Libri di Leonardo Paolo Lovari
Pistis Sophia
G. R. S. Mead
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2018
pagine: 376
Il Pistis Sophia, o Libro del Salvatore, è un vangelo gnostico scritto in lingua copta probabilmente nella seconda metà del III secolo. Come altri vangeli gnostici contiene una rivelazione segreta di Gesù risorto ai discepoli in assemblea (inclusa Maria Maddalena, la Madonna, e Marta), durante gli undici anni successivi alla sua resurrezione. Perduto per secoli, è studiato dal 1772 grazie al codice Askew. Ne sono state ritrovate varianti tra i Codici di Nag Hammâdi nel 1945. Non va confuso con altri testi gnostici: la Sapienza di Gesù Cristo o Sofia di Gesù Cristo; il Dialogo del Salvatore; il Vangelo del Salvatore.
De l'infinito, universo e mondi
Giordano Bruno
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2018
pagine: 210
"De l'infinito, universo e mondi" è il terzo dialogo filosofico che Giordano Bruno pubblica a Londra nel 1584, chiudendo il ciclo dei dialoghi cosmologici londinesi intrapreso con "La cena de le ceneri" e proseguito con "De la causa, principio et uno". Sviluppando ulteriormente tematiche già iniziate in quelli, il rapporto fra un Dio immanente e un universo infinito da un lato, e la distinzione dei ruoli di teologia e filosofia dall'altro, il De l'infinito sancisce il punto definitivo di frattura del pensiero del filosofo sia con la dottrina aristotelica sia col cristianesimo. Dedicato anche questo all'ambasciatore di Francia in Inghilterra, il De l'infinito è composto di cinque dialoghi preceduti dalla dedica (la "proemiale epistola"), nella quale Bruno non manca di inserire tre poesie. Protagonisti sono Filoteo, che dà voce all'autore, come già nei precedenti dialoghi; Fracastorio, medico, personaggio reale; Burchio, peripatetico, personaggio immaginario; Elpino, giovane allievo che fa da interlocutore a Filoteo; Albertino, che compare soltanto nell'ultimo dialogo, personaggio forse reale.
Il periodo amarniano. Le relazioni dell’Egitto con l’Asia Occidentale nel XV secolo a.c. secondo. Le tavolette di Amarna. Gli annali di Suppiluliuma
Carl Niebuhr, Leonardo Paolo Lovari
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2017
pagine: 66
Il Periodo Amarniano (1353-1336 a.C.) indica una tappa nella storia dell’Egitto durante la quale il faraone Akhenaton regnò nella sua nuova capitale, Akhetaton. Il nome arabo del sito è Amarna, da cui il nome del Periodo Amarniano. Sul piano religioso, questo periodo è stato caratterizzato da un unico insieme di riforme nella storia dell’antico Egitto, “il re eretico” proclamava il primato del dio sole Aton, chiuse i templi del dio tebano Amon, vietò il culto degli dei tradizionali e confiscò le proprietà della Chiesa allo Stato. Le lettere di Amarna, chiamate anche la corrispondenza di Amarna sono un archivio di corrispondenza, per lo più diplomatico, registrato su tavolette di argilla tra l’amministrazione egiziana e non solo i loro coetanei a Canaan, Amurru, Mitanni e Babilonia, ma anche con gli stati vassalli in Siria. Queste lettere sono state scoperte ad Amarna, città dell’Alto Egitto, il nome moderno della capitale del nuovo Regno d’Egitto, AKhetaton, fondata durante il regno del faraone Amenofi IV, noto anche come Akhenaton (ca. 1350 - 1330 a.C.).
Cristianesimo. Un'antica religione egizia
Ahmed Osman
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2016
pagine: 304
In questo libro l'autore Ahmed Osman sostiene che le radici della prima fede cristiana non provengono dalla Giudea, ma dall'Egitto. Egli paragona la cronologia del Vecchio Testamento e il suo contenuto con antichi documenti Egiziani per dimostrare che le vite dei personaggi principali delle Scritture Ebraiche, tra cui Salomone, Davide, Mosè e Giosuè, si basano su dati storici Egiziani. Egli suggerisce inoltre che questi personaggi e le storie ad essi associati coltivate sulle rive del Nilo, come i principi fondamentali della fede cristiana, l'unico Dio, la Trinità, la gerarchia del cielo, la vita dopo la morte, e la nascita dalla vergine di nascita, sono tutti di origine Egiziana. Egli fornisce anche un argomento convincente sul fatto che Gesù stesso sia venuto dall'Egitto.
La stele di Rosetta
Wallis E. A. Budge
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2016
pagine: 112
Manetone. La storia d'Egitto
Leonardo Paolo Lovari
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2016
La nostra conoscenza di Manetone è incerta, ma possiamo affermare tre cose che sono: la sua patria, il suo sacerdozio a Eliopoli e la sua attività per l'introduzione del culto di Serapide. Il nome Manetone si può spiegare come "La verità di Thoth", e sotto la XIX Dinastia è descritto come "Primo Sacerdote della Verità di Thot". "Manetone" è dal copto "sposo" "mandriano" "cavallo", ma la parola non sembra comparire altrove come un nome proprio. Sotto il nome di Manetone, la Suida sembra distinguere due scrittori: Manetone di Mendes in Egitto, capo sacerdote che scrisse sulla realizzazione del Kyphi e Manetone di Diospoli o Sebennytus, opere "A Treatise on Physical Doctrines" e "Apotelesmatica" (or Astrological Influences), in versi esametri, e altre opere astrologiche. Egli si descrive come "Alto sacerdote e scriba dei santuari sacri d'Egitto, nato a Sebennytus e dimorato a Eliopoli". A Manetone dobbiamo la suddivisione in trenta dinastie della storia dell'antico Egitto, tale suddivisione è in parte confermata anche da altre fonti come il Canone Reale.
