Libri di Silvano Petrosino
Le religioni tra frustrazione e gioia
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 173
Il volume raccoglie i contributi relativi al nono Seminario internazionale organizzato nel novembre 2018 dall'Archivio «Julien Ries» per l'antropologia simbolica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, dedicato al tema "Le religioni tra frustrazione e gioia". Generalmente, quando si affronta il tema della religione e del religioso, è possibile riscontrare due atteggiamenti di fondo: da una parte coloro che interpretano il religioso come struttura di oppressione e di controllo dell'uomo, dall'altra coloro che convintamente sostengono che esso sia un'esperienza di liberazione e di gioia autentiche. Il volume intende mettere a fuoco questa dicotomia ricostruendo alcune manifestazioni storiche dell'uno e dell'altro approccio e presentando alcune significative interpretazioni teoriche riguardanti tali opposte letture del fenomeno religioso. Testi di: Maria Ignazia Angelini, Alessandro Antonietta, Sergio Astori, Aldino Cazzago, David Meyer, Luca Moscatelli, Paolo Nicelli, Silvano Petrosino, Massimo Recalcati, Franca Tamisari, Daniela Villani, André Wénin.
Lo scandalo dell'imprevedibile. Pensare l'epidemia
Silvano Petrosino
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2020
pagine: 80
«L'epidemia che ci ha colpito si è manifestata con la violenza dell'imprevedibile» eppure prevedere e decidere il proprio benessere è oggi tra le condizioni principali della nostra società. Uno dei filosofi attuali più lucidi riflette sul dramma del coronavirus a partire dalle parole che usiamo per spiegare questo evento e le sue conseguenze: perché il "futuro" è diverso dall'"avvenire", il "mondo" dal "reale", la "scienza" dagli "scienziati", l'"ottimismo" dalla "speranza", ma anche perché la modalità del "morire" ci ha atterrito più della "morte" in sé, fino a comprendere che l'autentica "libertà" non consiste nel fare ciò che si vuole. Come ci ha cambiato l'epidemia? Che cosa possiamo fare per non farci sopraffare? «dovremmo essere più seri nel vivere il tempo, che non è mai solo il "nostro tempo", il tempo delle nostre "urgenze private"», afferma l'autore indicando un atteggiamento per il "dopo" e citando La peste di Camus: «bisogna restare, accettare lo scandalo, cominciare a camminare nelle tenebre e tentare di fare il bene».
Dove abita l'infinito. Trascendenza, potere e giustizia
Silvano Petrosino
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 104
Il potere ha sempre cercato di utilizzare la religione per i propri scopi di conquista e di auto-conservazione. E ogni religione ha dentro di sé l'attrazione per il potere e l'inclinazione a manipolare Dio. Anche la religione biblica. Anche il grande re Davide, del quale si racconta - nella Scrittura - il desiderio di costruire una casa a Dio, il Tempio. Ma Dio rifiuta: non ha bisogno di un luogo dove abitare. Abita già in uno spazio delimitato, ma dentro il popolo di Israele e nelle sue buone relazioni, quelle improntate alla giustizia. Il vero modo di servire Dio - che evita il rischio di servirsene - è dedicarsi alla giusta guida del popolo, al prendersi cura degli uomini e della creazione tutta. Attorno a questo nucleo Petrosino sviluppa una riflessione originale sui temi contigui dell'abitare, dell'ospitalità, del rapporto tra l'alto e il basso, tra il costruire e possedere. Sullo sfondo sta la polemica con il "partito di Dio" - cioè coloro che si interessano di Dio, mossi sotto sotto dall'intento di manipolarlo a proprio vantaggio - e l'intuizione dell'originalità della rivelazione biblica: l'Altissimo, l'Infinito, ha sempre a che fare con il bassissimo, con coloro che "sono a terra", con il finito. È lì che prende dimora, che lo si può trovare.
Economia come legge della casa. Ovvero l'abitare economico de «I Promessi Sposi»
Marta Rutigliano
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 124
Attraversando le pagine de I promessi sposi, il saggio sviluppa un approccio etimologico al concetto di economia, intesa come vera e propria "legge della casa". Si intrecciano così tre fili di indagine: l'approccio analitico al testo manzoniano, la filosofia dell'abitare e l'aristotelica "scienza della casa", in cui la comunità familiare fornisce la cellula base di un più ampio corpo politico. Tra le abitazioni del romanzo si distingueranno, dunque, quelle in cui la legge della casa mantiene il suo vigore e quelle in cui l'economia della giusta misura manca o si è affievolita. Si incontreranno inespugnabili palazzotti e castellacci, vere e proprie tane che solo alla fine si apriranno all'applicazione della legge della casa. Si passerà poi attraverso lo stanzone dell'Azzeccagarbugli e la casa paterna di Gertrude, esempi lampanti dell'arroganza del business che si contrappongono all'ospitalità piena, offerta dalla casa del sarto, e alla casa "ritrovata" di Renzo e Lucia, in cui l'economia riscopre le antiche tracce della solidarietà e della cooperazione.
