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Libri di Maria Candida Ghidini

Pensieri ultimi, parole penultime. Diari 1908-1910

Pensieri ultimi, parole penultime. Diari 1908-1910

Lev Tolstoj

Libro: Libro in brossura

editore: Diabasis

anno edizione: 2019

pagine: 206

«Lampi di epifanie», «scintilla» che illumina la tenebra, i diari di Tolstoj testimoniano la sua ricerca della ragione dell'essere: la vita che si rinnova incessantemente nell'amore, sostanza di tutto l'universo, non solo dell'uomo. Presentiamo qui una scelta dei Diari degli ultimi tre anni, dal 1908 al 1910, molti inediti in Italia e in una nuova traduzione che privilegia l'aspetto filosofico e meditativo dell'amplissimo materiale costituito dal corpus autobiografico tolstojano. Nel corso del Novecento, l'immagine di Tolstoj pensatore e maestro di vita è coesistita con quella dell'autore dei grandi capolavori come Guerra e pace e Anna Karenina, a tratti anche oscurandola. Il suo pensiero si era espresso in numerose opere, risultanti da un lavoro di studio e riflessione che legava la teologia e l'ermeneutica delle Sacre Scritture alle più urgenti questioni sociali, economiche e politiche: la guerra, le proteste studentesche, il terrorismo, la pena di morte, la tortura, la giusta distribuzione delle terre e la proprietà. In uno sforzo di ricomprensione dei vari aspetti della vita in un'unica ricerca di senso, esso investiva tutte le sfere del vivere umano, fino a elaborare perfino un sistema di regole spicciole (l'alimentazione, il vegetarianesimo, l'astensione da alcol e droga e da ogni forma di intossicazione, la vita sessuale, l'amicizia). Ciò ha generato l'abitudine a considerare questo tardo Tolstoj una sorta di rigido moralista, lontano dalla conoscenza empatica e intuitiva che pervadeva la sua creazione artistica. La lettura dei diari e dei suoi taccuini smentisce questa rigidità e l'accusa di moralismo.
18,00

Dostoevskij

Maria Candida Ghidini

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2017

pagine: 319

Si rimane abbagliati dalla ricchezza di pensiero creata nel tempo dall'incontro con Dostoevskij. Nella ricezione della sua opera ha finito per prevalere una grande saturazione di idee: i dialoghi appassionati che si agitano nei suoi romanzi hanno smosso molta terra e piantato molti semi. Si rischia, però, di incrostare la percezione del testo con le tante letture, inibendo una fruizione più fresca (immediata sarebbe impossibile, ce lo insegna Dostoevskij stesso) e dimenticando il profondo radicamento dell'opera nella sua epoca e nel contesto letterario che ha contribuito a generarla. Dostoevskij mette in relazione dimensioni diverse: quella concreta storico-sociale e quella delle «questioni maledette» del destino dell'uomo e del cosmo. E cosi la sua scrittura tangibile vive di un sostrato antico, mitologico, archetipico, che risale alle fonti della letteratura europea e assume un valore autenticamente figurale, perché allarga il particolare infimo fino all'infinito. Maria Candida Ghidini propone, nel suo saggio, un percorso di lettura di opera in opera, sciogliendo i grandi temi in una narrazione vicina ai testi, quelli di Dostoevskij e quelli degli scrittori in un modo o nell'altro a lui vicini. È impossibile studiare le opere dostoevskijane senza considerare il contesto sociale, politico, economico e culturale da cui sono nate; esse sono una potente sintesi delle questioni del suo tempo, di cui Dostoevskij non fu solo un testimone, ma anche un attivo e coinvolto attore. Egli vive e rappresenta un momento storico cruciale, elevando però la caoticità della Storia a rappresentazione di un caos universale primigenio.
25,00 23,75

Viaggiando tra le stelle. Saggi sulla teoria del simbolo, sulla letteratura e sulla modernità (1904-1947)

