Libri di Massimiliano Locanto
Musica al presente. Su Stravinskij
Massimiliano Locanto, Gianfranco Vinay
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 504
«Io non vivo nel passato e neppure nell’avvenire. Sono nel presente.» Così, nel 1935, Stravinskij chiudeva la sua autobiografia, esprimendo il rifiuto di ogni spinta utopistica verso un futuro idealizzato ma anche il bisogno di non attardarsi su risultati artistici già acquisiti. Di non ripetere il proprio passato, anche a costo di ripercorrere quello altrui, rivisitando altri autori, altre culture, altre tradizioni, altre epoche. Oggi, a più di cinquant’anni dalla sua morte, Stravinskij resta uno dei compositori del Novecento più eseguiti, studiati, discussi, amati e odiati. La sua opera ha lasciato un’impronta profonda sulla musica contemporanea – non solo quella di tradizione «colta» – e ci accompagna, che ne siamo consapevoli o meno, in molte occasioni e circostanze. I saggi raccolti in questo libro ricercano le ragioni di questa ininterrotta attualità e le ritrovano in alcuni caratteri stilistici intrinseci della musica – la forte connotazione gestuale e corporea, la capacità di orientare la percezione del tempo, la tendenza a restare sempre riconoscibile nonostante i mille travestimenti – come nelle dinamiche della ricezione. Ne emerge il ritratto di un artista capace di captare, prevenire e persino condizionare le tendenze del pubblico, della critica e degli studiosi, e di negoziare costantemente la propria identità russa con le culture e le tradizioni con cui venne in contatto. Chiude il volume una raccolta di scritti di Stravinskij stesso, qui pubblicati per la prima volta in lingua italiana. Da essi traspare l’incessante sforzo dell’anziano compositore di confrontarsi con un mondo in continuo e turbinoso cambiamento: i pensieri di un artista che, pur avendo superato gli ottant’anni, sentiva di dover e poter ancora sorprendere e restare agganciato al «presente ».
L'uccello di fuoco. Stravinskij fra tradizione e modernità
Massimiliano Locanto
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2024
pagine: XVI-245
"L’uccello di fuoco" fu la prima delle grandi partiture create da Igor’ Stravinskij per i Balletti Russi di Sergej Djagilev. Funse da trampolino di lancio per la fama e la notorietà di Stravinskij e del coreografo Michel Fokine e, senza timore di esagerare, si può dire che è sempre stata la composizione di Stravinskij più nota e amata dal "grande pubblico". La sua fortuna si deve in buona misura alle suite da concerto, grazie alle quali alcune sue pagine sono divenuti dei classici del repertorio orchestrale. In passato, molti studi si concentrati esclusivamente su di esse, trascurando le musiche che nel balletto integrale erano destinate alle pantomime, non meno interessanti.
GATM. Rivista di analisi e teoria musicale. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2018
Periodico dell'associazione «Gruppo di analisi e teoria musicale» GATM.
Abstract book. 24° Convegno internazionale di analisi e teoria musicale (Rimini, 28 settembre-1 ottobre 2017)
Giuseppe Sellari
Libro: Libro in brossura
editore: Universitalia
anno edizione: 2017
pagine: 90
Il XIV Convegno internazionale di analisi e teoria musicale propone otto sessioni di studio dedicate ad alcune delle questioni cruciali della ricerca musicologica di questi anni. I temi affrontati riguardano lo studio della musica tonale, i repertori del Novecento e gli aspetti della didattica dell’analisi e della teoria musicale.
Chigiana. Rassegna annuale di studi musicologici. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 52
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2023
pagine: 314
Il quadro culturale ed economico italiano, a cavallo tra Ottocento e Novecento, è caratterizzato da forze di segno opposto. L’accelerazione del comparto industriale non è sufficiente a mitigare le discrepanze tra Nord e Sud, e la politica mediatrice di Giolitti non riesce ad arginare la diffusione di spinte anti-democratiche: alla certezza di un progresso inarrestabile si accompagna dunque una diffusa e radicata percezione della crisi. In uno scenario così complesso, l’editoria e la pubblicistica musicale interagiscono con una “massa” sempre più assimilabile a un grande pubblico, per sua natura mutevole e influenzabile. Giulio Ricordi, alla guida dell’impresa familiare nel suo momento di massima fortuna (1888–1912), si rende protagonista di una progettualità ambiziosa, capace di dialogare in toto con la cultura contemporanea . Del quarto di secolo “targato” Giulio Ricordi, i periodici «Musica e Musicisti» (1902–1905) e «Ars et Labor» (1906–1912) rappresentano le più riuscite ed efficaci realizzazioni, attraverso un utilizzo pervasivo del medium visivo (pregiate illustrazioni d’autore e fotografie) e una comunicazione rassicurante e anti-elitaria. Quale scenario musicale e culturale può essere ricostruito grazie a un’analisi approfondita e multidimensionale dei periodici in esame? È possibile individuare un’“intenzionalità comunicativa” sussunta da un’effettiva strategia di potere? Nel tentare di dare risposta a questi interrogativi, il nostro contributo cercherà di riflettere sulle continue “negoziazioni del potere” all’interno della “narrazione” (musicale e culturale) promossa da Giulio Ricordi all’ala del ventesimo secolo.