Libri di Lóránd Hegyi
Tre Maestri. Interrogazione sul tempo. Roman Opalka, Ilya Kabakov, Jannis Kounellis
Lóránd Hegyi
Libro: Copertina morbida
editore: Electa
anno edizione: 2019
pagine: 96
Opalka, Kounellis e Kabakov hanno influenzato i padigmi, gli strati referenziali, le narrazioni del pensiero artistico, nonché le forme, i contesti e i materiali usati nell'espressione artistica degli ultimi cinquant'anni. Questo saggio è una riflessione e un'analisi su ciò che hanno in comune questi tre maestri, il tempo come metafora centrale del significato dell'opera d'arte, nell'ottica dello sviluppo temporale del processo percettivo inteso come esperienza intellettuale, emozionale, e persino catartica.
Rosso Wagner-Wagner red
Salvatore Garau, Lóránd Hegyi
Libro: Libro in brossura
editore: Corraini
anno edizione: 2015
pagine: 104
Il volume raccoglie questa serie di opere di Salvatore Garau - pittore, ma anche musicista e scrittore, caratteristiche non secondarie per comprenderne la poetica - in cui un ossessivo monocromatismo, fatto di sfumature di rosso, sembra evocare lo spirito delle lotte mitiche degli eroi di Wagner. Accompagnano le opere i testi critici di Lóránd Hegyi e dello stesso Garau.
István Nádler. Ein malerisches Oevre in Ungarn
Lóránd Hegyi
Libro
editore: AER
anno edizione: 1999
pagine: 240
Passage d'Europe. Réalités, références. Un certain regard sur l'art d'Europe centrale et orientale
Lóránd Hegyi
Libro
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2004
pagine: 160
Gregorio Botta. Here lies one whose name was writ in water
Lóránd Hegyi
Libro: Libro rilegato
editore: Il Cigno GG Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 80
Significanti incertezze. Saggio sul disegno contemporaneo
Lóránd Hegyi
Libro: Copertina morbida
editore: Hapax
anno edizione: 2016
pagine: 80
"Significanti incertezze" è il primo volume della collana "Arte e identità visiva", curata da Lóránd Hegyi e dedicata all'arte contemporanea. Questo saggio critico di Lóránd Hegyi sul disegno contemporaneo utilizza in modo quasi didattico il percorso artistico di alcune fra le più interessanti figure della scena artistica. È "in questo contesto (che) l'operato artistico di Ugo Giletta, Veronika Holcova, Marine Joatton, Christian Lhopital, Barthélémy Toguo, Sandra Vásquez de la Horra e Fabien Verschare ci appare particolarmente autentico e considerevole, significativo, poiché riflette in modo estremamente radicale sulla liberazione dell'immaginazione e sulla contestualizzazione delle narrative per immagini nell'ambito di una referenzialità ricca e sempre più diffusa". "'Farcela con il poco', dice Benjamin. Il poco significa riduzione, concentrazione, compressione; significa creare un'immagine forte, semplice, spoglia e per così dire barbarica che, senza abbellimenti e orpelli, senza legittimazioni derivanti da tradizioni e convenzioni, soprattutto senza legittimazioni dovute alla bellezza, rivela l'aspetto elementare, contemporaneo per eccellenza, inevitabilmente vero".
Wang Luyan: la visione scettica. Impegno e riflessione. Ediz. italiana e inglese
Lóránd Hegyi, Wang Lei, Wang Luyan
Libro: Copertina morbida
editore: Hapax
anno edizione: 2017
pagine: 160
Il volume intende far scoprire in Italia e in Europa Wang Luyan, un importante artista cinese contemporaneo, ripercorrendone l'evoluzione artistica attraverso le tappe di una riflessione culturale che lo ha portato a sviluppare gli elementi cardine della sua filosofia dell'arte, con le sue "regole" e con il suo necessario impegno etico e sociale. Tali elementi concorrono a promuovere una "visione scettica", una sorta di "espressione emotiva" trasformata dalla ragione e dotata di una forma di bellezza che differisce dalla catarsi poiché racchiude il carattere inalienabile e irriducibile di una visione "confusa". Wang Luyan si serve dell'arte come di uno strumento educativo, un mezzo per portare alla luce e svelare, attraverso la creazione di figure inverosimili e provocatorie, alcune verità nascoste e latenti, una forma di partecipazione critica agli eventi e alla storia, quasi una sorta di "attivismo". I disegni di Wang Luyan costituiscono uno studio rigoroso e senza compromessi di ciò che il lavoro artistico può e deve fare per affrontare le questioni fondamentali che orientano la nostra vita.
