Libri di Ylenia De Luca
Intertextualité dans le roman québécois: les charmes du mythe
Ylenia De Luca
Libro: Libro in brossura
editore: Tangram Edizioni Scientifiche
anno edizione: 2019
pagine: 187
Soggettività e culture in movimento. Narrare dallo spazio della non appartenenza
Libro
editore: Cafagna
anno edizione: 2019
pagine: 128
Oggi che la letteratura comincia a guardare avanti, intraprendendo viaggi esplorativi verso "terre straniere", quello della diversità è diventato il tema principale degli scrittori emergenti. Molti Paesi occidentali vanno così consolidando una tradizione letteraria legata all'immigrazione e alle minoranze. Le frontiere si spostano o si accorciano e la sfida più seria per la stabilità e la coesione nel mondo contemporaneo è rappresentata proprio dalla gestione delle relazioni interculturali all'interno delle società, ormai sempre più culturalmente pluralistiche. L'immigrato, uomo o donna che sia, ritorna "analfabeta", obbligato a imparare nuovi codici in tutti i campi. Questa immagine ricorrente, analizzata anche attraverso lo studio del language memoir, genere letterario florido nel Novecento, sottolinea la difficoltà dell'immigrato che, rapidamente, deve decodificare una nuova cultura: ne va, a volte, della sua sopravvivenza. Questo volume si propone di esaminare, da un punto di vista letterario, linguistico e psicologico, il contributo in tal senso di scrittori la cui identità si definisce a partire da un bagaglio culturale e familiare precostituito, forse haitiano, algerino, cinese, polacco, italiano, palestinese, ma anche afro-americano e chicano.
La poesia quebecchese tra tradizione e postmodernità
Ylenia De Luca
Libro
editore: Schena Editore
anno edizione: 2003
pagine: 224
Viaggi di donne. Olympe Audouard, Léonie d’Aunet e altre viaggiatrici dell’Ottocento francese
Ylenia De Luca
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 152
Ormai da qualche anno, il racconto di viaggio al femminile, soprattutto quello del XIX secolo, attira l’attenzione della critica e dei lettori. Nel ricostruire la storia artistica e letteraria del viaggio al femminile sin dai suoi albori e prendendo in considerazione anche i mezzi di trasporto del tempo e i vari sistemi di ospitalità, l’autrice si interroga sul ruolo e il destino della viaggiatrice nella Francia dell’Ottocento. Il processo di acquisizione di strumenti critici per leggere, analizzare e interpretare la letteratura di viaggio delle donne porta spesso all’individuazione di alcuni concetti chiave quali la dialettica staticità-mobilità e oikos-sconfinamento, visti nel contesto della storia delle donne e delle trasformazioni sociali. La maggior parte degli studi teorici sul viaggio e sulla sua storia rinviano inesorabilmente al paradigma Ulisse-Penelope, a indicare che fin dalle origini la mobilità è stata associata al maschile e la staticità al femminile. Ora, quando si pensa alla donna del XIX secolo, non è certo l’immagine di un essere in movimento che viene in mente poiché la viaggiatrice, per la sua attività itinerante, contravviene ai codici sociali che ancorano la donna all’interno della sfera privata. Se la viaggiatrice di questo secolo, quindi, si libera di tali “interdetti” per poter viaggiare, ne fa menzione nel suo racconto; e in effetti il disagio ch’ella prova di fronte al comportamento che la società si aspetta da lei segna in modo evidente il racconto di viaggio al femminile in cui il lettore legge la continua giustificazione dell’autrice non solo del perché compie il viaggio ma anche della scrittura e della pubblicazione del racconto stesso. Questo libro si propone di indagare come due scrittrici e viaggiatrici francesi del XIX secolo, Olympe Audouard e Léonie d’Aunet, attraverso il racconto dei loro viaggi in Oriente e alle isole Spitzbergen, cercarono di aggirare il problema della differenza sessuale in Francia attraverso la narrazione dei loro viaggi e della condizione della donna dell’epoca.

