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Libri di Massimo Locatelli

Il cinema come disciplina. L'università italiana e i media audiovisivi (1970-1990)

Il cinema come disciplina. L'università italiana e i media audiovisivi (1970-1990)

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 240

Fare cinema in Italia ha sempre voluto dire fare cultura. L'università è uno di quei luoghi in cui la cultura del cinema è stata elaborata, ripensata e rilanciata. Il cinema come disciplina è la seconda tappa di un progetto di ricerca dedicato alla storia di questo rapporto fondativo, e si sofferma sugli anni – a loro modo avventurosi – che si collocano tra la grande riforma dell'università post-sessantottina e la fine della prima Repubblica, i decenni Settanta e Ottanta. Sono gli anni in cui l'università italiana ha prima di tutto messo a sistema una disciplina del cinema e dell'audiovisivo (si inizia a studiare analiticamente anche la televisione) nella quale formare nuove generazioni di studenti e professionisti. Ma in ultima analisi ha soprattutto imparato, da un lato, a utilizzare il testo audiovisivo come strumento didattico e prodotto culturale equiparabile al testo scritto e, dall'altro, a coltivare un pensiero alto sul valore culturale, simbolico ed economico della filiera cinematografica e della stessa esperienza di visione. Il volume offre una serie di riferimenti al quadro istituzionale e a quello storico, raccoglie testimonianze preziose di molti dei protagonisti di quegli anni e passa infine in rassegna una serie di storie locali vivaci, appassionate, con coloriture spesso anche diverse, ma che prese assieme raccontano esemplarmente un pezzo significativo della storia culturale del nostro Paese.
20,00

Il paese dei cantautori

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2024

pagine: 208

Il paese dei cantautori è fatto di parole, musica e media. Questo volume racconta il passaggio da un’Italia pre-moderna innamorata della melodia a quella fatta di frammenti e loop della contemporaneità: i cantautori hanno accompagnato questi cambiamenti assicurando quel sogno di autenticità e integrità che sembra andare perso nel flusso del pop digitale. I profili individuati danno conto di un ampio ventaglio di figure che vanno dai mostri sacri della grande stagione “classica” del cantautorato, come Vecchioni, De Gregori, Dalla e De André, anche nelle varianti storiche della cultura napoletana, Daniele e Gaetano, alla proposta al femminile, con Nannini, fino al territorio di confine del gruppo rock demenziale, con gli Skiantos. Si aprono infine al contemporaneo, con esperienze significative quali La Rappresentante di Lista e Iosonouncane. Le analisi approfondiscono aspetti che vanno dalla qualità della scrittura, all’analisi musicologica, e in particolar modo agli impatti sociali e alla presenza nei media dei diversi protagonisti scelti.
20,00 19,00

Cinema e scienza. La cultura del film e il sogno della conoscenza illimitata

Massimo Locatelli

Libro: Libro in brossura

editore: Scholé

anno edizione: 2024

pagine: 240

Il rapporto tra cinema e scienza ha dato vita a mitologie meravigliose fin dall'Ottocento. Il cinematografo doveva ancora proiettare le sue prime immagini in movimento quando studiosi come Ernst Mach fantasticavano sulle potenzialità di una fotografia “animata” che permettesse di comprendere la realtà nelle sue funzioni fondamentali. La stessa nascita del cinema, in quanto strumento tecnologico, si lega a doppio filo con la cronofotografia, la fotografia per istantanee successive nata per fondare le osservazioni scientifiche moderne, e già a cavallo del 1900 le discipline della ricerca iniziano a integrare la macchina da presa tra gli strumenti di laboratorio, per filmare studi balistici, operazioni chirurgiche, microscopia e vivisezioni. Il cinema è stato “scientifico” sin dalle sue origini, e non è un caso che inizi presto a raccontare il sogno della conoscenza illimitata, a partire dal grande mito del Viaggio nella luna di Méliès, per arrivare fino alle riflessioni meta-teoriche dei film di Christopher Nolan. L'incontro tra la cultura scientifica e le forme tecnologiche della visione trasformerà il modo in cui concepiamo e descriviamo il mondo, riformulando le nozioni di temporalità e di spazialità e le idee di fisicità corporea, mente e coscienza. E la nostra stessa capacità e volontà di immaginare, scoprire, sapere.
20,00 19,00

