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Libri di Rosangela Lodigiani

Lavoratori e cittadini

Rosangela Lodigiani

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2018

pagine: 133

Essere lavoratori ed essere cittadini: due esperienze profondamente intrecciate l'una all'altra, anche se il loro legame resta quasi sempre sotto traccia. Ce ne accorgiamo, però, nei momenti in cui ci capita di cambiare condizione di vita, magari per un'improvvisa perdita del posto di lavoro. Allora diventiamo acutamente consapevoli di quanto l'occupazione influisca sul nostro status giuridico e lavorativo, ci apra o ci chiuda l'accesso a certi diritti di protezione sociale, costruisca o modifichi il nostro ruolo sociale e famigliare. Essere occupati o disoccupati, impiegati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o lavoratori atipici, incastrati tra le maglie del lavoro irregolare, impegnati a curare i figli e a seguire la casa: in ciascuna di queste occasioni scopriamo che tra lavoro e cittadinanza c'è un legame stretto, che però non si realizza sempre allo stesso modo. Questo legame è a tal punto importante che in Italia lo troviamo inscritto nel testo della Costituzione. Nel tempo, tuttavia, i pilastri su cui è fondato sono stati messi in crisi dalle trasformazioni intervenute negli assetti economici, politici e sociali dei Paesi occidentali più avanzati, compreso il nostro. Globalizzazione, terziarizzazione e digitalizzazione dell'economia, flessibilizzazione e femminilizzazione dell'occupazione, intensificazione delle migrazioni internazionali sono solo alcune delle trasformazioni che hanno eroso il patto tra lavoro e cittadinanza, rendendone urgente un ripensamento creativo di forme e modi.
12,00 11,40

Milano 2013. Trentenni in cerca d'autore. Attori dietro le quinte o nuova classe dirigente. Rapporto sulla città

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2013

pagine: 256

Invisibili alle politiche, mal rappresentati da stereotipi semplificanti e negativi, sospesi nella terra di mezzo di chi non è più giovane ma non è ancora considerato pienamente adulto, i trentenni milanesi reclamano attenzione, riconoscimento sociale e opportunità di affermazione nel mondo del lavoro, della politica, della società civile. Ultimi appartenenti alla Generazione X, costituiscono una risorsa fondamentale per la città. Numericamente ancora consistenti, in quanto toccati marginalmente dai processi di denatalità, in larga maggioranza occupati, produttori di ricchezza e di idee, fonte di capitale umano, relazionale e famigliare, tessitori di socialità e di solidarietà, dovrebbero rappresentare la pietra angolare dell'economia, della vita sociale e politica cittadina, linfa della nuova classe dirigente. Invece non è sempre così. Dentro a un contesto segnato dalla crisi, da crescenti vulnerabilità e incertezze, per i trentenni, lavoro, famiglia, reddito, casa possono trasformarsi, da ancora di sicurezza e stabilità, in fattori di disuguaglianza. Il Rapporto Ambrosianeum 2013 conduce alla scoperta di questa generazione eterogenea, delle problematiche ma anche delle potenzialità che possiede, si interroga sulle strategie necessarie per sostenerla e scongiurare che Milano sperperi un tale patrimonio.
24,00 22,80

Milano 2012. Le generazioni che verranno sono già qui. Rapporto sulla città

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2012

pagine: 256

La crisi demografica che sta allarmando l'Europa, e l'Italia in particolare, sta cambiando anche il volto di Milano. Invecchiamento e degiovanimento, longevità e denatalità non solo modificano la struttura della popolazione ma hanno profonde implicazioni sociali. Sotto pressione si trovano anzitutto gli equilibri del sistema di welfare, il funzionamento del mercato del lavoro, i rapporti di reciprocità e di solidarietà tra le generazioni dentro e fuori le famiglie. Senza indulgere in pessimismi o scadere in luoghi comuni, a partire da dati puntuali, il Rapporto Ambrosianeum 2012 indaga sia le sfide urgenti che si prospettano nella città - attivazione dei segmenti più maturi della popolazione, promozione dell'occupazione giovanile, assistenza per gli anziani fragili, sostegno alle famiglie e alle persone lungo il corso di vita - sia le opportunità che si aprono quando si ridefiniscono in termini di equità e interdipendenza i rapporti tra le generazioni. Il volume si rivolge a tutti coloro, studiosi e non solo, che vogliano comprendere la reale portata del cambiamento e quali politiche occorrano per governarlo con lungimiranza, per il bene della collettività e dei cittadini di tutte le età.
23,50 22,33

