Libri di Maria Pace Ottieri
Il Vesuvio universale
Maria Pace Ottieri
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 279
Nel 79 d. C. Ercolano e Pompei furono distrutte dall'esplosione improvvisa e devastante del Vesuvio. Investiti dalla lava, pietrificati in un'eterna fuga fallita, i corpi di Pompei attraggono ogni anno migliaia di turisti. L'ultima eruzione del vulcano è stata nel 1944. Oggi il Vesuvio è inerte, e la sua calma apparente, replicata all'infinito sullo sfondo delle foto scattate da Posillipo. Ma se con l'obiettivo si ingrandisse al massimo quella montagna di fuoco, più che le rocce laviche e la cenere, sarebbero nitide le case, le strade, le macchine, le persone, ammassate in paesi più o meno piccoli, abbarbicati sui suoi fianchi. Alle pendici del Vesuvio si sviluppa, infatti, non una città, non una periferia, ma una conurbazione, un territorio con decine e decine di centri abitati che ha una densità di popolazione più alta di quella di Milano e Roma. Da sempre qui, immemori - o noncuranti - del pericolo, gli uomini hanno tenacemente coltivato, proliferato, costruito, distrutto, inquinato, pregato. Chi vive nei paesi vesuviani sembra davvero convinto che il vulcano non si risveglierà mai più. «Sarebbe fuorviante e frustrante cercare spiegazioni solo nell'ostinazione pervicace e incosciente», dice Maria Pace Ottieri che per capire quella terra è andata ad ascoltare le voci e le storie di chi ci vive. E allora c'è la famiglia Fortunio, che a Somma Vesuviana ha costruito un impero sul pesce dei lontani mari del Nord; c'è Tonino 'O Stocco, che costruisce e suona tammorre che accompagnano i canti e i balli popolari; c'è Lucio Zurlo, che insegna boxe nella sua palestra in un quartiere difficile di Torre Annunziata; ci sono le voci di Radio Siani con il loro impegno per la legalità; ci sono i morti ammazzati, dal lavoro, dal terremoto, dalla povertà, o da chi nessuno osa accusare. In un'instancabile quête tra passato e presente, tra i fasti antichi delle ville romane e i roghi tossici della Terra dei fuochi, tra ricordi leopardiani e interi quartieri abusivi, al ritmo delle traballanti corso della Circumvesuviana, Maria Pace Ottieri intraprende un viaggio alla scoperta delle tante esigenze che resistono in bilico sul cratere.
Amore nero
Maria Pace Ottieri
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 192
Quando la protagonista atterra nel 1981 in Alto Volta, quello che oggi si chiama Burkina Faso, non è la prima volta che vede l’Africa. Ci è già stata in precedenza, e ora è tornata per salutare l’amico e batterista Azou. L’Africa da tempo le pare «una grande periferia dove si accumulano i materiali» del mondo che qui sono ancora mobili e non circoscritti, malleabili, carichi di potenzialità infinite e capaci di ricomporsi in infinite varianti. È una terra di sterminata savana e polvere rossa, dove i bambini stanno seduti a grappoli e le donne preparano insieme il tô, una sorta di polenta dura che è la base del pasto quotidiano. Ma anche una società che ha sempre sacrificato l’individuo a sé stessa, liquida, dove i rapporti fra uomini e donne, vecchi e bambini, scorrono come un flusso ininterrotto. La protagonista osserva tutto con l’occhio dell’antropologa, affascinata da quanto le sta intorno e dal proprio modo di reagire a quello, per farne poi un piccolo diario che, ritornata in Italia, affida alle mani di un grande editore. Il quale le conferma che sí, si tratta di un libro, un libro vero, e non solo di un diario senza pretese, e tale che, pubblicato nel 1984, vince nello stesso anno il Premio Viareggio Opera Prima. Neri Pozza ripropone oggi quel libro, l’esordio di Maria Pace Ottieri: un volume che contiene un mondo, narrato con una lingua attenta e precisa anche quando è metaforica, in cui lampi di riflessione e consapevolezza si fanno largo tra la fitta descrizione di paesaggi, avvenimenti, villaggi o città, cortili interni o chiese cattoliche. Una dichiarazione d’amore per l’Africa, racconto di un viaggio in quel vasto continente ma soprattutto di un modo di percepire l’altro, di entrare, col cuore prima che con la testa, nella sua cultura. Nelle parole dell’autrice stessa: «Li guardo vivere, mi piace cercare di capire dalle forme, come un disegno di cui si possano leggere solo i contorni, togliere ogni giorno sottili strati di mistero».
