Libri di Leo Strauss
Sulla tirannide
Leo Strauss, Alexandre Kojève
Libro: Libro rilegato
editore: Adelphi
anno edizione: 2010
pagine: 397
Durata più di un trentennio, la contesa fra due dei massimi pensatori del Novecento - Leo Strauss e Alexandre Kojève - ha come oggetto la relazione tra il potere politico e la filosofia come saggezza, e dunque la responsabilità della filosofia in rapporto alla società. Nella prospettiva hegeliana di Kojève: la stessa ragione d'essere della filosofia. I due sono pienamente d'accordo sull'esistenza di una opposizione tra filosofia e società, ma non concordano sulla soluzione del conflitto. Per Strauss quest'ultimo è inevitabile, e la filosofia deve procedere per la sua strada giacché non vi è soluzione politica compatibile con la verità. Dunque la piena conciliazione tra filosofia e società non è necessaria, non è auspicabile, non è nemmeno possibile, e lo sforzo in quella direzione è destinato solo a essere distruttivo per entrambe. Per Kojève, invece, la filosofia è essenzialmente politica e la politica filosofica, il progresso filosofico e quello politico devono procedere di pari passo verso il loro compimento: un uomo libero che riconosca universalmente di esserlo. E già dietro questa elementare contrapposizione si intravede come la disputa Strauss-Kojève investa tutto il Novecento, secolo dei totalitarismi e dell'invadenza capillare della società nel pensiero. Condotta in pubblico e in privato - come testimoniano i saggi e la densa corrispondenza che compongono questo volume -, la lunga sfida speculativa non era destinata a finire con una conciliazione.
Al-Farabi. La filosofia politica nell'islam medievale
Leo Strauss
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 128
Agli occhi di Leo Strauss, al-Farabi è l'autore che "traduce" la filosofia politica classica nel mondo islamico medioevale. Non si tratta però di questioni puramente erudite. È infatti sorprendente, e affascinante, leggere le pagine di un filosofo ebreo tedesco del Novecento — emigrato negli Stati Uniti — che, per cercare di rispondere alla crisi della modernità, cerca una via di uscita dal relativismo e dal nichilismo nelle pagine di un filosofo arabo medievale, allievo 'indiretto' di due filosofi greci (Platone e Aristotele) e 'maestro' di un filosofo ebreo (Maimonide) fondatore dell'«illuminismo» nel Medioevo. Questo intreccio di temi, autori, epoche diverse viene utilizzato da Strauss per ribadire una verità eterna, dimenticata dalla filosofia contemporanea: che solo la filosofia classica, nella sua ricerca della saggezza, e in quanto vita contemplativa, è felicità.
Critica della teologia politica. Voci ebraiche su Carl Schmitt
Jacob Taubes, Hans Kelsen, Leo Strauss, Walter Benjamin, Karl Löwith
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 259
Walter Benjamin, Hans Kelsen, Leo Strauss, Karl Löwith e Jacob Taubes sono i cinque filosofi che i curatori di questo volume hanno scelto di porre sullo sfondo del comune riferimento critico a Carl Schmitt. Si tratta di protagonisti indiscussi del Novecento filosofico e, allo stesso tempo, di testimoni in prima persona dei suoi drammi e delle sue tragedie. I saggi qui raccolti, corredati di un commento che ne illustra il contesto storico e teorico, testimoniano l'incidenza che il pensiero di Carl Schmitt ha avuto su alcuni degli intellettuali più acuti del Novecento ebraico-tedesco, in una forma che va dall'ammirazione critica, come nel caso di Benjamin, Strauss e Taubes, al rifiuto netto, come in quello di Kelsen e Löwith. L'inedito accostamento tra questi testi permette di cogliere come ciascuno di questi filosofi abbia individuato nella critica della teologia politica di Carl Schmitt il varco attraverso cui penetrare nella dimensione più ambigua e ideologica del suo pensiero, avviando così un lavoro di attenta discussione critica della sua concezione della sovranità. Un tipo di approccio critico, quello sviluppato da questi autori, che in un tempo come il nostro si rivela più che mai prezioso, dal momento che i demoni della sovranità e delle teologie politiche che la nutrono sono tornati a calcare minacciosamente la scena della nostra contemporaneità.
