Libri di Tiziano Mario Pellicanò
La norma e lo scarto. Rappresentazioni dell’età evolutiva in letteratura (1850-1920)
Tiziano Mario Pellicanò
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2025
pagine: 256
Nella società borghese dell’Ottocento e dei primi del Novecento il mondo dell’età evolutiva è stato spesso, apparentemente, idealizzato e/o rappresentato in maniera rassicurante. Nondimeno, scavando sotto tale superficie, ed esplorando un insieme di testi letterari dell’epoca, affiora un quadro decisamente più chiaroscurale. Nella sua analisi, Tiziano Mario Pellicanò, avvalendosi dei metodi della semiotica testuale e della psicanalisi lacaniana, mette a confronto una serie di ritratti di ragazzi/e o giovani adolescenti, tratti sia dalla cosiddetta letteratura per l’infanzia, sia dalla grande tradizione del romanzo europeo. I vari Peter Pan, Alice, Pel di Carota, Gian Burrasca, Törless, le bambine già adulte di Dostoevskij (ed altri personaggi analizzati nel corso dell’opera) si presentano al nostro sguardo non già come figurine innocenti e passive, bensì come personaggi a tutto tondo, animati da desideri segreti, da passioni incontrollabili, da progetti di costruzione identitaria, da esigenze di rivalsa. Muovendosi lungo tre principali aree tematiche (“Rituali di morte”, “Scene di crudeltà”, “Collegi e manicomi”), l’Autore porta alla luce un sottomondo in cui l’adolescente prende coscienza di sé attraverso meccanismi di resistenza (o di “scarto”) nei confronti degli adulti, alle cui norme repressive ed omologanti rifiuta di sottomettersi. Ed è, osserva ancora l’Autore, tale rapporto dialettico tra giovanissimi e adulti a erodere la “norma”, generando, alla fine, un nuovo equilibrio.
Trame di polvere
Tiziano Mario Pellicanò
Libro: Libro in brossura
editore: Midgard
anno edizione: 2025
pagine: 236
Il romanzo è diviso in tre parti, ognuna delle quali si concentra su un determinato arco temporale e vede in scena personaggi che, nel corso della narrazione, riveleranno punti di contatto. Nella prima sezione, che si svolge intorno agli anni trenta del secolo scorso, si racconta della presenza su di un’isola di una comunità in un vecchio edificio semiabbandonato, capitanata dalla figura carismatica di un ‘santone’ e dell’improvviso arrivo di una figura femminile che entra a far parte della comunità. Nella seconda parte ci si ritrova tuffati in piena contestazione giovanile degli inizi anni settanta. Tre giovani, due ragazzi e una ragazza, decidono di abbandonare tutto e di realizzare una comune autogestita. Nel terzo episodio, ambientato agli inizi degli anni duemila, entra in scena sull’isola un giovane, per un servizio fotografico. Presto, però, l’isola, che è a tutti gli effetti una presenza viva, capace di condizionare la vita di chi la abita, prenderà il sopravvento e nodi irrisolti chiederanno una soluzione, uno scioglimento.
Le rose di Eliogabalo. Identità, marginalità, trasgressione nelle letture moderne (1850-1920)
Tiziano Mario Pellicanò
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2023
pagine: 252
Il periodo che va dalla seconda metà dell'Ottocento ai primi due decenni del Novecento (1850-1920 circa) è un periodo in cui la letteratura mette in scena nuove soggettività fino ad allora o del tutto silenziate in quanto ritenute non rappresentabili o relegate ai margini del canone: omosessuali, lesbiche, creature androgine, donne non conformi al classico ruolo di angeli del focolare e, in generale, personaggi dall'identità fluida e dai comportamenti devianti. Attraverso l'analisi di una serie di scrittori e scrittrici noti e meno noti (da Fersen a Crowley, dal Settembrini de I Neoplatonici a Louÿs, a Proust, da Jane de la Vaudère a Rachilde), nonché di testi pervenutici in forma anonima (tra cui Teleny), il volume analizza le strategie linguistiche e le pratiche editoriali più comunemente adottate per aggirare le censure e i veti imposti dall'ideologia borghese dominante. In particolare, si mette in luce come la rappresentazione di soggetti disformi o non omologati venisse affidata, di volta in volta, a procedure di 'depotenziamento' della figura dell'Autore: dal ricorso all'anonimato, all'uso di pseudonimi, alla produzione di falsi, ad altre forme di mascheramento. Per poter rendere visibile quel tipo di soggetto, l'Autore era costretto a rendere invisibile sé stesso.
Albertine e i fiori di syringa. Menzogne e metamorfosi di un personaggio proustiano
Tiziano Mario Pellicanò
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 112
Tra la folla di personaggi che popolano le pagine de "La recherche du temps perdu" di Marcel Proust, è senza dubbio Albertine a svolgere un ruolo centrale. Non a caso, la sua figura è sempre stata al centro della critica proustiana che, pur da prospettive ermeneutiche di volta in volta diverse (psicoanalitica, strutturalista, post-strutturalista, decostruzionista, storico-filologica), ne ha evidenziato le infinite declinazioni di senso e, dunque, la sostanziale inafferrabilità. Nel prendere le mosse dallo «stato dell'arte», il volume si concentra, in particolare, sui tratti androgini e sul sostrato mitico-metamorfico del personaggio, rivisitandolo alla luce di archetipi sia classici che moderni, ed evidenziando come il suo tratto sfuggente evochi, in un complesso gioco di specchi, la natura sfuggente e impalpabile del desiderio del Narratore (e, per certi versi, dell'autore). Da tale punto di vista, lo stesso carattere incompiuto del testo diventa, a sua volta, segno dell'incompiutezza/evanescenza del desiderio e dello spazio segnico che lo sottende.

