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Libri di Nevio Spadoni

Giuditta di Betulia

Giuditta di Betulia

Nevio Spadoni

Libro

editore: Il Vicolo

anno edizione: 2015

13,00

Giobbe. La paziente speranza

Nevio Spadoni

Libro: Libro in brossura

editore: Pazzini

anno edizione: 2025

pagine: 84

Il nuovo lavoro del poeta drammaturgo ravennate Nevio Spadoni ha l’introduzione di Gian Ruggero Manzoni. Non si tratta di una traduzione del libro biblico, ma una ripresa delle tematiche esistenziali in esso contenute, che hanno come protagonista sì il Giobbe biblico, ma che sono gli interrogativi di sempre di tutti gli esseri razionali: Perché il male? Perché soffre l’innocente? Qual è il senso dell’esistere nel mondo? Il testo in prosa poetica nel dialetto delle Ville Unite (Ravenna) con italiano a fronte, si dipana in tre momenti: gli interrogativi di Giobbe rivolti a Dio, la risposta di Dio, la conclusione rassegnata di Giobbe. Il testo si presta forse ad una rappresentazione, come il commediante shakespeariano sul palcoscenico della vita.
12,00 11,40

Teatro in dialetto romagnolo. Testo italiano a fronte
12,00

Col parôl fati in cà

Col parôl fati in cà

Nevio Spadoni

Libro

editore: Raffaelli

anno edizione: 2007

pagine: 227

15,00

Un zil fent-Un cielo finto

Un zil fent-Un cielo finto

Nevio Spadoni

Libro

editore: Il Vicolo

anno edizione: 2010

pagine: 48

Prefazione di Luciano Benini Sforza.
12,00

Natale

Natale

Nevio Spadoni

Libro

editore: Il Vicolo

anno edizione: 2011

Prefazione di Alberto Casalboni.
10,00

Fiat Lux! È fat dla creazion

Nevio Spadoni

Libro: Libro in brossura

editore: L'Arcolaio

anno edizione: 2011

pagine: 105

12,00 11,40

Anàstasis

Nevio Spadoni

Libro

editore: L'Arcolaio

anno edizione: 2013

pagine: 55

11,00 10,45

Ravèna

Nevio Spadoni

Libro

editore: L'Arcolaio

anno edizione: 2016

13,00 12,35

La zopa Caratena

Nevio Spadoni

Libro: Libro in brossura

editore: Clown Bianco Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 100

Quella contenuta in questo volumetto è la storia - in parte vera, in parte romanzata dalla fantasia dellʼautore - di una donna che visse a Ravenna allʼinizio del secolo scorso. Tutti la chiamavano Caratena dal nome del tipo di pipa che aveva sempre con sé. Donna del popolo, dotata di un carattere indomito e di un grande cuore, Caratena è a capo di una cooperativa di straccioni che di giorno chiedono la carità e la sera tornano al capannone dove vivono per dividere tra loro il ricavato. Attraverso gli occhi di Caratena osserviamo la città cambiare fino allʼavvento del fascismo.
15,00 14,25

E' bal

Nevio Spadoni

Libro

editore: L'Arcolaio

anno edizione: 2016

pagine: 61

10,00 9,50

Poesie 1985-2017

Nevio Spadoni

Libro: Libro rilegato

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2017

pagine: 432

Sanno bene i lettori come la lingua del pieno ermetismo – diafana e stremata nella sua letterarietà – concorra a spiegare la nascita della grande poesia dialettale del secondo Novecento italiano, impegnata a recuperare la parola autentica, essa sì pura, perché non corrotta dalle retoriche dell’io e dell’assoluto. Un posto di particolare rilievo, nello svolgersi di questa ricerca, è largamente riconosciuto a Nevio Spadoni, forse oggi, nella pur fecondissima e viva poesia dialettale delle nostre province, il maggiore dei poeti viventi. Nella vastità dei temi che fervono ininterrotti nella sua poesia e nella sapienza d’arte del loro rivelarsi, un elemento che forse sopra ogni altro si impone è la natura intensa e mimetica della lingua: in essa, le parole battono con il ritmo dei sentimenti e con la forza delle idee, ne sono la mimési, ora aspre e dure, ora dolcissime all’improvviso aprirsi della tenerezza e dell’elegia. Passano così le attese e le angosce del vivere, la presenza infinita della morte, la tragica odiosità delle cattiverie umane, i sarcasmi, della cui forza Spadoni conosce impareggiabilmente le trame; ma anche passano gli idilli di mandolini dolcissimi e stanchi, le notti piene di voci, il caldo del mondo nel cuore quando la sera discende: insomma, le «parole come il miele» e quelle come spini che si aprono nella carne. Dunque, la tragedia e la commedia, qui rese in una lingua di invenzioni continue: una lingua antichissima, venuta dal lento ruminìo di centinaia di generazioni contadine, incardinate nel fondo della nostra anima; una lingua che ora si fa fresca, resa nuova per la virtù di uno dei più grandi poeti della nostra terrra [Roberto Casalini].
18,00 17,10

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