Libri di Romano Benini
Lo stile italiano. Storia, economia e cultura del Made in Italy
Romano Benini
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2018
pagine: VI-344
A dieci anni dallo scoppio della crisi economica globale, un primo dato emerge a margine del dibattito sulla sua fine reale o presunta: l'Italian style non solo è uscito indenne dalla crisi, ma è stato il fattore trainante per lo sviluppo di diversi settori dell'economia italiana. Dall'arte all'alta moda, dal design alla cultura del cibo, dal paesaggio all'artigianato, il Made in Italy resta in costante crescita. Ma quali sono le ragioni di tanta resilienza? È impossibile rispondere a questa domanda senza tornare alle origini del concetto stesso di stile italiano. Esso è infatti il prodotto di una plurisecolare vicenda storica: dall'epoca romana all'età dei Comuni, dal Rinascimento al Barocco, dal boom del dopoguerra ai giorni nostri, lo stile italiano si è manifestato in un tenace sforzo di unire l'etica all'estetica. La ricerca della bellezza e della qualità, le vocazioni dei territori, la creatività e il design non sono che le forme esteriori di una specifica cultura, di una vicenda storica e del carattere stesso dell'Italia. In queste pagine Romano Benini ripercorre il farsi nel tempo dello stile italiano, e coglie in esso i tratti dell'identità e le ragioni dell'attrattiva del Belpaese nel mondo. Conoscere questa storia di lungo periodo permette al contempo di valutarne la portata economica. E infatti tuttora le opportunità di sviluppo per l'Italia passano dall'originalità di uno stile riconoscibile in quelle cose «belle e benfatte» che continuano a spingere la domanda del Made in Italy sui mercati globali. Tuttavia, il nesso tra etica ed estetica è oggi messo a dura prova da un processo di omologazione e da un decadimento del gusto che è il frutto di decenni di materialismo consumista. E dunque lo sforzo di continuare a coniugare il bene e il bello rappresenta anche una grande sfida politica: quella di contrapporre la società del gusto alla società dei consumi, la qualità alla quantità, la ricerca di prodotti e stili di vita «su misura» al consumo di massa.
Mutamenti sociali e inclusione attiva
Romano Benini
Libro: Libro in brossura
editore: Eurilink University Press
anno edizione: 2018
pagine: 192
Il testo affronta i temi della crescita economica e della disuguaglianza sociale, analizzando quale sia la relazione tra i due aspetti e quali le politiche sociali e di attivazione necessarie per evitare che i cambiamenti dell'economia producano diseguaglianza e povertà. Vengono approfondite le condizioni e le caratteristiche della disuguaglianza ìn Italia e dei contesti di povertà, con particolare attenzione alla povertà derivante dalla mancanza di lavoro o di condizioni di occupabilità. L'esame dei modelli e dei sistemi di protezione sociale presenti in Europa ed in Italia è seguito dall'analisi della prospettiva del passaggio dal welfare al workfare, dai sistemi assistenziali a quelli promozionali. In questo senso il testo approfondisce l'intervento della misura del reddito di inclusione (Rei) ed il ruolo del principio dell'attivazione nel mercato del lavoro (la "capacitazione") come linea guida delle misure promozionali e di inclusione attiva. In ragione della funzione dei Fondi europei per l'inclusione e delle politiche nazionali e comunitarie, vengono prese in esame le istituzioni e gli strumenti per l'attivazione in Europa e in Italia. Il criterio guida dello sviluppo umano, anche in riferimento all'indice promosso dalle Nazioni Unite, implica una riflessione sulla necessaria integrazione tra le politiche sociali, formative e del lavoro e sul processo di rafforzamento degli strumenti e dei servizi di intervento. Si affronta in questo senso il tema della governance delle istituzioni preposte al governo dei mutamenti sociali in Italia e la prospettiva data dal reddito di cittadinanza, anche in chiave europea. Il volume si conclude con un approfondimento finale che indica la necessità di un cambio di paradigma, per evitare che i mutamenti dell'economia comportino un aumento delle condizioni di povertà e di disuguaglianza: la necessità di un diverso modello politico perché si affermi un nuovo modello sociale, in grado di favorire un più equilibrato rapporto tra politica e finanza attraverso adeguate misure redistributive e politiche di inclusione attiva e di cittadinanza. Prefazione di Antonio Cocozza.
