Libri di Tucidide
Il dialogo dei melii e degli ateniesi. Testo originale a fronte
Tucidide
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1999
pagine: 96
La peste ad Atene e nel mondo antico
Tucidide, Tito Lucrezio Caro
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2020
pagine: 128
La peste di Atene del 430 a.C., la più famosa peste dell’antichità per la risonanza letteraria ottenuta, è il punto di partenza di un percorso che abbraccia narrazioni simili nel mondo greco, latino ed ebraico. In esse si incontrano le spiegazioni che gli uomini hanno dato al fenomeno e le dicerie che le accompagnavano, i sintomi e la manifestazione del male, con l’aggiunta talvolta della ricaduta drammatica che il dilagare del morbo aveva sui comportamenti quotidiani. Le voci narranti sono, in greco, quelle autorevoli e affascinanti di Tucidide, Omero, Sofocle, alle quali si aggiunge la versione dell’Esodo nel testo dei Settanta; in latino, invece, sono i versi di Lucrezio e Virgilio a raccontarci di peste, desolazione, uomini smarriti e atterriti, vaganti in attesa di una provvidenziale soluzione davanti al male invisibile.
La guerra del Peloponneso. Testo greco a fronte
Tucidide
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2016
pagine: XCVI-1087
"La guerra del Peloponneso" di Tucidide costituisce una delle più importanti opere dell'antichità, non solo perché il metodo esposto nel primo degli otto libri ha pesantemente influenzato tutta la storiografia occidentale, ma anche per la straordinaria lucidità con cui si pone l'accento sul diritto del più forte e sulla spietata logica del potere. Tucidide voleva, analizzando con precisione gli avvenimenti a lui contemporanei, insegnare ai politici del futuro ed evitare che commettessero errori simili a quelli compiuti allora.
Le storie-La guerra del Peloponneso
Erodoto, Tucidide
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2008
pagine: 1618
La parola "storia", nel greco antico, significava soprattutto "inchiesta", ovvero quell'indagine che a partire dalla narrazione dei fatti avvenuti, e dalla riflessione su essi, aveva l'ambizione di individuare le ragioni logiche per le quali cause ed effetti si connettevano tra loro dando luogo alle vicende degli uomini: dalle guerre alle gesta degli eroi, passando per i grandi viaggi per il Mediterraneo e le fondazioni di città, I due maggiori rappresentanti di quella che possiamo considerare contemporaneamente una scienza e un'arte, la storiografia, furono Erodoto - di fatto considerato il "padre della storia" - e Tucidide - che seppe formalizzare in maniera sapiente i criteri metodologici ai quali uno storico doveva attenersi.
La guerra del Peloponneso. Testo greco a fronte
Tucidide
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1996
pagine: 1509
Nel 431 a.C. scoppiò tra Atene e Sparta la guerra del Peloponneso: una guerra che insanguinò la Grecia per quasi trent'anni e segnò la cupa fine del periodo d'oro della civiltà ellenica. Tucidide, consapevole di vivere un evento di portata eccezionale, lo assunse come momento esemplare di un'analisi che mirava a cogliere, al di là dei nudi fatti, le forze profonde sottese ai processi della Storia. Un'analisi lucida e disillusa che spinge il lettore a interrogarsi sui problemi che si ripresentano sempre uguali alla coscienza storica: i meccanismi e la moralità del potere, gli arbitrii e i diritti dei vincitori e dei vinti, la giustizia dei potenti e la giustizia dei deboli.
L'illusione della democrazia
Tucidide
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2018
pagine: 96
Nella "Guerra del Peloponneso", Tucidide racconta della lotta tra Sparta, modello di oligarchia, e Atene, nuovo paradigma democratico. Ma quanto contraddittoria fosse la natura del governo ateniese, lo apprendiamo proprio dalle testimonianze di alcuni protagonisti di quel lunghissimo scontro: attraverso le voci di Pericle, di Cleone, di Alcibiade. Soprattutto, attraverso la voce dello stesso Tucidide. E se nel primo testo di questa raccolta, il celeberrimo epitafio per i caduti, Atene gloriosamente si erge a baluardo della democrazia, negli altri discorsi la città svela il proprio vero volto, ben diverso da quello demagogicamente propagandato al cospetto dei cittadini : il volto di una potenza aggressiva e imperialista, non estranea ai soprusi e alle prevaricazioni, capace di terribili atti di violenza nei confronti di chi si ribella alla sua supremazia.
