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Libri di Pier Vincenzo Mengaldo

Sonavan le quiete stanze. Sullo stile dei «Canti» di Leopardi

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2006

pagine: 174

Appassionato studioso di poesia italiana, Mengaldo mette a frutto le sue conoscenze di filologia, storia della lingua, linguistica e stilistica per indagare nel profondo uno dei capolavori massimi della nostra storia letteraria: i "Canti" di Leopardi. E lo fa soffermando l'analisi sulle differenze e sulle costanti interne alle quattro fasi dei "Canti": Canzoni, Idilli, Canti pisano-recanatesi e ultimi Canti. Ne emerge non soltanto l'individualità linguistica e stilistica di ciascuna delle quattro grandi fasi rispetto alle altre, ma anche, di volta in volta e secondo lo stesso principio, l'individualità dei singoli canti.
16,00 15,20

I chiusi inchiostri. Scritti su Franco Fortini

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 248

Per quasi mezzo secolo Pier Vincenzo Mengaldo si è dedicato alla comprensione dell'opera di Franco Fortini, in particolare di quella in versi. Dalla prima complessiva introduzione del 1974 alle Poesie scelte fino all'intervento, inedito, del 2017 sull'ultima traduzione di Fortini, il Lycidas di Milton, le lenti di Mengaldo hanno consentito di osservare, nella concretezza fenomenologica della lingua, il classicismo inquieto e il manierismo raggelante di tanta poesia fortiniana, di scorgerne la dimensione figurale e sapienziaria, l'altissima consapevolezza retorica e metrica oltreché teorico-critica, la presenza di alcuni importanti modelli e riferimenti letterari, da Dante e Tasso a Manzoni, da Goethe (del quale Fortini tradusse il Faust) a Brecht. L'esercizio critico di Mengaldo non è mai impersonale e asettico. Queste pagine nascono da una profonda amicizia e consonanza intellettuale di due uomini che si sono reciprocamente nutriti in una sorta di continuo dare-avere: Mengaldo ha offerto al poeta, critico e traduttore una mole di osservazioni minuziose e illuminanti; Fortini, a sua volta, con la sua penetrante critica saggistica, ha insegnato tanto al più giovane amico.
19,00 18,05

Dal Medioevo al Rinascimento. Saggi di lingua e stile

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno

anno edizione: 2019

pagine: 220

Dedicato ad autori dal Medioevo al Rinascimento, il ricco volume di saggi di Pier Vincenzo Mengaldo propone, a studiosi e lettori di oggi, alcuni dei suoi lavori ormai non più reperibili sul mercato editoriale. L'immagine dello studioso novecentesco, interprete di nodi cruciali della critica, della poesia e della prosa contemporanee, viene qui integrata da contributi che ne hanno egualmente contrassegnato la biografia intellettuale: dai saggi su Dante ai lavori sulla poesia di Boiardo e Sannazaro, riferimenti tuttora imprescindibili dell'interpretazione stilistica dei due poeti quattrocenteschi. Vi si aggiungono scritti più recenti, nei quali il critico misura le implicazioni stilistiche della poesia di Arnaut Daniel resa in italiano, ritorna sull'opera di Boiardo per interpretare aspetti specifici dell'Inamora-mento de Orlando o indaga la prosa mirabile e tragica della Storia d'Italia di Guicciardini. Il volume è corredato da un'Introduzione di Matteo Palumbo: vi è esaminato il metodo di lavoro di Mengaldo in una prospettiva che è insieme quella dello studioso e del sodale. Nel complesso, attraverso saggi a tutt'oggi centrali nel dibattito critico, viene offerto un compatto campione di un metodo qui esemplarmente praticato da un maestro del Novecento. Introduzione di Matteo Palumbo.
24,00 22,80

Per Primo Levi

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2019

pagine: 157

Il saggio più antico, "Ciò che dobbiamo a Primo Levi", è del 1989; il più recente, "Il canto di Ulisse", è del 2018. Sono esattamente trent'anni che Pier Vincenzo Mengaldo, noto critico e storico della lingua italiana, studia i testi di Primo Levi, ne analizza la scrittura, ne individua il senso più profondo. La «lunga fedeltà» sfocia ora, in occasione del centenario della nascita di Levi, in questo volume, che tutti quegli studi raccoglie dalle sedi diverse dove sono stati originariamente pubblicati, dando loro una veste organica. La lingua di Primo Levi è classica e chiara, ma solo apparentemente semplice: in realtà procede per contrasti, con un lessico ricco di ossimori e di termini tecnici. Mengaldo, alternando momenti più dettagliatamente analitici ad altri di grande sintesi, la scompone e la ricompone per scoprirne i più riposti meccanismi, sempre in relazione con la necessità espressiva di cui è di volta in volta strumento. Ovviamente "Se questo è un uomo" è al centro delle indagini, ma molto spazio è dato alla "Tregua", forse il romanzo di Levi prediletto da Mengaldo, che ben individua le diverse strategie linguistiche dei due libri contigui. Non manca poi l'analisi linguistica dei testi più letterari e meno testimoniali di Levi, in particolare gli splendidi racconti del "Sistema periodico".
20,00 19,00