Vjaceslav Ivanovic Ivanov

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2025

pagine: 432

Per la prima volta in edizione italiana – arricchita da Introduzione, note e Cronaca della vita e delle opere dell'autore basata su documenti, corrispondenze e testimonianze anche inedite –, è qui offerta una selezione rappresentativa della produzione teorica di Vjaceslav Ivanov, figura chiave della cultura russa del primo Novecento. I saggi presentati sono articolati in tre nuclei tematici: la teoria del simbolo, la letteratura russa (Puškin, Lermontov, Gogol', Dostoevskij, Solov'ev, Belyi) e la riflessione sulla sorte dell'umanesimo nella modernità. Le vicende storiche e la graduale maturazione di un'esperienza religiosa conducono Ivanov a una visione del mondo dove il simbolismo assume i caratteri di una chiave interpretativa religiosa della realtà, da opporre alla crisi dell'umanesimo moderno. La sua figura è quella di un intellettuale dell'Oriente e dell'Occidente, capace – secondo la sua stessa fortunata espressione – di «respirare con entrambi i polmoni», quello romano-latino e quello bizantino-slavo, ciascuno da solo insufficiente per incarnare il cristianesimo universale e l'autentico spirito europeo.
34,00 32,30

Dostoevskij: guida ai Fratelli Karamazov

Maria Candida Ghidini

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2022

pagine: 127

«Un giorno Rosewater disse a Billy una cosa interessante [...]. Disse che tutto quello che c’era da sapere sulla vita si poteva trovare nei Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij. “Ma non basta più” disse Rosewater». In un manicomio americano, gli eroi di Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut discutono dei Karamazov e ne decretano la sostanziale incompiutezza e apertura. Dostoevskij, il romanziere dei filosofi, tende a essere interpretato come se proponesse un sistema chiuso, risolvibile in una serie di teorie. Il romanzo, invece, muove dalla «vita viva», che non è una materia che ceda facilmente all’interpretazione. Questo libro parte dal basso, suggerendo una lettura lenta, aderente al testo e alle condizioni, storiche e letterarie, in cui esso si è formato, per fornire qualche strumento utile a orientarsi nel mondo complesso dei Karamazov.
13,00 12,35

Memorie di uno scrittore in prigione

Memorie di uno scrittore in prigione

Eduard Limonov

Libro: Libro in brossura

editore: TEA

anno edizione: 2014

pagine: 253

Eduard Limonov non è mai stato un bravo ragazzo: scrittore di culto, guerrafondaio ribelle, dissidente sdegnato, fondatore del Partito nazionalbolscevico, più volte arrestato. Visceralmente avverso a ogni pregiudizio, radica le sue azioni e i suoi pensieri in una personalissima visione del mondo e del destino dell'umanità. In questo libro, l'autore racconta i mesi trascorsi all'interno della colonia penale n° 13 nelle steppe della regione di Saratov. Al lager Limonov era arrivato all'inizio del maggio 2003 dopo due anni di prigione. Il libro pullula dei personaggi più disparati: i duri passati per le carceri e i campi di rieducazione per giudizi spesso iniqui e affrettati, i criminali incalliti, ma anche gli innocenti ingiustamente condannati. Tutti riforgiati in qualche modo dall'esperienza dolorosa della prigionia, non necessariamente abbrutiti, ma quasi sempre colti dallo sguardo pungente e imperturbabile dello scrittore nella loro insopprimibile ma castrata umanità. Limonov si inserisce nella grande tradizione letteraria russa: quella che, scontrandosi tragicamente con la realtà del carcere e del gulag, ha trasformato la prigionia in una metafora della società e della condizione umana. Introduzione di Maria Candida Ghidini.
9,00

Il cerchio incantato del linguaggio. Moderno e antimoderno nel simbolismo di Vjaceslav Ivanov

Il cerchio incantato del linguaggio. Moderno e antimoderno nel simbolismo di Vjaceslav Ivanov

Maria Candida Ghidini

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1998

pagine: 276

Vjaceslav Ivanov, poeta simbolista, è senza dubbio figura di rilievo nel primo Novecento russo, di cui esprime le problematiche e alcuni orientamenti critici. La sua opera si presenta come un fenomeno complesso, in cui non soltanto è formulata una precisa visione del mondo, ma emerge la domanda sul senso della scelta di scrivere. In tale prospettiva, la creazione letteraria ivanoviana rivela una dimestichezza inconsueta con la filosofia. Questo saggio, partendo dall'indagine sulla concezione di parola e linguaggio del poeta, intende mettere in luce le radici filosofiche del suo pensiero in rapporto sia con la tradizione sia con la riflessione contemporanea.
23,24

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