Libri di Nicola Labanca
Caporetto. Storia e memoria di una disfatta
Nicola Labanca
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 239
Il 24 ottobre 1917, cento anni fa, truppe austroungariche e tedesche travolgevano le malpreparate trincee italiane sul Carso fra Plezzo e Tolmino, attorno a Caporetto. L'attacco portò alla conquista austriaca di tutto il Friuli, minacciando addirittura la pianura padana. Il fronte italo-austriaco precipitò sino al Piave e il rischio per l'Italia liberale fu enorme. Il comandante supremo Luigi Cadorna gettò invece la responsabilità sulle truppe, accusandole di aver ceduto, e su quelli che considerava gli avversari interni della guerra: socialisti, cattolici, liberali neutralisti. Nacque la paura che Caporetto fosse stata uno sciopero militare, quasi una rivolta. Qualcuno si apprestava in Italia a "fare come in Russia"? Disfatta militare o campanello d'allarme politico? Il libro ricostruisce lo scontro militare e politico giocato attorno a Caporetto e rilegge le spiegazioni che ne sono state date, da allora sino ad oggi.
La guerra d'Etiopia. 1935-1941
Nicola Labanca
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 271
Il 3 ottobre 1935 il regime fascista attaccò l'Etiopia. Dopo sette mesi di combattimenti, nell'isolamento internazionale, nel maggio 1936 truppe italiane entravano in Addis Abeba e Mussolini dichiarava costituito l'Impero, l'Africa Orientale Italiana. Ma la conquista di fatto non fu mai portata a termine: dal 1936 al 1940 si susseguirono continue operazioni militari di "pacificazione coloniale". Poi il Corno d'Africa divenne uno dei teatri della seconda guerra mondiale e nel 1941 fu il primo territorio perso da un regime dell'Asse. In fondo, la guerra d'Etiopia non era finita nel maggio 1936: finì con la sconfitta italiana del 1941. Nel frattempo però all'AOI, alla nuova colonia italiana del fascismo, erano state imposte una legislazione ed una normazione razziste.
Una guerra per l'impero. Memorie della campagna d'Etiopia 1935-36
Nicola Labanca
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 479
Quella per la conquista dell'Etiopia fu la prima guerra voluta e vinta da Mussolini e, insieme alle due guerre mondiali, la terza guerra di massa degli italiani nel corso del Novecento. Cosa fu veramente per coloro che la combatterono? Quale impero pensavano di costruire? Di quale razzismo erano intrisi i loro comportamenti? Nei decenni della Repubblica a rivendicarne il ricordo sono stati soprattutto reduci ammalati di "mal d'Africa" o nostalgici e rancorosi. Basato sulle memorie dei combattenti, il libro illustra il tema in relazione al colonialismo fascista e al postcolonialismo repubblicano.
Il nervo della guerra. Rapporti delle Militärkommandanturen e sottrazione nazista di risorse dall'Italia occupata (1943-1944). Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2020
pagine: 802
Ma l'occupazione nazista della Penisola fra 1943 e 1945 non costò nulla all'Italia? Oltre al tragico bilancio di violenze e di lutti connesso alla guerra sul suolo nazionale, quell'occupazione tedesca non ebbe anche un pesante risvolto economico? In effetti i territori occupati dalle truppe del Terzo Reich, sui quali si era costituita la Repubblica sociale italiana, non rimasero indenni dalla sistematica e pesante opera di spoliazione e asportazione di risorse economiche locali, necessarie allo Stato nazista per continuare la propria guerra: un'opera di sottrazione di risorse che era stata già applicata a tutti i territori europei caduti sotto il tallone del Nuovo ordine europeo voluto da Hitler. Questo aspetto della storia del 1943-1945, sempre ricordato ma mai a sufficienza studiato, è al centro della presente imponente pubblicazione che contiene saggi di Laura Di Fabio, Silvia Inaudi, Nicola Labanca, Pierluigi Pironti e Alessandro Salvador e che raccoglie un'eccezionale documentazione di parte tedesca: le carte che dovevano servire proprio come strumento preparatorio di quell'opera di sottrazione e deportazione nazista di risorse italiane. Così, in queste pagine, per la prima volta messe a disposizione del lettore italiano, è possibile sfogliare le sezioni economiche dei periodici rapporti delle Militärkommandanturen tedesche. Questi enti, presenti in tutto il territorio occupato, dovevano fotografare la realtà italiana nel suo complesso e in particolare censire le risorse economiche del Paese. Anche grazie a questo censimento, poi, sarebbe stata effettuata la sottrazione di risorse italiane utili al Reich. Mai sino ad oggi raccolti tutti assieme, questi rapporti economici delle Militärkommandanturen tedesche per un verso documentano la vastità delle aspirazioni naziste e il dettaglio delle conoscenze dell'economia italiana, così come, per un altro verso, possono servire come una fondamentale fonte documentaria per scrivere la storia economica e sociale dell'Italia occupata fra 1943 e 1944. La pubblicazione è stata resa possibile dall'Associazione nazionale vittime civili di guerra e dal Fondo italo-tedesco per il Futuro.
