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Libri di Massimiliano Galanti

I Sioux. Una storia di migrazioni, trattati e resistenza

Massimiliano Galanti

Libro: Libro in brossura

editore: I Libri di Emil

anno edizione: 2021

pagine: 512

Come tutti i popoli indiani americani, anche i Sioux hanno i loro miti e le proprie leggende e fra queste storie, che sono ancora oggi tramandate, ce ne sono alcune che raccontano di come e dove il loro popolo ebbe origine. Sono tuttavia palesi le contraddizioni presenti fra le diverse storie che i Sioux narrano in proposito e che possono essere spiegate solo se si tiene conto del fatto che la storia di questo popolo è fatta di continue migrazioni, alcune intraprese volontariamente, altre forzatamente, dall’est all’ovest del nord America Molti osservatori hanno notato l’obliquità morale che affligge gli uomini bianchi nei loro rapporti con gli indiani. Uomini giustamente rispettati per integrità e correttezza nei loro rapporti con gli altri uomini bianchi non vedevano nulla di riprovevole nel ricorrere a ogni sorta di imbroglio ed equivoco quando si trattava di indiani. Partendo dall’assioma che gli indiani erano i figli semplici e avevano una visione meno illuminata di ciò che sarebbe servito ai loro migliori interessi rispetto al Grande Padre e ai suoi rappresentanti, i funzionari governativi, in particolare i commissari dei trattati, non ritenevano di stare costringendo gli indiani ad accettare i termini decisi dall’autorità superiore. Sapevano, o credevano di sapere, cosa fosse meglio per gli indiani, e il fine giustificava i mezzi. Evidentemente, solo per una singolare coincidenza, ciò che era ritenuto migliore per gli indiani era, invariabilmente, anche a vantaggio del governo, dei commercianti e, soprattutto, dei coloni affamati di terra.
25,00 23,75

Buffalo Bill, gli indiani d'America e altri indigeni in Romagna. Dal Wild West Show al fronte del Senio e oltre

Buffalo Bill, gli indiani d'America e altri indigeni in Romagna. Dal Wild West Show al fronte del Senio e oltre

Massimiliano Galanti

Libro: Copertina rigida

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2018

pagine: 152

Nel XIX secolo sembrava che "la razza dei pellirosse" sarebbe scomparsa in breve tempo. In tre secoli gli indiani erano scesi da 18 milioni a 248.000 di individui. Così tutti pensavano che il XX secolo si sarebbe aperto senza gli Indiani americani. Avvenne dunque che, quando nel 1906 il Buffalo Bill's Wild West Show venne in Romagna, mettendo in mostra i "Pellirosse", la partecipazione del pubblico fu travolgente, in un entusiasmo che condusse qualcuno a riconoscere in Buffalo Bill un romagnolo nato a Faenza. Dopo di allora, gli Indiani d'America furono di nuovo in Romagna nel 1944-45, arruolati con le truppe canadesi, partecipando alla liberazione del nostro paese dai nazi-fascisti. Con loro c'erano anche indigeni di altre terre tra cui i Maori e i Gurkha. In questo libro, Massimiliano Galanti, studioso dei Nativi americani, ci racconta queste vicende poco note e tuttavia colme di interesse: una storia della Romagna sotto la specie degli Indiani, dei Maori, dei Gurkha e di tanti altri che qui hanno dato spettacolo, hanno combattuto e sono morti, e in una occasione hanno recitato le loro poesie.
14,00

La questione indiana. Da Colombo al terzo millennio

Massimiliano Galanti

Libro: Copertina morbida

editore: Odoya

anno edizione: 2016

pagine: 472

Da Cristoforo Colombo al generale William T. Sherman, da Cape Cod alla conquista dell'oceano Pacifico, nessuno potè impedire che si compisse il "destino manifesto" che Dio in persona sembrava aver riservato agli uomini bianchi, i was'ichu, i "ladri di grasso". Da est a ovest, da sud a nord, chiunque si fosse trovato sul loro cammino avrebbe dovuto trasferirsi altrove, e chiunque si fosse opposto avrebbe dovuto essere eliminato. Per i popoli nordamericani lo scontro con la schiacciante superiorità tecnologica degli europei e dei loro discendenti fu disastroso, e ancor di più lo furono le malattie portate dai bianchi, fino ad allora sconosciute nel Nuovo Mondo. A nulla valsero gli atti eroici, le resistenze accanite, la diplomazia e la saggezza dei capi tribali; alla fine del XIX secolo il drammatico declino demografico delle tribù superstiti e le disperate condizioni di vita nelle riserve fecero supporre, ai vittoriosi discendenti degli immigrati europei, di essersi finalmente liberati dall'ingombrante presenza di quei popoli "selvaggi e sanguinari". Oggi, dopo più di cinquecento anni dall'inizio della conquista e oltre un secolo dall'ultimo grande massacro d'indiani, che a Wounded Knee segnò la fine del sogno di libertà dei popoli indigeni nordamericani, loro, i Native Americans, sono ancora fra noi e continuano a rivendicare le terre rubate e la propria dignità di popoli sovrani.
24,00 22,80

La questione indiana. Da Colombo a Obama

La questione indiana. Da Colombo a Obama

Massimiliano Galanti

Libro: Copertina rigida

editore: I Libri di Emil

anno edizione: 2010

pagine: 414

Da Cristoforo Colombo al Gen. William T. Sherman, da Cape Cod alla conquista dell'Oceano Pacifico, nessuno poté impedire che si compisse il Destino Manifesto che Dio in persona sembrava avesse riservato agli uomini bianchi, i wasichu, i "ladri di grasso". Per i popoli nord americani lo scontro con la schiacciante superiorità tecnologica degli immigrati europei e dei loro discendenti fu disastroso. Ancor più lo furono le malattie portate dai bianchi. A nulla valsero gli atti eroici, le resistenze accanite, la diplomazia e la saggezza dei capi tribali. Alla fine del XIX secolo il drammatico declino demografico delle tribù superstiti e le disperate condizioni di vita nelle riserve fecero supporre, ai vittoriosi discendenti degli immigrati europei, di essersi finalmente liberati dalla ingombrante presenza di quei popoli "selvaggi e sanguinari". Oggi, trascorsi 517 anni dall'inizio della conquista e 119 dall'ultimo grande massacro d'indiani, che a Wounded Knee, tragicamente e simbolicamente, segnò la fine del sogno di libertà dei popoli indigeni nord americani, loro, i native americans, sono ancora fra noi e continuano a rivendicare le terre rubate e la propria dignità di popoli sovrani.
20,00

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