Painters of uncertainty. Remarks on narrative in contemporary painting
Lóránd Hegyi
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2018
pagine: 108
Sur un terrain etrange. Riflessioni sull'incertezza e la disorientazione nel disegno contemporaneo
Lóránd Hegyi
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2021
pagine: 60
Hermann Nitsch un approccio all'arte totale. Tre saggi
Lóránd Hegyi
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2022
pagine: 71
Hermann Nitsch, personalità di straordinario rilievo della storia dell'arte austriaca, creatore di performance e installazioni, nonché pittore e disegnatore, realizza attraverso le sue espressioni artistiche un vero e proprio "teatro totale" che unisce mito ed estetica, metafore religiose e vita quotidiana, classicismo e arcaismo per arrivare addirittura all'elemento barbarico, il tutto in una forma monumentale che non ha eguali. Nel suo progetto d'opera d'arte totale, il Teatro delle orge e dei misteri, Nitsch rivela le riserve di significato etiche ed estetiche dell'azionismo, un'arte derivata dal mito e forgiata dall'artista-filosofo, che si manifesta nell'attività delle masse che prendono parte alla rappresentazione.
My 30 years in Galleria Fumagalli. Coherency in diversity. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2022
pagine: 237
Il volume documenta il ciclo espositivo MY30YEARS – Coherency in Diversity ideato e curato nel 2021 da Lóránd Hegyi per omaggiare i trent’anni di carriera della gallerista Annamaria Maggi. Il ciclo espositivo, composto da otto mostre, ha coinvolto dodici artisti, fra maestri e artisti più giovani, seguiti o rappresentati dalla Galleria Fumagalli. Per ogni occasione Lóránd Hegyi ha posto in dialogo tre artisti su alcuni temi specifici, allo scopo di far emergere inedite connessioni e analogie tra le loro differenti ricerche artistiche, evitando ogni imposizione concettuale e lasciando alle opere tutta la loro unicità e autonomia di significato.
Anne e Patrick Poirier. Mito memoria utopia
Lóránd Hegyi
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2023
pagine: 88
L'opera di «Anne et Patrick Poirier» manifesta il profondo cambiamento di paradigma nell'arte contemporanea agli inizi degli anni Settanta, quando diversi artisti emergenti, su entrambe le sponde dell'Atlantico, diedero vita a nuove narrazioni e si orientarono verso una visione antropologica dell'arte determinata da metafore culturali, simboli storici e mitologici, e modelli etnografici. Le esperienze personali e microcomunitarie, le memorie e le convenzioni culturali, i differenti modelli di sistemi di valori collettivi, i diversi concetti di tempo e universo divennero così parte di una nuova narrazione. Anne et Patrick Poirier, Christian Boltanski, Annette Messager, Nikolaus Lang, Charles Simonds e molti altri artisti dell'epoca crearono un nuovo linguaggio in cui si riflettevano i loro interrogativi su miti, metafore e narrazioni collettive. La corrente artistica della cosiddetta mitologia individuale fu la risposta artistica alla sfida del formalismo, dell'ultimo minimalismo e delle diverse pratiche artistiche strutturali e analitiche, e sottolineò l'impegno dell'azione artistica nel contesto della storia, della mitologia, dell'etnografia e della coscienza culturale. Da oltre quarant'anni, Anne et Patrick Poirier operano sovversivamente, servendosi di diverse forme di emulazione: imitano le attività degli archeologi, degli etnografi, degli studiosi di storia, riproducendo appunto reperti archeologici, documentazioni scientifiche, presentazioni museali, rielaborazioni storico-culturali. Archeologia e studi scientifici sulle civiltà del passato forniscono il materiale per approfondire questa ricostruzione necessaria a un'immaginazione libera da ogni vincolo, dove l'artista è costantemente alla ricerca di analogie valide con la vita attuale. Le loro installazioni, gli oggetti, le immagini e i testi confluiscono in una sorta di opera d'arte totale, incarnando due visioni complementari: quella dell'architetto che costruisce e quella dell'archeologo che scava in profondità.