Kemet. Storia dell'antico Egitto
Leonardo Paolo Lovari
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2016
pagine: 112
La civiltà egiziana, fiorita lungo le rive del Nilo per circa 3000 anni, fu una delle più straordinarie e durature del mondo antico. Ancora oggi, trascorsi due millenni dal suo tramonto, essa continua a esercitare un notevole fascino. Gli Egizi hanno lasciato molte tracce della loro cultura, grazie anche al clima secco del deserto che le ha conservate nei secoli. La Sfinge e molte piramidi, le mummie, le maschere funerarie, le decorazioni sepolcrali, i papiri, sono così state preservate dalla distruzione, la sorte comune di tante antiche vestigia. L'Egitto è infatti noto anche con il nome di "dono del Nilo", perché le piene del fiume depositavano sui campi uno strato di fertile limo, vitale per la crescita delle colture. Già in età preistorica, i primi abitanti impararono a seminare e piantare le loro messi nei campi ancora coperti dal limo dopo che le acque si erano ritirate. I raccolti, quasi sempre abbondanti, permisero a quella civiltà di prosperare e di raggiungere uno splendore mai conosciuto prima.
Segni celesti
Adrian G. Gilbert
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2015
pagine: 416
Al tempo degli antichi profeti l'immutabile firmamento risplendeva sulla terra, visibile ogni notte. La rivoluzione delle stelle e la progressione delle costellazioni davano la misura del passare del tempo più accuratamente che ogni invenzione umana. Molti dei grandi monumenti e costruzioni del mondo antico sono stati fatti per segnare il naturale ciclo del tempo tracciato dal sole, dalla luna e dalle stelle. Adrian Gilbert ci guida nella sua indagine per svelare i misteri delle profezie del Vecchio e Nuovo Testamento. Ci dimostra come i segni, messaggeri di una nuova era, siano ora visibili nel cielo: la costellazione di Orione è arrivata nel suo punto più a Nord, la cintura di Orione sta arrivando sul Monte degli Olivi, a Gerusalemme.
Anemos. La vita è un soffio
Leonardo Paolo Lovari
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2015
pagine: 152
La parola "anima" dal greco ànemos, il vento, una forza immane ma invisibile. Permette al corpo di vivere identificandosi con il concetto stesso di vivere. Il concetto di anima è visto in tutte le culture come parte essenziale del creato e della natura sempre identica a se stessa. Non è separabile dal corpo, ma legata ad esso. Questo concetto ha generato dubbi sull'immortalità dell'anima quando si libera dal corpo: una volta privata del suo involucro corporeo, l'anima secondo alcuni diventa un'ombra, priva dell'individualità che la rendeva unica quando era unita con il corpo. Con Platone l'anima viene collocata in un luogo di scoperta e manifestazione dell'Assoluto, compresa tra realtà corporea e dimensione spirituale. Il vivere in questa terra è una via obbligata in cui aspira solo al liberarsi del vincolo corporeo.
Tornerà la mia estate
Leonardo Paolo Lovari, Andrea Falciani
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2013
pagine: 88
Il mondo sta cambiando, si sta globalizzando. Diverse etnie si spostano per cercare fortuna in paesi più ricchi. Questa mescolanza di razze ha portato ad avere relazioni tra uomini e donne di altri paesi. Da queste unioni nascono dei figli , ma, molte volte queste unioni si rompono e spesso uno dei due genitori si porta via nel paese di origine i propri figli, sottraendoli all'altro genitore. Queste sono delle vere e proprie tragedie per i bambini che vengono sradicati dal proprio ambiente senza avere nessuna possibilità di scegliere. Questo romanzo ci racconta una storia, un racconto fatto di amore e sofferenza. Uno spaccato della nostra società che non si accorge realmente che la famiglia va tutelata e vanno tutelati i minori, che, tutto hanno da perdere, vittime innocenti di un sistema che non li tutela come esseri umani. Il racconto ci da la speranza che il mondo potrà cambiare a patto che riesca ad ascoltare le voci dei suoi figli.
Piramide: di nome o di funzione?
Diego Baratono
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2025
Può apparire un semplice luogo comune, ma il nome “piramide” è sicuramente uno dei termini tra i più iconici e maggiormente evocativi conosciuti. Su questo i dubbi sono pochi. Del resto, sono ben pochi a non sapere cosa siano le Piramidi, specialmente se il contesto di riferimento è per esempio la civiltà dell'Egitto Antico. Anche su questo non si hanno grandi incertezze. Ora, le indecisioni più scomode si trovano nel definire quale sia la provenienza di questo sostantivo antico e, soprattutto, se calato in un orizzonte etimologico, cosa può aver voluto significare originariamente la denominazione “piramide”. In questo breve studio si cercherà di risolvere, almeno in una certa misura, la vexata quaestio, che come si dimostrerà non è proprio una vuota questione di lana caprina. Introduzione di Lovari Leonardo Paolo.