Raggiungere l'ultimo uomo. Bunker Roy, un villaggio indiano e un diverso modo di crescere
Maria Pace Ottieri
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 288
Nell'India splendente del boom economico, centinaia di milioni di persone non riescono a mangiare due volte al giorno. Analfabeti, oppressi dalla povertà e dalla divisione in caste, vivono in uno stato costante di paura e insicurezza. Da trentacinque anni, la "Scuola dei piedi nudi" di Bunker Roy cerca di migliorare la vita dei contadini insieme a loro, offrendo risultati tangibili: trovare acqua per irrigare la terra, curare le malattie, vedere i propri figli frequentare la scuola. A Tilonia, migliaia di giovani che nessuno avrebbe impiegato sono addestrati a una professione. I criteri per la selezione sono semplici: devono essere poveri e analfabeti. La speranza è che un giorno siano in grado di stare in piedi da soli, guardando al mondo come esseri umani.
Un altro anno in Africa
Rose Zwi
Libro
editore: Edizioni Lavoro
anno edizione: 1995
pagine: 186
E' un romanzo che inscena la vicenda della diaspora ebraica nel Sudafrica, ai bordi delle miniere d'oro alla periferia di Johannesburg, negli anni Trenta. Clara Sereni osserva nella sua introduzione: "proprio lo spaesamento, la memoria e il desiderio di un altrove mitico o mitizzato, può essere considerato uno dei tratti distintivi dell'ebraismo, in tutte le epoche e a ogni latitudine; la diaspora come destino di tragedia ma anche come fattore forte di identità, che connota di sé ogni membro della comunità".
Quando sei nato non puoi più nasconderti. Viaggio nel popolo sommerso
Maria Pace Ottieri
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2003
pagine: 188
Collaboratrice di varie testate giornalistiche, tra cui "l'Unità" e "Diario della settimana", Maria Pace Ottieri offre in questo volume una cronaca della vita del popolo sommerso, che ci porta a conoscere un mondo di cui vediamo solo la crosta emersa e sul quale, nel quale, camminiamo ignari: il mondo dei clandestini che entrano da Gorizia, scavalcando la rete che taglia la città, o sbarcano sulle spiagge del sud per risalire la nostra penisola.
L'arcipelago di Longo maï. Un esperimento di vita comunitaria
Pia Pera
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2022
pagine: 304
«Longo maï», in lingua occitana, significa «per molto tempo ancora». E in effetti, a differenza di altre realtà simili, questo «arcipelago autogestito di comunità interdipendenti» è l'unico erede delle utopie nate dal 1968 che, raccogliendo l'eredità della civiltà contadina, sembra resistere nel tempo: forse perché non si è mai irrigidito in formule dottrinarie, ma è stato capace di crescere e di evolversi. Partito da Limans, in Francia, l'arcipelago conta ora sedi in tutta Europa e in America Centrale. A raccontarci come nacque, come funziona e perché funziona fu, nel 2000, Pia Pera, testimone di eccezione e senza paraocchi, ma capace di cogliere in tutta la sua portata il messaggio racchiuso in quell'utopia; un'utopia che di lì a breve, come ricorda Maria Pace Ottieri nella prefazione che accompagna questa nuova edizione del libro, Pia Pera stessa avrebbe a suo modo abbracciato scegliendo di vivere in campagna, e dando inizio a una produzione letteraria e saggistica che l'ha resa un'autrice di culto.
Abbandonami
Maria Pace Ottieri
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2004
pagine: 176
E' il romanzo di un matrimonio impossibile, o lo sguardo che porta Lea su quel personaggio scomodo e straordinario che è Tom. Ma è anche la storia del loro amore. È il ritratto di un personaggio che con ogni suo gesto suscita stupore. Una scrittura comica e rabbiosa, una storia in continuo movimento fra gli eventi minimi della quotidianità e le montagne e vallate che la vita comune crea fra due esseri non comuni. La notte, mentre Lea dorme il 'sonno degli ingiusti', Tom si aggira inquieto per le stanze o le strade. Di giorno, Tom svanisce, "come se da un momento all'altro un incontro inatteso potesse portarlo via, lontano, in Siberia, in Mongolia e per sempre". Alla cronaca della vita con Tom si alterna il ricordo della loro storia d'amore.
Ricchi tra i poveri
Maria Pace Ottieri
Libro: Copertina rigida
editore: Longanesi
anno edizione: 2006
pagine: 264
In questo libro il giornalismo investigativo di Maria Pace Ottieri sceglie un punto di vista molto speciale attraverso cui provare a fotografare la realtà delle nazioni meno sviluppate nel mondo di oggi: l'autrice ha incontrato una dozzina di grandi imprenditori dei paesi poveri, più o meno conosciuti al grande pubblico ma importantissimi nella realtà locale, li ha intervistati, è stata nelle loro case e ce ne narra le storie, insieme rappresentative e assolutamente eccezionali. Tra i paesi che ha visitato nel suo viaggio vi sono Cina, India, Indonesia, Turchia, Marocco, Albania... luoghi dove la ricchezza è un'eccezione e si costruisce, si manifesta, si vive diversamente da come la conosciamo.
