Libri di Riccardo Noury
Tre serbi, due musulmani, un lupo
Luca Leone, Daniele Zanon
Libro: Libro in brossura
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 296
A Prijedor, in Bosnia Erzegovina, in quella che oggi si chiama Repubblica serba di Bosnia (Rs), nella primavera-estate del 1992 succedono cose spaventose. Sembra d’essere tornati ai tempi del nazismo. Gli ultranazionalisti serbo-bosniaci vogliono sradicare i “non serbi” attraverso due strumenti: deportazione e omicidio. Vengono creati per quest’ultimo scopo tre campi di concentramento. Che ben presto diventano luoghi di uccisione di massa. Nomi tremendi: Omarska. Keraterm. Trnopolje. In quest’ultimo luogo - composto da una scuola, una casa del popolo e un prato - vengono recluse tra le quattromila e le settemila persone. È a Trnopolje, nel maggio del 1992, che è ambientata la storia raccontata da questo libro. Una storia di fantasia, ma poggiata su solide basi storiche e di testimonianza. Un libro che non è solo un romanzo ma anche un reportage di quanto accaduto troppi pochi anni fa e troppo vicino a noi, per non sapere. Prefazione di Riccardo Noury.
La pace fredda. È davvero finita la guerra in Bosnia Erzegovina?
Andrea Cortesi, Luca Leone
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 192
“La pace è fredda perché la guerra è ancora calda. Basta esaminare l’apartheid ancora dominante nel sistema scolastico o il rifiuto di una memoria non dico condivisa ma almeno solidale e rispettosa. Basta osservare il disinteresse delle autorità alla richiesta di giustizia che ancora si leva dalle donne sopravvissute allo stupro. Con la giustizia non si fanno soldi e non si ottiene consenso: col clientelarismo e la corruzione sì”. (Riccardo Noury) Nel novembre del 1995 gli Accordi di Dayton hanno fermato la guerra in Bosnia Erzegovina, ma non hanno costruito una vera pace. Un quarto di secolo dopo la fine del conflitto del 1992-1995 uno scrittore, un cooperante e una film-maker sono andati alla ricerca dei testimoni del conflitto, le stesse persone che, dopo la firma degli accordi di pace, si sono rimboccate le maniche per cercare di ricostruire un Paese che invece è diventato prigioniero di nazionalismi, corruzione, povertà e odi instillati a tavolino, in una società duramente messa alla prova da lutti e abbandono. Jovan Divjak, Pero Sudar, Amor Mašović, Staša Zajović, Bakira Hašečić, Kanita Fočak, Jacob Finci, Dervo Sejdić e tanti altri testimoni raccontano senza nulla tacere la guerra, il ritorno alla pace, le difficoltà, le speranze e le delusioni della Bosnia Erzegovina, ma anche della Serbia, di oggi. Da Sarajevo a Bratunac, via Belgrado, da Višegrad a Srebrenica, le voci dei protagonisti si rincorrono, superando le appartenenze culturali, per raccontare le tragedie individuali e familiari. Un quarto di secolo dopo, la Bosnia Erzegovina ha ancora attaccato alle caviglie il peso incalcolabile del conflitto, che la sta facendo sprofondare sempre più in basso. Sul presente e sul futuro si addensano nere nubi. Eppure, stando a sentire i protagonisti di questo lavoro, c’è ancora qualcosa che instilla una speranza di cambiamento nei bosniaco-erzegovesi. Prefazione di Riccardo Noury. Introduzione di Michele Buono. Postfazione di Giorgio Graziani.
I bastardi di Sarajevo. Una città in balia della corruzione, un paese senza speranze di futuro, il fantasma del passato che torna dall'Italia
Luca Leone
Libro: Libro in brossura
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 224
Sarajevo, Bosnia Erzegovina: il destino della capitale e dell'intero Paese è nelle mani di una classe politica corrotta e aggressiva, che governa in simbiosi con la peggiore criminalità. Ai lupi della politica non importa che odore abbia il branco con cui fanno affari. Musulmani, serbi o croati sono la stessa cosa. Ciò che importa è il potere. Ciò che li spinge ad agire è il denaro. I bastardi di Sarajevo ringhiano forte, sia nel presente che nei ricordi del passato dei protagonisti del libro. C'è la crudeltà e la spregiudicatezza dei carnefici e la sofferenza taciuta delle vittime, soprattutto donne. La voglia di rivoluzione dei giovani e la saggezza rassegnata e ironica di un Professore. La brama sanguinaria di "certi" turisti italiani e la ricerca di redenzione da parte di chi ha guardato da spettatore la guerra e non ha fatto ciò che doveva.
