Libri di Majid Rahnema
Non c'è povertà dove non c'è ricchezza
Luigi Arnaboldi, Majid Rahnema, Arrigo Chieregatti
Libro
editore: Museodei by Hermatena
anno edizione: 2015
pagine: 152
A partire dalla saggezza antica di un proverbio africano: "Non c'è povertà dove non c'è ricchezza", proponiamo in questo volume l'acuto e dettagliato studio di Majid Rahnema sulla 'povertà modernizzata' che caratterizza il mondo di oggi. "La povertà globale è una creazione del tutto nuova e moderna. I materiali di base con cui è stata costruita sono essenzialmente l'economicizzazione della vita e l'integrazione forzata delle società vernacolari nell'economia mondiale". L'analisi è rigorosa e 'scomoda', ma si apre su un orizzonte di speranza: "L'era economica, come tutte quelle che l'hanno preceduta, non è una condizione compiuta ed eterna. Le crisi profonde che attraversa in tutti i campi stanno forse già preparando l'avvento di una nuova era. La fioritura di forme nuove e più elevate di povertà conviviale possono dunque apparire come l'ultima speranza di una creazione di società diverse, basate sulle gioie dell'essere di più invece che sull'ossessione dell'avere di più" (Majid Rahnema). Un breve articolo di Arrigo Chieregatti e un testo di Enzo Scandurra sulla situazione delle periferie italiane completano il volume.
Si fa presto a dire povero. Come viene creata, promossa e strumentalizzata la «Povertà» nel mondo
Majid Rahnema
Libro
editore: Gruppo Editoriale Macro
anno edizione: 2009
pagine: 80
Per una convivialità delle differenze. In ascolto di altre culture
Jean-Léonard Touadi, Moni Ovadia, Majid Rahnema
Libro: Copertina morbida
editore: Cooperativa L'Altrapagina
anno edizione: 2009
pagine: 109
La potenza dei poveri
Majid Rahnema, Jean Robert
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2010
pagine: 304
Perché pubblicare in "Biblioteca Permanente" un dialogo? Perché quando il dialogo fa emergere il sapere e l'esperienza di anni può diventare quel contributo maturo che oggi, causa i panni sempre più stretti e rigidi delle discipline, non si ravvisa in opere dedicate a un singolo campo del sapere. L'ambito di questa conversazione che pesca nella storia del pensiero e nei contributi di varie figure contemporanee riguarda il recupero della povertà come via per sradicare la miseria. Jean Robert è cresciuto alla scuola di Ivan Ulich, il suo impegno intellettuale è legato a pratiche sociali. Majid Rahnema è una grande figura ponte tra saggezza persiana e sapere europeo. Il suo pensiero condensa una lunga esperienza del bacino mediterraneo e si compara con le società tradizionali del pianeta. C'è una saggezza e una prassi di vita millenaria che Rahnema condensa come "povertà conviviale". Questa povertà, ma dovremmo dire "la povertà", che è l'opposto della miseria, è il luogo, l'episteme di qualsiasi cultura e civiltà. In un periodo come il nostro, devastato dalla edificazione dei non-luoghi, la potenza dei poveri ravvisa la povertà come brodo di cultura di una vita fatta di legami significativi e di costruzioni accoglienti. Siamo di fronte a una visione antropologica che spazia tra più discipline, mettendole in crisi, in primo luogo quella che si definisce come economia.
Quando la povertà diventa miseria
Majid Rahnema
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
pagine: 354
Iraniano, diplomatico e ministro, Majid Rahnema ha rappresentato il suo Paese alle Nazioni Unite. È stato membro del Consiglio esecutivo dell'Unesco, insegna regolarmente negli Stati Uniti. In questo volume offre una critica radicale e nuova del mondo globalizzato, un excursus storico sulla povertà, sull'evoluzione del significato della parola povero e un'analisi della situazione sociale dei poveri nel mondo, oggi più che mai miserabili, vittime di un'economia che si pretende in grado di soddisfare i bisogni e invece distrugge persino la possibilità di una dignitosa povertà.