Fare sviluppo. Welfare e politiche del lavoro per far crescere l’economia
Romano Benini
Libro: Libro in brossura
editore: Eurilink University Press
anno edizione: 2019
pagine: 186
Far funzionare il mercato del lavoro è un presupposto affinché il sistema italiano possa riprendere a creare posti di lavoro. Per questo motivo è necessario rimettere al centro il tema delle infrastrutture umane e tecnologiche e delle politiche attive, che vedono l’Italia in forte ritardo rispetto alla media europea. In questo modo diventa possibile definire interventi in grado di collegare le misure sociali, gli interventi per la formazione e gli strumenti per la promozione dello sviluppo e del lavoro. Servono quindi riforme e politiche in grado di fare sistema, tenendo conto della necessaria valorizzazione dell’economia locale e della governance tra Stato e regioni, rimettendo l’investimento sulla persona al centro delle politiche per lo sviluppo e limitando il rischio di nuove forme di assistenzialismo. Il testo nasce da un confronto con i principali interlocutori e attori del mercato del lavoro italiano e costituisce, al tempo stesso, un approfondimento per una nuova stagione di politiche del lavoro e una proposta da sottoporre ai decisori dell’economia e della politica. Prefazione di Vincenzo Scotti Saggio in appendice di Sebastiano Fadda.
Il posto giusto. Risorse umane e politiche del lavoro per l'Italia
Romano Benini, Fabrizio Dafano
Libro: Libro in brossura
editore: Eurilink University Press
anno edizione: 2020
pagine: 444
Per prevenire, affrontare e superare le crisi è necessario, in questo sistema economico, dotarsi di robuste ed efficaci politiche del lavoro e saper promuovere il capitale umano. Romano Benini e Fabrizio Dafano, docenti universitari ed esperti del programma RAI “Il posto giusto”, analizzano in questo testo le caratteristiche e l'evoluzione del mondo del lavoro a livello globale e nazionale, il sistema di promozione e gestione delle risorse umane e le principali misure adottate in Italia in questi anni per la promozione dell'inclusione sociale, della formazione e del lavoro. Il testo approfondisce le caratteristiche distintive del modello italiano, nell'obiettivo di sostenere e promuovere quella relazione tra coesione sociale e crescita economica che costituisce un importante fattore per affrontare e gestire le crisi. Alla analisi della domanda e dei fabbisogni professionali del sistema economico italiano corrisponde una attenzione agli strumenti a disposizione e una indicazione delle politiche e degli interventi necessari per favorire l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro.
Rivoluzione umanista. La cura italiana al disagio globale
Romano Benini
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2020
pagine: 288
Ci stiamo ormai abituando a sopravvivere in un contesto di difficoltà permanente: ambientale, economica, finanziaria e anche sanitaria. Crisi di ogni tipo si susseguono senza sosta. Questo accade perché il modello - sociale, economico, culturale - è degenerato, diventando incontrollabile. Un circolo vizioso collega la speculazione finanziaria alla mancanza di lavoro, i problemi economici ai disastri climatici, l'inquinamento alla diffusione di malattie ed epidemie. A causare tutto questo è la crisi dei valori dell'ultimo capitalismo. L'etica dell'efficienza produttiva e finanziaria, che ha determinato decenni di crescita economica e ha consentito l'accesso alla conoscenza e allo sviluppo sociale per larghe fasce della popolazione, non è più in grado di svolgere la sua funzione. Questo modello nel corso del tempo ha tolto centralità all'uomo, sostituendolo con il denaro e poi con le tecnologie. L'unica via d'uscita è rifondare la società su basi etiche diverse: non è possibile rimanere sani in un mondo malato.
Sorvegliata speciale. Le reti di condizionamento della Prima Repubblica
Romano Benini, Vincenzo Scotti
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 452
Viene qui analizzato il filo conduttore delle vicende della Prima Repubblica, soffermandosi sugli episodi chiave, dalla strage di Portella della Ginestra fino a quella di via d'Amelio, dall'uccisione di Mattei al rapimento Moro, per delineare la logica di fondo degli eventi, anche alla luce di quanto emerso dalle inchieste della magistratura, dalle analisi degli storici e dai documenti declassificati dell'intelligence italiana e straniera. Il libro racconta quanto emerso dalla verità giudiziaria e dagli atti delle indagini e descrive in particolare il ruolo delle reti che hanno agito per condizionare gli eventi e il relativo impatto sugli stessi.
