Libri di Leandro Perini
Storici moderni del '900
Igor Melani, Leandro Perini, Corrado Vivanti
Libro: Libro in brossura
editore: CISU
anno edizione: 2005
pagine: 88
La balía al torchio. Stampatori e aziende tipografiche a Siena dopo la Repubblica
Mario De Gregorio
Libro
editore: NIE
anno edizione: 1993
pagine: 232
"In un età in cui la stampa si era ormai impadronita della memoria, a Siena continuava ancora una notevole attività letteraria manoscritta. Qui anche l'erudizione non aveva varcato la soglia della stampa. Quali saranno state le ragioni? Confesso di essermi lasciato tentare da questa domanda che Mario De Gregorio formula, proponendo una risposta articolata e dotta, nella prima parte di questo lavoro che raccoglie, coordina e interpreta un'ampia documentazione inedita sulla storia della stampa a Siena dopo la caduta della Repubblica. Non fu, tuttavia, questa riluttanza dei senesi a servirsi della stampa un effetto dello scoramento conseguente alla sconfitta militare. La poca inclinazione dei senesi a dare alle stampe le proprie cose è una constatazione ricorrente, come accennano anche gli autori di un recente, interessante e raro contributo alla storia della tipografia a Siena". Prefazione di Leandro Perini.
Lorenzo politico. Dal Pulci al Burckhardt
Leandro Perini
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1992
pagine: 128
Cronache epistolari. Lettere 1476-1508
Amerigo Vespucci
Libro
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2013
pagine: 238
Amerigo Vespucci fu, dopo Cristoforo Colombo, il navigatore ed esploratore più importante di tutti i tempi, tanto da meritare la stima non solo dei geografi suoi contemporanei, ma anche quella degli storici come Francesco Guicciardini che, in uno dei capitoli più importanti della sua Storia d'Italia, lo innalzò al rango di protagonista della storia universale. L'originalità di questa raccolta, che riunisce per la prima volta tutte le lettere note del Vespucci, consiste nell'aver considerato (e dimostrato) questo epistolario come una 'cronaca' della vita quotidiana della Toscana e della Firenze rinascimentali, profondamente segnate dall'Umanesimo, con il suo gusto, stile di vita, idee, interessi (anche geografici), realizzazioni (i libri a stampa e i suoi opifici tipografici) da cui il Vespucci trasse non poche suggestioni. Una volta trasferitosi prima a Siviglia e poi a Lisbona, Vespucci maturò un'esperienza umana nuova che lo spinse, seguendo i misteri dell'Oceano Atlantico, alla ricerca della 'fama' trasmessagli dall'Umanesimo. Il risultato di questa 'chimica intellettuale', una volta superata la 'meraviglia' del Nuovo Mondo scoperto, lo mosse a raccontare la vita quotidiana sulle caravelle spagnole e portoghesi, e a descrivere con passione etnologica le nuove terre e i loro abitanti in un momento unico ed irripetibile nella storia dell'umanità.