I poeti del Novecento

Franco Fortini

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2017

pagine: 280

Nel centenario della nascita di Franco Fortini torna in libreria l’antologia dei poeti italiani del Novecento, un’opera che oggi può essere considerata un classico: a quarant’anni dalla prima edizione, intatte sono la ricchezza e la profondità della scrittura e dell’analisi. Non si tratta, tuttavia, solo di un’antologia, ma di uno studio critico che è insieme saggio, commento penetrante, giudizio di valore; un testo che ha contribuito a una nuova lettura della poesia del secolo. I poeti italiani sono presentati al di là dell’appartenenza a gruppi e schieramenti letterari; ne emergono così le peculiarità e i cortocircuiti prodotti dall’incontro con la realtà. La poesia è pensata nella sua singolarità espressiva e, simultaneamente, nel suo essere allegoria delle torsioni della storia e dell’esistenza: l’umanissima nevrosi di Saba, la poesia come salvezza di Montale, la reticenza e la volontà di dialogo di Sereni, la disperata voracità di Pasolini, l’alta eloquenza di Zanzotto. Attraverso una scrittura densa e asciutta, sostenuta da una risoluta finalità didattica, trapela, come scrive Pier Vincenzo Mengaldo nel saggio introduttivo, «una concezione di tipo religioso del poeta come testimone e martire».
28,00 26,60

Utopia e disincanto. Saggi 1974-1998

Claudio Magris

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2016

pagine: 336

"Utopia e disincanto" raccoglie un'ampia scelta della produzione saggistica di Claudio Magris. Il lettore incontrerà scritti che analizzano la nostra attuale condizione umana e storica, ma anche fulminei commenti alle bizzarrie della Grande Storia o della cronaca spicciola, riscoperte di libri dimenticati e incontri con destini randagi. Ci sono Borges e Jünger, Goethe e Hugo, Mann e Dostoevskij, Nievo e Hesse, Broch e Andric, Tagore e Primo Levi... Ma anche i libri di viaggio e d'avventura e le opere di "non scrittori", di marginali della letteratura come il lappone Turi, lo sciamano groenlandese Qippingi o l'anonimo poeta amazzonico. Non mancano, infine, alcune riflessioni sull'attualità, a volte su problemi di rilevanza morale e politica, a volte su situazioni quotidiane. Prefazione di Pier Vincenzo Mengaldo.
13,00 12,35

Storia dell'italiano nel Novecento

Storia dell'italiano nel Novecento

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2014

pagine: 491

Il volume delinea un panorama completo delle funzioni e dell'evoluzione della lingua italiana dalla prima guerra mondiale alla fine del secolo. L'analisi di tali trasformazioni, e delle idee linguistiche che l'accompagnano, è sempre accompagnata da esempi concreti ed è condotta non solo sul linguaggio letterario ma anche sulle lingue settoriali, dai testi per le canzoni alla prosa sportiva, giornalistica, cinematografica, televisiva.
32,00

Attraverso la poesia italiana. Analisi di testi esemplari

Attraverso la poesia italiana. Analisi di testi esemplari

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Copertina morbida

editore: Carocci

anno edizione: 2008

pagine: 207

Uno dei più autorevoli storici della lingua italiana "attraversa" la poesia, scegliendo in maniera soggettiva, ma certo non occasionale o idiosincratica, una serie di testi "esemplari", ovvero sempre capolavori e mai prove marginali o atipiche. Ne risulta non un "canone", ma una scelta che punta molto più sui "classici" piuttosto che su quelli che sono stati fino a ieri contemporanei. Troveremo, allora, Iacopone da Todi e Cavalcanti, Dante, Petrarca, Boiardo e Tasso, Foscolo, Porta, Manzoni e Leopardi, Pascoli e D'Annunzio, Rebora, Ciotti, Montale e Penna, e poi, ancora Caproni, Sereni e Zanzotto, ma non troveremo, ad esempio, Carducci, essendo la scelta ricaduta su Di Giacomo, ritenuto poeticamente superiore. Fondamento delle analisi è la critica stilistica, con le relative discipline che le afferiscono (metrica, retorica, grammatica testuale), perché è il metodo che fornisce agli utenti le necessarie conoscenze di base per una lettura consapevole della poesia.
19,00

