Libri di Agostino Carrino
Il suicidio dell'Europa. Sovranità, Stati nazionali e «grandi spazi»
Agostino Carrino
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 149
La crisi attuale dell'Unione europea viene da lontano, essendo inscritta negli atti fondatori delle prime comunità. Il rifiuto pregiudiziale di un'Europa politica, pur comprensibile all'epoca - in un continente che era stato dilaniato e impoverito da una guerra diventata presto un conflitto di ideologie -, si è trasformato negli anni in un micidiale fattore di impotenza. Terra 'liquida' di conquista per interessi di natura finanziaria al servizio della volontà di potenza di altre entità, dagli Usa ai paesi arabi alla Cina, l'Europa si avvia verso il suo ineluttabile tramonto. L'egemonia tedesca legittimata dalle sentenze 'sovraniste' della Corte costituzionale federale si sta rivelando essa stessa, per la sua mancanza di visione strategica complessiva, un ulteriore elemento di divisione e di scontento. L'Europa vive da sempre "sotto gli occhi dei Russi" (Carl Schmitt), ma si agita scompostamente tra la sua incapacità di fare fronte alle crisi migratorie, il culto della concorrenza economica e le retoriche dei diritti dell'uomo, sanzionando commercialmente la Russia, ma dando spazio alle mire politiche della Turchia neo-ottomana.
La dottrina dello stato e la sua crisi. Problemi e prospettive
Agostino Carrino
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 78
Introdotta nelle Facoltà di Scienze Politiche in epoca fascista, la Dottrina dello Stato ha poi subito l'affronto di essere definita una disciplina politicamente segnata. In realtà, le sue origini riportano alla statistica del Settecento e, specialmente, al dibattito che nella Germania bismarckiana esplose dopo la fondazione dell'Impero. Cosa è 'Stato' nel momento in cui gli antichi regni cedono il passo alla Prussia che si fa Impero? Può esistere uno Stato senza sovranità? E qual è il rapporto tra Stato e diritto? Subisce anche lo Stato gli effetti delle trasformazioni sociali in un'epoca di conflitti di classe?
La costituzione come decisione. Contro i giusmoralisti
Agostino Carrino
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 419
Questo saggio indaga criticamente il lento, ma costante processo di ‘moralizzazione’ del diritto costituzionale indotto da una scienza giuridica ‘progressiva’ attraverso l’interpretazione ‘per princìpi’, criterio posto a fondamento della validità stessa (per alcuni del ‘vigore’ materiale) dell’ordinamento giuridico. La dilatazione della retorica dei diritti dell’uomo e lo scivolamento della lotta politica dal suo luogo naturale e classico – l’agorà della polis – alle aule giudiziarie e alle pretese formali proprie del processo stanno determinando un progressivo esaurimento qualitativo del conflitto sociale e di conseguenza l’arretramento, continuo ed inesorabile, della partecipazione politica e della volontà di decisione. Diritti dell’uomo ‘interpretati’ e gestiti dalle corti supreme, pace universale, superamento dello Stato e abrogazione della sovranità e dei princìpi classici della scienza giuridica sono le parole d’ordine che occultano uno spostamento della decisione politica dai popoli storicamente determinati e dai loro rappresentanti a incontrollabili poteri finanziari che agiscono a livello globale, incuranti degli interessi concreti dei singoli e delle nazioni. Il diritto giudiziario e lo Stato dei giudici sono le forme patologiche della trasformazione dello Stato di diritto in dis-ordinamento post-costituzionale e post-nazionale. Nel mentre si diffondono nuove ideologie arbitrarie senza luogo e senza storia, per l’Europa si aggira spavaldo lo spettro dell’uguaglianza priva di sostanza, del diritto privo di volontà e di decisione, della libertà senza le libertà, dei diritti senza i doveri.
Stato e filosofia nel marxismo occidentale. Saggio su Karl Korsch
Agostino Carrino
Libro
editore: Jovene
anno edizione: 1981
pagine: XII-340
L'ordine delle norme. Stato e diritto in Hans Kelsen
Agostino Carrino
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1990
pagine: 346
Ideologia e coscienza. Critical legal studies
Agostino Carrino
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1992
pagine: 154
La giustizia come conflitto. Crisi della politica e stato dei giudici
Agostino Carrino
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 284
Nei saggi raccolti in questo volume si affronta il problema della involuzione della forma teorica, delle tecniche e delle istituzioni tradizionali dello Stato costituzionale contemporaneo (parlamento e governo, partito politico, alternativa federalista, principio di uguaglianza e tutela delle libertà) fra tradizione liberale e trasformazione democratica. L'analisi si svolge sullo sfondo della crescente difficoltà di una rappresentanza politica in grado di legittimare la capacità di decisione delle istanze di governo, messa in crisi dal superamento della forma-partito e dalla erosione dello Stato nazionale. Fino a che punto il rischio di uno Stato dei giudici come sostituto del classico Stato di diritto liberale è soltanto una conseguenza dei limiti della democrazia quale forma di governo e non anche l'effetto di una radicale perdita di autonomia del politico in quanto tale? L'autore ripercorre i nodi problematici di un progetto politico, quello moderno, sempre più incapace, nell'età della globalizzazione, di tenere fede alle proprie promesse di liberazione dell'individuo e delle comunità.