Il nervo della guerra. Rapporti delle Militärkommandanturen e sottrazione nazista di risorse dall'Italia occupata (1943-1944). Volume Vol. 1
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Unicopli
anno edizione: 2020
pagine: 646
Ma l'occupazione nazista della Penisola fra 1943 e 1945 non costò nulla all'Italia? Oltre al tragico bilancio di violenze e di lutti connesso alla guerra sul suolo nazionale, quell'occupazione tedesca non ebbe anche un pesante risvolto economico? In effetti i territori occupati dalle truppe del Terzo Reich, sui quali si era costituita la Repubblica sociale italiana, non rimasero indenni dalla sistematica e pesante opera di spoliazione e asportazione di risorse economiche locali, necessarie allo Stato nazista per continuare la propria guerra: un'opera di sottrazione di risorse che era stata già applicata a tutti i territori europei caduti sotto il tallone del Nuovo ordine europeo voluto da Hitler. Questo aspetto della storia del 1943-1945, sempre ricordato ma mai a sufficienza studiato, è al centro della presente imponente pubblicazione che contiene saggi di Laura Di Fabio, Silvia Inaudi, Nicola Labanca, Pierluigi Pironti e Alessandro Salvador e che raccoglie un'eccezionale documentazione di parte tedesca: le carte che dovevano servire proprio come strumento preparatorio di quell'opera di sottrazione e deportazione nazista di risorse italiane. Così, in queste pagine è possibile sfogliare le sezioni economiche dei periodici rapporti delle Militärkommandanturen tedesche. Questi enti, presenti in tutto il territorio occupato, dovevano fotografare la realtà italiana nel suo complesso e in particolare censire le risorse economiche del Paese. Anche grazie a questo censimento, poi, sarebbe stata effettuata la sottrazione di risorse italiane utili al Reich. Questi rapporti economici delle Militärkommandanturen tedesche per un verso documentano la vastità delle aspirazioni naziste e il dettaglio delle conoscenze dell'economia italiana, così come, per un altro verso, possono servire come una fondamentale fonte documentaria per scrivere la storia economica e sociale dell'Italia occupata fra 1943 e 1944. La pubblicazione è stata resa possibile dall'Associazione nazionale vittime civili di guerra e dal Fondo italo-tedesco per il Futuro.
Incrollabili. La Resistenza degli ufficiali italiani nel Lager di Hammerstein
Gastone Gal
Libro: Libro in brossura
editore: CLEUP
anno edizione: 2019
pagine: 184
Pubblicare diari, memorie o epistolari di guerra o di prigionia non costituisce più una novità assoluta: ogni anno il numero cresce e tuttavia, sebbene si tratti spesso di esperienze di grande valore storico, la prospettiva tende sempre a restare individuale. La novità del saggio non risiede solo nelle vicende narrate o nei materiali utilizzati, diversi inediti o comunque poco conosciuti, ma nella ricostruzione del tessuto connettivo delle relazioni personali tra i diversi ufficiali Internati Militari Italiani (IMI) che condivisero l’esperienza della prigionia dopo l’8 Settembre 1943 nel campo di concentramento di Hammerstein in Prussia orientale (oggi Czena, in Polonia). Da questo quadro particolareggiato, attraverso la comparazione e l’analisi delle pagine scritte dai protagonisti, si comprende il sofferto processo di elaborazione della scelta di ‘non collaborare’, di non aderire alla Repubblica di Salò, dando vita alla «Resistenza senza armi», pagina ancora poco conosciuta in Italia.
I cori alpini. Musiche, testi, esperienze, storia
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Unicopli
anno edizione: 2020
pagine: 435
Un organismo oggi con centinaia di migliaia di soci come l'Associazione nazionale alpini gemma sempre attività ricreative e organismi a carattere di svago. Per l'Associazione degli alpini, però, l'imponente numero di cori alpini che ad essa fanno riferimento (oggi, quasi centocinquanta) rappresenta qualcosa di più di un momento di distrazione dei propri soci. La coralità alpina è divenuta infatti uno dei segni distintivi e di riconoscimento per l'Associazione, una sua carta di identità. Non sono mancate nel passato pubblicazioni sugli alpini e sui suoi cori. Questo volume però mette assieme per la prima volta musicologi, storici e direttori di cori alpini. Esso analizza, da più versanti e grazie a studiosi di varia formazione, l'esperienza ormai quasi centenaria della coralità alpina, ne rilegge i testi con attenzione nuova, ripercorre l'intera storia dei cori alpini. In particolare, in un suo ampio studio, Filippo Masina ricostruisce per la prima volta l'intreccio di questa coralità popolare e istituzionale con la storia generale nazionale, fornendo anche - tramite uno spoglio dei maggiori canzonieri editi lungo un secolo - un elenco dei canti cantati da questi cori. Canti di montagna, canti di lavoro, canti militare, canti di guerra, canti popolari: da sempre i cori alpini cantano tutto ciò assieme. Questo volume ne offre una introduzione musicologica e storica di grande rigore scientifico.
