Libri di Alberto Cavaglion
Primo Levi: guida a «Se questo è un uomo»
Alberto Cavaglion
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 111
A differenza di altri autori che si sono cimentati con l’esperienza di Auschwitz, Primo Levi non calca la mano sul ricordo che trionfa sul massacro ma rappresenta gli orrori di cui l’uomo è capace nella prospettiva di un mondo a venire in cui il ricordo degli orrori diventa inutile. Ma Se questo è un uomo è anche diverso dagli altri scritti di Levi. L’anomalia e il suo fascino consistono nell’impossibilità di rinchiuderlo in un genere, essendo diario, saggio di storia, operetta morale. Stupiscono la forma nuova data a riferimenti antichi, inattuali, e la imprevista supremazia dell’umanesimo sulla scienza. Questo doppio effetto di sorpresa spiega perché nel 1947 non fu compreso e perché sia indispensabile, oggi, un’indagine rigorosa sulle fonti.
«Fioca e un po' profana». La voce del sacro in Primo Levi-«Feeble and a bit profane». The voice of the sacred in Primo Levi
Alberto Cavaglion, Paola Valabrega
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 211
Può apparire strano il tragitto di uno scrittore illuminista come il chimico Primo Levi lungo i sentieri del sacro. Eppure questo tragitto è riscontrabile in diverse sue opere. D'altra parte Levi amava definirsi un «centauro», una creatura ibrida, e la sua fisionomia appare duplice da tanti punti di vista. Certo, quando entra in contatto con la scrittura biblica o, in generale, con le tradizioni del popolo ebraico la sua voce può risultare «fioca e un po' profana», come lui stesso, indirettamente, suggerisce. Non è uno scrittore di vena mistica e religiosa; tuttavia, nel «Canto di Ulisse» di Se questo è un uomo, nel racconto «Carbonio» delSistema periodico e altrove, lo stile di Levi tocca corde profonde come i concetti di impurità e di colpa, antiche come le preghiere ebraiche, solenni o parodiche come i versi di Dante. Gli autori di questa Lezione indagano le varie direzioni di queste allusioni alle radici di ciò che è sacro: con non poche sorprendenti scoperte.
Diario. Le stesure originali
Anne Frank
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 500
28 marzo 1944. Il governo olandese in esilio lancia via radio un appello ai connazionali perché conservino ogni testimonianza utile a raccontare ciò che sta accadendo nei Paesi Bassi occupati dai nazisti. Ad ascoltarlo c'è un'adolescente ebrea che vive ad Amsterdam in un nascondiglio. Da grande vuole fare la giornalista o la scrittrice, e da circa due anni tiene un diario: un testo intimo, destinato solo a sé. Ma a partire da quel giorno la "bambina di Amsterdam" si dedica consapevolmente a riscrivere il diario, proprio per conferirgli quel valore eterno. Preziosa fonte storiografica e precoce laboratorio di scrittura, il Diario, nella sua duplice redazione (A e B), mette in luce tutta la valenza umana e letteraria di un «libro composto sul confine dell'abisso». Introduzione di Alberto Cavaglion.
Asilo israelitico di Cuneo. Con il Sefer Mevò ha-Limud di Abraham B. Tolosa (1858)
Alberto Cavaglion
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2015
pagine: 226
Guarire dalla cura. Italo Svevo e i medici
Riccardo Cepach, Alberto Cavaglion, Laura Nay
Libro: Copertina morbida
editore: Servizio Bibliotecario Urbano
anno edizione: 2008
pagine: 224
Chirurghi, elettrofisiologi, omeopati, naturopati, flebotomi, docenti illustri e semplici medici condotti, acconciaossa, ciarlatani, praticoni d'ogni sorta, apprendisti stregoni. Padri nobili e ignobili delle terapie e delle pratiche igieniche che oggi ancora seguiamo e pratichiamo. I medici che affollano le pagine di Svevo raramente sono visti con benevolenza, ma costituiscono una presenza ossessiva e centrale nella sua opera. Sono i rappresentanti bistrattati di una scienza che "non guarisce mai" e, alla fine, fa sempre fiasco. Ma tutta l'opera di Svevo e la sua stessa vita - come la nostra - ruota intorno alla loro indaffarata presenza. In attesa di "guarire dalla cura". Testi di Alberto Cavaglion, Laura Nay, Anna Maria Accerboni Pavanello, Riccardo Cepach, Erik Schneider
Dal buio del sottosuolo. Poesia e lager
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 160
In una lettera a Umberto Saba del 1949 Primo Levi scriveva tutta la sua ammirazione per il poeta triestino, di cui aveva appena letto le Scorciatoie e raccontini, ritrovandovi, scrive, "molto del mio mondo, non del Lager, voglio dire; meglio, non solo del Lager". E sul finire della lettera aggiungeva: "Ma tutto questo mi ha toccato meno di quel Suo coraggio, di quella Sua avidità vigile di nulla lasciare inesplorato, di tutto sollevare dal buio del sottosuolo alla luce della consapevolezza". Sollevare la memoria del Lager dal "buio del sottosuolo" è il compito che si prefiggono Saba, Levi e molti autori europei che nel secondo dopoguerra hanno scritto poesie sul Lager: Vittorio Sereni, Paul Celan, Jean Cayrol, Charlotte Delbo, Robert Desnos. Sempre Levi dirà in una famosa intervista che "dopo Auschwitz non si può fare poesia se non su Auschwitz". Questo volume, che raccoglie gli atti di un Convegno svoltosi a Torino nel gennaio 2005, intende per la prima volta mettere a confronto diverse tradizioni letterarie - francesi, italiane, tedesche, israeliane -, stabilendo un vincolo forte fra coloro che credono alla necessità della poesia nella società contemporanea.