Italian pop. Popular music e media negli anni Cinquanta e Sessanta

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 248

Negli anni Cinquanta e Sessanta si assiste in Italia a una significativa trasformazione del panorama mass-mediale che ha nella musica (in modo particolare popular) una delle forze motrici. Il volume prende in esame, in una prospettiva multidisciplinare, le forme e le modalità di questo mutamento di panorama, ponendo attenzione da un lato ai media, dall’altro ai contenuti e ai modelli comunicativi veicolati dalla musica. Vengono così affrontati, attraverso ricostruzioni di scenario e studi di caso, i processi di mediatizzazione, il mutamento tecnologico, i nuovi modelli comunicativi e performativi rappresentati dai cantanti (maschili e femminili), come pure l’emergere della categoria dei giovani (sia tra i cantanti sia tra il pubblico). Parallelamente viene indagata l’evoluzione del gusto attraverso l’articolato rapporto con la tradizione melodica, ma anche tramite gli arrangiamenti e il fenomeno delle cover.
24,00 22,80

Cinema & Cie. International film studies journal. Volume Vol. 31

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis International

anno edizione: 2019

pagine: 160

16,00 15,20

Psicologia delle emozioni. Thriller e noir nell'età dell'ansia

Massimo Locatelli

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2017

pagine: 184

Questo volume parla di un’emozione, o quantomeno di una categoria di emozioni, che viviamo e riviviamo davanti a uno schermo: quelle ansie, tensioni e paure che costituiscono il paradossale piacere del thrill. Facendo perno sulla tradizione di studio filmologica così come sui più recenti contributi delle neuroscienze affettive, Massimo Locatelli propone di leggere nel noir e nel thriller un grande universo narrativo che, grazie alla capacità evocativa originaria dei compiti di problem solving e di mind reading, offre allo spettatore contemporaneo un luogo dove mettere alla prova la propria emotività e costruire attraverso le emozioni il senso della propria identità. In effetti, la storia della produzione culturale moderna, in cui il noir e il thriller giocano un ruolo anche economicamente sempre più rilevante, sembra essere caratterizzata dal perfezionamento continuo di meccanismi narrativi di suspense e stili visivi ‘neri’. Il percorso nella storia più recente dei due generi, dalla modernità all’epoca digitale, passando per cinema, televisione, fumetto e videogioco, porterà in fondo a immaginare che la ‘noirizzazione’ sia diventata una delle forme culturali centrali del nostro tempo, la cui comprensione diventa necessaria per mappare le operazioni socialmente legittimate di elaborazione delle nostre ansie e paure collettive.
18,00 17,10

Perché noir. Come funziona un genere cinematografico

Perché noir. Come funziona un genere cinematografico

Massimo Locatelli

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2011

pagine: 192

Il noir o neo-noir è una cifra dell’immaginario mediale in tutto il mondo. Il volume di Massimo Locatelli intende chiarire cos’è e come si forma un genere cinematografico, quali sono i meccanismi che lo rendono vitale e perché può scomparire, rimanere sotto traccia e ricomparire dopo decenni con nuova forza: proprio l’esempio del noir, comunemente riconosciuto come il più specificamente ‘cinematografico’ tra tutti i generi, è particolarmente efficace e affascinante. Ogni capitolo racconta un momento successivo della sua storia classica nell’età dell’oro hollywoodiana, con specifica attenzione per i titoli cult e per gli attori, i registi, gli scrittori o i direttori della fotografia che più vividamente hanno segnato la nostra memoria: dal guanto nero e travolgente di Rita Hayworth in Gilda, alle mosse maliziose di Ava Gardner ne I gangster; dall’esplosione di Humphrey Bogart ne Il mistero del falco, al capolavoro di Billy Wilder e Raymond Chandler La fiamma del peccato; dall’epopea del B-movie, così vividamente esemplificata da Detour di Edgar G. Ulmer, all’emersione del realismo ne La città nuda di Jules Dassin; dalle paure atomiche di Robert Aldrich (Un bacio e una pistola), alle manie ossessive di Orson Welles (La signora di Shanghai, L’infernale Quinlan); dal deep focus di Gregg Toland, ai magistrali chiaroscuri di Nicholas Musuraca. Ogni tappa serve però al contempo ad approfondire un particolare aspetto o problema storico-teorico: le radici intermediali nella letteratura e nella radiofonia, la peculiarità dello stile, le logiche della narrazione e dell’intertestualità, l’approccio storico-economico al genere, le sue dimensioni sociali e culturali, la ricezione e il consumo, i problemi della categorizzazione e della definizione dei generi – offrendo così infine un panorama ampio e articolato del fenomeno generico, condizione necessaria per la sua comprensione ieri come oggi.
18,00

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