La guerra del Peloponneso
Tucidide
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: 640
"La guerra del Peloponneso" (seconda metà del sec. v a.C.) è considerata una pietra miliare della storiografia antica, innovatrice sul piano del metodo, dei contenuti e dei modi narrativi. Nella visione razionalistica e laica di Tucidide, influenzata dal pensiero dei sofisti, la storia è eminentemente politica e il suo accadere va spiegato riconducendo i fatti alla sola natura umana. Nessuno spazio vi trovano la fatalità o gli dei o le considerazioni morali: l'attenzione è puntata sulle motivazioni politiche in primo luogo ma anche sociali, economiche e psicologiche, che spingono necessariamente i protagonisti ad agire, sulle cause profonde e durature, sui meccanismi e le leggi immanenti. La guerra è considerata il fattore fondamentale della storia umana. A muovere popoli, stati e individui sono il potere e la sete di potere: di qui l'ineluttabilità del conflitto, come quello tra Atene e Sparta, che è al centro dell'opera. Sul piano dello stile, lo schema tucidideo esclude la ricerca di facili effetti e il ricorso a elementi di colore, anche nel racconto degli avvenimenti più drammatici: solo nudi fatti, scolpiti con uno stile asciutto e per questo tanto più efficace e indimenticabile.
Thucydidis historiae
Tucidide
Libro: Copertina rigida
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 1972
pagine: 266
Thucydidis historiae. Volume 1
Tucidide
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 1972
pagine: 266
La legge del più forte
Simone Weil, Tucidide
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2025
pagine: 104
«Non abbiamo stabilito noi questa legge e non siamo certo i primi ad applicarla; l’abbiamo trovata già stabilita e la conserviamo come se dovesse durare per sempre; è per questo motivo che la applichiamo. Sappiamo bene, infatti, che anche voi, come tutti gli altri, una volta raggiunto il nostro stesso livello di potenza, vi comportereste allo stesso modo.» La legge del più forte non ammette né eccezioni né sconti: l’uguaglianza naturale di tutti gli uomini è un’ipotesi filosofica e non un assunto giuridico. Dunque la pace non è un diritto acquisito dalle genti, ma solo una questione di opportunità. Realisticamente - spiega Simone Weil commentando Tucidide - soltanto due potenze equiparabili dal punto di vista della forza hanno un effettivo interesse a stipulare un accordo che eviti uno scontro. Quando ci sono un forte e un debole, il primo impone sadicamente al secondo il proprio capriccio, finché non trovi dall’altra parte una qualche resistenza.
La guerra del Peloponneso. Testo greco a fronte
Tucidide
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 1120
“È Tucidide, a parer mio, il vero modello degli storici.” (Jean-Jacques Rousseau). “Possesso per l’eternità è la mia storia,” scrive con giusta ambizione Tucidide nelle pagine dove presenta il metodo da lui seguito nella ricostruzione della lotta fra Atene e Sparta. Il suo desiderio appassionato di una verità che vada oltre le mitografie, unito alla ricerca scientifica del resoconto esatto, ne farà uno dei padri della storiografia. Nel 431 a.C. i contrasti fra Atene e Sparta circa il controllo dei mari, il commercio e l’espansione coloniale raggiungono un punto di non ritorno, innescando una guerra che durerà ventisette anni, “l’evento che sconvolse più a fondo la Grecia e alcuni paesi barbari: si potrebbe dire addirittura che i suoi effetti si estesero alla maggior parte degli uomini”. Nella sua dettagliata esposizione dei fatti, Tucidide mette al centro l’uomo e la Storia, indagati con uno studio documentato e paziente, dove persino l’agire imperscrutabile della sorte viene messo in relazione con ciò che lo sforzo della ragione non riesce a illuminare. Ne consegue un’esposizione lucida e concisa che, sola, è in grado di consegnarci il passato e segnare la strada per una comprensione critica del nostro presente.