Milano 2010. Welfare ambrosiano, futuro cercasi. Rapporto sulla città

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2010

pagine: 256

Milano vive l'impatto della crisi sulle famiglie, sulle condizioni di vita, sull'economia, sull'occupazione. Una situazione dura e difficile, che la città condivide con il Paese e con il resto del mondo occidentale. Di fronte a fenomeni recessivi e all'inquietudine diffusa, la realtà urbana rappresenta oggi forse più che in passato il luogo in cui si misura la capacità della collettività di costruire coesione sociale, creare benessere, gestire le derive prodotte da vulnerabilità, disuguaglianze, esclusione. Il welfare locale è chiamato a trovare risposte adeguate, ma la stessa possibilità di una cittadinanza attiva e la conseguente tenuta democratica sono sottoposte a prove. Una sfida, dunque, ma anche l'opportunità per Milano di dimostrare una capacità progettuale che metta al centro, assieme alla competitività economica, la sua qualità sociale e "umana". Il Rapporto 2010 offre una riflessione a più voci sui bisogni che si delineano nell'emergenza e sulle scelte che si dovranno compiere per il futuro della città. Emergono tra luci e ombre i capisaldi di un welfare ambrosiano forte della sua vocazione solidaristica e partecipata e altresì del suo carattere "plurale", e tuttavia non privo di contraddizioni e vuoti da colmare.
24,00 22,80

Riconciliare lavoro, welfare e cittadinanza

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2010

pagine: 192

A fronte dei processi di innovazione e riforma dei sistemi di welfare secondo il paradigma dell'attivazione, si assiste in Europa a un rafforzamento del legame tra lavoro e welfare, che porta a vedere nel lavoro, più che un diritto, un requisito di cittadinanza e di appartenenza. Ma, il principio dell'attivazione, eretto a soluzione cardine per ricucire le fratture che si sono determinate con l'esaurirsi della società salariale, obbliga a prendere atto dell'ambivalenza con la quale è trattata la questione delle disuguaglianze, di diritti e prima ancora di opportunità. Affrontando il tema da angolature e prospettive disciplinari diverse, il volume invita a riflettere sui modi per riconciliare lavoro, welfare e cittadinanza, contrastando le derive che si profilano soprattutto in una fase di recessione come l'attuale: contrattualizzazione della cittadinanza; segmentazione del mercato del lavoro; fragilizzazione dei lavoratori liminali - giovani, donne, anziani, persone con disabilità, immigrati -; individualizzazione delle protezioni e ampliamento delle disuguaglianze. Derive che sconfessano le ambizioni universalistiche e meritocratiche a fondamento del contratto sociale moderno, con effetti che investono in primo luogo alcune categorie sociali e, nel tempo, l'intera società, fino a minarne la coesione e la capacità competitiva.
23,00 21,85

La qualità del lavoro assicurativo. Un'indagine sui fabbisogni professionali e formativi nel settore delle assicurazioni

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2004

pagine: 192

Il volume presenta un'indagine pilota sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese assicurative promossa dell'Enbifa, Ente bilaterale nazionale per la formazione assicurativa. Ne scaturisce uno spaccato della transizione in atto: l'incremento della competizione di mercato, l'innovazione tecnologica, la crescente consapevolezza dei clienti sono solo alcuni dei fattori che incidono su tale transizione, producendo ripercussioni sul piano dell'organizzazione, del lavoro, e delle competenze necessarie per il suo svolgimento, oltre che delle figure professionali emergenti. La ricerca è stata anche l'occasione per aprire la riflessione sul significato sociale del lavoro assicurativo, declinato in termini di "servizio di protezione".
18,50 17,58

Lavoro e integrazione delle politiche pubbliche. Persona e sistema nell'esperienza della Provincia autonoma di Trento

Lavoro e integrazione delle politiche pubbliche. Persona e sistema nell'esperienza della Provincia autonoma di Trento

Libro

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2018

pagine: 200

Esiste un “modello trentino” di integrazione delle politiche pubbliche del lavoro, sociali e industriali per lo sviluppo e la coesione? Quale ruolo è assegnato al dialogo sociale e alle relazioni industriali? Cosa insegna il caso della Provincia autonoma Trento? Quali sono gli elementi di specificità e quali di trasferibilità? Sono queste alcune delle domande a cui la ricerca qui presentata prova a dare risposta, nell'ipotesi che non solo un modello trentino esista,ma che abbia un valore di esemplarità che va oltre il caso specifico, offrendo indicazioni utili per favorire l'integrazione delle politiche in altri contesti territoriali. Andando oltre il luogo comune che il modello trentino di integrazione è reso possibile dalla disponibilità di risorse finanziarie e dalla presenza di competenze proprie dello Statuto speciale, la ricerca mostra che alcuni punti di forza del sistema di governance trentino (driver quali la capacità di vision e leadership, di apprendimento bottom-up, di coinvolgimento e responsabilizzazione degli attori, ecc.) sono in realtà replicabili altrove, e propri generalmente di ogni azione di sviluppo locale. Ciò che appare più distintivo, e meno facilmente replicabile, sono invece la qualità della società civile, della politica e delle istituzioni e la relazione di interdipendenza circolare e virtuosa che tra di esse si è instaurata negli anni anche con l'economia locale: in modo non scontato, ma va aggiunto nemmeno in modo irreversibile. Tra le possibili “lezioni” da trarre in conclusione, una è quindi rivolta allo stesso contesto trentino: il futuro è aperto e questo rapporto di circolarità virtuoso chiede di essere costruito, coltivato, manutenuto, perché non si produce in modo spontaneo. Contributi di: Giacomo Balduzzi, Michele Colasanto, Chiara Cristofolini, Rosangela Lodigiani, Alberto Mattei, Alberto Vergani.
25,00

