, che costringono a ripensare il difficile equilibrio tra religione e politica senza dare nulla per scontato: da un lato, la presenza di ogni specificazione religiosa, di ogni contenuto sostanziale rischia di essere percepito come particolaristico e, in un certo senso, potenzialmente disgregante la sfera pubblica; dall'altro, il tentativo di confinare la religione in un ambito meramente privato sembra non tenere conto del rinnovato interesse per il fenomeno religioso che riemerge anche nelle società occidentali. I saggi contenuti in questo volume cercano di fare luce su questa ambivalenza cercando di capire se e come la spinta a depotenziare il simbolismo delle religioni tradizionali per far fronte alle emergenti esigenze di integrazione e tolleranza possa convivere con la presenza nella vita pubblica di simboli e identità sociali in cui la dimensione religiosa, in modo indiretto e attraverso una distinzione di compiti e responsabilità, ha un ruolo costitutivo. Sono stati invitati per l'occasione a offrire un loro contributo illustri studiosi, stranieri e italiani, che in questi anni hanno pubblicato opere di rilievo sul nesso tra religione e politica in quella che per certi aspetti sembra configurarsi come una società post-secolare.
L'origine della sociologia dallo spirito della Restaurazione
Robert Spaemann
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 2002
pagine: 258
Politica e morale
Max Scheler
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2011
pagine: 180
Politica e morale paiono intrinsecamente antagoniste: un'antinomia di cui si fa carico la filosofia moderna, problematizzando la cesura fra reale e ideale. Max Scheler prende le distanze sia da un approccio "monistico" ("ogni agire politico è subordinato alla legge morale individuale") sia da uno "dualistico" come quello teorizzato da Niccolò Machiavelli ("le norme morali sono indipendenti dalla politica"). L'inedito Politik und Moral (1926-1928), qui presentato e tradotto, vorrebbe essere "la quadratura del cerchio". Se la 'realtà' è ciò che fa 'resistenza' non per questo è in contraddizione con l'"idea": si tratta piuttosto di un'"opposizione" - secondo un modello il cui precursore fu Nietzsche, seguito da Dilthey, Schleiermacher, Guardini - per la quale 'realismo' significa pensare insieme il reale e l'ideale, la politica e la morale come sfere autonome ma ugualmente tese verso l'universale. Qui Scheler fa dialogare la politica con una scala oggettiva di valori - fondata in Formalismo nell'etica e l'etica materiale dei valori (1927) - e proprio esplorando le varie teorie politiche nella loro dialettica con la morale delinea una filosofia pratica. Pagine classiche perché, riflettendo sui limiti del potere, giustificano l'idea moderna di Stato come garante di ordine e un concetto di tolleranza che non nega la verità ma risponde al compito solidale - e universale - di realizzare il bene comune.
La politica dopo l'illuminismo. Saggi filosofici
Hermann Lübbe
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 244
Una riflessione sulle condizioni di vita delle società complesse contemporanee mostra come l'eredità liberale dell'Illuminismo si sia alla fine imposta con successo contro la parte totalitaria di questa stessa eredità. Nelle nostre società, paradossalmente, l'indipendenza dal sapere degli esperti aumenta, smentendo tutte le teorie tecnocratiche fondate sulla inarrestabilità della trasformazione della politica in puro dominio. Il peso del Common Sense aumenta, così come cresce la necessità di "autodeterminazione morale" da parte dell'individuo e dunque il ruolo e l'importanza di realtà primarie e insostituibili come la famiglia. Se alla fine Orwell ha avuto torto, perché ciò è avvenuto? Nella risposta a queste domande il presente libro svela le nuove forme della politica dopo l'Illuminismo, attraverso saggi su politica e religione dopo l'Illuminismo, Karl Jaspers e il moralismo politico, sulla critica delle teorie tecnocratiche, sul significato illiberale del '"68", e sulla "politica simbolica".
Persone. Sulla differenza tra «qualcosa» e «qualcuno»
Robert Spaemann
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2005
pagine: 255
Nato nel 1927, Robert Spaemann ha insegnato nelle Università di Heidelberg, Stoccarda, Monaco. In questo volume ripercorre la storia della nozione di "persona", una storia ricca di presupposti e di mutamenti, sulla linea di demarcazione teorica e pratica che esprimono i pronomi personali "qualcuno" e "qualcosa". Lo studio intende contribuire al dibattito contemporaneo sulla fondazione dei diritti e sulla dignità dell'uomo, su essere, persona e vita, centrale in tutto il moderno sviluppo filosofico e fulcro delle discussioni sulla bioetica, sul diritto alla vita, sull'eutanasia.