Libri di Piergiorgio Giacchè
L'Italia secondo Fellini
Goffredo Fofi, Piergiorgio Giacchè, Gianni Volpi, Emiliano Morreale
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2019
pagine: 73
A cento anni dalla nascita del grande regista della "Dolce vita", "Amarcord" e altri capolavori, una lunga intervista con Goffredo Fofi del 1992 su come raccontare l'Italia e i saggi di Piergiorgio Giacchè, Emiliano Morreale e Gianni Volpi su Federico Fellini come grande antropologo, geniale interprete dei nostri caratteri nazionali.
Bene detto Pinocchio
Piergiorgio Giacchè
Libro: Libro in brossura
editore: Kurumuny
anno edizione: 2024
pagine: 60
Quel Pinocchio che sono" è più che mai rifiuto a crescere, civilmente e umanamente. È lo spettacolo dell'infanzia prematuramente sepolta, che si risveglia e scalcia nella propria bara. Adulta è la terra-padre-avvenire che la ricopre." (Carmelo Bene). Pinocchio è un libro per l'infanzia: solo un bambino lo può inseguire e interpretare nel modo giusto, che poi è "a modo suo", scorrendolo e subendolo senza pensarci sopra ma andandoci dentro… Come dunque si può Leggere Bene Pinocchio? Il Noi bambino – a guardar Bene – deve ritrovare il modo di chi legge per gioco e di chi gioca mentre legge. Il bambino non è l'adolescente: il bambino che legge e gioca si proietta ma non si identifica, mai completamente. Il bambino si muove piuttosto che commuoversi, muove il suo burattino con cui ha un rapporto teatrale, diremmo da regista… Se non fosse un attore. Da queste considerazioni muove Piergiorgio Giacchè, in occasione di un seminario promosso da AMA sul Pinocchio di Bene.
Nota Bene
Piergiorgio Giacchè
Libro: Libro in brossura
editore: Kurumuny
anno edizione: 2022
pagine: 210
Questo libro è un’antologia di scritti “d’occasione” – tratti da convegni, conferenze, interviste, prefazioni e perfino programmi di sala – che comincia dal 2022 per risalire – anno dopo anno – al 2002 di quella notte in cui Bene ha finito di vivere… Scritti scelti che testimoniano l’impegno onesto e ostinato di un autore – amico e collaboratore di Bene – che non ha mai smesso di studiare e interrogare l’Uomo-Teatro più importante del Novecento italiano. Una raccolta di note e domande che si sovrappongono l’una sull’altra e non si aspettano nessuna risposta “impossibile”, ma che testimoniano al contrario l’unica ricerca “possibile” che si può fare sull’arte e la parte di un genio del teatro: quella di sondare la sua alterità e rispettare la sua altezza, per poi cercare di far discendere dalla sua Eccezione le perpendicolari che accadono in ogni scena, ovvero le Regole che riguardano anche gli attori diversi da Bene e perfino gli spettatori divisi su Bene.
Ci fu una volta la sinistra. Ovvero il silenzio dei post-comunisti
Piergiorgio Giacchè
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Asino
anno edizione: 2013
pagine: 149
Dal passaggio di campo dei socialisti alla svolta della Bolognina tra nomi e simboli nuovi, dal Pci al Pds ai Ds al Pd ai nuovi gruppi, dagli anni di Craxi e Berlusconi, di Veltroni e D'Alema a quelli di Bersani e Renzi, di Di Pietro e Grillo, si è spenta o esaurita la storia della sinistra in Italia. Piergiorgio Giacché ha raccontato e analizzato la fine di una storia e l'affermarsi di un'altra attraverso una serie di saggi e interventi che ripercorrono acutamente e causticamente una vera e propria tragedia nazionale.
Agli amici. Lettere 1947-1968
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Asino
anno edizione: 2011
pagine: 65
La figura e l'opera di Aldo Capitini (Perugia 1899-1968) si sono imposte nella società e nella cultura italiana per la loro radicalità e apertura dagli anni del fascismo fino all'esplosione del '68: un riferimento imprescindibile per le minoranze determinate ad "aggiungere all'opposizione" una visione altamente religiosa del posto di ciascuno nella natura e nella comunità degli umani. Il filosofo della "non accettazione" del mondo così com'è, il "persuaso" della nonviolenza si è raccontato nel corso di una lunga e feconda esistenza a una vastissima rete di corrispondenti, collaboratori, amici noti (come Walter Binni e Norberto Bobbio, Guido Calogero e Danilo Dolci) e di obiettori e militanti del "ben fare" provocando e sollecitando la loro riflessione e le loro scelte.
La religione dell'educazione. Scritti pedagogici di Aldo Capitini
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2008
pagine: 232
Carmelo Bene. Antropologia di una macchina attoriale
Piergiorgio Giacchè
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2007
pagine: XXIII-224
"Carmelo Bene è l'unico maestro che sia uscito dal teatro restandovi prigioniero. E che ha infine risposto all'insistente domanda dei cronisti e degli storici, dei critici e dei seguaci, degli altri attori e di tutti gli spettatori: 'E teatro o non lo è, il suo? In che rapporto sta Carmelo Bene con il Teatro?' Era peraltro anche una sua, anzi la sua domanda. 'Le jeu e l'enjeu' del suo combattimento, dentro e contro l'arte della scena e la scena dell'arte."
L'altra visione dell'altro. Una equazione tra antropologia e teatro
Piergiorgio Giacchè
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2003
pagine: 190
Se l'antropologia è una strana scienza, il teatro è una strana arte. la prima si occupa di differenze sociali e culturali, la seconda produce differenze dalla società e dalla cultura. La geografia del teatro ci costringe a strani percorsi che raggiungono il rito, il gioco, la festa, la piazza e da qui, campi privilegiati dell'antropologia, quest'ultima ci porta verso le rappresentazioni dell'individuo e le sue messe in scena.