Reddito di autonomia. Contrastare la povertà in una prospettiva di sussidarietà attivante

Reddito di autonomia. Contrastare la povertà in una prospettiva di sussidarietà attivante

Rosangela Lodigiani, Egidio Riva

Libro: Libro in brossura

editore: Erickson

anno edizione: 2011

pagine: 199

La lotta alla povertà e all'esclusione sociale è una questione "costituente". Su di essa prendono forma il modello di welfare, le nozioni di cittadinanza, libertà e solidarietà, la visione di persona e del suo diritto a una vita buona; in sintesi, l'idea della società in cui vogliamo vivere. Da questa convinzione, per molti versi antitetica all'approccio politico e culturale oggi prevalente, ha origine la proposta - sostenuta dalla Delegazione Cartitas Regione Lombardia - di istituire a livello regionale una misura di contrasto della povertà assoluta, denominata Reddito di autonomia, che abbini il diritto di protezione e tutela sociale a politiche di welfare abilitanti. Ciò in modo da consentire a soggetti e famiglie in condizioni di povertà di conseguire una vita dignitosa, affrancarsi dal bisogno e soprattutto recuperare padronanza e progettualità sulla propria esistenza. Nel volume, gli autori illustrano la coerenza del Reddito di autonomia con gli orientamenti valoriali, i riferimenti normativi e l'architettura del sistema di welfare della Regione Lombardia, la sua adeguatezza alle caratteristiche del tessuto socio-economico locale e la sua sostenibilità finanziaria.
18,00

Welfare attivo. Apprendimento continuo e nuove politiche del lavoro in Europa

Welfare attivo. Apprendimento continuo e nuove politiche del lavoro in Europa

Rosangela Lodigiani

Libro: Libro in brossura

editore: Erickson

anno edizione: 2008

pagine: 198

L'occupazione e l'apprendimento continuo sono i pilastri del welfare attivo promosso in sede europea. Un welfare che investe i cittadini della responsabilità del proprio benessere e sostiene le capacità individuali di autoprotezione dai rischi e di risposta ai bisogni. Se il lavoro retribuito è la più efficace strategia di inclusione sociale e di tutela (come nei programmi di welfare to work), il lifelong learning è la migliore leva per sviluppare l'occupabilità e la partecipazione attiva. Ma, come evidenzia questo volume, i fenomeni di disuguaglianza e di esclusione sociale non sono scongiurati. Emblematiche le contraddizioni del lifelong learning sulle quali occorre agire affinché esso possa dispiegare le sue potenzialità di attivazione ed empowerment dei soggetti. Il volume si rivolge a studenti e studiosi, ma anche a tutti coloro che sono interessati a indagare le trasformazioni dei sistemi di welfare europei, a partire da un punto di vista specifico: quello delle politiche formative.
18,00

La formazione e lo sviluppo. Un confronto tra Italia e Francia

La formazione e lo sviluppo. Un confronto tra Italia e Francia

Rosangela Lodigiani

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1999

pagine: 222

Il presente volume affronta due temi - la formazione e lo sviluppo - da tempo al centro della riflessione e della ricerca sociologica. Esso ripercorre le tappe più significative del dibattito che si è sviluppato sui processi di interdipendenza tra questi due termini, portando alla luce il 'doppio rovesciamento' di prospettiva verificatosi nell'arco di cinquant'anni riguardo ai paradigmi interpretativi sottesi e delineando le chiavi di lettura che connotano la fase attuale. A muovere la riflessione è la nuova centralità riconosciuta oggi, nel dibattito italiano e internazionale, alla formazione come risorsa per lo sviluppo. Nell'investimento in formazione, in particolare, viene individuato ottimisticamente un fondamentale strumento di lotta alla disoccupazione, di sostegno alla competitività dei sistemi produttivi, di integrazione lavorativa e sociale, in risposta alle sfide avanzate dalla crescente globalizzazione dei mercati e dalle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro. Tuttavia, a fronte della complessità delle connessioni che legano i sistemi formativo, produttivo e occupazionale, si incrina l'illusione di realizzare tra loro un adeguamento funzionale, ed emerge la necessità di adottare un approccio di studio 'multidimensionale' che tenga conto dell'intreccio tra dimensioni economiche, fattori sociali e vincoli istituzionali, da cui non può prescindere l'approfondimento del rapporto tra formazione e sviluppo. La riflessione condotta offre la cornice teorica per affrontare alcune questioni fondamentali in ordine all'assetto degli odierni sistemi formativi, al rapporto tra i sotto-sistemi scolastico e della formazione professionale, e i sistemi produttivo, occupazionale e sociale, in ordine alla programmazione delle politiche formative e delle responsabilità (non solo) istituzionali in materia; questioni che divengono terreno di approfondimento nell'analisi delle esperienze italiana e francese, e più specificamente di due realtà regionali assunte come esempi esplicativi delle trasformazioni in atto in entrambi in paesi: il Rhone Alpes e l'Emilia Romagna.
20,00

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