Libri di Meri Gorni

Lettere a pensatori, a scrittori e personaggi delle loro opere. Le ho scritte nell’arco di un anno, come per procedere verso una meta: l’altro. Nel tentativo di avvicinarmi al mistero che siamo.

L'artista Meri Gorni pone al centro del suo lavoro la scrittura e la lettura, e indaga a tutto tondo il libro come oggetto e il suo contenuto, ragionando sull'atto stesso della lettura. In "Come promesso", volume che accompagna l'omonima mostra al Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Meri Gorni affianca lettere di donne a donne - scritte in diverse lingue e su carta intestata di hotel di tutto il mondo - e i ritratti di donne di diversa nazionalità, epoca ed età. Lettere intime, che vengono da lontano, testimonianze di cura, attenzione, di un impegno mantenuto: "Ti mando, come promesso, il mio ritratto".

In "Esercizi del vedere" sfilano incorniciati, come ritratti in una galleria, animali, bambini, poeti, contadini e solitari. Attenti osservatori capaci di fare luce su legami e connessioni, di situare la vita in compagnia di altre vite. 'Disegnare e scrivere hanno a che fare col vedere', dice il personaggio di un racconto. Strettamente legati dalla comunanza del piacere di osservare, ogni personaggio parla di un vedere improvviso e diverso: attraverso le immagini e attraverso le parole. C'è uno sguardo affascinato sulle piccole cose, c'è un appello alla vita, c'è la consapevolezza che l'esistenza come un fiume raccoglie e trascina con sé tutto ciò che incontra. "Esercizi del vedere" raccoglie disegni tracciati con un filo sottile come lo sono le parole.

Mi piace molto leggere i romanzi con figure; ma i romanzi con figure sono davvero pochi. Allora, ecco "a tavola" in cui parole e immagini si inseguono a vicenda.