Libri di Vittoria Bosna
Frattura
Vittoria Bosna
Libro: Libro in brossura
editore: Les Flâneurs Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 200
Dyl, uomo inquieto e diviso, vive da anni intrappolato tra due vite: quella ordinata e sterile del matrimonio con Mela e quella carnale e vorace dell’amante Viola. Ma il tempo delle menzogne è finito. In una sera d’autunno a Tolosa, con il fiume come testimone, Dyl decide di confessare. Crede di poter scegliere, di spezzare finalmente la sua prigione. Ma il destino ha altri piani. Un gesto, una parola, una verità possono cambiare tutto. In un gioco di specchi tra tradimento e redenzione, Frattura racconta il crollo di una vita ordinaria, mettendo a nudo la fragilità degli affetti, l’ambiguità delle scelte e il dolore necessario per diventare liberi.
Blue words
Vittoria Bosna
Libro: Libro rilegato
editore: Wip Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 208
Mag, Raquel e Arnaud sono molto diversi tra loro, ma tutti e tre in cerca di risposte. Le loro esistenze si intrecciano per un breve periodo in una cittadina del sud della Francia. Anni dopo Bet, la figlia di Mag, si imbatte nella loro storia attraverso alcune fotografie dimenticate in una scatola, ma il suo vero intento è scoprire l'identità di suo padre.
Dalla salle d'asile alla scuola materna. Il percorso storico-pedagogico di Pauline Kergomard
Libro: Libro in brossura
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 183
Pauline Kergomard è una pedagogista francese che ha articolato la sua riflessione educativa tra il 1800 e il 1900 il cui nome è correlato alla nascita della scuola materna in Francia. Personalità attiva e impegnata dal punto di vista sociale e politico, assume ben presto un ruolo di prestigio nel sistema scolastico francese, assumendo il ruolo di Ispettore capo (per la prima volta attribuito ad una donna) nella scuola materna francese. Kergomard ha sviluppato un modello teorico che individuava nell’asilo – successivamente, grazie alla sua opera, ribattezzato “scuola materna” – un contesto che si poneva in forte continuità con l’ambiente familiare, sia nell’atteggiamento del personale educativo, sia nell’organizzazione degli spazi e dei materiali, sia nella progettazione e nella realizzazione delle attività. Si può affermare che, grazie al contributo offerto al sistema di istruzione francese ed internazionale e in considerazione dell’evoluzione promossa nell’ambito dell’educazione prescolare Pauline Kergomard si pone come figura di spicco nel panorama pedagogico moderno. Ciononostante, seppure in presenza di numerosissime istituzioni scolastiche a lei intitolate nell’ambito del suo contesto nazionale, sembra che la fama di cui la pedagogista gode nel panorama internazionale – spesso dimenticata nella trattazione dei maggiori pedagogisti del XIX – le renda poco omaggio in considerazione dell’apporto che il suo pensiero ha fornito alla scuola contemporanea. Per questi ed altri rilevanti motivi, che si evinceranno dallo studio del testo, i due autori cercano di riportare alla luce una personalità così importante e variegata, per tanto, troppo tempo trascurata. Prefazione di Vittoria Bosna. Introduzione di Alessandro Barca e Franca Pesare
L'istituzione degli asili infantili. Il primo anello del sistema d'istruzione e di educazione popolare: l'asilo «Principessa Margherita di Savoia» di Altamura (1886)
Vittoria Bosna
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 184
Sull'esempio delle Infant's Schools di Robert Owen, nel corso della metà dell'Ottocento venne creato un modello di asilo non più semplicemente rivolto alla custodia e all'assistenza dell'infanzia, piuttosto visto come un luogo di educazione e di apprendimento nello stadio primario. Il libro raccoglie l'esperienza educativa post-unitaria dell'asilo "Principessa Margherita di Savoia" di Altamura, considerato «il primo anello del sistema d'istruzione e di educazione popolare», dando voce ai regolamenti e ai programmi didattici della struttura. Attraverso queste scuole si volle veicolare un'educazione morale, intellettuale e fisica in modo da riuscire a formare una popolazione unita, consapevole e istruita.