Socrate e Aristofane
Leo Strauss
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 340
Leo Strauss parlava di Socrate e Aristofane come del suo “real work” e, a tutti gli effetti, si tratta di una summa del suo pensiero filosofico. Nel commento ad Aristofane, infatti, e sia pure in una forma letterariamente inconsueta per la modernità, sono concentrati i principali temi della riflessione straussiana: i rapporti tra arte politica e costume ancestrale, tra filosofia e poesia, tra scetticismo e religione. In questo modo, nell’opera dedicata ad Aristofane, che conobbe Socrate e ne lasciò un ricordo (da affiancare a quelli di Platone e Senofonte), emergono i limiti di una filosofia che si vorrebbe impolitica ma che, forse perché priva di quella conoscenza dell’anima che solo la poesia fornisce, ha un rapporto contraddittorio e comunque complesso con la città. A coronare il nesso tra filosofia e politica vi è infine la domanda sulla natura del divino: una questione fondamentale su cui Socrate e Aristofane si incontrano e, apparentemente, si dividono.
Scritti su religione e filosofia
Leo Strauss
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 274
Questo volume presenta alcuni scritti di Leo Strauss sul problema teologico-politico, ovvero sull'alternativa fra Gerusalemme e Atene. La loro importanza risulta evidente alla luce del rilievo che Strauss ha attribuito alla contrapposizione tra filosofia e rivelazione e degli interrogativi sul suo personale rapporto con la religione. La raccolta permette "dunque di farsi un'idea più precisa sull'importanza della questione attraverso il confronto con i principali testi in cui Strauss affronta un problema che ritiene fondamentale. Pertanto, di fronte alla tendenza dei tempi di espellere la religione dalla sfera pubblica e da quella privata, ci si può legittimamente chiedere come mai il progetto di liberare l'uomo dal terrore della religione e quello dei Lumi di una ragione che illumina il mondo e lo modella si siano trasformati nel "sonno dell'incoscienza" e nei tanti nefasti miti del XX secolo. Strauss si chiede quale sia la posizione del filosofo rispettoso delle ragioni della religione e di quelle della filosofia e sembra ricavarne l'indicazione che occorra fare come Socrate il quale, nelle circostanze più avverse, continuò a porre problemi e a impegnare «tutte le sue forze per risvegliare dal sonno dell'incoscienza coloro che possono pensare. Non seguiremmo affatto il suo esempio se usassimo la sua autorità per metterci a dormire».
Storia della filosofia politica
Joseph Cropsey, Leo Strauss
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 1993
pagine: 464
Le «Leggi» di Platone. Trama e argomentazione
Leo Strauss
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2006
pagine: 270
Cos'è la legge? Cos'è la giustizia? Come può una costituzione scritta in un determinato periodo storico essere valida sempre e comunque? Il volume di Leo Strauss, attraverso una rilettura delle "Leggi" di Platone, tenta di rispondere a queste domande che rimangono sempre attuali.
Storia della filosofia politica
Joseph Cropsey, Leo Strauss
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 1995
pagine: 448
L'avventura moderna della filosofia politica inizia con la rottura radicale di una tradizione millenaria: la rivolta di Niccolò Machiavelli contro ogni indebita intrusione di pregiudizi metafisici, etici e religiosi nel dominio delle cose politiche, concepito ormai come un mondo a sé stante, con propri principi e proprie leggi. Da allora ogni filosofo ha dovuto misurarsi con le idee del "segretario fiorentino" e prendere posizione pro o contro: o per trarre da quei presupposti le conseguenze estreme e porre così le basi della contemporanea scienza avalutativa della politica o per rivendicare - è il caso di Kant - il primato dell'etica e affermare ancora una volta un universo di valori che è compito del filosofo indicare, mercé l'uso pubblico della ragione, all'umanità tutta. Da questo confronto critico il patrimonio di idee, principi e concetti della filosofia politica si è ulteriormente arricchito, e questo secondo volume della storia curata da Leo Strauss e Joseph Cropsey ci consente di impadronircene e gettare così un po' di luce in un mondo in cui l'aspra fatica del pensiero sembra sconfitta, definitivamente, dal culto dell'effimero, dalla seduzione della chiacchiera e dalla tentazione di esorcizzare ogni problema umano, in primis le questioni politiche, nella fantasmagoria di uno spettacolo ininterrotto.