I dimenticati. Coloro che non sono ripartiti dopo la pandemia
Libro: Libro in brossura
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 144
L'uscita dal lockdown, ovvero dalla fase della quarantena e del confinamento, è riassumibile in una parola-chiave: ripartenza. La produzione è ripartita, gli spostamenti sono ripartiti, gli eventi pubblici sono ripartiti, e così gli assembramenti di persone, l’inquinamento e altre conseguenze dell’azione umana. Ma per molte persone, che già erano in condizione di grande vulnerabilità, si è trattato di una falsa ripartenza: i minori, i poveri, le persone con disabilità, quelle private della libertà personale, chi deve vivere per strada, le donne di fronte a un mercato del lavoro discriminatorio. E poi nella ripartenza restano oscurate alcune domande: che ne sarà dei diritti, del lavoro, della giustizia?
Genocidi
Antonio Marchesi, Riccardo Noury
Libro: Libro in brossura
editore: People
anno edizione: 2025
pagine: 128
La parola “genocidio” è tornata – ahinoi – a occupare il dibattito pubblico. A trent’anni dal genocidio in Bosnia assistiamo a una rinnovata attualità del crimine, che ci impone l’uso del plurale. In questo libro Antonio Marchesi e Riccardo Noury ripercorrono dal punto di vista storico e giuridico norme e fatti, mettendo tra l’altro in luce i limiti della disciplina attuale. Con approccio rigoroso ma allo stesso tempo divulgativo, i due autori “desacralizzano” il concetto stesso di genocidio, mantenendo saldo il rispetto del diritto, delle vittime e dei sopravvissuti.
La stessa lotta, la stessa ragione. Storie di donne per i diritti umani
Riccardo Noury
Libro: Libro in brossura
editore: People
anno edizione: 2020
pagine: 128
Riccardo Noury – portavoce di Amnesty Italia – raccoglie con grande partecipazione emotiva frangenti di vite di 27 donne, che punteggiano una mappa di impegno. Ciascuna di loro si è trovata a scegliere di non piegarsi alla prevaricazione, alla violenza, alla negazione dei diritti di base: la casa, la libertà di espressione, l'uguaglianza, la giustizia. Le loro sono testimonianze di attivismo coraggioso, eroico e drammatico, che attraversano tutto il mondo. E in tutto il mondo stanno a ricordarci quanto la Dichiarazione dei diritti umani sia rimasta inattesa e inapplicata in misura sconcertante. Dal Perù al Myanmar, dalla Siria all'Uganda, dalla Francia alla Svizzera un filo rosso le collega: da Sarah in Egitto – la prima presentata – a Sara in Italia – che chiude la raccolta –, si sono fatte carico della responsabilità e del rischio di opporsi all'ingiustizia del potere. Queste sono le loro storie.
Višegrad. L'odio, la morte, l'oblio
Luca Leone
Libro
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 208
Primavera del 1992, Višegrad viene sottoposta a un intenso bombardamento da parte dell’esercito regolare jugoslavo. Ritiratesi le forze armate, la cittadina della Bosnia orientale finisce sotto il controllo di un gruppo paramilitare guidato dai cugini Lukić, che inaugurano un regime del terrore e dell’orrore. In pochi mesi la pulizia etnica ai danni dei musulmani-bosniaci – che costituivano il 63 per cento della popolazione locale – viene portata a termine con operazioni di rastrellamento, deportazioni, omicidi di massa e persino attraverso la combustione, in almeno due casi, di decine di civili all’interno di case private. Circa tremila persone vengono uccise e fatte scomparire. Lo stupro etnico ai danni di donne, bambini e uomini diviene pratica comune. Il fiume Drina diviene la più grande fossa comune di quella guerra. Questo reportage scritto sul campo racconta le vicende, raccoglie le testimonianze di tutte le parti e fa il punto sull’episodio che ha rappresentato la prova generale di ciò che sarebbe accaduto tra il 1992 e il 1995 a Srebrenica, Prijedor, Foča e in altri luoghi passati alla storia per la crudeltà degli eventi verificatisi.
I dannati. Reportage dal carcere venezuelano più pericoloso del mondo
Christiana Ruggeri
Libro
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 160
Rico è uno dei tanti piccoli spacciatori dimenticati dentro al PGV (Penitenciaría General de Venezuela), il carcere di San Juan de Los Morros gestito dai narcotrafficanti. Oltre le sbarre, le guardie bolivariane non entrano. E accade di tutto. Poveri diavoli e assassini sanguinari convivono: i primi subiscono e scompaiono, i secondi spadroneggiano. Rico raccoglie di nascosto le loro storie, per dare un senso ai suoi giorni. Malato e stanco, prima di morire affida il suo reportage dalla fine del mondo, alla goccia bianca, la suora-maestra del PGV. Ne scaturisce un documento di denuncia di un Paese e di un sistema, un grido d’aiuto per i suoi compagni di prigionia ma anche una ricerca disperata di assoluzione e di giustizia. Ispirato a una storia vera.