Battaglie. Le 100 grandi battaglie della storia da Qadesh ai giorni nostri
Paolo Cau
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2018
pagine: 304
Le strategie, le armi, il genio militare e i fatali errori tattici che hanno cambiato il corso della storia sui campi di battaglia. L'evoluzione tecnologica, dai carri falcati alla guerra elettronica. Un testo di riferimento, completo e accessibile, arricchito da più di trenta tavole estremamente dettagliate, elaborate sulla base della documentazione storica più aggiornata. Prefazione di Nicola Labanca.
Bibliografia della Libia coloniale (1911-2000)
Nicola Labanca, Pierluigi Venuta
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2004
pagine: LXXXII-186
L'Italia liberale e fascista hanno occupato la Libia fra il 1911 e il 1943. Questa bibliografia raccoglie quanto è stato pubblicato sulla "Quarta sponda" in più fasi e a più livelli: la produzione italiana e quella internazionale del periodo coloniale e postcoloniale nonché la produzione araba e libica dell'età postcoloniale. Per la prima volta, sulla Libia coloniale, è disponibile una bibliografia informativa, cumulata e ragionata, capace di gettare un ponte fra studi e culture, identità e popoli a lungo rimasti lontani e contrapposti.
Studi storici nel centenario dell'Associazione Nazionale Alpini. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2018
pagine: 350
L'Associazione nazionale alpini fu fondata nel 1919, cento anni fa: un secolo di una storia non ordinaria. Oggi l'associazione conta alcune centinaia di migliaia di associati, promuove annuali manifestazioni di massa che occupano le prime pagine dei giornali, svolge - attraverso le migliaia di sezioni e gruppi disseminati nel Paese un'attività varia, di memorie e di solidarietà, si distingue per capacità organizzative e realizzative in interventi di protezione civile. Ma come si è arrivati a questa realtà odierna? La sua storia in cosa assomiglia e in cosa si distingue da quelle delle altre associazioni d'arma, combattentistiche e di reduci? In questo secondo volume, di una serie di tre, si mettono a fuoco tre aspetti assolutamente caratterizzanti lo sviluppo storico dell'Associazione: il suo impegno nel campo della solidarietà e della Protezione civile, lo sviluppo di una assai ampia stampa associativa, che collega i soci a livello locale e nazionale, il rapporto stretto - nel secondo dopoguerra - con i reparti militari alpini.
Guerra e disabilità. Mutilati e invalidi italiani e primo conflitto mondiale
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2016
pagine: 275
L’enfasi retorica sulla guerra combattuta, sul conflitto vinto, persino sui morti in battaglia visti come vite sacrificate per il trionfo ha troppo spesso lasciato da parte molte altre storie: storie che pure ci dicono molto della guerra, dei suoi meccanismi e dei suoi fi ni. È successo così per chi dal conflitto è tornato, non morendoci, ma subendo irreversibili ed evidenti disabilità. Di questi combattenti, di questi cittadini, spesso ci si è dimenticati. La vicenda dei mutilati della prima guerra mondiale, tornati a casa dal fronte con il corpo o l’animo fortemente segnati, è una conferma di questa regola. Riutilizzati dopo il conflitto fino a che potevano essere utili per le più pesanti retoriche di guerra, i mutilati sono poi stati lasciati alle loro difficoltà, al dolore degli individui e delle loro famiglie, con alcuni sostegni ma al fondo senza quel supporto che pure la loro tragica esperienza aveva loro intitolato. Gli autori di questo volume ripercorrono la soggettività dei mutilati all’interno di una società postbellica che sembrava glorificarli ma di fatto li escludeva con i suoi pregiudizi e le sue prevenzioni.
Una cultura professionale per la polizia dell'Italia liberale. Antologia del «Manuale del funzionario di sicurezza pubblica e di polizia giudiziaria» (1863-1912)
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2015
pagine: 415
Fra l'Unificazione, la guerra di Libia e poi il primo conflitto mondiale, la polizia italiana pose le proprie basi organizzative e istituzionali. Lungo tutto quel mezzo secolo, le sue attività furono 'accompagnate' dalle pagine di una rivista, ininterrottamente edita per cinquant'anni. Si trattava del "Manuale del funzionario di sicurezza pubblica e di polizia giudiziaria". La rivista, pensata, voluta e a lungo diretta da Carlo Astengo, era indirizzata ai funzionari e alle guardie dell'allora piccolo corpo di polizia. Attraverso la sua lettura, i poliziotti potevano informarsi attorno alle principali norme amministrative regolanti il servizio. Avrebbero anche conosciuto meglio la società che dovevano controllare, le sue trasformazioni e le sue sfide all'ordine dell'Italia liberale. Infine, elemento non secondario, potevano leggere e partecipare ad una pubblica discussione circa l'assetto, l'ordinamento e le finalità della polizia. Perché uno degli scopi del periodico, firmato dalle migliori menti fra quelle dei poliziotti del tempo, era la necessità tanto di conoscere e far conoscere quanto di gestire e riformare la polizia dell'Italia liberale.