Libri di Mihail Sergeevic Gorbacëv
La posta in gioco. Manifesto per la pace e la libertà
Mihail Sergeevic Gorbacëv
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2020
pagine: 176
A trent’anni dalla fine della guerra fredda, l’equilibrio mondiale non è mai stato così a rischio. Il presidente degli Stati Uniti si e ritirato dal trattato di disarmo con la Russia e ha abbandonato unilateralmente l’accordo sul nucleare iraniano, l’Europa pesa sempre meno sullo scacchiere internazionale e rischia di disintegrarsi, la Cina prende sempre più spazio e, a causa dell’epidemia di Covid-19, una crisi economica e sanitaria senza precedenti si e abbattuta su tutto il mondo, rischiando di favorire un’ondata di nazionalismi e autocrazie capaci di mettere in discussione i principi di libertà e autodeterminazione. Alla luce dell’instabile situazione mondiale, Michail Gorbačëv, l’ultimo grande statista del Novecento, mette in guardia da una guerra di tutti contro tutti. Se da una parte si devono fare i conti con l’incapacità e la riluttanza degli attuali leader politici a lavorare su soluzioni internazionali, dall’altra e quanto mai importante concentrarsi sulle grandi sfide del nostro tempo: la crisi della democrazia e l’avanzare dei populismi, il rischio di una guerra globale dalle conseguenze disastrose, le minacce di nuove pandemie e delle vecchie armi nucleari. Il suo rimane un messaggio di speranza. Per combattere la guerra fredda del ventunesimo secolo – da sempre minacciata e che ora iniziamo a immaginare – avremo bisogno di armarci di pazienza e dialogo, di prestare attenzione al futuro delle nuove generazioni, al cambiamento climatico, alle ragioni della pace, alle sempre più profonde disuguaglianze sociali ed economiche.
Ogni cosa a suo tempo. Storia della mia vita
Mihail Sergeevic Gorbacëv
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 496
A seguito delle dimissioni di Michail Gorbacëv nel 1991, si concludeva la storia dell'Unione Sovietica. All'indomani della morte dell'amata moglie Raisa, nel 1999, l'ultimo presidente dell'URSS decide di scrivere «il racconto della nostra vita»: questa la genesi della sua autobiografia, che dall'infanzia nel cuore del Caucaso ci porta sull'onda dei ricordi ai vertici della politica mondiale. L'autore ripercorre con onestà e schiettezza le sue vicende private e i più importanti avvenimenti del Novecento, dall'incontro con Reagan ai contrasti con Putin, descrivendo eventi, protagonisti e svolte epocali che hanno segnato la sua carriera e il mondo che oggi conosciamo. Un libro sulle scelte, la politica e il destino di un uomo alla prova della Storia: «A guardare le cose da una prospettiva più ampia – scrive nell'epilogo – posso dire di essere stato fortunato. Ho bussato alle porte della Storia e le porte si sono aperte per me e per coloro per i quali ho ingaggiato la mia battaglia».
Il mio manifesto per la terra
Mihail Sergeevic Gorbacëv
Libro: Libro in brossura
editore: Borla
anno edizione: 2005
pagine: 112
Dicembre '91. La fine dell'Unione Sovietica vista dal suo presidente
Mihail Sergeevic Gorbacëv
Libro
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 1993
pagine: 208
Verso un mondo migliore
Mihail Sergeevic Gorbacëv
Libro
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 1987
pagine: 212
Il nuovo muro. Un protagonista del Novecento racconta il mondo di oggi e il sistema Putin
Mihail Sergeevic Gorbacëv
Libro: Libro rilegato
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2015
pagine: XVI-384
Dopo le sue dimissioni dalla carica di presidente dell'Unione Sovietica, Michail Gorbacëv ha rinunciato a intervenire direttamente nella politica russa, ma non ha trascorso un solo giorno lontano dalla vita pubblica. Con la sua Fondazione di studi, ha continuato a riflettere sulle questioni internazionali con articoli, interviste e conferenze, rispondendo alle sollecitazioni che riceve da numerosi Paesi. A trent'anni dall'avvio della perestrojka, analizza, in questo libro, lo sviluppo e le conseguenze di quel grande esperimento che cambiò per sempre la geografia europea: la dissoluzione dell'URSS, la transizione post comunista, il default, l'ascesa di Putin. Gli argomenti del "nuovo pensiero" sono esaminati negli scambi di idee con i maggiori leader del nostro tempo e nel confronto con le inquietudini del mondo globalizzato, dalla situazione ucraina alla gestione del potere da parte di Putin, dal terrorismo alla questione ambientale. Accanto alle considerazioni politiche non mancano i ricordi personali, dove compaiono la figura del padre, le esperienze infantili e l'amore per la moglie Raisa. Una grande lezione da uno statista che ha inciso profondamente sul processo storico del Novecento e che continua a ricordarci che "la Storia non è un destino", ma il frutto delle nostre scelte.
Ogni cosa a suo tempo. Storia della mia vita
Mihail Sergeevic Gorbacëv
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2013
pagine: 493
All'indomani della morte della moglie, l'amata Raisa, Michail Gorbacëv decide di scrivere un libro. Non sarà un libro di memorie, né un romanzo e neppure una cronaca storica. Nelle parole dell'autore: "è il racconto della nostra vita". Nasce così questa autobiografia, che dall'infanzia nel cuore del Caucaso lo vede giungere ai vertici della politica mondiale, fino alle dimissioni nel 1991 e alla dissoluzione dell'Unione Sovietica. Sull'onda dei ricordi, Gorbacëv ripercorre con onestà e schiettezza la propria vita. Insieme alle vicende private - prima tra tutte l'amore per Raisa, che va oltre la vita - vi si ritrovano gli avvenimenti, i protagonisti e le svolte epocali che ne hanno segnato la carriera, a cui si accompagnano insolite riflessioni sulla politica e il ruolo del destino, rivelando tutte le difficoltà e gli errori di un uomo alla prova della storia. Alla fine di questo percorso non si può non concordare sul giudizio che del libro dà lo stesso Gorbacëv: "ho l'impressione di essere riuscito a raccontare in modo esauriente la storia della mia vita. In un certo senso è una sorta di risposta alla domanda su come abbiano potuto prodursi certe situazioni; le quali, alla fine, sono risultate determinanti per il mio destino politico".