Libri di Maria Pia Lessi
Abbecedario del lavoro femminile. Ovvero: per un mondo nuovo in cui la condivisione si sostituisce alla competizione
Antonella Faucci, Maria Pia Lessi, Jacqueline Monica Magi
Libro
editore: Del Bucchia
anno edizione: 2011
pagine: 120
Con gli occhi di Santina. Una giovane nel circuito delle case di tolleranza
Grazia Maddaloni
Libro: Libro in brossura
editore: Carmignani Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 172
"Con un testo crudo e aspro di denuncia forte e aperta della violenza a cui le donne erano esposte nelle cosiddette 'case chiuse', l'autrice racconta la storia di Santina, una giovane pugliese che si trova costretta a prostituirsi alla fine degli anni '50, poco prima che la Legge Merlin, dopo dieci anni di acceso dibattito, abolisse la prostituzione di Stato. Lina Merlin, eletta nel PSI all'Assemblea costituente, aveva ottenuto l'inserimento delle parole 'di sesso' nel testo dell'articolo 3: 'Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali'. Prima donna a essere eletta al Senato, si impegnò da subito per cancellare la prostituzione di stato, sulla base del principio costituzionale della pari dignità di tutti i cittadini, che esclude fenomeni di soggezione, come quello in cui erano tenute le prostitute." (dalla prefazione di Maria Pia Lessi)
Ventuno. Quel dolore che porta al coraggio
Monica Cinquini
Libro
editore: Del Bucchia
anno edizione: 2013
pagine: 188
Per essere felici ci vuole coraggio. Monica narra l'incontro con la giustizia e la condanna di un colpevole ottenuta da parte di una donna coraggiosa che trova nell'amore verso se stessa, il compagno, la famiglia, le amiche e gli amici la forza di denunciare la violenza subita, affrontare i disagi del processo, superare l'ipocrisia di chi guarda con pietà e dà facili giudizi. E coraggio è stato, per Monica e per tante altre, esprimere la volontà di far perseguire il colpevole, di prendere la parola e chiedere ascolto anche in sede giudiziaria. Il libro di Monica, come ogni voce di donna che fa dono alle altre della sua storia, rappresenta sulla scena pubblica la libertà di donne coraggiose che rifiutano il ruolo di vittime e provano a costruire un mondo in cui la libertà femminile sia qualità della vita. Perché la voce di donne coraggiose e libere è capace di influire sui maschi e modificarne i comportamenti (dall'introduzione di Maria Pia Lessi).
Rêverie. Racconti
Marina Cirese
Libro
editore: Del Bucchia
anno edizione: 2013
pagine: 96
Quelle di Marina Cirese (…) non sono narrazioni autobiografiche, ma dietro ai personaggi e soprattutto le personagge di queste pagine si intravede, leggera e forte, l'immagine dell'autrice, "una giudice", una persona che riveste un ruolo significativo arricchito dal suo essere donna. L'ho incontrata professionalmente: preparata, precisa e rigorosa nei rapporti con le parti e gli avvocati e, attraverso la scrittura, sicura e accurata anche nei provvedimenti apparentemente più aridi. Marina Cirese opera su diversi registri, dal quasi grottesco di "Utopie al tè verde" al passionale di "Il sogno di Magda", al sentimentale di "Il cacciatore di stelle", al magico di "Moréve", al nitido e icastico di "Un bicchiere di ouzo" (l'incipit della prefazione di Maria Pia Lessi).
Abbecedario del lavoro femminile. Volume Vol. 2
Simona Cerrai, Antonella Faucci, Maria Pia Lessi, Jacqueline Monica Magi, Oriana Rossi
Libro
editore: Del Bucchia
anno edizione: 2013
pagine: 152
Questo secondo lavoro segna la continuità di norme e buone pratiche, ma anche la lettura delle norme e la loro totale insufficienza a determinare una pratica di genere nel lavoro. Tante volte in Cgil abbiamo discusso di quel fermarsi del pensiero e dell'elaborazione sulla soglia del tema lavoro. Certo conta che in quella stagione precarietà era una parola legata alle condizioni esistenziali di relazione, non al lavoro. L'Abbecedario/2 prova a riconnettere la riflessione sul lavoro al pensiero femminista. Lo fa partendo dall'esperienza dei collettivi delle precarie, cogliendo il punto fondamentale: le giovani e il progetto di sé, quel progetto che si sconta con la precarietà. Proprio perché si comincia a elaborare il tema lavoro dal punto di vista di genere, allora la misura economica non è più sufficiente: si ridà senso a quelle parole che erano state relegate nella sola relazione. Cura: sine cura (senza preoccupazione), cum cura (accuratezza). Cura del lavoro come cura del paese sono le radici della proposta di piano del lavoro della Cgil. Cura che necessita di informazione, contrattazione, relazione, così come la relazione ha in sé il conflitto.