Libri di Massimiliano Carminati

L’agente di un potente gerarca nazista incaricato di spiare sotto mentite spoglie l’attività giornalistica della Chiesa ambrosiana. Tumulti popolari e irrequietudini politiche ai tempi di Napoleone. Un nobile milanese collerico che cerca di appropriarsi indebitamente di una chiesa di periferia contro il volere della comunità dei fedeli. E poi, l’apertura di un casinò di provincia nel secondo dopoguerra e lo scandalo mediatico che suscitò. Un santo martire il cui culto popolare sconfinò apertamente sul terreno incerto e misterioso del magico. L’ambizioso progetto di una funivia in una valle del Varesotto. Un racconto giovanile di un giornalista di successo del secolo scorso. E ancora, rigorosi teologi cristiani alle prese con incubi pagani. Carteggi e inediti di intellettuali del Novecento. Storie più private che pubbliche di persone coinvolte in avvenimenti locali, ma collegati a fatti politici ed economici che sfuggivano al loro diretto controllo. Episodi particolari che rivestono tuttavia significati generali per il tipo di domande che le varie vicende fanno sorgere sugli spazi aperti del vivere comune.

Nei capitoli in cui è articolato il volume, l'autore ripercorre la parabola esistenziale ed artistica del pittore tedesco Hugo Höppener (1868-1948), a partire dall'apprendistato con l'eccentrico riformatore Karl Wilhelm Diefenbach presso una comunità di artisti vegetariani che praticavano il nudismo, fino alla scomunica infertagli dalle autorità naziste. Fu lo stesso Diefenbach a dare al giovane Höppener il soprannome di Fidus per la fedeltà dimostrata, appellativo che durante l'impero di Guglielmo II e la Repubblica di Weimar rese il pittore molto popolare tra la gioventù tedesca. Nel clima di contestazione culturale sorto a cavallo tra Otto e Novecento, terreno fertile su cui germogliarono rigogliose le avanguardie artistiche della prima metà del XX secolo, Höppener, visionario frequentatore di comunità riformate e circoli teosofici, fu tra i principali interpreti dell'Art Nouveau tedesca. Per mezzo di un universo simbolico originale diede allo Jugendstil contenuti esoterici nel tentativo, vano e al contempo generoso, di redimere sul piano estetico la società dell'epoca.

Lo scrittore tedesco di culto Hermann Hesse fu in contatto con personaggi e gruppi espressione della Lebensreform (Riforma della vita), un movimento di contro-cultura fiorito tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento in Germania e Svizzera. Criticando i fondamenti della società borghese e capitalista del tempo, i "riformatori della vita" professavano una filosofia esistenziale basata sull'amore per la natura, l'adozione di regole di convivenza civile più semplici e improntate al bene comune, l'igienismo, il vegetarianismo, il rinnovamento dei costumi, nonché forme d'arte nuove e libere. Di questo fermento culturale fu rivelazione nel campo della arti figurative, in architettura e nelle arti applicate il Liberty o Art Nouveau, chiamato anche Modern Style, Jugendstil, Floreale. Questo libro approfondisce nei dettagli un argomento mai trattato in maniera organica in lingua italiana, andando così a colmare un vuoto nella letteratura critica dedicata alla vita e all'opera di Herman Hesse.