Fiaba 2.0. Una ricerca sulle «best practices» nella costruzione di nuovi percorsi di scrittura ai tempi del Covid19
Libro: Libro rilegato
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2021
pagine: 176
Progettare e realizzare un testo digitale durante il periodo della didattica a distanza è stato possibile. Ma in che modo l'apparato ludico dei libri digitali è utile alla comprensione? È vero che i testi digitali possono avvicinare i bambini e le bambine alla lettura? In questo volume gli autori si sono interrogati a lungo sulla possibilità di individuare nuove metodologie e nuove strategie che sapessero coniugare la tradizione all'innovazione, nel campo della lettura e della scrittura. Si è voluto dimostrare che, l'utilizzo dei dispositivi sono necessari per valorizzare, per promuovere la lettura attraverso l'integrazione del libro cartaceo con quello in formato digitale.
Itinerari nella storiografia educativa
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2019
pagine: 222
La memoria storica permea i processi di costruzione del nostro universo individuale e collettivo, si tratta di storie vissute, di arti applicate attraverso le quali il mondo si è sviluppato. Per conservare questi preziosi strumenti è nato il "Laboratorio di Documentazione delle testimonianze di cultura intellettuale, spirituale e materiale diffusa nel Mezzogiorno", dedicato al prof. Ernesto Bosna (22/02/1936 - 29/10/2010) ed ora diretto dalla prof.ssa Vittoria Bosna con l'obiettivo recuperare e valorizzare e rendere fruibili materiali inerenti la Storia della scuola italiana.
La mano che muove la culla del bambino è quella che comanda il mondo. I percorsi educativi delle donne in Albania tra XIX e XX secolo
Vittoria Bosna
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 168
Il focus della ricerca è incentrato sui percorsi educativi delle donne in Albania, mettendo in evidenza il grande impegno culturale delle sorelle Sevasti e Parashqevi Qiriazi nell'istituire una scuola chiamata la "Scuola delle ragazze". Le due protagoniste, aiutate da altri componenti della famiglia, in aggiunta al marito di Sevasti, Kristo Dako, si impegnarono moltissimo per contrastare il governo turco insieme all'idea ricorrente di donna. Con i loro programmi pedagogici, la ristampa dei libri in lingua autoctona, la creazione della rivista «Ylli i Mëngjesit» la collaborazione alla rivista "Unione della Nazione" e tanto altro ancora, sono entrate a far parte a pieno titolo della storia delle donne d'Albania.
Storie di solidarietà «al femminile». Gli istituti assistenziali. Alcune realtà a confronto
Vittoria Bosna
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 124
Le storie di infanzie infelici, di abbandoni e, comunque, di estrema povertà, affollano la storiografia dell'infanzia già in epoche lontane. Nel volume sono raccolte notizie di queste storie, ambientate nel Mezzogiorno all'indomani dell'Unità d'Italia, caratterizzato da una condizione di diffusa povertà. In modo particolare si tratta delle vicende di piccole orfane sistemate nei luoghi pii e negli enti di pubblica beneficenza impegnati nell'allontanarle dalla "corruzione dei trivii" spingendole "sulla via della religione e della virtù". Per rispondere praticamente a queste esigenza, dando risposte operative ai bisogni dei bambini, le istituzioni esaminate: l'orfanotrofio Maria Cristina di Savoia di Bitonto e l'orfanotrofio il Boccone del povero di Palermo, attivarono processi di educazione, di assistenza e di avviamento al lavoro destinati a queste bambine sfortunate.
Ludovico Vuoli e la diffusione del «metodo normale» nel regno di Napoli
Vittoria Bosna
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2012
pagine: 96
Salvatore Morelli in difesa delle donne nell'Italia risorgimentale
Vittoria Bosna
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 108
Nel panorama europeo nella seconda metà dell'Ottocento, si creò un momento di riflessione in quanti videro nell'idea dell'istruire la donna una importante dimostrazione di progresso. Salvatore Morelli, politico e studioso operante nel XIX secolo, fu tra i sostenitori di questa necessità, infatti con il saggio "La donna e la scienza" considerati come i soli mezzi atti a risolvere il problema dell'avvenire ha offerto un notevole contributo alla storia della educazione femminile nel periodo risorgimentale. Tra le motivazioni che spinsero Morelli ad occuparsi della istruzione femminile vi fu la grande ammirazione per la donna e, in modo particolare, per sua madre. La realizzazione di questo saggio all'alba dell'Unità d'Italia rappresentò per il patriota Morelli un modo per restituire alla donna il suo pensiero e la sua dignità.