Libri di Stefano Bianchi
La diffusione editoriale cinquecentesca delle rime di Isabella Morra
Stefano Bianchi
Libro: Libro in brossura
editore: Paolo Loffredo
anno edizione: 2025
pagine: 96
Questo volume intenderebbe ripercorrere la storia della diffusione editoriale delle rime della poetessa lucana Isabella Morra nelle antologie cinquecentesche uscite tra il 1552 e il 1559, cercando al tempo stesso di mettere in luce in che rapporto quei componimenti si ponessero con le tendenze della poesia contemporanea rappresentate dai testi degli altri autori e autrici ospitati in tali antologie. Ciò che queste ultime ci consegnano è in definitiva una rimatrice ben consapevole dei propri mezzi e artifici espressivi, capace di usare e di adattare i modelli della tradizione letteraria, a cominciare naturalmente da quello petrarchesco, per fornire una raffigurazione di sé soprattutto come eroina tragica, visto il particolare ricorrere nelle sue liriche del tema della Fortuna avversa.
Spazi geostorici. Per l'inclusione. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 1
Gastone Breccia, Paolo Grillo, Stefano Bianchi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: De Agostini Scuola
anno edizione: 2022
Sfide globali. Con Fascicolo Pandemia: sfide e nuovi scenari. Per il biennio delle Scuole superiori. Volume Vol. 1
Lorenzo Ferrari, Carla Vigolini, Rossella Köhler, Stefano Bianchi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: De Agostini
anno edizione: 2020
Da quando non ci siete
Stefano Bianchi
Libro: Libro rilegato
editore: Fara
anno edizione: 2021
pagine: 80
"È un ricordo sbiadito dai giorni passati al lavoro / tu chinata tra fogli di stelle e di mille colori. / Ti ricordi il castello seduto sull’ultimo colle? / Ci piaceva guardarne nel buio quel baluginare / di luci in un’aria di fiaba inventata /soltanto per me. // Che se non l’ho mai detto, se non l’hai saputo ti è grata / questa mano di uomo che ancora si riempie / di minuscoli sassi a istruire una strada tra i muschi / raccolti in montagna nelle passeggiate / di un tempo impossibile tanto è lontano / che c’era la nonna. // È un ritratto mantato di bruma dal fiato del tempo / l’acqua del fiume ti scorre anche se tu lo resti a guardare. / Eppure che strano, apro la mano e ogni anno li trovo / quei tre pezzi di creta li stringo, li volgo alla stella cometa. / Che per tutte le male parole che sole t’ho saputo dare / m’hai riempito le mani e le tasche di pezzi d’amore." (Il presepe)