Libri di Marco Adorni
Sei libera sii grande. Giuseppe Mazzini e il suo insegnamento
Marco Adorni
Libro: Libro in brossura
editore: Rogas
anno edizione: 2022
pagine: 246
Questo libro è un invito a prendere sul serio Mazzini e a oltrepassarne l’immagine stantia e impolverata di profeta, apostolo, mistico, credente nell’utopia dell’unità, fedele dell’idea repubblicana consegnatoci dalla manualistica e dalla parzialità di certa pubblicistica. Mazzini è stato anche questo. Quello che manca è una conoscenza profonda del suo insegnamento, capace di restituirne l’unità di pensatore che tenta di colmare l’abisso moderno che, almeno da Thomas Hobbes in poi, separa auctoritas e veritas. Mazzini fu un riformatore conservatore, un insurrezionalista che predicava una rivoluzione pacifica fondata sull’amore e la concordia, un cospiratore e un tattico che, pur conoscendo l’arte del machiavellismo, vi si elevava in nome di una missione dettata da un’entità trascendente regolativa che, guidando la storia, dona una prospettiva di significato universale e umanitario all’azione del cittadino religioso, impegnato a realizzare e rispettare i diritti e i doveri della res publica, a lottare per la libertà e l’autodeterminazione nazionale in nome del perfezionamento spirituale del mondo.
La difesa di Sisifo. Il contratto provinciale di lavoro degli alimentaristi di Parma dagli anni Sessanta ad oggi
Marco Adorni
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 164
Nel volume vengono ricostruite le vicende che hanno caratterizzato la realizzazione dell'istituto della contrattazione provinciale nel settore degli alimentaristi di Parma, prendendo in esame un arco temporale che va dagli anni sessanta del XX secolo al primo decennio del secolo successivo. A emergere da questa analisi è il protagonismo della Filziat-Cgil e la sua capacità di trasformare le relazioni industriali, anche grazie al nuovo istituto, a vantaggio dei lavoratori del settore; una lunga stagione di conquiste progressive e inesorabili, concernenti i diritti sociali, le condizioni di lavoro, i livelli retributivi complessivi e la redistribuzione dei premi e dei salari a vantaggio dei dipendenti con minori tutele e qualifiche; dal 1975 (anno apicale delle vittorie sindacali) a oggi, sostanzialmente tali conquiste non hanno subito arretramenti, ed è questo ciò che rende lecito considerare Parma, ancora una volta, un'anomalia o, forse meglio, un modello.