Chiusi dentro
Maria Pace Ottieri
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2011
pagine: 183
Racconto privato e insieme cronaca narrativa, Chiusi dentro è un viaggio nel microcosmo di una provincia "cagionevole", sempre sul punto di estinguersi, ma tenacemente legata ai propri difetti e al ricorrere di tempo e memoria. Ci racconta una Toscana appartata e un po' bastarda, terra di famiglia conquistata negli anni, dove si incontrano uno studioso di Teheran in esilio che scrive una storia dell'Iran preislamico ma che non ha le parole per salutare, lo scrittore russo Viktor Pelevin e le sue scarpe per piedi di un'altra razza, rumeni che ripopolano le strade assumendosi il futuro di un passato a rischio. Dove ha regnato Porsenna e ancora si gioca alla caccia al tesoro con il suo Mausoleo, dove il padre Ottiero ha conosciuto il primo amore e studiato per liberarsi dal fascismo, e i cinema ormai vuoti si trasformano in pionieristici locali di spogliarello. Chiusi è allora una provincia che con "l'audacia dei timidi si lancia nell'impudicizia senza accorgersene, inconsapevolmente convinta che le tentazioni contengano in sé il ravvedimento". Con un sorriso misterioso sulle labbra, un sorriso etrusco, la Ottieri ci guida tra gli specchi di una storia comune, in un'Italia l'atta di paesi nonostante tutto ancora vivi.
Promettimi di non morire
Maria Pace Ottieri, Carol Gaiser
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2013
pagine: 264
Dopo la morte della madre Silvana, Maria Pace Ottieri trova un pacco di lettere scritte in un italiano un po' sgrammaticato e firmate "Carol". Questa scoperta segna l'inizio di un viaggio appassionato attraverso il tempo, l'Atlantico e quarant'anni di amicizia tra le due corrispondenti, che si erano conosciute a Roma nei primi anni '60, quando Carol, giovane poetessa, era una brillante borsista Fulbright piena di umorismo e curiosità, catapultata al centro di una vivace stagione intellettuale: conosce Pasolini, La Capria, Elsa Morante, Moravia e Silvana Mauri, con cui nasce una complicità immediata e profonda. Per tutta la vita, Carol le indirizzerà lunghe lettere che involontariamente compongono una biografia epistolare e si rivelano il romanzo che non ha mai scritto: un romanzo pieno di passione, che partendo dal fulgore della stagione romana, attraversa il mondo esaltante del Greenwich Village e percorre poi parabole dolorose, perdite e amori inquieti. "Se è vero che apprendi più da un failure che da un successo, io a questo punto dovrei essere omnisciente".
Il futuro come fatto culturale. Saggi sulla condizione globale
Arjun Appadurai
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2014
pagine: 444
Brillante teorico della modernità diffusa e della democrazia profonda, la democrazia situata e praticata nella vita quotidiana, Arjun Appadurai è considerato uno dei massimi studiosi di globalizzazione, mass media e processi migratori. Il suo libro più conosciuto, "Modernità in polvere", analizzava alcuni fatti culturali con l'obiettivo di portare alla luce la relazione tra modernizzazione come evento e modernizzazione come teoria. "Il futuro come fatto culturale" si inserisce in quel processo di ridefinizione delle categorie di lettura del mondo attuale con un'esplicita apertura al modo di far luce, nella prospettiva dell'antropologia, sulla dimensione dell'avvenire. Ma un avvenire inteso non come possibile scenario prossimo venturo, bensì come elemento dell'immaginario sociale mediante il quale le collettività elaborano strategie di adattamento e di sopravvivenza in una realtà dominata dalle forze "impersonali" della finanza, delle strategie mediatiche, del bricolage ideologico e religioso. Al cuore di questo lavoro, l'India, in particolare i movimenti per il diritto alla casa e ai servizi urbani nati negli slum di Mumbai. Appadurai analizza le lotte dei poveri della città per ottenere riconoscimento, equità e autonomia politica in condizioni di estrema ineguaglianza, prospettando in questo modo una "politica della speranza" e gettando le fondamenta di una solida e imprescindibile antropologia del futuro.
Amor di gloria
Maria Pace Ottieri
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 144
“Non so che cosa intendiate per gloria,” dice Alice a Humpty Dumpty, che le sorride con aria di superiorità e risponde: “Certo che non lo sai, finché non te lo dico. Volevo dire, questo è un bellissimo e irrefutabile argomento”. Delle spiegazioni di Humpty Dumpty non ci si può fidare, si sa, e tuttavia Alice non è la sola a stupirsi di fronte a questa parola. Cos’è davvero la gloria? Come è stata pensata lungo i secoli? E ha ancora uno spazio nel mondo di oggi, dove appare un concetto ormai lontano, legato perlopiù al passato? “La gloria ha a che fare con il sogno, la grandiosità, la dismisura”, scrive Maria Pace Ottieri, che con “Amor di gloria” ci guida in un percorso appassionante tra autori, testi, personaggi e aneddoti, indagando con acume, levità e grazia una parola sorprendente. Un’inchiesta letteraria tra storia, cultura e attualità per scoprire cos’è, cosa può essere oggi, la vera gloria.