Libri di Yves Michaud
L'arte è davvero finita
Yves Michaud
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 328
Nell'ultimo mezzo secolo il campo delle arti visive ha assistito alla progressiva scomparsa delle opere tradizionalmente intese - quadri e sculture - e a un contestuale affermarsi delle installazioni e degli ambienti estetici, in grado di avvolgere lo spettatore in un'esperienza multisensoriale. Dopo aver colto questo fenomeno di "vaporizzazione" nel saggio "L'arte allo stato gassoso", Yves Michaud torna a farsi grande interprete del mondo dell'arte contemporanea descrivendone una seconda decisiva evoluzione: il suo assoggettamento al regime iper-estetico odierno. Operazioni di estetizzazione sempre più capillari e pervasive plasmano ogni ambito del vivere quotidiano, in cui qualunque cosa risponde ormai all'imperativo di essere attraente e piacevole. Da frontale, l'esperienza estetica diventa atmosferica e la sensibilità del soggetto si fa diffusa e ipertrofica. In un contesto simile, quale spazio rimane alla Grande Arte? La risposta è decisa e il giudizio inappellabile: nessuno. L'arte è davvero finita.
L'arte allo stato gassoso. Saggio sul trionfo dell'estetica
Yves Michaud
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 173
Siamo nell’epoca del trionfo dell’estetica: tutto ciò che vediamo deve essere bello. Eppure viviamo in un mondo privo di opere d’arte tradizionalmente intese. Il XXI secolo si profila così come un’epoca che, attraverso il culto della bellezza, persiste in un paradosso. Il diffuso interesse contemporaneo per l’esperienza estetica anche nelle sue forme più popolari (dalla moda al turismo) rivela la radice antropologica dell’estetico, che ha nell’espressione dell’identità il proprio fattore più rilevante. Ne consegue l’esigenza di ampliare la riflessione estetica ben al di là della concezione moderna dell’arte, che viene quindi ripercorsa criticamente da Michaud nelle sue essenziali evoluzioni novecentesche. Muovendo da questi rilievi, l’indagine serrata di Michaud fornisce spunti di riflessione e risposte che riguardano sia lo stato dell’arte “dopo il post-moderno” sia l’esistenza dell’essere umano oggi, del cui statuto è sintomo appunto il cambiamento di approccio all’arte: se il culto dell’opera in sé è morto, quel che ne è la matrice estetica è diventata un’atmosfera pervasiva che si presta ad assumere quelle forme ambiguamente tanto alienanti quanto emancipatorie che contrassegnano l’attuale era della globalizzazione.
Arte transgenica. La vita è il medium
Mario Savini
Libro
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2018
pagine: 217
Cos'è l'arte transgenica? In che modo influisce sul panorama della cultura visiva contemporanea? Qual è il rapporto che si sta sviluppando tra arte, scienza e vita? Il libro focalizza l'attenzione sugli importanti sviluppi in campo artistico avviati dall'uso delle tecniche di ingegneria genetica. Oltre ad un'analisi critica, vengono individuati, come un vero e proprio censimento, tutti gli artisti che combinano materiale genetico di origini differenti per realizzare opere d'arte. Si cerca di interpretare il pensiero di una nuova creatività che inevitabilmente coinvolge gli aspetti più significativi della vita sociale, disegnando una radicale ridefinizione culturale. L'obiettivo è anche quello di indicare, attraverso documentazioni inedite, i cambiamenti più rilevanti che si sono sviluppati nell'arte contemporanea dall'inizio degli anni Novanta del Novecento. Seppur ristretto, quello dell'arte transgenica è un importante campo d'azione nell'attuale sistema culturale che, associato ad altre pratiche performative, costringe a rivedere il significato di ciò che intendiamo per "arte". Prefazione di Yves Michaud.
La violenza
Yves Michaud
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1992
pagine: 147
Mitchell. Riopelle. Un couple dans la démesure-Nothing in moderation
Kenneth Brummel, Yves Michaud
Libro: Copertina rigida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2017
pagine: 208
Il pittore canadese Jean-Paul Riopelle (1923-2002) e la pittrice americana Joan Mitchell (1925-1992) appartengono come Auguste Rodin e Camille Claudel, Man Ray e Lee Miller, Diego Rivera e Frida Kahlo, Jackson Pollock e Lee Krasner, a quella costellazione di mitologie sentimentali e artistiche, feconde e tumultuose, sempre in bilico fra rispetto e odio, emulazione e gelosia, solitudine e fusione. Questo ricco catalogo diventa così un'opera di riferimento e fa una sintesi del sodalizio creativo che unì i due artisti per venticinque anni. Redatto da esperti del periodo e della loro opera, il volume mette in luce i legami formali, estetici e biografici che nutrirono ogni loro spunto creativo e fornisce ai lettori uno strumento di approfondimento su due grandi corpus artistici della seconda metà del XX secolo. Prima opera incentrata sul loro rapporto, a partire dall'incontro avvenuto nel 1955 fino alla separazione nel 1979, il volume riunisce una sessantina di opere magistrali, perlopiù quadri di grande formato, alcuni lavori su carta e documenti di archivio, e illustra come questi due artisti che hanno condiviso quasi venticinque anni di vita, prima a Parigi poi a Vétheuil (nella valle della Senna), abbiano affinato una pratica d'atelier e realizzato un'opera dalla cifra distintiva, instaurando al contempo un ricco dialogo intorno all'astrattismo. La loro vicinanza all'eredità impressionista, alla natura e il loro gusto per la provocazione li hanno sicuramente avvicinati, così come un'idea di pittura e metodi di lavoro comuni che si sono affermati come profondamente identitari, strettamente legati al loro rapporto sentimentale e al loro rapporto con l'ambiente in cui vivevano. Grazie a confronti e risonanze fra opere dai temi comuni o dai motivi e fonti d'ispirazione propri a ognuno (in particolare la musica, la poesia e la campagna intorno a Vétheuil per Mitchell, l'esplorazione di diverse tecniche fra cui l'incisione e la scultura per Riopelle), ecco uno splendido ritratto di due grandi figure dell'astrattismo internazionale.