Il genocidio degli yazidi. L'Isis e la persecuzione degli «adoratori del diavolo»
Simone Zoppellaro
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2017
pagine: 120
Questo libro racconta la storia e la cultura di un'antica minoranza religiosa, quella degli yazidi, e il genocidio compiuto contro di loro. Nell'agosto 2014 lo Stato Islamico si lancia alla conquista della regione del Sinjar, nell'Iraq nord occidentale, massacrando in pochi giorni più di tremila yazidi. Definito dall'ONU e da diverse organizzazioni internazionali come un genocidio ancora in corso, questo sterminio coincide con il rapimento di oltre seimila persone, in prevalenza bambini e donne, ridotte in stato di schiavitù sessuale dagli uomini dell'Isis.
Mai più schiavi. Biram Dah Abeid e la lotta pacifica per i diritti umani
Maria Tatsos
Libro: Libro in brossura
editore: Paoline Editoriale Libri
anno edizione: 2018
pagine: 208
In Mauritania da secoli convivono berberi e neri. I primi sono la minoranza dei quattro milioni di abitanti del Paese, i secondi sono oltre due terzi della popolazione. Nonostante la schiavitù sia stata abolita nel 1981, attualmente circa trecentomila neri sono schiavi dei berberi. Si tratta soprattutto di donne e bambini: costretti a un lavoro massacrante, non pagato, sono oggetto di violenze e soprusi, non possono studiare né decidere di andarsene. Le autorità politiche e religiose locali tendono a schierarsi dalla parte dei berberi. Nel 2008 Biram Dah Abeid, nero nato libero, ha fondato l’«Iniziativa per la Rinascita del Movimento Abolizionista» (Ira), movimento nonviolento contro lo schiavismo in Mauritania. Imprigionato più volte, nel 2014 si è candidato alle elezioni presidenziali ed è deciso a ripresentarsi nel 2019. Inserito dal Time tra le cento persone più influenti del 2017, nella primavera dello stesso anno è stato intervistato dall’autrice, che nel libro racconta anche la sua storia.
Love Sea-Watch. Storia di un approdo
Serena Maiorana, Patrizia Maltese
Libro: Libro in brossura
editore: Villaggio Maori
anno edizione: 2020
pagine: 134
Nel febbraio del 2019 la Sea-Watch 3 è rimasta bloccata per più di due settimane nel porto di Catania, dopo avere portato in salvo quarantasette migranti naufragati al largo della Libia. In quei giorni di attesa e incredulità, mentre la «macchina del fango» colpiva duramente l’intero mondo delle ong, i membri dell’equipaggio venivano accolti dalla gratitudine di quella parte di cittadinanza che voleva ascoltare la loro storia. Il racconto di quelle settimane, fatte di incontri, solidarietà, visite a bordo e partecipazione, è anche la descrizione della politica attuale sulle migrazioni, delle aggressioni contro chiunque provi a proporre modelli di intervento dignitosi (ricerca, salvataggio, accoglienza, sensibilizzazione) e delle iniziative di resistenza civile che si sono messe in moto nel Paese, spesso innescando un circolo virtuoso che rischia di non avere il giusto riscontro mediatico. In appendice, un contributo giuridico del professor Fulvio Vassallo Paleologo dell’università di Palermo. Introduzione di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
Il paese che uccide le donne
Giuseppe Carrisi
Libro: Libro in brossura
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 208
Un romanzo che, attraverso personaggi di fantasia, racconta per filo e per segno, col piglio del reportage, il Messico contemporaneo. Un Paese in cui per una donna è molto difficile vivere. Paul e Dana, partono per Città del Messico, una meta sognata da tempo. Il giorno dopo il loro arrivo, però, la ragazza viene rapita. Per Paul inizia un incubo, reso ancora più spaventoso dalla decisione della polizia di insabbiare il caso. Succede spesso, in Messico, nella vita di tutti i giorni. Paul capisce che deve cavarsela da solo e comincia, con pochi aiuti e un po' di fortuna, un viaggio nell'assurdo messicano di oggi, che lo conduce nei meandri più bui e impenetrabili, popolati da trafficanti di droga, criminali senza scrupoli, divinità esoteriche, magia nera, povertà, un inesorabile senso di sconfitta umana. E tante, troppe donne che ogni anno scompaiono, in modo particolare a Ciudad Juárez. Fino alla rivelazione e allo sconcerto finale