Libri di Rossella Bonito Oliva
Etica in figure
Rossella Bonito Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 206
Il volume raccoglie una selezione di saggi di Rossella Bonito Oliva sulle figure dell’etica che definiscono i contorni del nostro tempo. Al centro delle sue analisi si trova la questione decisiva del rapporto con l’Altro, declinata come riflessione complessiva sui temi della cultura e dell’interculturalità, a partire dalle figure del “comune”, della “memoria”, della “dignità”, della “crisi”. In questi saggi, non si incontrano soltanto Kant e Hegel, Heidegger e Blumenberg, Freud e Wittgenstein, ma anche Dostoevskij e Levi, Leopardi e Camus, Caravaggio e Piranesi, perché, dinanzi a una realtà caratterizzata da opacità e sedimentazioni, soltanto l’intreccio tra filosofia, arte e mito apre all’analisi delle trasformazioni del presente e alla disponibilità verso il futuro. Il libro offre una visione d’insieme dell’impegno etico di Bonito Oliva che si concretizza in un’analisi della “crisi” e in un lavoro di “critica” della contemporaneità che non è mai puro e semplice reperimento di limiti epocali, ma è già sempre definizione di spazi per la costruzione di un mondo comune.
Vita ordinaria e senso del comune. Per un'etica dell'opacità
Rossella Bonito Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2016
pagine: 112
L’interrogativo e il profilo etico allargano l’esperienza teoretica e pratica in direzione di altri/e sullo sfondo dell’orizzonte più ampio che il più-che-vita mette in gioco. L’etica ha il suo terreno in questo gioco di rinvii tra sfera personale e sfera interpersonale, tra riflessione critica e costellazioni emotive in cui si configura il senso della vita umana. Un processo aperto che ha il suo punto di articolazione nel sentimento dell’autonomia e del rispetto per la vita in ogni sua forma e la sua linea di confine nella dignità. Come l’etica, la dignità non risponde a una virtù o ad un valore preciso rinviando sempre e comunque allo sfondo che mantiene la distanza tra affidamento e resistenza, senso comune e senso di sé. È la distanza che consente di mantenere aperto l’orizzonte come linea immaginaria di un altrimenti e di un altrove. Questo testo vuole essere un esercizio senza pretendere conclusioni o tentare meta discorsi nella convinzione che argomentare non richiede solo presentare e dare ragioni, ma risvegliare il senso comune, lasciar parlare la vita ordinaria sottraendosi al dispotismo della ragione.
Labirinti e costellazioni. un percorso ai margini di Hegel
Rossella Bonito Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 179
Con questo testo non si intende entrare direttamente nel merito del pensiero hegeliano, o meglio non si vuole aggiungere ancora qualcosa alla sterminata letteratura su questo pensatore. Piuttosto l'intenzione è quella di usare i testi hegeliani per saggiarne i momenti di incertezza, di stasi o di opacità rispetto all'assetto sistematico che ha accompagnato questo percorso. Negli interstizi e negli slittamenti - più o meno riconosciuti dall'autore - così come nei passaggi meno lineari è possibile riconoscere una sorta di eredità, che, più che un lascito, è una testimonianza indiretta, potremmo dire preterintenzionale, dello scarto tra la volontà di sistema e la complessità della realtà con cui si è confrontato costantemente e radicalmente il pensiero hegeliano. Una forma qualsiasi di riabilitazione sarebbe anacronistica; più significativo è individuare i punti in cui il post-hegelismo - dal marxismo, al nichilismo, all'ermeneutica, alla psicanalisi - è stato riportato in maniera più o meno consapevole al confronto con Hegel, nel momento stesso in cui l'insistenza sulla fine della soggettività, dell'umanesimo, della storia, della metafisica ha ricondotto l'interrogazione filosofica alla domanda sulla possibilità e sui limiti de! pensare. In definitiva, il sistema hegeliano appare oggi, in positivo o in negativo, una sorta di monumento ai cui piedi ritornare per misurare le ragioni di una impasse del pensiero dinanzi al divaricarsi dei momenti dell'esperienza.