Il desiderio. Non siamo figli delle stelle
Silvano Petrosino
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2019
pagine: 94
Quello del desiderio è un tema caldo nel dibattito attuale, oggetto di analisi riguardo alle sue modalità e anche di interessata attenzione da parte della società dei consumi. In questa arena di discussione il filosofo Silvano Petrosino si inserisce con un approccio nuovo, cercando vie d'indagine che escano dal seminato della riduzione banale. In continuo dialogo con il pensiero di Heidegger, Sartre, Kojève, Lévinas e soprattutto Lacan, egli arriva a rintracciare nel desiderio quel particolare modo di essere dell'umano che lo distingue da tutti gli altri viventi, quella 'stranezza' già riconosciuta dai tragici greci che rimanda a una 'mancanza' incolmabile, ben diversa dall"assenza' del bisogno, che invece può essere colmata e soddisfatta. Il desiderio si manifesta dunque come tensione a un qualcosa d'altro mai racchiudibile nel possesso, una tensione in cui troviamo la radice stessa dell'identità dell'umano, sempre aperta a un'eccedenza che spiazza ogni pretesa di dominio. E in questa sorprendente, libera e positiva 'scena umana' abitata dalla mancanza radicale si apre infine la possibilità di pensare a Dio, non come colui che spegne il desiderio umano, come riempimento di un vuoto a mo' di tappabuchi, ma come colui che ne è la sorgente e non finirà mai di accrescerlo.
Il miraggio dei social. Euforia digitale e comunicazione responsabile
Silvano Petrosino
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2019
pagine: 65
Oggi tutti vogliamo parlare, in continuazione e usando i social, ma il nostro "desiderio di comunicare" che cosa rappresenta davvero? Un filosofo amato dai giovani riflette sulla comunicazione al tempo del digitale e delle fake news. Silvano Petrosino parte dall'importanza delle parole e dei numeri nella nostra vita per sviluppare una riflessione originale e stimolante che arriva a chiedersi se, tra selfie e chat, il nostro desiderio di comunicare non sia piuttosto un desiderio di essere riconosciuti, creando un'incapacità all'ascolto che, nel "gorgo" della rete, diventa un atto morale quasi trasgressivo. Al centro sta la questione della responsabilità perché, come scrive Carver, «in definitiva le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste».
Emmanuel Lévinas. Le due sapienze
Silvano Petrosino
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 128
Emmanuel Lévinas è un ebreo lituano che diventa allievo di Martin Heidegger nella Germania dell'ascesa hitleriana, si trasferisce in Francia e porta con sé il lessico drammatico dell'esistenzialismo tedesco. Si riavvicina gradualmente alle sue radici, ripercorre la ricchissima tradizione della teologia ebraica fino ad arrischiare una toccante, radicale, personalissima rivisitazione della tradizione ebreo-orientale dei lettori e commentatori della Torah. Si trova a lavorare al confine tra due mondi e tra due linguaggi. Tra due sapienze, come le definisce Silvano Petrosino. Da un lato c'è l'invenzione greca della filosofia, della scienza dell'essere, del sapere come ricerca della verità, della tecnica e dell'economia come estrema realizzazione di quella ricerca e di quella vocazione antica. Dall'altro c'è l'invenzione ebraica del monoteismo, la fede inaudita di un popolo in un Dio che promette, che giudica, che consegna all'uomo una parola decisiva ed enigmatica. L'Europa di oggi, con le sue contraddizioni e le sue ricchezze, con le sue aperture irrinunciabili e le sue chiusure catastrofiche, è la terra dilaniata in cui greci ed ebrei continuano questo loro millenario e sorprendente dialogo. Con un'ipotesi interpretativa che coglie il filo rosso dell'intera opera di Lévinas, Silvano Petrosino, uno dei massimi specialisti del suo pensiero a livello internazionale, ci accompagna con appassionata chiarezza nel laboratorio vertiginoso di questo grande classico contemporaneo.
Lo spirito della casa. Ospitalità, intimità e giustizia
Silvano Petrosino
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2019
pagine: 100
«Nell'attraversare quella stanza, nell'aprire quella finestra, nel rigovernare quel letto e quella cucina, il soggetto viene investito da ricordi, sensazioni, sentimenti, e così, senza averlo propriamente deciso, si trova a rivedere, rivivere e ripensare, a immaginare e a fantasticare, come se egli fosse accolto da un flusso di emozioni e parole che gli rivela come quella stanza e quella finestra, quel letto e quella cucina non sono mai stati dei semplici oggetti a sua disposizione o dei meri spazi da occupare, essendo piuttosto il proprio luogo, la "propria casa" senza proprietà».