Capitale senza capitale. Roma e il declino d'Italia
Romano Benini, Paolo De Nardis
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2013
pagine: 198
È possibile rilevare lo "stato di salute" di un territorio, di un'economia, di una società? Esiste la possibilità di capire i problemi dell'Italia attraverso l'analisi di una città esemplare? Utilizzando i parametri messi a punto dall'Unione europea, gli autori guardano in queste pagine alla Capitale, città che è diventata emblematica dei difetti strutturali dell'Italia. Roma in questi anni ha sviluppato un'economia della rendita piuttosto che di mercato; si è adagiata sullo sfruttamento del territorio, senza creare nuove opportunità. Ha puntato sulla quantità ignorando spesso la qualità. Le dinamiche e le scelte delle imprese che operano nei servizi, nel commercio, nell'artigianato e nel turismo si sono appiattite sul presente e su una logica dell'usa e getta di ambiente, storia e territorio. È urgente un intervento strategico e condiviso, che cambi il modo di fare e gli interessi prevalenti in una città in chiaro declino. Gli autori dimostrano come quanto accade a Roma sia del tutto simile a ciò che sta avvenendo in Italia: la crisi economica si accompagna alla diffusa perdita di capitale culturale e sociale. Diminuisce la capacità d'agire e di autonomia delle persone e si indebolisce la creazione di benessere. Il rischio del declino si affronta nel rispetto e nel recupero della nostra identità storica, nel tornare a creare sviluppo, a saper produrre beni e servizi di valore, nel resistere alla logica della rendita e ricominciando a fare qualità.
Saper fare. Il modello artigiano e le radici dello stile italiano
Romano Benini
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 197
All'inizio del terzo millennio, l'economia è in declino e il dilemma è uno solo: quale via per lo sviluppo? Il dibattito è interamente schiacciato sul presente, ma la nostra storia può spiegarci tutto. Già la civiltà romana aveva avviato un ciclo di espansione economica basato sul diritto, sulle regole del commercio e delle relazioni umane, sulle vocazioni produttive, su una prima idea di programmazione economica. Poi tutto crollò: fine di una civiltà, fine di un'economia. Di nuovo, nei primi secoli del secondo millennio, sempre dall'Italia riparte un'espansione economica che contaminerà l'Europa per altri cinque secoli, basata sulla centralità della persona, sulle comunità locali, sull'importanza del sapere pratico, sui liberi cittadini. L'artigiano e il mercante diventano portatori di un modello economico che tiene insieme ricchezza materiale e culturale, attenzione sociale, giustizia e affermazione del merito. L'Italia, insomma, inventa il benessere: capitale economico, culturale, sociale tenuti insieme dall'etica. Finché l'artigiano viene sostituito dal cortigiano e si riavvia la decadenza. Da qui, oggi, bisogna ripartire per capire come il made in Italy e il made in Europe non derivino dalle rendite del furbo cortigiano del potere, ma dai saperi pratici, dalle comunità produttive, dalle regole condivise, dal merito. Artigiano contro cortigiano, benessere contro rendita, lavoro contro clientelismo: le soluzioni per la rinascita ci arrivano dal nostro passato.
Italia cortigiana. Passato e presente di un modello di potere
Romano Benini
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 251
Esiste da sempre in Italia, dai tempi della Roma dei Cesari e dei papi, un modello politico, sociale ed economico basato su clientele e corruzione, ingiusto e parassitario, che ancora oggi ostacola l'Italia del lavoro e delle competenze, del "saper fare" e della laboriosità dei nostri territori: è il sistema che si sviluppa nel rapporto tra patrono e cliente, che determina forme di dipendenza e che ostacola la capacità d'agire. Questo è il modello cortigiano del potere. È un vizio antico, in cui gli italiani si rifugiano soprattutto nei periodi di decadenza, e che anche ai giorni nostri costituisce il principale scoglio per lo sviluppo. "Italia cortigiana" racconta la storia secolare del carattere cortigiano del potere italiano, valutando l'efficacia dei diversi sistemi di organizzazione della politica e dell'economia rispetto al criterio del merito, dell'onestà e della professionalità, e offre alcune indicazioni su come superare i limiti del sistema cortigiano e i suoi condizionamenti, per affermare pienamente, nella società e nell'economia, l'autonomia e il valore delle persone. Un confronto che prende spunto da tre precise fasi della storia italiana, in cui in diversi modi lo stile cortigiano del potere è prevalso attraverso clientele, caste e privilegi che hanno determinato un degrado culturale, sociale ed economico. Si tratta della Roma imperiale, della Roma rinascimentale e della Roma dei giorni nostri. Una vicenda che parte dalla capitale, città nata come sede del potere...
Guida alla riforma del lavoro. Cosa cambia e come funziona la riforma «Monti Fornero» (Legge n. 92 del 28 giugno 2012)
Romano Benini
Libro
editore: Nuova Giuridica
anno edizione: 2012
pagine: 272
La riforma del mercato del lavoro costituisce un intervento che il governo Monti ha previsto come provvedimento centrale rispetto alle proprie indicazioni programmatiche. Il presente volume analizza in maniera sistematica le disposizioni contenute nella Legge n. 92 del 28 giugno 2012, riforma "Monti Fornero", attraverso il commento comma per comma, il confronto tra vecchia e nuova disciplina, ed evidenziando le principali modifiche introdotte.
