Libri di Luca Calenne
Gregorio Preti «Pittore di buon nome». Storia di una riscoperta
Giuseppe Valentino, John T. Spike, Luca Calenne
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2023
pagine: 112
Catalogo della Mostra aperta presso il Museo Civico di Taverna (CZ) dal 22 dicembre 2022 al 26 marzo 2023. "Mi sembra giusto che la base per la riscoperta delle opere di Gregorio Preti sia stata costruita a Taverna, un luogo dove il suo nome non è stato mai dimenticato, nonostante che altrove la coltre dell'oblio sia ingiustamente calata sul suo nome per quasi tre secoli. L'elenco degli eventi e delle pubblicazioni realizzati a Taverna nel corso degli anni in onore del fratello maggiore di Mattia Preti decorre già dal 1997, quando il profilo artistico di Gregorio Preti fu delineato in un catalogo comprensivo di tutte le opere di Mattia e Gregorio Preti conservate a Taverna. Queste ricerche e questi studi erano arricchiti dalla scoperta di molti dipinti e documenti inediti, ed anche dagli ottimi studi diagnostici del 1997 curati da Caterina Bagnato di Taverna, in collaborazione con Carlo Lalli e con i tecnici dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Nel 2003 il quarto centenario della nascita di Gregorio - che ha visto la luce a Taverna nel 1603 - è stato commemorato sia con la pubblicazione del primo catalogo dei suoi dipinti e documenti, sia con una mostra che è stata la prima esposizione in assoluto dedicata alle sue opere. L'importanza che ha rivestito nel corso della sua carriera l'Allegoria dei cinque sensi di Palazzo Barberini è stata sottolineata riservando a questo dipinto la copertina del catalogo."
La rivincita di Adone sull'Indice. Su un ciclo pittorico dedicato al poema di Giovan Battista Marino nella Villa Sforza ai Quattro Cantoni
Luca Calenne
Libro
editore: Bardi Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 418
In una villa del Seicento nascosta tra i vicoli del colle Esquilino, si conserva l’unico ciclo pittorico finora conosciuto dedicato a "L’Adone" di Giovan Battista Marino, stampato a Parigi nel 1623. La scoperta sarebbe già di per sé sensazionale, ma assume un valore ancora maggiore sapendo che questi dipinti furono realizzati durante il pontificato di Urbano VIII, che fece ascrivere il sensuale poema all’Indice dei libri proibiti. Lo studio di questo ciclo pittorico, qui attribuito a Charles Mellin e Claude Lorrain, ha permesso raccogliere molte notizie inedite sul conto del suo committente, il marchese Paolo Sforza, che non solo diede spesso motivo di scandalo, ma si rifiutò pure di militare nell’esercito pontificio durante la guerra di Castro, suscitando l’ira dei Barberini. E se questo rifiuto del fosse da mettere in relazione proprio con la sua predilezione per "L’Adone", universalmente ritenuto un “poema di pace”?
Prime ricerche su Orazio Zecca da Montefortino (oggi Artena). Dalla bottega del Cavalier d'Arpino a quella di Francesco Nappi
Luca Calenne
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2011
pagine: 319
A dodici anni dalla sua apertura, l'Archivio storico "Innocenzo III" della Diocesi Suburbicaria di Velletri-Segni inizia la pubblicazione di una serie di quaderni con lo scopo di arricchire il panorama degli studi su questa porzione del Lazio Meridionale: il primo numero, a firma di uno dei curatori dell'archivio, è dedicato al pittore Orazio Zecca di Montefortino (oggi Artena). La vita e l'opera di questo abile ma litigioso artista di provincia, appartenente alla cerchia del Cavalier d'Arpino, costituiscono il filo conduttore a cui l'autore ha intrecciato le vicende di Francesco Nappi, Flaminio e Francesco Allegrini, Adriano Monteleone, Cesare Rossetti, Angelo Guerra, Ottavio Grisolati, e molti altri artisti minori del primo Seicento romano. Le chiese di Artena ed il palazzo baronale di Zagarolo, la Basilica di Santa Maria Maggiore e la chiesa di Santa Maria in Via, la Villa Celimontana ed il chiostro di Santa Maria sopra Minerva, sono alcuni dei luoghi per cui si snoda questa vasta ed accurata ricerca, che porta all'attenzione degli studiosi numerose opere e documenti inediti o poco noti, e mette in evidenza la diffusione dello stile di Giuseppe Cesari nel Basso Lazio.
Le «tenebre oneste» di Mattia Preti.. Un simposio di amici di Galileo nell'Allegoria dei cinque sensi della collezione Barberini
Luca Calenne
Libro
editore: Bardi Edizioni
anno edizione: 1996
pagine: 210
Mattia Preti è da sempre considerato il pittore che incarnò i valori della Controriforma cattolica coniugando nella sua persona una vita condotta nel segno dell'onore e dell'ortodossia religiosa a un'arte irreprensibile in cui il drammatico realismo di Caravaggio si conforma all'esigenza di decoro del culto. Divenuto nel 1642 Cavaliere di Malta sfoggiò con orgoglio la croce, il pennello e la spada. Ma prima di allora? Circa i suoi primi tempi a Roma le fonti letterarie sono reticenti e talvolta inverosimili. Questo libro analizza l'Allegoria dei cinque sensi, opera eseguita negli anni immediatamente seguenti l'abiura di Galileo e appartenuta alla famiglia Barberini, gettando una luce su questo periodo ancora oscuro della vita di Preti.