Il problema della sovranità nell'età della globalizzazione. Da Kelsen allo Stato-Mercato
Agostino Carrino
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 216
I più recenti fenomeni di globalizzazione sembrano aver messo in discussione le categorie classiche della scienza del diritto costituzionale: lo Stato, la sovranità, la stessa costituzione. I processi di integrazione sovranazionale, specificamente quello dell'Unione europea, hanno, per parte loro, senz'altro eroso le capacità di decisione degli Stati nazionali, con la conseguenza che anche il concetto moderno di nazione cede rispetto ai fenomeni di trasmigrazione di masse ingenti di popolazione. La retorica dei diritti e l'ideologia della globalizzazione e del 'multiculturalismo' pretendono di aver tolto vigore ai concetti fondativi del Jus publicum europaeum. La tesi di questo libro, che parte dalla prima critica mossa al dogma classico della sovranità, quella di Hans Kelsen (1920), per arrivare a discutere le tesi del costituzionalista americano Philipp Bobbitt e le ipotesi delle nuove forme di statualità, si accentra sull'idea della persistenza della politica come forma organizzativa del conflitto e quindi come dimensione ineludibile del vivere associato, che implica certamente la crisi dei concetti classici della scienza giuridica, quindi anche della sovranità, ma nient'affatto la loro scomparsa dalla costellazione categoriale della riflessione giuridica e politica contemporanea. Centrale, nella rinascita di una "filosofia costituzionale" adeguata alle sfide del mondo contemporaneo, è la rivisitazione del federalismo come risposta alla crisi dello Stato giacobino.
Dopo le Costituzioni. Legalità e legittimità nella crisi dello stato
Agostino Carrino
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2017
Le ragioni di Creonte. Sul moralismo politico
Agostino Carrino
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 256
Secondo Creonte, Antigone era “nata pazza”. Nella storia delle “Antigoni” questo giudizio del tiranno di Tebe non ha mai scalfito la diffusa convinzione che la giustizia fosse dalla parte della donna. Questo libro vuole invece argomentare le “ragioni di Creonte”, elaborando una critica della politica, della giurisprudenza e delle costituzioni moderne. Analizzando, in modo particolare, alcune vicende e alcune teorie, quali la costituzione della Repubblica di Weimar, il progetto europeista, le dottrine della democrazia giustificata solo dai diritti individuali, il normativismo astratto. Una critica dettagliata e necessaria in nome della autonomia del politico, di una nuova “cultura dell’eccezione” e della weberiana etica della responsabilità, contro la “politica della fede”.
Legalità e legittimità nell'interpretazione costituzionale
Carmine De Angelis, Daniele Porena, Antonino Scalone, Giuliana Stella
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 166
La crisi della legge è oggi un dato di fatto, rispetto al quale è sempre difficile non considerare che nessuna legge può governare in quanto tale, specialmente nella modernità, ma ha sempre bisogno di qualcuno che la ponga e la applichi, evitando solo – in una buona repubblica – che se ne abusi o semplicemente la si calpesti. Se la legge è in crisi, l’idea del moderno “giudice delle leggi” non si è rivelata essere una soluzione, ma, al contrario, essa stessa ha suscitato una pletora di nuovi problemi, che soltanto una concezione ideologicamente orientata nasconde, di regola dietro l’idea delle costituzioni cosiddette “rigide”.
Weimar. Critica di una costituzione. Diritti, politica e filosofia tra individuo e comunità
Agostino Carrino
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 484
Pensato per il centenario della costituzione di Weimar (1919), questo saggio affronta il problema del fondamento delle costituzioni analizzando criticamente la genesi, le premesse ideali e i fondamenti filosofico-politici della prima costituzione ‘normativa’ europea, collocata – tra individualismo e comunitarismo, tecnica e cultura – nel contrasto caratteristico della Germania del primo dopoguerra, erede della Bismarckzeit e inconsapevole prodromo del Terzo Reich hitleriano. In quest’ottica la costituzione di Weimar appare non soltanto una costituzione “postuma” – secondo la definizione di Carl Schmitt –, ma anche incompiuta e “patetica”, incapace di organizzare il conflitto politico diventandone anzi preda, prigioniera, specialmente nei suoi ultimi anni, di un proceduralismo incapace di decisionalità. La ricerca costituisce, così, sia un contributo alla storia del diritto costituzionale europeo, sia una critica alle ideologie giuridiche astrattamente “progressive” e promozionali, di cui la costituzione weimariana è per molti aspetti – pur nella sua ambivalenza – un modello ancora meritevole di studio proprio perché foriera di moniti sulla pericolosità epocale dell’ideologia dei diritti e del costituzionalismo puramente normativo.