Quasi italiani. Storie di immigrati imprenditori
Romano Benini
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2013
pagine: 131
Arrivano da tutto il mondo, dal Senegal o dalla Turchia, dal Marocco o dal Bangladesh; e nei modi più diversi, spesso da clandestini, rischiando la vita. Hanno alle spalle storie intense: chi è stato disertore, chi invece ingegnere, chi ha fatto la fame, chi ha compiuto buoni studi e chi invece si è formato da autodidatta. Vengono in un paese, l'Italia, in cui da anni il lavoro diminuisce e le imprese chiudono. Eppure loro, con impegno, forza e disciplina, con creatività e passione, riescono in ciò che gli italiani fanno con sempre più fatica: creare un'impresa. Il valore aggiunto dell'economia italiana, sostiene l'autore del volume, è oggi nella spinta, nel voler fare, nella capacità di migliaia di immigrati che hanno raggiunto il nostro paese e deciso di mettersi in proprio in uno dei territori in cui risulta più difficile avviare un'attività economica. Questo libro raccoglie le loro storie: vicende esemplari di un mondo, quello dell'imprenditoria immigrata, poco conosciuto e a torto non ancora considerato importante per il futuro della nostra economia. Eppure in questi anni di crisi, mentre il numero delle imprese promosse da italiani diminuisce, l'aumento delle imprese costituite da immigrati è costante. Dall'edilizia al commercio, dai servizi alla tecnologia, alla ristorazione: il successo di questi imprenditori è un esempio di come il coraggio, la passione e la voglia di fare possano cambiare la vita e cambiare l'Italia. Prefazione di Sergio Silvestrini. Postfazione di Fosco Corradini.
Da Corleone alla rete silente
Romano Benini, Vincenzo Scotti, Silvia Sticca, Giovanni Tartaglia Polcini
Libro: Libro in brossura
editore: Eurilink University Press
anno edizione: 2022
pagine: 107
A trent'anni dalla stagione delle stragi di mafia e a pochi mesi dalle sentenze del processo d'appello sulla trattativa, l'ex ministro dell'Interno all'epoca del maxi processo e della strage di Capaci, Vincenzo Scotti, approfondisce alcune delle vicende della guerra alla mafia e riflette sulle caratteristiche con cui oggi si presenta il fenomeno mafioso. Nel libro, Scotti dialoga con Romano Benini, docente e giornalista, sulle vicende delle stragi di mafia, mentre, con il magistrato Giovanni Tartaglia Polcini e la giurista Silvia Sticca si confronta sulle metamorfosi della mafia e della criminalità organizzata transnazionale e sulle riforme e sugli strumenti per poterle affrontare, oggi. Il passaggio da una mafia stragista a una criminalità che sembra agire oggi in modo silenzioso, secondo gli autori, cambia i modi ma non la sostanza del fenomeno mafioso, che continua ad agire come soggetto eversivo, che tende a riconfigurare le Istituzioni e l'economia, per poterle ricondurre ai propri fini. Per questo motivo Scotti, nel dialogo con Benini, si sofferma sulla guerra frontale alla mafia che si impose durante il periodo stragista e su come questa strategia di contrasto trovasse un'evidente contrapposizione con quella parte della politica che, anche in buona fede, riteneva opportuna una convivenza, una sorta di "pax mafiosa", anche per evitare stragi e violenze alla popolazione civile. Secondo gli autori, il terreno di cui la mafia si nutre è quello della relazione con il potere pubblico, con il mondo degli affari, degli appalti e della finanza e per questo motivo, nella loro natura eversiva, le attuali mafie dei colletti bianchi agiscono in modo meno palese ma non meno influente e continuano la loro azione di riconfigurazione delle nazioni e delle economie sul terreno globale. Un terreno, sottolinea la Sticca, su cui ai giorni nostri mafia e `ndrangheta agiscono come soggetti di primo piano. Questa mafia ha dimostrato negli anni una grande capacità di adattamento e, oggi, opera attraverso una "rete silente" ed è sempre e comunque un soggetto eversivo che mina le Istituzioni e che costituisce un tumore per la democrazia. Secondo Tartaglia Polcini, crimine organizzato e corruzione non possono più essere considerati mondi separati: non possono esistere mafie e crirninal net-works senza corruzione. Il nostro Paese, modello di riferimento mondiale nella prevenzione e repressione del crimine organizzato, anche transnazionale, deve affrontare in maniera decisiva la rivisitazione delle norme di contrasto a questa nuova mafia silente e mercatista, che si fa forte del potere economico corruttivo stabilmente infiltrato. Solo, infine, un efficace atteggiamento di vigilanza, prevenzione e repressione può contribuire a frenare - nel mondo - il riemergere di quella mentalità e cultura diffuse su cui le mafie contano sempre per poter inserirsi nelle istituzioni e nella politica.