Notizie su Argon. Gli antenati di Primo Levi da Francesco Petrarca a Cesare Lombroso
Alberto Cavaglion
Libro: Libro in brossura
editore: Instar Libri
anno edizione: 2006
pagine: 149
"Argon" è il titolo del racconto più famoso del Sistema periodico. Contiene un affettuoso ritratto degli antenati di Primo Levi: figure bizzarre, comiche, generose nella loro ossessività maniacale. Ma dell'universo culturale, della storia politica e sociale dei cittadini di Argon sappiamo poco. Il libro di Cavaglion ci aiuta a scoprire lo sfondo di un racconto famoso, ma anche a svelare una realtà nascosta. Il saggio ripercorre, da un'inusuale prospettiva, la storia dell'ebraismo in Piemonte partendo dalle origini quattrocentesche quando ad Avignone, insieme a Petrarca, gli antenati di Levi vivevano alla corte pontificia - fino ad arrivare all'emancipazione con lo Statuto Albertino. Alla trattazione cronologica il libro aggiunge, nella seconda parte, una descrizione delle peculiarità religiose (il rito Appam) e i ritratti di alcuni protagonisti: Isacco Artom, Benvenuto Terracini, David Levi, Claudio Treves. L'opera esamina infine alcune delle migliori pagine letterarie che a questo mondo si sono ispirate: di Primo Levi, naturalmente, ma anche di Umberto Saba, Augusto Monti, Arturo Carlo Jemolo, Natalia Ginzburg.
Il senso dell'arca. Ebrei senza saperlo: nuove riflessioni
Alberto Cavaglion
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2006
pagine: VII-196
Due sono i nuclei tematici centrali. Il primo è la politica della memoria in Italia dal 1945 a oggi. Il secondo, la questione della libertà religiosa, inserita nel contesto della storia della cultura italiana fra Otto e Novecento. A fare da "guida" teorica è Primo Levi, la cui opera continua a svolgere il ruolo di filo conduttore dell'intera trattazione. Proprio a Primo Levi viene così dedicata l'intera prima parte. La seconda parte è invece dedicata agli "ebrei modernizzanti", di cui si ripercorre l'avventurosa storia nell'Italia del Novecento con riferimento a nuovi testi e nuove ipotesi interpretative.
Insegnamenti. Dal «Canzoniere sacro»
Jehudah Halevi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2000
pagine: 64
Una scelta dal Canzoniere sacro di Halevi (1075-1141); i componimenti più didascalici, le massime, i proverbi, gli insegnamenti. Un classico della cultura ebraica.
Per via invisibile
Alberto Cavaglion
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1998
pagine: 112
Un padre, una madre, due figli: una qualunque famiglia della buona borghesia torinese, ma ebrei e antifascisti. La persecuzione politica e razziale del fascismo si abbatte su questa famiglia, la disperde e infine la decima: il padre morirà deportato in un campo di sterminio, un figlio nella lotta partigiana, e sarà medaglia d'oro. La vicenda della famiglia Diena è raccontata da Alberto Cavaglion a partire dalla corrispondenza che i quattro protagonisti continuarono a scambiarsi fino all'ultimo (dal carcere, dalla macchia, persino dal campo di concentramento di Bolzano) in un'ostinata volontà di mantenersi uniti nella dispersione, di riannodare "per via invisibile" il dialogo e gli affetti.
Felice Momigliano (1866-1924). Una biografia
Alberto Cavaglion
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1988
La Resistenza spiegata a mia figlia
Alberto Cavaglion
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: 144
La Resistenza è stata la dimostrazione del meglio di cui gli italiani fossero capaci: un'assunzione di responsabilità, una volontà di riscatto che non riguarda solo la storia del fascismo e della partecipazione italiana alla Seconda guerra mondiale. Si affrontano qui alcuni problemi controversi della storia della Resistenza senza cedere alla sacralità o alla strumentalizzazione politica: si ricostruisce infatti una narrazione anti-eroica, senza aggettivi, ma ricca di colori. L'obiettivo è cercare una via d'uscita alternativa alla ricostruzione spesso rancorosa degli eventi. Non una storia di fatti sanguinosi, di efferatezze, di morti e di corpi violati, ma un tentativo di individuare le motivazioni profonde di un periodo di grandi speranze e di crescita collettiva. E di cogliere le ragioni di una storia, ma anche le ragioni della vita. Un libro per le giovani generazioni che cerca di dare risposte esaurienti a quesiti difficili e spesso trascurati.