Attraverso la prosa italiana. Analisi di testi esemplari

Attraverso la prosa italiana. Analisi di testi esemplari

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Copertina morbida

editore: Carocci

anno edizione: 2008

pagine: 264

Il volume comprende una serie di analisi o letture di brani eccellenti di prosa italiana, anche in latino e in dialetto, da Salimbene da Parma alla "Tregua" di Primo Levi. Il metodo principale di indagine è quello della critica stilistica, arricchito in particolare, data la natura dei brani esaminati, da strumenti che attingono alla narratologia, alla teoria dell'argomentazione e all'analisi del discorso: il tutto sempre in funzione dell'interpretazione del significato e del valore del testo. Nella scelta dei brani è dato un posto particolarmente importante, accanto alle opere narrative, a quelle di carattere concettuale e saggistico (scienza, filosofia, critica), che per molti aspetti costituiscono la maggior ricchezza della prosa italiana, almeno nell'età moderna.
22,10

Gianfranco Folena, dieci anni dopo. Riflessioni e testimonianze

Pier Vincenzo Mengaldo, Claudio Ciociola, Luca Serianni

Libro: Copertina morbida

editore: Esedra

anno edizione: 2009

pagine: 250

Il volume raccoglie le relazioni e le testimonianze della Giornata di studi promossa dagli allievi in ricordo di Gianfranco Folena, a dieci anni dalla morte. La totalità della figura di Folena esce frazionata in una serie di tagli diacronici (il Medioevo di Segre, il Quattro-Cinquecento di Pozzi, il Settecento di Vitale), metodologici (Ciociola, per la filologia, Serianni per la linguistica, Del Negro per la storia), areali (il Veneto, Stussi), per argomenti privilegiati (Carena sulla traduzione, Petrobelli e Osthoff su Mozart, Blasucci su Leopardi), che, magari trascurando qualche aspetto della complessità e molteplicità di interessi di Folena (si pensi a Manzoni), ne ricostruiscono per tessere un ritratto integrale, che si completa nel ricordo di amici, poeti (Bandini, Zanzotto), colleghi, allievi indiretti, collaboratori stretti (Peron).
22,00 20,90

La vendetta è il racconto. Testimonianze e riflessioni sulla Shoah

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2007

pagine: 175

Il tempo trascorso dalla Shoah e l'immane letteratura cresciuta intorno a essa non sembrano averla consegnata agli archivi della comprensione umana; a sovrastarci è ancora e sempre l'oltranza dell'evento, che ci mette di fronte, con Macbeth, a una storia "piena di frastuono e di furore, che non significa nulla". In quello strepito abitato dall'inumano, Mengaldo tende l'orecchio ai frammenti di senso che solo le fonti testimoniali ci lasciano percepire. E il suo libro si distingue proprio per l'intonazione polifonica e contrappuntistica che conferisce alle voci del dolore, accostandole e giustapponendole tra loro. Più che il perché, è il "come" dello sterminio a guidare il suo procedere tra vuoti e pieni della memoria delle vittime, tra banalità del male e modernità, tra linguaggi dei lager e muta eloquenza dei corpi, tra metamorfosi dell'odio antisemita e tentativi di preservare tracce di cultura umana nell'orrore della deportazione. Illuminanti per il discorso critico risultano sia le concordanze perfette sia le evidenti discordanze nella rammemorazione degli stessi avvenimenti, e i sistematici raffronti di entrambe con la memorialistica dei gulag o le lettere da altre prigionie.
15,00 14,25

Tra due linguaggi. Arti figurative e critica

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2005

pagine: 144

Si può spiegare a parole un quadro, una statua, un monumento architettonico? In che modo la scrittura gareggia con la cosa descritta? A quali procedure retoriche e risorse stilistiche attinge la descrizione di un'opera d'arte e che cosa la distingue dalla descrizione letteraria di un paesaggio? Tutti interrogativi a cui sono state date risposte diverse da filosofi, storici dell'arte, estetologi e critici. Mengaldo entra nel vivo della questione attraverso una fittissima campionatura di critici figurativi degli ultimi tre secoli, convocando Denis Diderot, Jacob Burckhardt, Erwin Panofsky, Emilio Cecchi, Roberto Longhi.
19,00 18,05

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