Sul Simposio di Platone
Leo Strauss
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 284
Leo Strauss, storico e filosofo politico tra i più importanti del Novecento, è stato un magistrale interprete della filosofia antica, e di Platone in particolare. Ci ha insegnato un modo nuovo di leggere i dialoghi, con la sua attenzione al contesto drammatico, ai personaggi e alle vicende di un dialogo - che per questo va letto in modo diverso da un saggio -, come la via regia per riflettere sulle intenzioni dell’autore. La filosofia di Platone, infatti, non si può semplicemente identificare con quella di chi ne appare a prima vista il portavoce: Platone è uno scrittore corale. Un esempio ammirevole di questo approccio unico al testo di un dialogo è il corso di lezioni sul Simposio tenuto da Strauss a Chicago nel 1959. Qui la finezza esegetica, la profondità e la sensibilità letteraria di Strauss restituiscono come mai era accaduto prima le diverse concezioni dell’amore, dell’essere umano e del suo desiderio, del fondamento della vita politica, e del rapporto tra domandare filosofico e scrittura, che traspaiono dai discorsi dei protagonisti. Le lezioni sul Simposio offrono un contributo prezioso alla comprensione di Platone, ma sono anche un documento da cui non può prescindere chiunque voglia capire il pensiero di Strauss. Il volume, tradotto da Guido Frilli, oltre alle lezioni di Strauss presenta la premessa di Seth Benardete, che ne curò l’edizione originaria, e un’introduzione di Alessandra Fussi, curatrice della presente edizione e autrice di La città nell’anima. Leo Strauss lettore di Platone e Senofonte (ETS, Pisa 2011).
Il discorso socratico di Senofonte. Un'interpretazione dell'«Economico»
Leo Strauss
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 172
"Il discorso socratico di Senofonte" è una fra le opere più enigmatiche, ma al contempo più importanti, dell’ultima produzione di Leo Strauss. Questo commento filosofico all’Economico, prima parte di un dittico straussiano dedicato agli scritti socratici di Senofonte che si compirà con il successivo Xenophon’s Socrates, rappresenta il punto di fuga di due linee di riflessione fondamentali per il filosofo tedesco. In primo luogo, qui si completa lo sforzo di ricomporre il senso filosofico della figura di Socrate, seguendo il solco tracciato in Socrate e Aristofane. Strauss sostiene che Senofonte ha utilizzato il tema del dialogo – l’insegnamento dell’arte economica – per rispondere obliquamente all’accusa di impoliticità mossa a Socrate dal poeta comico. Il Socrate che qui parla con Iscomaco, modello del perfetto economo e gentiluomo, è il filosofo che volge la propria attenzione ai fondamenti della polis, cioè la legge, l’ordine divino, la convenzione: è il fondatore della filosofia politica. In secondo luogo, quest’opera segna il compimento del confronto di Strauss con Senofonte, durato oltre trent’anni. La filosofia senofontea qui è ritratta come un polivoco “universo morale”, attraversato da figure che sono a un tempo politiche ed esistenziali: gentiluomo, tiranno, re, filosofo.
Lezioni sulla filosofia politica di Spinoza
Leo Strauss
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 460
Le "Lezioni sulla filosofia politica di Spinoza" sono la trascrizione di un corso seminariale tenuto da Leo Strauss nell’autunno del 1959, consistente in 16 sessioni sul "Trattato teologico-politico" e sul "Trattato politico". Nonostante non si tratti di materiale pensato per la pubblicazione, il testo fornisce utili indicazioni sulla decisiva interpretazione di Spinoza da parte del filosofo tedesco. Si è creduto a lungo che la seconda fase del pensiero di Strauss, a partire dagli anni Cinquanta, in cui si accentua la riflessione critica sulla modernità, sia coincisa con una progressiva perdita di interesse nei confronti di Spinoza. Queste lezioni possono invece presentarsi come trait d’union tra gli studi spinoziani giovanili e il confronto finale con il filosofo olandese, avvenuto nel 1962 in occasione della scrittura della prefazione all’edizione americana de La critica della religione in Spinoza del 1930. Con la pubblicazione di queste pagine, si rende disponibile l’ultimo tassello per la comprensione del rapporto Spinoza-Strauss, uno dei dialoghi più fecondi della filosofia politica del Novecento. Postfazione di Carlo Altini.
Vico. Seminario tenuto nel quadrimestre autunnale del 1963 all'Università di Chicago
Leo Strauss
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 792
L'opera è costituita dal testo delle lezioni tenute da Strauss nel 1963 all'Università di Chicago. In queste lezioni l'autore analizza due importanti opere di Giambattista Vico, l'Autobiografia e la Scienza nuova, offrendo un commento ai testi e inserendo la filosofia vichiana nel contesto dei dibattiti più rilevanti della filosofia moderna. Sono riportati anche i dialoghi fra Strauss e i suoi studenti, mostrando un interessante spaccato del metodo straussiano di insegnamento.