Altrimenti che essere o al di là dell'essenza
Emmanuel Lévinas
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: XXXII-229
Tredici anni dopo "Totalità e infinito" Lévinas scrive "Altrimenti che essere", ove ritorna sulle tematiche di fondo lì affrontate sviluppando con una diversa profondità questioni in quella sede solo abbozzate. Interpretare la soggettività come pazienza, passività, uno-per-l'altro, esposizione, espiazione, ostaggio, come responsabilità per altri e poi come sostituzione, è questo l'oggetto di Altrimenti che essere. Lévinas mette in discussione il riferimento della soggettività all'Essenza e il «trovare all'uomo una parentela diversa da quella che lo lega all'essere». Intrecciando il tema della soggettività umana con quello della trascendenza, l'autore critica il primato dell'essere, cercando così un senso di trascendenza che sappia andare al di là dell'ontologia: tale critica viene condotta alle sue estreme possibilità, sino al punto in cui la filosofia cessa di pensare (e di ridursi) al problema dell'essere e del suo detto, per aprirsi alla dinamica dell'altrimenti e dell'ai di là, rendendo questo saggio, per il rigore argomentativo, opera fondamentale della riflessione levinassiana.
Il viaggio. Spazi e tempi di una trasformazione
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 230
Il volume raccoglie i contributi relativi al decimo Seminario internazionale organizzato nel novembre 2019 dall’Archivio «Julien Ries» per l’antropologia simbolica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, dedicato al tema “Il viaggio. Spazi e tempi di una trasformazione”. Il viaggio sarà affrontato dal punto di vista della trasformazione interiore dell’uomo che, lungo il proprio percorso esistenziale, viene a contatto con la trascendenza, o meglio viene incontrato dalla trascendenza e scopre di esserne da sempre abitato, ancora prima di diventarne abitante. Il viaggio si configura come una possibile apertura essenziale all’al di là del soggetto, inteso come ciò che da sempre lo supera e al quale l’esperienza sempre rimanda. In quest’ottica, il volume intende proporre una pluralità di sguardi e di prospettive su come il viaggio abbia rappresentato e rappresenti un’occasione di incontro con l’altro da sé e come questo incontro possa radicalmente trasformare il soggetto e la sua esperienza. Testi di: Massimo Campanini, Gabrio Forti, Christine Kontler, Davide Lampugnani, Luciano Manicardi, Monica Martinelli, David Meyer, Paolo Pagani, Francesca Peruzzotti, Silvano Petrosino, Julien Ries, Arpad Szakolczai, Chiara O. Tommasi, Sergio Ubbiali.
Scrittura e memoria canonica. Studi in onore di mons. Giuseppe Segalla
Gianantonio Borgonovo, Silvano Petrosino, Giuseppe Segalla
Libro: Libro in brossura
editore: Glossa
anno edizione: 2007
pagine: 120
Un nodo biblico-teologico cruciale, all'incrocio di una preziosa sensibilità attuale, è il tema di questo volume che edita gli Atti di un Seminario sulla teologia della Bibbia svoltosi nel 2006 presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale di Milano, dedicato a mons. G. Segalla per il suo emeritato. Esso trae spunto sinergico dal plesso tra memoria-identità-scrittura, attualmente oggetto di multidisciplinare interesse, per dare alla memoria biblica modelli di maggior respiro rispetto a quello storicistico più corrivo. Ecco allora il contributo filosofico di S. Petrosino (Memoria, esperienza e scrittura. Rivisitando Platone e J. Derrida), seguito da quelli biblico-teologici di G. Borgonovo (A partire da Deuteronomio. Il canone scritturistico come medium tra evento originario e progettazione di identità) e di G. Segalla (Il Quarto vangelo: memoria scrittura testimoniale, fondata e fondante), che qualificano la scrittura di questi due libri canonicamente tanto affini nei termini di una "memoria simbolica" (Dt), e di una "memoria semeiotica" (Gv).
L'esperienza della parola. Testo, moralità e scrittura
Silvano Petrosino
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2009
pagine: 334
Intento del volume è contribuire alla comprensione della natura del rapporto che il soggetto umano intrattiene con la parola. La riflessione ruota intorno a due interrogativi fondamentali: innanzitutto qual è, se ve ne è uno, lo specifico dell'esperienza umana della parola? Tale questione si è imposta a partire dalla constatazione che il linguaggio è un fenomeno che non coinvolge solo l'uomo, che non riguarda solo il soggetto umano, ma interessa, ad esempio, anche il mondo animale e ampi settori del mondo tecnologico. Il secondo interrogativo al centro di queste pagine è il seguente: qual è il luogo dell'esperienza della parola? A queste e altre questioni il volume risponde sviluppando una riflessione che, sulla base di alcune importanti distinzioni, come quelle tra "essere loquens" ed "essere eloquens", tra "reagire" e "rispondere", tra "trasferimento di informazioni" e "comunicazione", tra "scrivente" e "scrittore", giunge a identificare un rapporto di essenza tra l'ordine dell'esperienza e quello della parola, e quindi tra l'atto di parola e l'atto morale.