Insegnare l'arte? Analisi e riflessioni sull'insegnamento dell'arte nell'epoca postmoderna e contemporanea
Yves Michaud
Libro: Libro in brossura
editore: Idea (Roma)
anno edizione: 2010
pagine: 208
Con il suo titolo interrogativo, "Insegnare l'arte?" cerca di sciogliere il paradosso della possibilità dell'insegnamento dell'arte; paradosso tanto più evidente in una "situazione di incertezza" quale il contesto della postmodernità e della successiva epoca artistica che Yves Michaud descrive con l'espressione "arte allo stato gassoso". Quali pratiche artistiche insegnare nel variegato panorama dell'arte contemporanea? Ha senso oggi insegnare l'arte? È possibile insegnare la creatività? Queste sono alcune delle domande cui Michaud risponde in questo libro, riflettendo sulla funzione delle scuole d'arte nel contesto della postmodernità, sul ruolo dell'arte stessa nella società, sulla relazione tra artista e insegnamento, sul valore dell'apprendimento delle tecniche e dell'insegnamento teorico.
L'artista e i commissari. Quattro saggi non sull'arte contemporanea, ma su chi si occupa di arte contemporanea
Yves Michaud
Libro: Libro rilegato
editore: Idea (Roma)
anno edizione: 2008
pagine: 216
Il XX secolo ci ha insegnato che l'arte è tutto e niente: continuiamo infatti ad assistere al proliferare di correnti, tendenze ed etichette, alla varietà di oggetti considerati «arte», alle nuove categorie artistiche ed estetiche, che si aggiungono senza tregua a quelle tradizionali, per non parlare del movimento di esplorazione delle culture, che ha allargato le frontiere dell'arte, fino a farle straripare. Di fronte a una tanto cospicua varietà di aspetti è evidente che, prima di riflettere sulle qualità, è necessario capire secondo quali paradigmi identifichiamo le opere d'arte. La tesi principale espressa in quest'opera è che se per molto tempo sono stati gli artisti a definire l'arte, oggi questo potere è passato nelle mani del jet-set del mondo dell'arte, ossia di quelle persone che Yves Michaud chiama i «commissari», mentre «gli artisti e le opere sono solo pretesti per far continuare a girare la giostra del mondo dell'arte, un mondo che si stordisce di eventi, scoperte e tattiche comunicazionali», e che si evolve sempre più in direzione della mondanità.
L'arte allo stato gassoso. Saggio sul trionfo dell'estetica
Yves Michaud
Libro: Libro rilegato
editore: Idea (Roma)
anno edizione: 2007
pagine: 147
«Oggi il mondo è straordinariamente bello», così esordisce Yves Michaud. Siamo nell'epoca del trionfo dell'estetica: l'arte è diventata un gas, un profumo che si diffonde ovunque e tutta la nostra esistenza è ormai invasa da un'atmosfera estetica. Ma la bellezza non è nelle cose - ci avverte l'autore bensì nei nostri sguardi. E allora la domanda che dobbiamo porci è: perché guardiamo tutto dal punto di vista estetico? Perché vogliamo che tutto sia bello? Michaud ci fornisce spunti di riflessioni e risposte che riguardano sia lo stato dell'arte, sia l'esistenza dell'uomo contemporaneo. Il XXI secolo è l'epoca dell'adorazione e del culto della bellezza, dove la legge è che tutto deve essere bello; ma è anche l'epoca del paradosso: la bellezza è celebrata in un mondo privo di opere d'arte, se per queste ultime intendiamo quegli oggetti rari che una volta si contemplavano religiosamente nei musei. L'interesse contemporaneo per il design è un sintomo di questo cambiamento di approccio all'arte: il culto dell'opera in sé è morto, mentre l'arte rivive nella cura dell'ambiente, diventando arte da utilizzare e da fruire per rendere piacevole la propria esperienza di vita. In conclusione, di cosa possiamo lamentarci - chiede Michaud - se tutto il mondo è diventato così bello?